Pro Loco - “chi siamo”? - Assemblea dell’11 luglio 2011

ritratto di Pino Lo Presti

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(è ora disponibile in allegato pdf il Progetto "Cefalù Festa del Mare")

Dalla riunione del 17 maggio - nella quale fu eletto il Consiglio di Amministrazione - si uscì con il seguente Comunicato pubblicato su “laltracefalu” del 18 (vedi: https://www.qualecefalu.it/lac/node/4600):

I 6 consiglieri sono stati nominati per acclamazione dall’Assemblea come corpo di un Consiglio provvisorio “Costituente” il quale rimarrà in carica per un periodo limitato all’assolvimento delle funzioni di:
- Registrazione nelle sedi competenti della Costituita Proloco;
- Elaborazione (con definitiva approvazione da parte della Assemblea) di un Regolamento interno.
La scadenza della validità di questo Consiglio “Costituente” sarà in ogni caso definita all’interno del Regolamento interno che si andrà ad approvare.
Compito di detto Consiglio sarà anche di promuovere ed organizzare quegli eventi che, in questo arco di tempo, fossero ritenuti qualificanti per la stessa Associazione.
(n.d.r. - si pensava alla festa del SS. Salvatore)
Dopo di allora, il 27, ci fu la Costituzione ufficiale presso il Notaio (vedi: https://www.qualecefalu.it/lac/node/4684) e - se non vado errato - un’altra riunione per la approvazione del Bilancio preventivo del 2011, a cui laltracefalu non ha partecipato.
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La Assemblea dell’11 luglio mi ha personalmente creato un pò di confusione.
Essa stessa, in verità, è stata un pò caotica e non solo per il nostro vizio di non creare un ordine negli interventi (che finiscono pertanto con l’accavalllarsi a danno della chiarezza e della produttività) ma anche - come è stato segnalato - per il non ancora rodato sistema di comunicazione (e quindi di convocazione) con i soci.
Al riguardo, a parte il vedere meglio come “raggiungere” tutti i soci, si è richiesto che - assieme alla convocazione - fosse indicato l’Ordine del giorno e - nel caso di presentazione di idee e progetti - una sufficiente anticipazione degli stessi talchè ciascun socio possa giungere all’Assemblea preparato e con eventuali proposte integrative. Si è ricordato anche che si dovrebbe tenere un registro delle Presenze.
Una nota spiacevole è risultata la “denuncia” che cefalunews continuerebbe a non pubblicare i comunicati della Pro Loco.
Una cosa positiva è stata invece che si ha già il dominio per poter aprire un sito della Proloco (che qualcuno si sta impegnando a costruire), con una parte accessibile a tutti, ed una ai soli soci.

-Francesco Barbaccia della Agorà

In apertura si è parlato delle modalità della partecipazione della Proloco alla manifestazione del 19 organizzata dall’Agorà.

Non starò qui ad elencare le varie idee - del momento - che sono state proposte; di sicuro c’è che, lungo il percorso della “fiaccolata”, alla Proloco è stato assegnato lo spazio di piazza Garibaldi, da cui si libereranno verso il cielo, attaccati a dei palloncini, citazioni e pensieri (costo circa 50 euro).

Il Direttivo si è riservato, delegato a ciò dalla Assemblea, di valutare le varie proposte emerse e, compatibilmente con il “Bilancio”, metterne in pratica eventualmente qualcun’altra.
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Il Direttivo mi è parso abbia convocato l’Assemblea sostanzialmente per chiedere se fosse autorizzato oltre che a “sbrigare le pratiche” (“riconoscimento” della Provincia - con relativo accordo con la proloco di S. Ambrogio - e stesura del Regolamento), anche a “pensare”, cioè progettare.

Dalla Assemblea le voci sono state pressochè unanimi nel riconoscere senz’altro questa funzione al Direttivo.

Sono stati dati, al riguardo, vari consigli però sulle linee di comportamento (ai fini delle risorse finanziarie), specie di fronte ad un Progetto così ampio, come la “Festa del Mare” (su cui torneremo dopo) che G. Biondo ha cercato, peraltro, invano di spiegare.
Si è detto (Dolce): per cose così ampie occorrerebbe un finanziamento regionale (tra l’altro la scadenza di presentazione delle domande è ad ottobre).

