QUEL MURO CONTA SULL’INTERVENTO DELL’UOMO!

ritratto di Saro Di Paola

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Il paramento in pietra a vista, al piede del muro del “round-about a cul de sac” alla fine del lungomare,

ERA COSI’ :

OGGI E’ COSI’ :

Se, per tutto, prevenire è più facile che curare, per quel muro, sarebbe, anche, molto più economico.
Ed, invece, per quel muro, ad oggi, nessuna prevenzione.
Quel muro è là ad aspettare che mano d’uomo faccia la sua parte.
Quel muro chiede, all’uomo, di essere “rattoppato” prima che il mare lo squassi.

Intanto, il mare ha continuato a fare la sua parte.
Come si vede dal confronto della foto che ho pubblicato il 26 gennaio 2010 (https://www.qualecefalu.it/lac/node/671):

con la foto che ho scattato stamattina :

il mare ha ampliato gli squarci nel paramento al piede del muro.

Se non si interviene,
QUEL MURO PUO’ DIVENTARE COSI’

È giusto che quel muro speri nella clemenza del mare ?
NO!
QUEL MURO CONTA SULL’INTERVENTO DELL’UOMO!

Saro Di Paola, 30 luglio 2011

ritratto di Salvatore Culotta

Sarebbe bello ed anche

Sarebbe bello ed anche giusto se il mare si riprendesse quello che è suo, abbattendo un muraglione che è soltanto un'offesa al luogo in cui è stato costruito.

ritratto di Marcello Panzarella

Nella bozza di PRG c'è una risposta, però...

Nel progetto del nuovo piano regolatore di Cefalù è previsto che in questo punto il lungomare si arretri per lasciare altri quattro metri alla spiaggia... ma, che vogliamo, è solo una bozza di piano regolatore, e chissà se e quando diventerà un PRG vero e proprio.
Intanto il mare fa il suo dovere...

ritratto di Saro Di Paola

ORMAI E' STORICIZZATO

Solo che il mare non si riprende quello che era suo e l'offesa al luogo rimane OFFESA PURE ESSA.

Eppoi, come direbbe la Soprintendenza, deve essere conservato :
ORMAI E' STORICIZZATO .
Se quel muro dovesse resistere, tra qualche millennio,
starà al promontorio di Santa Lucia come .............le mura megalitiche alla Rocca.

Solo per metterla sull'ironico.
Ovviamente.

ritratto di Salvatore Culotta

Ma io non scherzavo

Ma io non scherzavo

ritratto di Saro Di Paola

CHIMERE

Che tu, Salvatore, non scherzassi l'avevo ben capito.
Così come capisco bene che, nella bozza di variante al PRG, possa essere prevista la demolizione di quel muro.
Demolizione che devo ritenere sia inserita in una proposta progettuale più ampia che salvaguardi, migliorandoli, i collegamenti esistenti con quella che era la vecchia trazzera del litorale e con gli hotels a monte e che preveda, anche, il collegamento della sede del lungomare con la statale 113.

Ma siete, proprio, convinti che in una Città come la nostra, nella quale le opere pubbliche di cui abbisogna altro non sono che
CHIMERE
vi possa essere qualcuno che si intesti la demolizione di un'opera che,
per quanto ASSOLUTAMENTE FUORI LUOGO,
è stata concepita e realizzata per assolvere, come assolve, anche, alla funzione di collegamento immediato di quello che allora era il Village Magique con il centro storico ?

Personalmente non ne sono convinto.
AFFATTO!

ritratto di Salvatore Culotta

Cogliendo l'accenno al

Cogliendo l'accenno al P.R.G. considererei molto utile un pubblico incontro su due temi fondamentali:Il P.R.G. per l'appunto e il Turismo cosìdetto "sostenibile". incontro che mi figuro condotto da figure di primo piano,e che era stato auspicato anche da Pino.

