Da oggi, Cefalù ha un nuovo Albergo: l’Artemis, inaugurato ieri 12 luglio 2011
13 Luglio 2011, 06:34 - Pino Lo Presti [suoi interventi e commenti]
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Vi è stato e vi è un modo di fare Impresa nel Turismo che toglie qualcosa alla Città ed un altro che può dare qualcosa alla Città non solo in termini economici.
Il Vescovo di Cefalù, Mons. V. Manzella
La presenza del Vescovo vuole essere sempre una presenza di intercessione, una presenza di invocazione.
Che cosa si può invocare nell’atto in cui ci si accinge a benedire un locale, una casa, un ambiente? Evidentemente, la benedizione del Signore! Ma più che invocare la benedizione del Signore sulla struttura (perché il cemento non è che se è benedetto dura di più, o le travi diventano più forti), più che invocare la benedizione del Signore sulla struttura, la benedizione del Signore va invocata sugli uomini che ci lavorano, su quelli che - sia pure di passaggio - verranno qui come ospiti, come turisti.
Cefalù è città a vocazione turistica, e deve cogliere queste occasioni come occasioni propizie, come occasioni privilegiate. Ecco perché il Vescovo si rende presente in certe cose in cui qualcuno potrebbe dire: “ma che c’entra la presenza del Vescovo”!
Il Vescovo non è solo “Vescovo” - appartenente ad una istituzione ecclesiale -; è anche cittadino italiano, e anche cittadino di questa città, e tutto quello che serve per promuovere l’Uomo lo fa, perché le Chiesa vive dove vive l’Uomo, e non guarda colori, né appartenenze, né ideologie: dove c’è l’Uomo ci deve essere la Chiesa, “vuole esserci” la Chiesa.
Ecco perché si rende presente: nel senso che tutto quello che torna a vantaggio dell’Uomo, tutto quello che può essere senso di accoglienza, di ospitalità, deve essere promosso, deve essere valorizzato, aiutato, spinto, da parte di tutti, ognuno con quello che può e con quello che sa fare.
Il Vescovo può poco ma sa invocare la benedizione del Signore; almeno quello deve saperlo fare! E, allora, eccomi qui per invocare la benedizione del Signore, per rallegrarci, per complimentarci, prima ancora di vedere le cose belle che vedremo. Ma già il buongiorno si vede dal mattino: già uno arriva qui e capisce che è stata fatta una cosa bella, una cosa che ispira subito un certo gradimento. Quando si dice “l’occhio vuole la sua parte” significa che tu guardi e già percepisci che c’è una estetica, che c’è una linea architettonica, che c’è un qualche cosa che ti fa già mettere nella disposizione d’animo di valutare positivamente quanto è stato fatto. Allora noi ci complimentiamo con il titolare, con quanti hanno lavorato in questa struttura, e ci auguriamo che questa struttura possa anche dare serenità economica, non solo a chi la gestisce ma a quanti ci lavorano, che possa essere anche occasione di lavoro per tanti nostri fratelli, che possa essere una sede di serena accoglienza per quanti si troveranno a passare da questa struttura, per quanti chiederanno di abitarvi, sia pure di passaggio, in questa struttura.
Ecco, su tutto questo vogliamo invocare la benedizione del Signore, e la invochiamo con parole semplici così come il cuore ce le detta.
Mi vengono queste, e dico questo:
“Manda, o Signore, il tuo Santo Angelo a custodire, visitare, proteggere, difendere tutti gli abitanti di questa sede: quelli che ci lavoreranno, quelli che di passaggio vi pernotteranno; benedici tutti, dagli tu, a tutti, il benvenuto in questa nostra bella Cefalù.
Aiutaci tu a saper dare messaggi di accoglienza, di benvenuto, di gioia, di serenità.
Te lo chiediamo questo, o Signore, non per i nostri meriti ma per i meriti di Maria Santissima, madre tua e madre nostra.
Per Cristo, nostro Signore: nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, amen. Auguri e complimenti.
Il prof. Amedeo Tullio
Delle due aree archeologiche - e questo è il grosso vantaggio di questo albergo - che sono state conservate parleremo quando faremo una apposito incontro a questi monumenti dedicato.
Io vorrei che voi pensaste soltanto a questo: è una struttura moderna che si è potuta fare, tutelando l’antico senza distruggerlo!