Si è detto (Spinosa): la Proloco dovrebbe essere il “braccio operativo” del Comune così da avere le necessarie coperture politiche per poter positivamente percorrere i complessi e spesso misteriosi itinerari di accesso ai finanziamenti.

A proposito di “coperture”, si è detto (Luciani) della necessità si sviluppare “alleanze” con le altre realtà operative “salendo su tutti i treni”.
“Sfruttare alleanze mettendo gratuitamente il Logo della Proloco di Cefalù su tutte le manifestazioni di modo che la Proloco diventi un elemento strategico ed essenziale presente nella vita associativa della città”!
Ha ricordato la debolezza che deriva dal fatto che nel nostro Distretto esistono già circa 25 Proloco (nessuna probabilmente sarà rappresentata nel Consiglio Direttivo), e che in tutta la Regione ne esistono circa 600.

Si è detto comunque, in generale, di non perdere di vista il Bilancio, considerato anche che non si può molto sperare sul contributo della sensibilità degli operatori turistici locali.

Per la Festa del Mare - in particolare - la Cipriani ha detto che si era pensato ad una Lotteria e che - proprio perchè non si intende perdere di vista il Bilancio - se non ci si ritrovasse con le energie sufficienti, il Progetto sarebbe potuto essere benissimo spostato all’anno prossimo.

In ogni modo, l’Assemblea non è sembrata molto interessata a conoscerne da vicino il contenuto

La Festa del Mare prende spunto dalla Passeggiata sul Mare che è una idea di V. Terrasi che pare abbia realizzato già l’anno scorso. Una passeggiata “ecologica” (niente barche a motore) - dal Molo alle Salinelle -, il 21 agosto, non una competizione ma una manifestazione in cui i partecipanti si potranno benissimo “risposare” assistiti dalle imbarcazioni della Vela Club, della Capitaneria, di Legambiente e dei diportisti.
Sullo sfondo la creazione anche di un dialogo tra le Proloco di Cefalù e Lascari.

Con l’accordo di Terrasi il Direttivo ha pensato di assorbire la manifestazione in un “Contenitore” più ampio, con tema il Mare (che certamente è un elemento centrale nella immagine e nella realtà della nostra Città), in cui siano presenti anche manifestazioni teatrali,

musicali, culinarie, etc... e in cui il dialogo e la compartecipazione vengano estesi ai paesi di tutto il golfo che va da Finale a dopo Termini Imerese - est/ovest - ad integrazione del dialogo Cefalù-Madonie -nord/sud -.

All’interno di questo grande contenitore si è pensato pure ai bambini auspicando di poter recuperare la Fiera della Fantasia che si è svolta alla Villa negli anni ’90, e a degli spazi di riflessione e approfondimento sugli “usi” sociali del mare (sfruttamento della pesca e della costa ed inquinamento).
Comunque una Relazione di questo e di altri progetti sarà pubblicata al più presto dall’ altracefalu (siccome G. Biondo è stato poco bene, ed i progetti ce li ha lui, ancora non ce li ha potuti inviare; questo resoconto lo stiamo facendo in ritardo augurando a Giovanni una pronta guarigione)
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Al di là di tutto, la “dinamica psicologica” sottostante l’incontro è stata tipica di ogni fase iniziale di qualsiasi processo evolutivo identitario: siamo in quanto ci si riconosce, o ci si riconosce in quanto siamo?

Certo, da parte della Amministrazione comunale - e quindi del Sindaco - non si ricava (seppur di riflesso) una percezione, una indicazione incoraggiante di quella che potrebbe essere la identità (almeno per lui) di questa Proloco.

Marsala ha posto in termini perentori la questione, rimasta senza risposta: il Comune di Cefalù riconosce questa Proloco?
Per quanto convocato con lettera protocollata, il Sindaco non viene, nè si fa sentire; altrettanto, la sua considerazione, nei confronti di questa Proloco, si avverte in merito, ad esempio, la Sede (chiaramente promessa) ma ancora non concessa.
L’orientamento della Assemblea è il Circolo Unione (risolverebbe anche molti problemi di comunicazione in quanto in un punto di massima visibilità). Lo stesso Spinosa lo auspica dal momento che vi sarebbero rimasti circa 7 soci che non vi fanno un granchè e peraltro non in grado di pagare i 14.000 euro di affitto annui.

