le ragioni di una scelta
9 Gennaio 2010, 21:53 - Roberto Corsello [suoi interventi e commenti] |
A distanza di qualche giorno dalla seduta consiliare in cui si è discussa la mozione di sfiducia al Sindaco di Cefalù dott. Giuseppe Guercio ed è stata annunciata la composizione della nuova Giunta Municipale insediatasi alla guida della Città il 31.12.2009, sento il bisogno di fare delle necessarie precisazioni su quanto è accaduto, sulle decisioni da me adottate insieme al gruppo PdL e sulle menzogne, accuse, offese e infamie, gratuitamente propalate dai “soliti” denigratori.
Innanzi tutto, premetto che non pretendo affatto di convincere nessuno sulla qualità o bontà delle scelte fatte, ma avverto la necessità di esternare e rendere note le reali motivazioni che ci hanno indotto ad aderire all’appello rivolto alla Città dal dott. Guercio teso alla formazione di una “Giunta di saluta pubblica” volta ad affrontare e, se possibile, risolvere alcune indifferibili emergenze amministrative che affliggono Cefalù.
A tal proposito, poi, non posso esimermi dall’evidenziare come tanto il dibattito consiliare, quanto quello pubblico ad esso successivo, siano stati caratterizzati esclusivamente dalla sempre crescente qualità degli insulti rivolti prevalentemente all’indirizzo dello scrivente senza, però, dire nulla in ordine ai reali problemi di Cefalù; al merito della piattaforma programmatica sottoscritta da 10 Consiglieri Comunali; alla necessità di dare un Amministrazione alla Città in grado di affrontare e risolvere le tante questioni, più o meno urgenti, che la affliggono; alla necessità di lavorare tutti insieme e sin da subito, attorno ad un tavolo di concertazione per lenire lo stato di collasso debitorio che affligge le casse comunali. No, piuttosto che affrontare questi problemi, il dibattito si è incentrato sul fatto che Corsello è andato a fare il vice sindaco di Guercio.
E allora mi sia consentito di ricordare a tutti che Pippo Guercio è stato eletto Sindaco di Cefalù nel maggio 2007, alla guida di una coalizione tanto eterogenea quanto disorganica che, nonostante un slogan efficace (Cefalù al di sopra di tutto), non era sorretta da alcun progetto politico condiviso; l’unico collante che teneva insieme i vari soggetti che per l’occasione erano stati riuniti dall’abile regia di un maldestro personaggio, era l’odio verso Simona Vicari e i suoi sodali.
Solo per questo (e proprio per questo), gli allora esponenti del partito di Forza Italia (o, perlomeno, quelli che ufficialmente lo rappresentavano) furono esclusi dalla coalizione, operando una accurata distinzione fra buoni e cattivi con il metro dell’odio e delle antipatie personali piuttosto che sulla base di ragionamenti politici, così inducendo coloro che erano rimasti fuori a creare una improvvisata ed estemporanea coalizione politica per essere, comunque, presenti all’appuntamento elettorale.
La maggioranza uscita vincitrice dalla urne, però, come era stato da molti agevolmente previsto, è implosa quasi subito facendo mancare dopo poco tempo “i numeri” al Sindaco in Consiglio e provocando uno stallo amministrativo gravissimo per le conseguenze concrete che si ripercuotevano sulla Città.
Nel maggio 2009, il Sindaco Guercio, che nelle more si era liberato di taluni personaggi che probabilmente pretendevano di tenerlo in ostaggio per il solo fatto di ritenere di essere i fautori della sua elezione, resosi conto che non poteva più continuare in tal modo, dichiarava pubblicamente “il venir meno della maggioranza politica che aveva vinto le scorse elezioni amministrative del 2007 ... e che il progetto politico che in quel momento si era affermato, oggi non esiste più proprio perché coloro che avrebbero dovuto sostenerlo, sono venuti meno all’impegno assunto con i cittadini elettori, scegliendo altre strade”, appellandosi a tutte le forze politiche presenti nella Città affinché contribuissero alla formazione di una “Giunta di salute pubblica” capace di dare risposte concrete alle esigenze di Cefalù e dei cefaludesi.
