Alla vostra valutazione

ritratto di Pino Lo Presti

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In merito ad un passaggio del mio commento a “Segnalazione pulizia volontaria mura megalitiche”, del giorno 8, (https://www.qualecefalu.it/lac/node/5243):

Già altre volte "Fransuà" ha dato dimostrazione di un senso civico estraneo alla maggior parte dei suoi concittadini e anche di qualche associazione che si limita a "strombazzati" gesti simbolici

pare che su faceboock si sia manifestato qualche malumore:

Marco Manera:   Anch'io voglio ringraziare l'azione benemerita dei due nostri concittadini. Non comprendo, e per questo chiederò spiegazioni di persona al diretto interessato, perché pino sia così subdolamente polemico contro chi si propone di dare segnali e fare gesti "simbolici" a Cefalù. Il riferimento è ovviamente ai picciotti dell'agorà. Io credo che ognuno, quando opera disinteressatamente, possa scegliere le forme che crede per lanciare un messaggio nella propria città. Ci sono troppi imputati innocenti a cefalù e i pochi colpevoli la fanno sempre franca. Per una competizione fra giornali telematici non è giusto schizzare veleno sui ragazzi e le ragazze di agorà (e sia francesco che maria luisa sanno la correttezza e l'amore per Cefalù di quei giovani perché anch'essi ne fanno parte). DOMANI SERA ALLA PRIMA DELLA RASSEGNA TEATRALE DELLA FONDAZIONE MANDRALISCA NE PARLERO' A PINO
 
Antonio Turdo:   Spesso mi chiedo se i conflitti tra quelle entità (associazioni, singoli individui, giornali, partiti...) che sembrano, ai miei occhi ingenui, operare in maniera disinteressata siano causati da incomprensioni o poca conoscenza dell'altro oppure dal fatto che alla fine nessuno opera senza un interesse, anche la ricerca del riconoscimento da parte della città è una motivazione sufficiente per avercela con qualcun altro.
 
Paola Castiglia:  Tra l'altro questa pulizia che credo sia un gesto di grandissimo senso civico arriva dopo varie pulizia dello stesso luogo fatte da una delle associazioni che "ama strombazzarsi" e dopo un servizio fotografico di denuncia sempre fatta dalla stessa di cui il buon Lo Presti (buon lo dico sarcasticamente visto che secondo me è proprio una persona cattiva che sputa veleno tutte le volte che può) non ha mai parlato. Mi piace dire le cose come stanno sencondo me. Non "come stanno", ma almeno come "stanno secondo me" concedetemelo. Cefalù è intrisa di odio, finché qualcuno non si svuoterà lo stomaco dal fiele che ci tiene dentro questa città non potrà cambiare. Lo dico senza livore ma spererei davvero che a certuni trapiantassero prima il cervello e poi il cuore. Dopo averci messo un pizzico di umanità, però.

ritratto di Marco Manera

Ribadisco anche qui quello

Ribadisco anche qui quello che ho scritto su facebook. Peraltro, in un commento successivo a questi tre segnalati da Pino, Maria Luisa scrive che secondo lei Pino non si riferiva all'Agorà. Avrei voluto parlarne a Pino alla fine dello spettacolo di stasera, in quanto prima ero molto affaccendato, però, a spettacolo concluso, non l'ho più visto tra il pubblico. Non essendo amante di polemiche ribadisco che avrei piacere di chiarire l'equivoco (qualora di questo si tratti) personalmente con Pino. Spero di incontrarlo in giro, quindi, oppure di incontrarlo al cortile del teatro comunale, dove sarò impegnato fino a venerdi.
Grazie per l'attenzione
Marco

ritratto di Pino Lo Presti

Caro Marco

Se mi vuoi credere, non pensavo affatto all'Agorà come a nessuna associazione in particolare, ma rimarcare come molto spesso nella nostra città (e non solo) molte "azioni"(non solo in campo ambientale) siano compiute solo a puro titolo simbolico (il chè non ha nulla di negativo in sè in quanto comunque segnala un problema, e ciò è già positivo).
Ora però è pur vero che - e non dobbiamo chiudere gli occhi su questo - vi sia una strisciante tendenza ad utilizzare tali "azioni" anche per darsi una visibilità (anche questo legittimamente).
Ciò che vorrei dire è che, in generale, alle "dichiarazioni", ai "gesti" (che pure - come ho detto - hanno una loro valenza) non corrisponde una passione, un impegno "reale".
Sarebbe bello - come mi pare la stessa Agorà ha proposto - che le associazioni che lo desiderino prendano "in adozione" singoli angoli della città, "seguendoli" sempre.
Un bambino non ha bisogno di una sola giornata di festa, con luci e riflettori, ma di essere curato tutti i giorni con amore - anche più intimo e privato" - pur se silenzioso.