Auguri
Il Sindaco di Cefalù, dott. Giuseppe Guercio
Oggi è un momento particolare, anche per Simona vicari - che è stato sindaco di Cefalù -, il potere inaugurare quest’albergo perché, mentre negli anni ‘90 abbiamo assistito a un decremento delle strutture alberghiere, oggi vediamo che - nel giro di qualche anno - quattro nuove strutture hanno aperto i battenti.
Questo è un fatto positivo, incoraggiante per il turismo cefaludese, confortato peraltro dai dati delle presenze: da gennaio ad oggi abbiamo un incremento di circa il 20%.
Un fatto importante non solo per Cefalù ma anche per tutto il retroterra madonita.
Speriamo nella creazione di altre strutture; in itinere c’è la ristrutturazione del Club Med che prevede 650 posti letto; un Club con cinque Trudenti, il primo in Europa, il secondo nel mondo.
Giuseppe Calabrese
Ringrazio anche l’ingegnere Di Paola che, con i suoi interventi propositivi nel Consiglio comunale del 2005, è riuscito a far condividere l’idea della concertazione tra pubblico e privato, proponendo l’approvazione di questo progetto, inducendo il privato a realizzare opere di utilità sia pubblica che privata, e - cosa più importante - senza alcuna spesa per la Amministrazione; e mi riferisco ai lavori di ampliamento ndella adiacente via Martoglio e a tutte le opere di riqualificazione urbana che circondano questo complesso.
Ringrazio il Presidente della Sosvima, dottor Ficile, società per lo sviluppo della Madonie, a cui siamo onorati di essere associati; ringraziò i responsabili del Suap-Madonie che nel tempo si sono avvicendati, l’ingegner Angelo Puccia e l’architetto Salvino Vigneri, i quali, tramite l’efficacia dello Sportello Unico per le Attività Produttive da loro diretto, hanno dato la opportunità di aver avuto approvato questo progetto da parte di tutti gli enti preposti, in conferenza di servizio, e quindi di avere rilasciato il permesso di costruzione in circa 90 giorni. Non sembra vero ma siamo in Sicilia!
E, come imprenditore, dico grazie di esistere!
Ringrazio il prof. Amedeo Tullio, la dottoressa Santina Aloisio e tutta la loro equipe, i quali per 18 mesi hanno diretto di scavi archeologici che abbiamo eseguito in questo sito, mettendo alla luce straordinari reperti che sicuramente daranno valore aggiunto a questa struttura.
Ringrazio anche Pino Valenti che, ancora una volta, dopo i dipinti realizzati per Villa dei Melograni, anche qui ha voluto dare il suo contributo artistico con il dipinto che avete osservato nella Hall.
Ringrazio tutti coloro che hanno collaborato alla realizzazione dei lavori e soprattutto l’architetto Fabio D’Amico, progettista e direttore dei lavori, per la sua decennale fatica e pazienza impiegati per portare al fine questo complesso. Tutti i dipendenti della ... s.r.l., impresa di costruzioni che rappresento, la ... , per la realizzazione delle strutture in cemento armato, l’ingegner Antonio Aloi, progettista degli impianti elettrici, la ... (etc..). Ringrazio tutto lo staff che abbiamo creato per gestire questo nuovo albergo, con a capo il mio amico Mario Maltese, nonché tutto il personale di Villa dei Melograni per l’aiuto incondizionato prestato al fine di arrivare a questa’apertura.
Infine ringrazio mia moglie e mia figlia per il sostegno che mi danno nel gestire ed affrontare tutte le problematiche connesse a portare avanti le ormai plurime attività della nostra azienda.
Ing. Rosario Di Paola
L’intervento di Pino Calabrese, che mi ha chiamato direttamente in causa, mi impone una precisazione.
Devo dire anzitutto che il suo ringraziamento mi ha fatto arrossire - anche se, per la mia abbronzatura, non lo avrete notato, ma certamente sono arrossito dentro -, perché allorquando da consigliere comunale sono stato chiamato in causa a deliberare, una volta nel 2004 per bocciare il progetto, una seconda volta nel 2005 per approvarlo, ho fatto semplicemente il mio dovere politico, il mio dovere di consigliere comunale.
Ho messo a disposizione dei colleghi consiglieri i miei convincimenti su questa opera e su quello che si sarebbe potuto e dovuto realizzare in questo luogo, in variante al Piano regolatore generale. Li ho messi a disposizione dei colleghi consiglieri e del Consiglio tutto suffragandoli con ragionamenti. Ragionamenti che, il Consiglio, almeno a maggioranza, ha accettato dando così il via alla realizzazione di questa opera.