Un bisogno di “riconoscimento” che si avverte non solo nei confronti della Amministrazione comunale, o della Provincia ma anche nei confronti delle altre Associazioni locali e della stessa Città!

G. Biondo ha sintetizzato in tre punti le funzioni identificative della Proloco, per le quali essa dovrebbe essere riconosciuta e attorno alle quali raccogliere alleanze e sostegno:

- organizzare occasioni di riflessione ed approfondimento sul tema “Turismo” (socialmente, culturalmente, economicamente, antropologicamente, insomma “quale turismo” e perchè) e sui suoi aspetti collaterali (servizi, vivibilità, tassa di soggiorno, casinò si, casinò nò, etc...)

- difendere le tradizioni locali (vedi “Fruottula”)

- promuovere il coordinamento di iniziative di altre associazioni - sparse e senza un filo conduttore (come quelle che spesso arrivano dalla Amministrazione, cioè dalla Provincia) - all’interno di Contenitori più ampi, a Tema, che a quelle diano Senso riportandole ad un’ unitaria Mèta sullo sfondo di un Progetto culturale, e turistico, condiviso.

- bozzetto di logo

-idem

-quello scelto dall’assemblea (creato da Giuseppe Terrasi su sei variazioni cromatiche)
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Naturalmente questo implica anche un forte capacità di mettere sù, organizzare un proprio autonomo Progetto entro il quale coordinare i ruoli delle varie realtà, locali, producenti Iniziative; dunque una propria ampia capacità propositiva-progettuale ed una propria forte capacità politica-gestionale.

In maniera del tutto personale e, quindi personalmente, penso che la confusione nasce spontanea soprattutto quando ad una confusione iniziale si aggiunga l’assenza di una scaletta delle priorità.
Una disfunzione della fase tre (perchè magari stimolata-sviluppatasi precocemente) a danno delle altre due fasi e soprattutto della prima ... non potrebbe fare correre il rischio di trovarci con un bambino con poca spina dorsale e magari eccessivamente tendente al grassottello!?

Mi domando, tanti amici, attorno ad un Logo "di niente", tante alleanze, di cui non è chiaro il senso, pur di arrivare a finanziamenti, o a comunque subito “fare”, o preparasi un anno, per mettersi d’accordo “da dove, a dove” si vuole andare - e con chi -, e quindi, in conseguenza progettare il “fare” in tempo per la fine di ottobre, magari del prossimo anno, per poi veramente “bene - in tutti i sensi - fare”?

Si può intanto pure fare senza mettere da canto la fase uno, lo sò, ne sono certo però attenzione ...

... la premura - si dice - c’è il rischio che produca gattini ciechi, come la voracità bambini grassi; è però - ripeto - questa solo una mia preoccupazione, uno dei fantasmi che abitano mie alcune confusioni personali.

Cefalù, è stato detto (A. Geraci) non ha bisogno - dopo l'Amministrazione e la Fondazione - di un "terzo Polo" di organizzazione di eventi!
Ma, dico io, di una guida, di una regìa che abbia le idee chiare!