ritratto di Marcello Panzarella

Sine officio

Sì, la proposta progettuale è più ampia. Nel tratto terminale del Lungomare è previsto che la sede sia ristretta al minimo indispensabile per il passaggio di mezzi di soccorso. In atto quel tratto serve a collegare il lungomare a S. Lucia solo pedonalmente, mentre per le automobili è solo un cul de sac: tanto vale lasciare il passaggio solo per i pedoni e - ripeto - consentire una carrabilità limitata al passaggio di un'autoambulanza o di un mezzo dei VVFF.
Ciò restituirebbe alla spiaggia fino a quattro metri in più di profondità.
Ovviamente è previsto, alla radice del tratto terminale, un collegamento in tunnel con la SS. 113. Inoltre un sistema di scale mobili, collocate dove in atto c'è la scala in muratura, collegherebbe la SS. 113 al Lungomare, di modo che le automobili di chi volesse frequentare quel tratto di spiaggia potessero essere lasciate in un garage da realizzare alla quota della strada statale.
Ma, caro Saro, mi rendo perfettamente conto che, con i chiari di luna attuali, per ogni giorno che passa sine officio sia il PRG, sia i progetti, come pure i finanziamenti e dunque anche le opere che dovrebbero attuarlo, compiono un altro inesorabile passo verso una meta collocata a distanza infinita. E, come sappiamo, l'infinito non è una piazza e non possiamo passeggiarci, e nemmeno sognare di farlo.
Dunque è chiaro che il muro che c'è, non essendoci altro che quello, dovrebbe essere riparato. Quando dico che il mare fa il suo dovere, lo dico per dire che almeno c'è chi il suo dovere lo fa comunque. Come lo fa l'acqua che scorrendo da monte a valle si porta dietro dei grossi pezzi di collina e fa franare le strade. Vedi per esempio la provinciale Cefalù-Gibilmanna, nel tratto di curve tra il Km 6 e il Km 7 (eppure manteniamo in piedi, con i soldi di chi le tasse le paga, un ente provinciale che dovrebbe curare le strade, le scuole superiori e non so che altro). E' chiaro, ovvio, lampante, che la forza di gravità fa sempre il suo dovere, comunque e dovunque. Per esempio, e tu stesso l'hai denunciato più volte, lo fa schiacciando un condotto sotterraneo inadeguato nel quale è stato intubato il Vallone S. Elia, nel tratto che sottopassa la strada statale in C.da Calura. Il "gradino" della massicciata si accentua ogni anno che passa, e sappiamo come potrebbe andare a finire, se la forza di gravità continuasse a fare il suo dovere senza contrasto, e l'acqua a trascinare a valle sedimenti, rami e tronchi d'albero fino a ostruire, in quella strozzatura, il proprio corso. E così via, così via, così via...

ritratto di Saro Di Paola

SI SARA' SENZA FUTURO

Caro Marcello,
"Sine officio .......la meta sarà a distanza infinita" ?

"Sine officio" LA META NON CI SARA' : SI SARA' SENZA FUTURO!

Quel futuro non è nostro.
Non ci appartiene.
Per noi, quel futuro è una "PIAZZA" sulla quale non potremo "PASSEGGIARE".
Proprio noi non potremmo!

Proprio noi avremmo di che consolarci.
Ed invece, proprio noi
per quella piazza soffriamo.
Quella piazza noi la vediamo.
Splende ai nostri occhi.
Pur nei chiari di luna.
Quella piazza noi la vorremmo.
Per quanti potrebbero passeggiarvi.

ritratto di Brocato Carmen

Proprio voi ...

Vi prego alle prossime elezioni fatevi avanti ,uniti ...Se non volete fare politica in prima persona almeno collaborate per redigere un progetto per Cefalù . In modo da potere sperare in un futuro "PROSSIMO "
diverso !

ritratto di Giusi Farinella

Gentilissima Carmen

Ci stiamo avviando verso le prossime elezioni per il Sindaco, sperando verso una Cefalù che possa profondamente cambiare, che risolva i tanti problemi irrisolti.
Coloro che scenderanno nella mischia e anche coloro che vi rimarranno fuori, coloro che con i loro interventi in questi anni hanno dipinto scenari ed hanno indicato soluzioni (pochissimi in realtà) continueranno unicamente ad aumentare la confusione in atto.
MANCA UNA GUIDA PER IL CAMBIAMENTO.
Alla partenza, vista con gli occhi di chi fa impresa, saranno presenti in tanti e la competizione sarà "TUTTI CONTRO TUTTI".
La posta di questi tanti non è arrivare per approdare in una Cefalù migliore e diversa, no assolutamente, vedendo e sentendo i soliti "soloni".
Nessuno rinuncierà al proprio radicato individualismo per progettare insieme una ciurma in grado di competere e, magari, di vincere, facendo squadra ed affidando a ciascuno un compito, affinchè unica sia la regia e la strategia, ma corale lo sforzo verso obiettivi ben individuati.
Non saremo capaci di fare sistema poichè manca l'uomo guida. .
Mi dispiace, sarò criticatissimo,vista sempre con gli occhi di chi fa impresa, ma a Cefalù non vedo nessuno che sappia innovare e guidare una ciurma .

ritratto di Leonardo Mento

Caro Saro......

per quel tratto di lungomare (o come viene chiamato belvedere) davanti il "tourist bar" che è in pessime condizioni " a causa o grazie al maestrale" che ha sottratto un larga di fetta di spiaggia alla fruibilità di tutti, come ho già avuto modo di dirti tempo fa, spero che la natura, nel periodo invernale, faccia "giustizia" dello scempio creato dall'uomo.