Ebbene, i ragionamenti sono stati di diversa natura.
Il primo ragionamento era legato all’assetto viario di questo luogo.
Questa via Martoglio, che è lunga circa 40 m, e che ha due curve a 90° con la Via Roma e la via Gramsci, tutte le mattine si trasformava in un imbuto, nel quale facevano da tappo i pullman di linea che portavano i pendolari alla stazione.
Era quindi necessario allargare la strada, come il progetto originario non allargava. Ragionamenti sulla architettura del luogo.
Affacciandovi sul terrazzo potete vedere cosa la Villa Miceli, quando è stata aperta la via Martoglio, aveva messo in mostra: i lati più scadenti di un’architettura scadente!
Quindi era necessario non soltanto allargare la via ma qualificare il luogo del punto di vista architettonico ed urbano; ma non soltanto.
Il signor Calabrese avrebbe potuto intervenire in questo luogo - così come il Piano regolatore consentiva - realizzando un corpo più basso di questo, in ampliamento della Villa Miceli, realizzando appartamenti. Forse li avrebbe venduti, realizzato subito e forse di più.
Invece con la approvazione della Variante, e quindi della ristrutturazione, dell’ampliamento e del cambio della destinazione d’uso della villa Miceli, si è posto l’obiettivo di fondo che è quello del potenziamento dell’attività turistica nella nostra città.
I colleghi consiglieri hanno fatto tesoro di questi miei ragionamenti; prima hanno bocciato il progetto e poi lo hanno autorizzato!
Quindi, il grazie di Pino Calabrese, indebitamente rivolto a me, deve essere rivolto a tutto il Consiglio comunale, eletto dal 2002 al 2007 - che quella Variante ha adottato - e al Sindaco di quel tempo, Simona Vicari, che quella Variante aveva cercato di incoraggiare.
Arch. Fabio D’Amico
Ora tocca a me ringraziare Pino Calabrese, in prima analisi, perché credo che senza la sua voglia, la sua caparbietà, sicuramente oggi non saremmo arrivati alla realizzazione dell’opera.
Quindi, grazie anche alla sua competenza che comunque mi è costata fatica perché la sua competenza ha fatto in modo che ognuno di noi mettesse il meglio di sè.
Io vorrei continuare con i ringraziamenti, a tutti i progettisti che si sono avvicendati, per le proprie competenze, nella realizzazione di tutto ciò che è stato fatto fino ad oggi, anche per gli impianti, e sino all’ultimo operaio che ha dato la sua opera.
In questa occasione, vorrei che ricordassimo un ragazzo che purtroppo oggi non c’è ma che è stato con noi. Devo dire che chi lo ha conosciuto ne avverte la mancanza perché quando era con noi, e parlo di Ignazio Di Fatta, si faceva sentire!
C'è un certo modo di fare "Turismo" che non ha alcuna sensibilità per la Identità di un luogo, ed un altro che rispetta le forme della sua storia, antica (resti archeologici) e recente (Villa Miceli) - conservando e valorizzando la prima ed interpretando in chiave moderna la seconda -.
C'è un certo modo di fare "Turismo" che non ha alcun rispetto di ciò che è l'interesse collettivo nel senso anche della integrazione paesaggistica ed urbana, ed un altro che non ruba ma crea "spazi urbani" (non solo in termini di miglioramento della viabilità ma anche della "qualità architettonica" urbana).
Il Principio della Integrazione, non è solo alla base della "Compatibilità", ma di ogni rapporto, soprattutto se di "Ospitalità".
Non può derivarne una qualificata e qualificante "Ospitalità" se non perseguendo e amando sempre il valore della Integrazione, in tutti i suoi aspetti: che sono quelli del Rispetto (verso chi ci ospita e verso chi ospitiamo), alla base di ogni vera Civiltà.
Alcuni scorci di una "abitazione"-tipo
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Pino Calabrese, una nuova generazione di imprenditori alberghier
Pino Calabrese un imprenditore specializzato nell'edilizia, ha cominciato a diversificare anche nel settore turistico, prima con il ristorante "La villa dei Melograni" oggi con l'albergo "Artemis" .
Un convento chiuso, se ne interessa e ne diventa proprietario, dopo tutti gli intoppi burocratici, ieri finalmente viene inaugurato l'Hotel Artemis".
