Specie di questi tempi, mi piace ricordare che esiste un’altra Sicilia
29 Giugno 2011, 02:21 - Pino Lo Presti [suoi interventi e commenti]
|
- Accedi per inviare commenti.
29 Giugno 2011, 02:21 - Pino Lo Presti [suoi interventi e commenti]
|
RESISTI SICILIA!
La Sicilia DEL GRANO,
La Sicilia DA CUI SI FUGGE !
RESISTI SICILIA!
Il TUO GRANAIO è la nostra RICCHEZZA,
quella VERA,
quella CHE NON PASSA!
Specie di questi tempi mi
Specie di questi tempi mi piace ricordare che esiste un Pino Lo Presti che sa creare immagini da guardare e riguardare.Grazie
l'Isola Assoluta
Ecco quella che Carlo Doglio chiamava l'"isola assoluta". C'è ancora. C'è sempre di più. La solitudine l'ha resa più intensa.
Ma un tempo - rileggiamo le pagine di Elio Vittorini ne "Le città del mondo" - questa Sicilia era il luogo del nostro popolo, brulicante di uomini piegati dalla fatica dei campi, fatica improba, vessazioni e sofferenza: la Sicilia dei braccianti e dei minatori. Non è stata sostituita da una Sicilia riscattata, il sogno di Danilo Dolci s'è infranto e quella Sicilia si è semplicemente estinta, il suo popolo non l'abita più. La vita degli uomini, dei pochi uomini e donne che vi resistono, oggi più di ieri è abitata dal silenzio. Amarezza e bellezza. Bellezza e amarezza. Penso alla canzone di Domenico Modugno. Oggi, il sole e la luna inondano delle loro luci differenti un deserto d'uomini, un deserto senza futuro. La condizione di natura, la storia naturale, riusciranno forse a prevalere. Me lo auguro e al tempo stesso lo temo.
Caro Pino, le tue immagini sono storia del nostro popolo e della nostra terra.
Grazie.
In quella tenuta
(cui si riferiscono le foto della trebbiatura) quello fu l'ultimo anno (2009) che si è coltivato - sino ad allora ad oltranza - grano duro (non mi ricordo il nome) nostrano.
Paradossalmente i contributi vengono dati a chi semina grano canadese (che produce più quantità) e non alle nostre specie più pregiate e uniche.
Quell'anno il prezzo del grano a quintale (meno 20 euro)non riuscì a coprire le spese.
L'eroica proprietaria, decise, quell'anno, assieme ai suoi uomini, di abbandonare l'impresa di mantenere in vita quell' essere "vegetale", espressione originaria della nostra terra.
Perciò andai a fare le foto, per un ricordo.
grazie Pino
Pino, mi associo agli altri amici nel ringraziarti per le splendide immagini....immagini che parlano, dentro ci sono gli archetipi della nostra terra, della Terra che dà perchè riceve, Terra trattata con amore e non sfruttata senza rispettarla, terra-vita.Il sogno di un lavoro riscattato e umano, il sogno di Dolci di cui parla Marcello, non si potrà realizzare finchè andranno avanti logiche economiche assurde come quelle di cui riferisci sopra, e finchè non si darà il giusto valore ai prodotti delle terra che sono assolutamente svalutati(basta l'esempio dell'olio....). Sembra che una giusta politica agraria non interessi a nessuno.
Splendide foto......
Semplicemente splendide foto.......e tanta amarezza..
Giovanni Marino