A tale appello, dopo un travagliato dibattito interno, rispondeva positivamente anche il gruppo del PdL che, tuttavia, chiedeva l’individuazione di alcune priorità programmatiche condivise con le altre forze politiche della Città, altre all’azzeramento della giunta in carica, peraltro pure richiesto dagli altri partiti.
Nonostante il Sindaco Guercio avesse ottemperato alle richieste dei vari partiti, però, sia l’UDC che il PdLSicilia, nelle more costituitosi, hanno reputato di non dare corso agli impegni assunti e non hanno accettato di fare parte della nuova maggioranza che si sarebbe dovuta costituire, costringendo il Sindaco a varare una “Giunta tecnica” ai primi di novembre, dopo circa un mese di vacatio amministrativa.
Non v’è chi non veda come la posizione assunta da chi scrive e dal PdL, sia stata pubblicamente e chiaramente espressa durante tutto il percorso che ha portato al dibattito sulla sfiducia, ivi compreso il ragionamento politico che ci ha indotti a condividere un accordo programmatico con un Sindaco che pure avevamo in passato osteggiato e criticato e, quindi, proprio in ossequio a tale mutato quadro politico, a non votare la sfiducia ed, anzi, a cercare di costruire concretamente politiche che vadano verso un concreto rilancio dell’azione amministrativa di Cefalù.
Non pretendo che tali scelte siano apprezzate o applaudite da chi non le condivide, ma trattandosi di scelte legittime e motivate dalle argomentazioni sopra solo brevemente esposte, pretendo ed esigo da tutti il loro rispetto.
Il gruppo del PdL è assolutamente consapevole del fatto che le scelte adottate sono difficili e, forse, impopolari, ma ha ritenuto, con onestà, serietà, senso di responsabilità ed equilibrio, di dover scegliere l’impegno concreto e in prima persona per la nostra Città, al facile voto di sfiducia che, però, avrebbe inevitabilmente privato Cefalù, per chissà quanto tempo ancora, di amministratori e di scelte politiche indifferibili ed urgenti su punti che, invece, esigono scelte immediate e in alcun modo rinviabili oltre.
A questo punto, occorre solo confrontarsi sui fatti concreti; su quello che di buono ci auguriamo questa nuova Giunta saprà dare alla Città in tempi brevi; sulle risposte immediata da dare ai problemi dei cefaludesi; sulla capacità di affrontare e risolvere le priorità programmatiche condivise.
Mettiamo da parte i rancori personali, l’astio politico, le futili rivalità e le vacue prese di posizioni preconcette, concentrandoci, invece, sulle cose concrete, in tempi brevissimi. Ne va del futuro della nostra Città e del futuro politico di tanti di noi; ne siamo pienamente consapevoli e ciò costituisce uno stimolo ulteriore a dare il massimo e a fare bene.
Per quanto mi riguarda, ho già iniziato a lavorare sodo per questa Città affrontando quotidianamente gli innumerevoli problemi che la affliggono e, nel rispetto delle deleghe attribuitemi dal Sindaco, sono pronto a confrontarmi con tutti per agevolare al massimo il raggiungimento degli obiettivi prefissati.
A tal uopo, sono a disposizione dei lettori de "l'altracefalù" per rispondere alle domande, segnalazioni, e questioni che mi vorranno porgere.
Con i miei migliori saluti.
Cefalù, 09.01.2010
Avv. Roberto Corsello
Vice Sindaco di Cefalù
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Caro Roberto, nessuna
Caro Roberto, nessuna domanda, nessuna segnalazione, nessuna questione da porti.
Come diceva qualcuno, mai porre domande a un politico, perché ci pensa da solo a mentire; mai segnalare qualcosa, perché se è un problema che poni, ti riterrà responsabile della sua esistenza; mai porre questioni, perché ti accuserebbe di essere un ostacolo alla sua attività.
Un augurio, però, voglio farlo a te, a me stesso e a Cefalù: l'augurio che tu abbia ragione e che la scelta fatta sia la migliore nell'interesse di Cefalù.
sarò un disilluso ma chi
sarò un disilluso ma chi crede ancora alle parole propinateci
ad arte dal transformer?signori il sipario è calato e gli attori si stanno battendo le mani perchè hanno capito(forse)che per altri 2 anni e passa lo stipendio è sicuro.