Visitandolo ho notato come è riuscito a conferirgli la sua forte impronta personale, assieme al progettista l'architetto D'Amico.
Uno degli intoppi incontrati durante la costruzione, l'area archeologica, oggi grazie alla collaborazione con il professore Tullio, è diventato un'altro valore aggiunto, arricchendo l'albergo di un'area museale oltre che il patrimonio culturale del nostro territorio.
Con Pino Calabrese nasce una nuova generazione di imprenditori alberghieri, ha investito sulla struttura con qualità e questa è garanzia che sarà premiato.
Ancora Auguri
.
INTOPPI ? NO! RICCHEZZA !
Secondo te gli adempimenti previsti dalla Legge per adottare
UNA VARIANTE URBANISTICA AL PRG sono
"intoppi burocratici" ?
E' intoppo burocratico il RINVENIMENTO DI UN'AREA ARCHEOLOGICA durante le operazioni di scavo di un qualsivoglia edificio ?
SECONDO ME : NO!
In uno Stato di Diritto sono RICCHEZZA!
Per fortuna!
L'ARTEMIS HOTEL NE E' RIPROVA.
Secondo te rimanere
Secondo te quando avete bocciato per la prima volta la variante avete fatto un bene a Pino e a Cefalù ?
Secondo te rimanere bloccati per quasi un anno non è un intoppo ??
Secondo te se l'Artemis si fosse aperto un anno prima non avrebbe prodotto economia non solo per le tasche di Pino ma per l'intera Cefalù ?
Mi dispiace sei troppo irascibile ... e non riesci a capire e a ragionare bene.
Ciao e datti una calmata.
Vogliamo ricordare........
cosa hanno "seppellito" nel costruire i palazzi adiacenti? Hanno seppellito gli "intoppi" e non sapremo mai cosa questa città ha perso ( in maniera particolare gli albergatori). Un plauso all'imprenditore Calabrese ed un "imbocca al lupo" per la Sua attività.
OGNI 'MPIRIMIENTU E' GIUVAMIENTU
SE NON AVESSIMO BOCCIATO LA PRIMA PROPOSTA :
- la via Martoglio sarebbe rimasta stretta come era ;
- l'effetto tappo determinato dall'attraversamento dei bus di linea e dai pullman diretti al piazzale della stazione si sarebbe ulteriormente aggravato per quei motivi che persino io che
"non riesco a capire e a ragionare bene"
sono riuscito a cogliere : la presenza dell'imbocco dello scivolo d'accesso al cantinato-parcheggio dell'albergo avrebbe determinato, a metà della via Martoglio, un ulteriore nodo -o incrocio- di flussi veicolari che, in occasione dell'entrata e dell'uscita di autoveicoli dal garage, avrebbe causato ulteriori rallentamenti nella circolazione.
- nei pressi dei due ingressi all'albergo non vi sarebbe stata possibilità alcuna di sosta per quei pullmann che dovessero portare ospiti nell'albergo e che, ovviamente, avrebbero dovuto, anche, scaricare i bagagli. A meno che, in futuro, lo scarico di passeggeri e bagagli non potrà essere effettuato VIA INTERNET. Come per le prenotazioni.
Pertanto, l'anno e cinque mesi circa (luglio 2004-dicembre 2005) in cui l'albergo è rimasto "bloccato"
che sono serviti, ANCHE, per elaborare la seconda proposta progettuale,
NON SONO STATI UN INTOPPO ma
RICCHEZZA.
Per CEFALU' E PER L'ARTEMIS.
RICCHEZZA VERA, quella che fa ECONOMIA VERA !
Per Pino Calabrese e per l'intera Cefalù.
Questo, ovviamente, per uno CRETINO E IRRAZIONALE
COME ME.
Tu che, invece, CAPISCI TUTTO E RAGIONI BENE, non riesci, neanche, a fare tesoro di un vecchio adagio :
OGNI 'MPIRIMIENTU E' GIUVAMIENTU"
Grazie per il consiglio della "calmata che devo darmi"
Ciao
P.S. - il mio commento è in risposta all'ultimo di Giusi. Mentre digitavo si è inserito Aldo.
Cannu è tua,
è tua!
