“Beati monoculi in terra caecorum”
8 Agosto 2011, 10:16 - Giusi Farinella [suoi interventi e commenti] |
Un po’ di Ddt alle voracissime locuste del disfattismo ad ogni costo sarebbe il caso di usarlo.
Tanto per intenderci mi riferisco ai due articoli sui giochi pirotecnici uno su questo blog e l’altro su cefalunews.
E’ la tipica dimostrazione del classico bicchiere mezzo pieno, e mezzo vuoto ?
O è solo l’assurdità di uno scontro politico e un clima conflittuale così inasprito che ci ha accecato gli occhi e offuscato la mente ?
Sono stato in mezzo alla folla ed ho sentito scroscianti applausi e solo commenti positivi.
“Beati monoculi in terra caecorum”
Evidentemente sui giochi pirotecnici non certo per la grande folla che ha invaso il nostro paesino … ma è anche quello che vedo nelle altre località per le feste (siete stati a Castelbuono per Sant’Anna ? Per i castelbuonesi è un onore ricevere tanti ospiti …. per noi è solo un fastidio); è quello che ho visto ieri sera a Palermo per l’esibizione delle frecce tricolori, centinaia di migliaia di persone, traffico caotico e code interminabili ..
Certo “al meglio non c’è mai fine” ma ….“a caval donato non si guarda in bocca”….. anche.
Non c’è da meravigliarsi questa è Cefalù e questo siamo noi cefalutani: chiacchiere, becerismo, disfattismo e consequenziale piagnisteismo.
Eccellenza Monsignor Manzella ha voglia di gridare .. Cefalù è un paese strano … si amabilissimo ma strano…
continui La prego chissà .......
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A quel che capisco
A quel che capisco (poco,come chiunque non la pensi come te) continui a confondere la qualità con la quantità.
Caro Salvatore
I giochi pirotecnici sono stati di qualità, nonostante quello che ha scritto Pino, quelli in acqua qualità e novità (almeno per Cefalù).
Mi dispiace che voi illuminati parlate di memoria e tradizione e poi vi infastide per la tradizionale festa del Patrono, della confusione, delle bancarelle, della sporcizia che rimane ....... da 60 anni che vivo a Cefalù è sempre stato così.
Quindi rispettata memoria e tradizione, quella a cui vi appellate ogni santo momento.....
Ultima cosa "predicate bene ma ..." ditemi quale è stato il vostro contributo (non parlo di soldi) per realizzare questa festa ??
Meno chiacchiere ...
PS: non mi preoccupa essere il solo a pensarla in un determinato modo .... megghiu suli ca ..
Mi spiace, caro Giusi, ma io
Mi spiace, caro Giusi, ma io da cefalutano non mi riconosco per niente in quel "chiacchiere, becerismo, disfattismo e consequenziale piagnisteismo...".
La Festa - come ogni anno e come da tradizione - lascia commenti positivi e negativi: è lo specchio della vita quotidiana...
I fuochi possono esser piaciuti o meno, il cantante può esser piaciuto o meno, le bancarelle possono esser piaciute o meno....è giusto che sia così, è giusto che ciascuno esprima liberamente la propria opinione...
De gustibus...... ;-)
Non sempre le voci dissonanti trovano il fondamento in quello scontro politico che hai richiamato nella tua considerazione.
La ricetta magica devono ancora inventarla e, personalmente, ho sempre avuto timore della "uniformità" di idee...mi ricordano tanto ben altre situazioni storiche..
Hai proprio ragione...Cefalù è un paese strano...ma STRANO vero...potremmo disquisire a lungo su questa stranezza....
Il nostro Vescovo ha coraggiosamente gridato forte il suo dolore per questa città....contro le stranezze di questa città.....non dobbiamo augurarci che continui, significherebbe che il suo messaggio non sia stato recepito.. ;-)
p.s.: i fuochi in acqua li abbiamo già sperimentati nel 2007 :-)
Panem et circenses!
Giusi e Saro, ogni volta, mi diverto a leggere i vostri interventi, giungendo sempre alla stessa conclusione: pensate troppo! Dirottate le discussioni sulla politica che, allo stesso tempo, è: pensiero, confronto, idee e dialogo. Chi dialoga deve però essere incline al confronto e pronto a cambiare idea dopo le giuste riflessioni. Mi chiedo però se il pensiero non scaturisca forse dalla memoria, dal bagaglio di informazioni che il nostro cervello ha acquisito e sviluppato in seguito allo scorrere del tempo. Come si possono dunque avviare tali dibattiti in un paese che non può dare risposte alle interrogazioni perché non ha memoria? A Cefalù si parla perchè si deve necessariamente parlare. L'unica volta in cui il popolo è chiamato ad essere protagonista, nel segreto dell'urna, difficlmente decide di cambiare rotta. Un'inversione che tarda ad arrivare perché la mancanza di memoria non ci dà la possibilità di fare tesoro delle esperienze passate. "Sic est vulgus!". Diceva un tale molto più bravo di me nell'arte oratoria e non solo in quella!
Caro Giuseppe
Io penso invece che i tuoi interventi, senza nulla togliere a Saro, sono tra i più simpatici che si leggono su questo blog.
Non solo sono divertenti ma anche li invidio ...
Con affetto
Giusi