"Festa della Poesia" alla Corte delle Stelle
29 Luglio 2011, 18:42 - Staff [suoi interventi e commenti]
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Ieri sera si è tenuto un singolare spettacolo, dove il protagonista indiscusso è stato il verbo declinato in versi, altrimenti detto componimento poetico.
Nella piazza sovrastante il corso Ruggero si sono così avvicendati sul palco degli Incontri d'Estate, organizzati da Giovanni Cristina, i diversi autori della poesia cefaludese, che hanno recitato un saggio dei rispettivi repertori, dietro accompagnamento musicale del chitarrista italo-argentino Josè Luis Sottile.
L'evento è stato molto gradito dal numeroso ed attento uditorio accorso, tanto che dopo i poeti iscritti alla manifestazione, diversi spettatori si sono voluti cimentare nella lettura di poesie di creazione propria o di autori scomparsi, al termine della serata è stato allestito anche un buffet offerto dall'Hotel Costaverde
Unica nota stonata della serata è stato l'accavallamento di questo evento con quello, sempre organizzato dal Comune, in svolgimento nella vicina piazza Spinola dove si esibiva la banda "Pintorno", che ha finito per sovrastare taluni poeti e vanificare il sottofondo musicale, ma questa è storia di ordinaria "amministrazione".
Giovanni Cristina ha sottolineato come questa serata di poesia dedicata ai poeti di Cefalù abbia un significato particolare, non vuol essere infatti una gara, nè un concorso alla fine del quale c'è un premio, ma un momento di condivisione e il premio è la poesia stessa, cioè la circolazione di sentimenti e di idee che questa sera ci si scambia e ci si offre in dono. Proprio per questo "donare" la propria poesia è un fatto coraggioso, perchè coinvolge il mondo dei sentimenti, quindi ognuno si mette in gioco superando la propria riservatezza; per questo, una serata di questo genere è importante, e chi vi partecipa è giusto che abbia il sostegno e l'affetto dei presenti.
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Ma bando alle ciance, rullino i tamburi, entrano in scena i POETI
1° Gruppo
(ci scusiamo con Angela Di Francesca, la prima a presentarsi al pubblico, per non essere giunti in tempo per la sua performance. Rimediamo pubblicando il testo delle sue due poesie)
Sicilia
Sicilia, incrociu di li venti,
stidda persa 'nto menzu di lu mari,
ciuri di rovu 'mbrazzu a la currenti,
figghia di lu sciroccu e d'u maistrali
Sicilia, u sonu di li tammureddi
e li morti ammazzati 'nta lu fangu-
Sicilia, i panni stisi a li vaneddi
e li tramunti macchiati di sangu.
Quali maleficiu di la storia
cancillò l'armunia a li to' canzuni,
di la to' civiltà livò a memoria,
siccò li rosi n'ta li tò balcuni?
Li surgenti acchianaru li pinnini,
tortu vinciu, e giustizia iu 'nfunnu,
lu Moru scunfiggiu li paladini
e l'oru fu canciatu cu lu chiummu.
Vitti spartenzi versu autri emisferi,
navi sbarcari pronti a li rapini,
sì, l'haiu vistu, mill'anni fa e ajeri,
cu banneri italiani e saracini-
Iu, ca sacciu quali acqua ha abbiviratu
l'alberu d'a viulenza a manu a manu,
ti sfidu a chistu suonnu dispiratu,
iu, sicilianu, a tia , sicilianu:
Verrà lu jornu ca curaggiu e onuri
scunfiggirannu chista mala chianca,
e l'alba sperdirà i tenebri scuri
ch'i sò ciuriddi di zagara bianca.
Libbera chistu sonnu prigiunieru,
grapi cu mmia li porti di la notti,
suonna cu mmia stu suonnu, e sarà veru...
Tra morti e vita, sia 'a vita cchiù forti!
Ritratto
A quattro anni cercai la luce oltre il giardino,
seguendo una farfalla e il suono di un violino.
A otto entrai nel circo per passione e per caso,
sulla corda d’acciaio con scarpette di raso.
A sedici danzavo nei night, ero francese,
ero figlia dei fiori, rosa d’ogni paese.
A vent’anni scappai dall’harem del sultano,
uno sguardo d’amore come mio talismano.
Poi qualcuno promise di camminarmi a fianco,
scambiai la notte nera con un abito bianco.
Lasciai il ballo del Principe senza voltarmi indietro,
ben attenta a non perdere la scarpetta di vetro.
Mi spogliai per il sole nel suo abbraccio violento,
m’innamorai del falco per tradirlo col vento.
Ora ho anni di zingara, ora ho tempo irrequieto,
ora ho lune da accendere alla fiamma di un segreto.
A chi vuole conoscermi (ma nessuno lo chiede)
risponderei: Io sono colei che mi si crede.
SALVATORE GUGLIUZZA
ENZA CATANESE
MARGHERITA NERI NOVI
MARZIA CRISTINA
JOSE' LUIS SOTTILE
LUCIANA FREZZA (omaggio letto dalla sorella Laura)
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2° Gruppo
MIMMA DI FRANCESCA
FRANCESCO LIBERTO
LILIANA MAMO RANZINO
CATERINA DI FRANCESCA
MARIO ALFREDO LA GRUA
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Alla fine ci sono stati anche dei graditi ospiti, cioè poeti che non erano in locandina ma che hanno chiesto di poter leggere delle loro poesie; partecipazione estemporanea ma graditissima perchè una festa della poesia è ancora più bella quanto più è partecipata e condivisa.
Hanno letto una loro lirica:
FILOMENA RESTIVO
TERESA TERMINI
GIUSEPPE LI VOTI
ELVIRA CULOTTA
MYRA MARTINO MAGGIORE (l’omaggio alla Signora della poesia cefaludese, Myra Maggiore Martino, lo ha porto Melina Asciutto leggendo una sua poesia riportata nel "ricordino" distribuito dai familiari, ieri, nella messa che ne ricordava l'anniversario della morte a 105 anni)
JOSE' LUIS SOTTILE
A sorpresa, a conclusione, c'è stato un rinfresco offerto gentilmente dall'Hotel Costa Verde.
[foto di Pino Lo Presti - video di Nicola Pizzillo]
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Che pena
quell'intonaco della parete di fondo