ritratto di Antonio Franco

Pro Loco e Comitato del SS. Salvatore

La maggiore contraddizione dell'assemblea dei soci della Pro Loco di lunedì 11 luglio u.s. è, paradossalmente, quella che non è emersa. Mi chiedo e chiedo se nessuno quella sera sapesse i nomi dei membri del Comitato per la Festa del SS.Salvatore, che l'indomani sono diventati di pubblico dominio. Lascio alla valutazione dei Cittadini le caratteristiche e i motivi delle singole presenze in tale comitato, ma voglio esprimere il mio pensiero su principi di ordine generale. Da più parti, in Città, è stato raccomandato all'Amministrazione Guercio di affidare l'organizzazione e la gestione della Festa del SS.Salvatore alla Pro Loco (o meglio alle due Pro Loco congiunte): questo perché un comitato improvvisato per una Festa non ha la personalità giuridica per rispondere di entrate e uscite, non può accettare donazioni di benefattori, ma soprattutto perché in tutti i comuni le Pro Loco hanno sempre, fra le finalità principali, quella di supportare l'Amministrazione in occasioni come la Festa patronale. Di fatto, invece, il sindaco, con la sue consuete superficialità e grossolanità, ha deciso di "farsi" il comitato nominando, fra gli altri, i due presidenti delle Pro Loco (Arcidiacono e Coco), un componente di direttivo (Giovanni Biondo) e uno dei soci più attivi (Totò Marsala), probabilmente - è un mio malizioso giudizio - per spaccare il gruppo più propositivo della Pro Loco cercando di soppiantarlo con persone da provare a coccolare in prospettiva futura! Questo, direi, il maldestro intento del sindaco, ma i diretti interessati che faranno? Anzitutto, mi auguro che - come me - niente sapessero la sera prima di tali nomine, perché altrimenti sarebbe stata grave scorrettezza non parlarne ai soci presenti. Inoltre, proprio quella sera, ho posto il problema dell'unità d'intenti: cioè, vorrei tanto che la Pro Loco fosse una fucina d'idee e attività proposte, sviluppate e messe in atto INSIEME, in un vero Laboratorio turistico-culturale, evitando che la Pro Loco sia la vetrina, il palcoscenico o l'amplificatore di aspirazioni e progetti individuali, su cui piazzare magari un marchio a cose fatte, o per andarsi ad accreditare singolarmente presso i locali amministratori o gli enti maggiori. Non intendo dire che vada mortificato l'ingegno dei singoli o che le suddette persone non abbiano capacità per organizzare la Festa del SS.Salvatore: anzi! Se però si aderisce alla Pro Loco, ad essa si contribuisce per un percorso comune, per promuovere nuove energie e intelligenze, per elaborare progetti di pubblico beneficio turistico, culturale, ricreativo, ecc. Mi pare - forse mi sbaglierò - che ci sia, inoltre, qualcosa di contraddittorio e limitante nell'acconsentire a farsi "arruolare" per la festa patronale da un'Amministrazione che ha ostentato totale disinteresse verso le due Pro Loco, tanto da negare pure di discutere sull'individuazione di una Sede, mentre TUTTI gli altri comuni la offrono alle loro Pro Loco e fanno di tutto per attingere alla loro collaborazione. Qui si preferisce sempre il vecchio principio feudale della nomina dall'Alto aspettandosi sempre gente prona e ossequiente, disponibile a ringraziare della benevolenza ricevuta. Auspico, dunque, che i signori Arcidiacono, Biondo, Coco e Marsala (in rigoroso ordine alfabetico) rifiutino di accettare la nomina a membri del comitato per la Festa del SS.Salvatore, chiedendo invece che tale Festa sia affidata alla gestione congiunta delle Pro Loco Cefalù e S.Ambrogio. Se poi il sindaco vorrà perseverare a "farsi" il "suo" comitato con altri cittadini a lui graditi... faccia pure, ma senza usare, in modo ipocrita, il nome della Pro Loco per giustificare l'indicazione dell'uno o dell'altro cittadino per uno di quei comitati, estemporanei e antiquati, che sono - e su questo dovremmo essere tutti d'accordo - la negazione dei principi di progettazione e gestione delle nuove Pro Loco e che le nuove Pro Loco, in virtù delle finalità per cui nascono, devono contribuire ad eliminare.
In quanto socio della Pro Loco Cefalù, oltre che consigliere comunale, attendo risposte e/o segnali, grazie!

ritratto di Giuseppe Aquia

Grazie professore con il suo

Grazie professore con il suo intervento ha illuminato chi da tanto tempo ripete che la proloco e nata con la politica e per la politica quando invece di politica non avrebbe dovuto avere niente!!! Nemmeno i consiglieri comunali, sia di dx, che di sinistra ma il vizio della lottizzazione non si 'perde mai.

ritratto di Staff

Ad onor del vero...

Fino a questo momento ho sempre cercato di evitare sterili polemiche intorno al tema della Pro Loco, preferendo rispondere con i fatti. Questa volta però non posso fare a meno di fare alcune doverose precisazioni.
Vorrei premettere e riconoscere che effettivamente ci sono state possibili inefficienze nel sistema di comunicazione con i soci , e nella convocazione delle assemblee, ma questo spero possa essere perdonato ad un’ associazione di tali dimensioni,costituita da poco più di due mesi e con le difficoltà che tutti conosciamo.
A questo punto, vorrei rispondere schematicamente agli interrogativi ed ai dubbi che ci sono stati posti con quest’articolo e relativi commenti.