Auguri...
qualcuno molto più istruito e più avvezzo nel fare i discorsi, direbbe che a Cefalù è nata una nuova struttura alberghiera, ricavata da un vecchio monastero dove il classico ed il moderno si fondono in un tutt'uno dando vita ad un connubio perfetto...
Un bijou nato grazie all'estro creativo di Fabio D'Amico, alla competenza tecnica del Geometra Calabrese ,al lavoro degli operai della COGETUR,dal capocantiere, passando per i "mastri",i picciotti(i manovali ,per gli italici)proseguendo per gli autisti e concludendo con le altre ditte che hanno prestato i loro servigi.
nonostante le mille problematiche tecniche,gli'infiniti cavilli burocratici,i ripensamenti,le difficoltà,ARTEMIS è nato!Credo di interpretare il pensiero di tutti noi ,dei tuoi operai ,augurandoti di fare tanta, tantissima strada insieme ALL'Artemis....
Sig. Nastasi
Mi dispiace ma quelle che lei chiama "le mille problematiche tecniche,gli'infiniti cavilli burocratici,i ripensamenti,le difficoltà"
"SONO RICCHEZZA"
"NON SONO STATI UN INTOPPO
ma RICCHEZZA".
Se non mi crede la prego di chiederlo al mio amico Saro Di Paola che le spiegherà "CHE OGNI 'MPIRIMIENTU E' GIUVAMIENTU" (quando capitano agli altri).
Saluti
.
FORSE SEI IL SOLO
"le mille problematiche tecniche,gli'infiniti cavilli burocratici,i ripensamenti,le difficoltà"
di cui ha parlato il sig. Nastasi SONO STATI nella, e per la, realizzazione dell'ARTEMIS FATTI ASSOLUTAMENTE DIVERSI DA QUELLI che tu hai definito INTOPPI e cioè, L'ELARGAMENTO DELLA VIA MARTOGLIO ed IL RINVENIMENTO DEI REPERTI ARCHEOLOGICI.
SONO STATI
IMPEDIMENTI CHE HANNO GIOVATO ALLA CITTA' ED ALL'ARTEMIS .
Per fortuna, a Cefalù, a pensarla come te siete in pochi, pochissimi.
FORSE SEI IL SOLO
Carissimo Saro
Tu usi due pesi e due misure ..... l'ira che cova dentro di te ti annebbia la mente.
L'intervento augurale del sig. Nastasi è identico al mio, solo detto con parole diverse, infatti a dire la verità quando ho letto gli auguri del sig. Nastasi in prima battuta ho pensato che volesse prendermi in giro ...
Ti invito a rileggerli entrambi, prima di dire min..ate (questa parola l'ho inserita per farti inc..are di più, così sono certo che mi invierai tante parolacce con la tua spocchia di sapientone).
Essere solo a pensarla in un determinato modo, essere il solo su questo blog a non essere del gregge .... assolutamente non mi preoccupa ... anzi ti assicuro che mi diverte moltissimo.
Con l'affetto di sempre ma forse con un pò (solo quando perdi le staffe) meno di stima ...
Giusi
signori
Abbiate pazienza,entrambi!
Il mio voleva soltanto essere un augurio sincero rivolto al mio datore di lavoro.
Tutto qua!!!
Non credevo che ciò avrebbe generato uno scontro fortunatamente solo verbale tra due "colonne"portanti del blog..Ad entrambi...
.CALMA!!!!!
MOLTISSIMO
"due pesi e due misure" ?
SEMPRE LO STESSO PESO E SEMPRE LA STESSA MISURA!
I TUOI!
Solo che io non li ho mai usati contro Cefalù!
Il campo da golf a Gibilmanna ti ricorda nulla?
Tu nel gregge a fare mee, meee,meeee ...... FINALMENTE TURISMO D'ELITE!
Io, l'unico a prevedere quello che sarebbe avvenuto : MUCCHE AL PASCOLO !
Che tu riesca a divertirti moltissimo mi fa piacere, per te, ovviamente!
Mi fa, però, anche, pensare!
MOLTISSIMO
Va bene così
E' l'ora di mettere la parola "FINE" a questa tua inutile polemica ....
SEMPRE IL TUO FORTE
La polemica, LA PIU' INUTILE, LA PIU' STERILE, LA PIU' DANNOSA è stata
SEMPRE IL TUO FORTE .
E non solo con me!
Il tuo debole è nel CONFRONTO SUI CONTENUTI.
Comunque, una volta tanto, sono d'accordo con te :
FINIAMOLA!