Comunicato del segretario cittadino del P.D. sulle dichiarazioni del Sindaco Guercio a "Repubblica"

ritratto di Partito Democratico

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Le dichiarazioni che il quotidiano “La Repubblica” attribuisce al Sindaco Guercio creano disagio ed imbarazzo in tutti i Cefaludesi.
Definire “ guappo” il Vescovo di Cefalù ed adombrare interessi della Curia quale motivo ispiratore del messaggio da questi rivolto ai fedeli, al termine della processione del SS. Salvatore, sono i segnali evidenti di una deriva insostenibile in cui si vorrebbe condurre la Città, da parte di chi vede senza speranze il proprio futuro politico.
Abbiamo evitato di commentare il forte monito che il Vescovo, interpretando il sentimento e l’auspicio dei Cefaludesi, ha rivolto a quanti gestiscono la Cosa pubblica.
Abbiamo anche evitato, per non innescare inutili polemiche, di commentare la risposta, per lo più sopra le righe, che il Sindaco Guercio ha affidato ad una lettera aperta.
Non possiamo tacere davanti ad affermazioni tanto gravi, perché assegnano una lettura meschina ad un appello dal contenuto  aspro, ma dall’obbiettivo certamente alto, di certo non ascrivibile alla esigenza di “spingere qualche licenza edilizia ferma”.
Trascinare il Vescovo, e l’Istituzione che egli rappresenta, in beghe di questa sorta non fa sicuramente bene a chi, con ciò, dimostra di non comprenderne la portata, ma, cosa assai più grave,  rischia di ledere irreparabilmente l’immagine della nostra Città.
Per questo, riteniamo che al Sindaco spetti smentire, ove può, o fare un immediato passo indietro, dimettendosi dalla carica.
  Vincenzo Garbo
(Segretario cittadino del P.D.)

ritratto di Saro Di Paola

K.O. !

La partita è finita!
Pure la SPERANZA è stata messa al TAPPETO :
per Cefalù è
K.O. !

ritratto di Saro Di Paola

ABBIAMO IL DOVERE ED IL PIACERE DI CREDERE

Le dichiarazioni che "Repubblica", virgolettandole, ha messo in bocca al Sindaco di Cefalù sono state, o sarebbero state, di INAUDITA GRAVITA'.

Se fosse risultata vera
"l'esigenza"
cui il Sindaco di Cefalù ha
"ascritto l'appello dal contenuto aspro"
di Sua Eeccellenza il Vescovo a conclusione della processione in onore del SS. Salvatore,sarebbe
VENUTA MENO, IRRIMEDIABILMENTE, LA CREDIBILITA' DELLA PIU' ALTA ISTITUZIONE MORALE
di Cefalù e degli altri Comuni della Diocesi.

Se, invece, "l'esigenza" medesima fosse risultata falsa,
a VENIR MENO, altrettanto IRRIMEDIABILMENTE,
SAREBBE STATA LA CREDIBILITA' DELLA PIU' ALTA ISTITUZIONE CIVICA
di Cefalù.

Da cittadini di Cefalù
ABBIAMO IL DOVERE ED IL PIACERE DI CREDERE
alla odierna smentita del Sindaco.
Almeno sino ad una prova del contrario che, da cittadini di Cefalù, auspichiamo NON VI SIA.
MAI!

LA ODIERNA SMENTITA DEL SINDACO CI RASSERENA!
Come cittadini di Cefalù che, dal Sindaco, siamo rappresentati.
TUTTI!

ritratto di Giusi Farinella

Mi sembra un po’ comico

Mi sembra un po’ comico accusare Pippo Guercio per la sua non felice uscita polemica con il Vescovo, quale "KO" per Cefalù, o per avere creato "disagio ed imbarazzo in tutti i Cefaludesi" .
Intanto perché le dichiarazioni di Pippo Guercio (anche se è il Sindaco) sono personalissime e poi perchè la smentita è arrivata con immediatezza.

Infine, cosa più comica, la presa di posizione del PD che ne chiede FINANCO .... le dimissioni.

Proprio il PD che in questi ultimi quattro anni ha fatto la sola cosa che sa fare:
mettere il bastone tra le ruote fregandosene di Cefalù.

Certamente non possiamo negare, come cittadini, di essere delusi di come è stato amministrato il nostro paesino.

Siccome la delusione c’è, ed è grande, siccome non è presente solo presso alcuni che hanno, in tutti questi anni, avuto una sedia in conisglio o hanno partecipato al dibattito telematico, ma dilaga presso la gran parte dei cittadini, e siccome in politica non sono ammesse ingenuità esagerate (rilasciare dichiarazioni a giornalisti senza scrupoli che alterano il significato delle parole, almeno come ci informa il Sindaco ed io gli credo), sarà il caso di dirla tutta:
abbiamo perso quattro anni.

Ma mi chiedo è tutta colpa di Pippo Guercio ???

Siccome a Cefalù la cultura democratica (intesa come conflitto d’idee e interessi, non come vaniloquio delle diversità) non è patrimonio condiviso e diffuso;
e il sogno liberaldemocratico, articolato in un confronto leale indirizzato al bene di Cefalù, rispettoso delle idee altrui e del lavoro dei tanti e piccoli imprenditori, commercianti, artigiani, semplici operai non ha mai preso piede in questa consiliatura e tutto ciò non ha riguardato solo la materia economica, bensì anche capitoli sensibili del vivere civile, sicché non può essere messo sul conto di uno, ma di molti.

Senza escludere il capo: Pippo Guercio.

Vorrei che ci rendessimo almeno conto di ciò, sebbene tardi ma comunque sarebbe positivo.

Bene, e ora cosa si fa?

La prima cosa da farsi è usare onestà nel linguaggio, chiarendo che Cefalù non è affatto così disastrata e condannata a morte certa, ma che si deve pensare ad un modo diverso di amministrare, quello proprio accennato dal nostro Vescovo che ha dato voce ai tanti cittadini scontenti.

Per seconda cosa si deve provvedere ad aprire porte e finestre delle scheletriche strutture partitiche, dando voce ai tanti cittadini che hanno voglia di esserci e di dire.

Cefalù è piena di nuclei e fermenti, di circoli e formazioni più o meno organizzate, colme di persone che chiedono di dare e non di ricevere, tra queste proprio la Chiesa e il nostro Vescovo. Tutti da prendere sul serio.

Il terzo passo consiste nel fare politica, vale a dire nel non limitarsi alla testimonianza inutile e alle accuse inutili (già ben fatto in questi lunghi anni,dal PD, da Saro Di Paola ecc..... gli anni del tradimento ..SI! .. abbiamo tradito Cefalù).
Ciò significa scovare fra i diversi da sé quanti possono portare forza ad una Cefalù che s’affranchi da corporazioni, protezioni e rendite.
Ce ne sono, anche a sinistra.
Penso ai rottamatori nostrani, a quanti non si sono rassegnati a esistere solo in quanto oppositori del Pippo Guercio di turno.........

Non penso ad alleanze generiche o inciuci ma lavoro serio per Cefalù che è di tutti destra e sinistra, maggioranza ed opposizione.

Nessun desiderio di unirsi ad ogni costo, di inciuciarsi ...
ma nessuna paura di riconoscersi.

Cefalù sta attraversando certamente un momento di crisi, però penso che almeno, ad una cosa potrà servire: farci capire che questo andazzo non può continuare.

Dirlo è un bene.

Ha fatto bene il Vescovo a dirlo.

Passare oltre è meglio