1) Circa la data di pubblicazione dei nomi del probabile comitato per la festa del S.S. Salvatore, vorrei ricordare che sono stati resi noti in occasione della presentazione del cartellone estivo del Comune di Cefalù da parte dell’Assessore Avv. Patanella, in data 06.07, dunque cinque giorni prima dell’assemblea dei soci. Appare strano che qualcuno potesse non esserne al corrente.

2) Sorprende sapere come il sindaco voglia, da una parte, coccolare alcuni soci della pro loco, e dall’altra, continuare ad ignorare ogni loro istanza o invito, uno su tutti l’individuazione della sede.

3) E’ strano che a polemizzare su questi argomenti, sia proprio chi, il giorno dell’assemblea dell’11, fosse presente ma ha assistito in religioso silenzio. Se qualche dubbio poteva esserci, sarebbe stato più opportuno discuterne in quella sede e non altrove.

4) La decisione di rimettere nelle mani dell’assemblea la definizione ufficiale del ruolo dei membri del C.D.A., è nata da un’esigenza di chiarezza che poco ha contraddistinto la nascita di quest’associazione, rischiando possibilmente, di perdere del tempo ma volendo sottolineare la nostra integrità e la nostra voglia di condivisione delle scelte nei confronti dei soci.

In conclusione, considerando che il comitato per la festa non si è ancora insediato, e che le scelte operative dall’associazione vengono discusse in sede di riunione del C.D.A. e non sui giornali telematici, ci riserviamo,nelle prossime ore, di prendere una decisione sulle eventuali modalità e sui soggetti che a nome della Pro Loco parteciperebbero..
Un ultimo personalissimo pensiero: mi dispiace che anche in questo caso, ogni parola spesa per la Pro loco, sia di accusa e polemica, anziché basata sulla voglia di incoraggiare e sullo spirito di collaborazione. Spero, altresì, che con i fatti saremo in grado di creare una volta tanto, tutti quanti insieme, un esempio positivo per l’intera comunità.

Cordialmente,
Fabio Coco

ritratto di Giuseppe Aquia

Concordo in toto col suo

Concordo in toto col suo commento presidente il mio non era diretto hai soci o hai suoi rappresentati anzi!!!Vi auguro un buon lavoro lontano dalla politica specie quella attuale.

