Amministrazioni diverse = destini diversi

ritratto di Gianfranco D Anna

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Il leggere dell’iniziativa intrapresa dall’Amministrazione di Lascari per acquisire al proprio patrimonio e recuperare la Torre Bagari ha portato immediatamente il mio pensiero all nostra Torre della Calura ed al suo diverso destino.

LASCARI - Le Associazioni sollecitano il recupero del patrimonio:

Da SalvalarteSicilia 2010

«Torre Bagari - Questa torre di avviso da cui prende il nome la contrada Bagari, è una costruzione modesta del tipo Torre di campagna, la cui forma è chiaramente di tipo antecedente rispetto alle altre vicine, presumibilmente costruita tra il 1400 e 1500.
La struttura muraria è composta da un'incerta trama di grossi ciottoli alluvionali e fluviali reperiti facilmente in situ, di pezzatura irregolare con piani di orizzontamento a pietre piatte o pantofolate.
Presenta uno spessore di muro limitato e delle caditoie di piccolo formato, nonché feritoie la cui specifica forma permetteva l'utilizzo soltanto di piccole armi, come la balestra. Dei solai dei piani superiori non ci rimane più nulla, restano solo le pareti perimetrali con le finestre e le feritoie, purtroppo da poco le piogge abbondanti ed il vento hanno causato un ulteriore crollo della parte superiore del prospetto ovest, che già era fortemente compromesso.
La torre oggi è di proprietà privata e versa in un pesante stato di incuria e degrado.»
(http://www.salvalartesicilia.it/focus/default.asp?argomento=sas10&page=d...)

e l’Amministrazione di Lascari risponde:

Da laVoceweb.com: “La torre Bagari del XV secolo diventa patrimonio di Lascari”
Articolo di Riccardo Gervasi del 15/06/2011

«Potrebbe entrare a far parte dei beni del patrimonio del Comune di Lascari la torre Bagari che – costruita tra il XV ed il XVI secolo per la difesa del territorio e per il controllo delle attività che si svolgevano nei possedimenti circostanti – ad oggi, nonostante le ricerche condotte dai funzionari del Municipio, parrebbe non appartenere a nessuno. “Considerato il valore storico dell’immobile – ha detto il sindaco Giuseppe Abbate – abbiamo pubblicato, con apposito atto che resterà affisso all’albo pretorio per 60 giorni, l’avviso che trascorso il termine la torre Bagari diventerà patrimonio comunale”.
Si dovrà, dunque, attendere l’acquisizione definitiva da parte del Comune di questo immobile storico prima di poter procedere con i lavori di ristrutturazione per il rifacimento dei solai del piano superiore andati completamente distrutti dopo secoli di abbandono. “È questo – ha detto il presidente del consiglio comunale Salvatore Ilardo – un punto d'inizio del nostro grande progetto che intende restituire ai lascaresi la sua storia". A ottobre del 2010 la torre era stata al centro della campagna si sensibilizzazione per l'arte negata "Salvalarte", promossa dall'associazione Legambiente.»

CEFALU’ - Le Associazioni sollecitano il recupero del patrimonio:

Da SalvalarteSicilia Tonnare 2007

«La Torre della Calura, un edificio posto sulla punta estrema dell'omonimo promontorio, serviva per il controllo dei due approdi naturali ad est della Rocca: lo scaro protetto dal maestrale (attualmente la spiaggia del complesso Cost House) e la spiaggia di Presidiana con le sue sorgenti di acqua dolce.
La Torre fa parte del sistema di avvistamento promosso nel 1578 dal viceré Marco Antonio Colonna e realizzato dal Parlamento siciliano per difendere l'isola dalle incursioni dei corsari turchi.
La necessità della costruzione del manufatto difensivo è stata decisa durante gli studi preliminari promossi da Colonna che si era avvalso del senese Tiburzio Spannocchi, ingegnere militare. Quest'ultimo nel 1578 aveva effettuato una ricognizione sulle capacità difensive delle città costiere.
Il lavoro dello Spannocchi fu successivamente ampliato e completato nel corso di una seconda visita affidata dal Parlamento siciliano al Capitano Giovan Battista Fresco e al fiorentino Camillo Camilliani.
La Deputazione decise la nascita della Torre nel 1594 e dal 1618, ma probabilmente anche prima, fu messa definitivamente in guardia con tre soldati.
L'edificio ha un impianto simile a quello di molte altre torri dello stesso periodo, come ad esempio quella di Pollina: base quadrata di circa 11 metri di lato con un unico piano abitabile, diviso in tre locali, posto su un alto basamento con pareti leggermente inclinate, a cui si accedeva con delle scale rimuoviblli.
Una scala in muratura ricavata nello spessore di un muro perimetrale, oggi quasi completamente crollato, consentiva di accedere al tetto terrazzo. Le tre stanze sono coperte con volte a botte e tre ampie finestre consentono la visione di ampi tratti di costa e di mare.
In un angolo della stanza principale, di dimensione doppia rispetto alle altre, sono ancora evidenti i resti di un camino e sul pavimento in mattoni la botola di accesso alla cisterna che consentiva la raccolta dell'acqua piovana.
I muri perimetrali superstiti sono costruiti con muri a sacco in pietrame e malta di calce rinforzati con contrafforti angolari in arenaria. Sempre in arenaria sono realizzati i muri che internamente dividono gli ambienti, le volte reali ed i tori posti come partitura delle facciate esterne.
La Torre versa in uno stato preoccupante. Sono crollati l'angolo sud-ovest e una larga porzione della volta di copertura del vano maggiore.
Le parti superstiti sono appesantite dagli agenti atmosferici e rischiano anch'esse di crollare.»
(http://www.salvalartesicilia.it/focus/default.asp?argomento=sast2007&pag...)

e l’Amministrazione di Cefalù NON risponde.

Eppure sul sito internet istituzionale del Comune di Cefalù la Torre della Calura c’è!!!

ritratto di Alexandre Morello

In effetti mentre la Torre

In effetti mentre la Torre Bagari è un bene culturale molto importante e significativo che va salvaguardato dal crollo, quella della Calura (come quella di Bonvicino che è già crollata) non ha nessun valore per cui è assolutamente normale che l'amministrazione di Cefalù non risponde visto che ha cose molto più serie da sbrigare e che sopratutto... unn'avi picciuli! :)