ritratto di Antonio Franco

Al Presidente della Pro Loco Cefalù

Stimato Presidente,
premetto ad ogni ulteriore parola che la mia considerazione nei confronti tuoi e di tutti gli altri componenti del CDA della Pro Loco rimane altissima per l’arduo lavoro di cui vi siete fatti carico, verso il quale non mi pare di aver fatto mancare il mio supporto o il mio consiglio (spero gradito).
Il fatto che ti chieda pubblicamente spiegazioni sulla Pro Loco non mi pare per nulla offensivo: tu sei Presidente di tale associazione, quindi hai una carica pubblica; io sono un consigliere comunale (e anche un socio della Pro Loco) e, pertanto, credo che, trattando di argomenti che sono di dominio pubblico, non ci sia alcunché di polemico (come invece tu ritieni) a discuterne pubblicamente.
D’altronde, tu stesso e gli altri due interessati (Biondo e Marsala), nell’assemblea di lunedì 11, non avete ritenuto di informare i soci né tanto meno di discutere dell’argomento “nomina del comitato Festa SS.Salvatore”: un fatto strano, se si considera che tu lo sapevi addirittura dal 6 luglio; io la notizia l’ho avuta giorno 12, sono stato più fuori che in Città per motivi di lavoro e non ho avuto tempo per le illazioni sui nomi dei membri del comitato della Festa.
Comunque, se tu o Giovanni Biondo (che siete componenti del CDA) aveste parlato di tale proposta dell’Amministrazione in CDA o anche in via riservata a qualsiasi socio attivo, ritengo che TUTTI, io per primo, vi avremmo consigliato di mettere la proposta all’ordine del giorno dell’assemblea dell’11. E questo non perché, come dici tu, si vuole sempre accusare o polemizzare, ma perché quello della gestione della Festa del SS.Salvatore era, e rimane, un passaggio qualificante della Pro Loco come gruppo, e non come singoli (fossero anche pezzi del direttivo): ritengo di averlo chiaramente spiegato nel mio precedente intervento, che forse hai letto in modo frettoloso.
Non sto facendo, in questo momento, vorrei essere ben compreso, il consigliere di opposizione all’amministrazione Guercio ma il socio della Pro Loco con un po’ di esperienza alle spalle sia delle dinamiche di questa Città, sia delle persone che vi operano in veste pubblica: mi pare che all’attuale amministrazione comunale non siano gradite le due Pro Loco, così come sono nate, come si sono strutturate e per il percorso che hanno fatto. Questo è dimostrato dall’inesistente attenzione datavi dal sindaco, cosa che tu stesso hai denunciato nell’assemblea dell’11. Meno che mai passa per la testa al sindaco di affidare la gestione congiunta della Festa del SS.Salvatore alle due Pro Loco, come da più parti proposto; però, poi, l’amministrazione si ricorda che esistono le Pro Loco e, nel comitato di tale Festa, nomina i presidenti delle due Pro Loco, un componente di CDA e uno dei soci più autorevoli: come si fa a non percepire l’intento del sindaco e di qualche assessore di non dare credito alle Pro Loco in quanto associazioni, bensì di dividere il gruppo operativo di esse e di tentare (sottolineo tentare) di ingraziarsi qualcuno in prospettiva futura? Per questo ho detto delle manovre del sindaco che, da un lato “coccola” qualcuno della Pro Loco (per tirarlo a sé) e dall’altro snobba le Pro Loco non partecipando e rifiutando pure di parlare di una Sede!
Tu sei libero di pensare che non è così ma, al di là delle date, non eri libero (insieme a Biondo) di evitare di discutere delle vostre “nomine” in Assemblea, oltre a intrattenerci per un tempo cospicuo con progetti per il futuro, belli ma ancora piuttosto indefiniti. Perché non l’hai fatto?
Sul fatto che io possa rimanere “in religioso silenzio” durante un’assemblea, passami la battuta, non ci può credere nessuno! Come si vede anche dal reportage fotografico di Lo Presti sono intervenuto e ho sottolineato appunto la necessità di un’unità d’intenti già nei passaggi più immediati, facendo proprio riferimento all’importanza di un’eventuale gestione della Festa del SS.Salvatore, pur senza sapere – lo ribadisco – di vostre nomine in fantomatici comitati. Ma forse eri distratto.
Tu parli ancora di riunioni per stabilire la “partecipazione” di soggetti della Pro Loco al comitato: io mi permetto di ripeterti che le nuove Pro Loco nascono proprio per sostituire l’estemporaneità dei vari comitati di nomina sindacale o assessoriale con soggetti giuridici abilitati alla gestione di eventi e attività turistico-culturali e ricreative nascenti in ambito locale. E se io dico queste cose, t’assicuro che lo faccio perché credo in voi, nelle vostre competenze e creatività; vi vorrei più considerati da chi governa la Città, soprattutto nella Libertà di essere responsabilizzati come Associazione e non fatti oggetto d’una “concessione” dall’Alto, d’una “nomina” a titolo individuale (magari mascherata da rappresentanti di Pro Loco). La Pro Loco non è un’associazione come le altre ma un Ente che va a prendere il posto delle Aziende di soggiorno e turismo, già alla nascita e a prescindere dal famoso accreditamento in Regione (che – come sai – serve invece ad ottenere contributi).
Lo stimolo che vorrei trasmettere è, appunto in linea con il reportage di Lo Presti, a rendersi conto del “chi siamo” e delle notevoli potenzialità che, fin dalla partenza, può e deve sfruttare la Pro Loco: nessuno mette in dubbio l’integrità di alcun componente del CDA, ci mancherebbe altro, ma TUTTI, appunto per creare quell’esempio positivo per tutta la comunità di cui tu parli alla fine, vi esortiamo ad assumervi responsabilità coraggiose e innovative per questa Città.
Oggi, a Cefalù dire “no” ad un gesto del sindaco, fermo alle “concessioni” modello vecchia politica e nient’affatto in linea con le nuove esigenze di cambiamento e trasparenza provenienti dalla gente, vuol dire mantenersi LIBERI per costruire il rinnovamento di questa Città, il suo rilancio culturale, economico e morale. E ANCHE dalla nuova Pro Loco si attende appunto tale Libertà e tale Rinnovamento!
Con immutata cordialità, Antonio Franco.