Per un Futuro migliore, votiamo 4 SI ai Referendum

ritratto di Antonio Franco

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Il 12 e il 13 giugno, se vi sta a cuore l’avvenire dei giovani e dei bambini del nostro Paese, dei vostri figli, nipoti, figliocci, alunni, vicini di casa, amici e parenti, andate a votare 4 SI ai Referendum; se siete giovani e vi stanno a cuore il vostro presente e, soprattutto, il vostro futuro, andate a votare 4 SI ai Referendum; anche se non ve ne importa niente dei giovani e dei bambini, ma pensate a voi stessi e volete vivere i vostri giorni futuri in un Paese migliore di oggi, andate a votare 4 SI ai Referendum. Si sta cercando di far passare l’idea ipocrita che i Referendum siano politicizzati, cioè manipolati ai fini di un’affermazione di una parte politica su di un’altra: in realtà, i Referendum sono Politica, con la P maiuscola, in quanto hanno alle spalle la mobilitazione spontanea e gratuita di migliaia di donne e uomini che li hanno promossi, nonché dei milioni di cittadini che li hanno sostenuti con la firma Inoltre, è Politica occuparsi attivamente del Bene Comune e difficilmente troveremo tre Beni più comuni dell’acqua, dell’ambiente e della giustizia: spetta a tutti i cittadini difendere i propri diritti!
Invito a votare SI ai due Referendum sul tema dell’Acqua (Schede 1 e 2) perché è diritto di tutti che l’acqua sia tenuta fuori dalle speculazioni sulle risorse e sulle reti idriche, fuori dalle privatizzazioni che permettono a pochi furbi di arricchirsi sui bisogni della maggior parte, specie dei più deboli: noi a Cefalù sappiamo bene che cosa voglia dire la gestione privatistica dell’acqua, con l’esasperante e ingiustificato aumento delle tariffe, la persistenza di servizi scadenti, l’estrema difficoltà di controllo credibile della qualità dell’acqua; a Cefalù dovremmo andare tutti e nessun escluso a votare SI per far tornare quanto prima l’acqua sotto il controllo pubblico, riparando al danno enorme causato dalla scellerata decisione del sindaco Guercio di consegnare gli impianti a quell’ATO idrico che, nel giro di pochi mesi, è vergognosamente fallito ed ha creato solo ulteriori disagi agli utenti (e paganti). Sul SI nei Referendum per l’Acqua Bene Comune sono impegnati, oltre a decine fra associazioni, gruppi politici, sindacati, movimenti e comitati spontanei, anche molti coraggiosi Vescovi italiani, che sono al fianco di sacerdoti e religiosi in prima fila a garantire, nei loro territori o in terra di missione, la piena fruibilità per tutti, ai costi più ridotti, di un Bene essenziale per la Vita qual è l’acqua: votare SI, dunque, vuol dire far parte di questa grande famiglia di gente che, pur pensandola diversamente su tante cose, lotta insieme per il rispetto e l’affermazione dei diritti basilari della Persona; tutti, e i Cristiani per loro stessa natura, hanno il dovere di difendere tali diritti, a partire da quello di avere tutelati Beni primari come l’acqua e tutto l’ambiente.
Per questo è indispensabile pure andare a votare SI nel Referendum contro il Nucleare (Scheda 3): si dice che si rischia di votare in preda all’emozione per il disastro del nucleare giapponese, così come si sarebbe votato “emotivamente” subito dopo il disastro di Chernobyl; sono uno di quelli che a 19 anni, emotivamente, allora votai contro il nucleare e non me ne sono mai pentito! Le emozioni sono cosa importante, chi può impedire di usarle quando si decide della propria Vita? Mandatelo a quel paese e chiedetevi con emozione: perché l’uso dell’energia nucleare è sceso in dieci anni del 5%? I principali paesi europei, Gran Bretagna e Francia, hanno bocciato le nuove centrali e la Germania ha addirittura avviato la dismissione di TUTTE le centrali entro il 2022, perché? Sono emotivi? Perché una persona che abita vicino ad una centrale nucleare ha oltre 2 volte più probabilità di ammalarsi di forme tumorali, soprattutto leucemie? Dove vanno a finire, poi, le scorie delle centrali, che restano radioattive e pericolosamente inquinanti per milioni di anni? Perché, invece, i paesi più avanzati d’Europa, ma anche USA, Canada e Australia, stanno investendo consistenti risorse, dando anche, di conseguenza, molto lavoro nelle energie rinnovabili, come specialmente quella solare, di cui l’Italia, specie la Sicilia, non sarebbero mai carenti? Ecco, datevi risposta a queste domande, anche “emotivamente” e capirete che il teatrino del governo in questi mesi sull’energia nucleare è un gioco idiota senza futuro per nascondere la mancanza di progettualità di tali politici e la loro soggezione ai più ottusi e spregiudicati potentati economici di un’Italia sventurata ad avere governanti e industriali di simile squallore. Votando SI l’Italia può chiudere definitivamente con le illusioni del passato e pensare a concentrare investimenti nelle reali risorse per un Futuro migliore, più pulito e più sano!
Il SI nella Scheda 4, quella del Referendum contro il Legittimo impedimento, esprime anch’esso il rifiuto di un inquinamento e la voglia di pulizia: il desiderio, cioè, di avere una politica non moralmente inquinata, ma trasparente, in cui i politici rispondano della propria condotta come tutti gli altri cittadini, in forza dell’art. 3 della Costituzione italiana, che ci dichiara tutti eguali senza distinzioni di alcun genere di fronte alla Legge! La Giustizia, che non appartiene né alla Sinistra, né al Centro, né alla Destra dello schieramento politico, deve essere messa nelle condizioni di operare speditamente, anzi più speditamente che per altri, nei confronti di chi esercita un altissimo incarico istituzionale: il cosiddetto “legittimo impedimento” a comparire nei processi per via di sempre irrinunciabili “impegni istituzionali” è un’applicazione d’alto bordo del classico “lei non sa chi sono io” di italica provincialità; va spazzato via con un SI convinto per contribuire al rinnovamento dei nostri governanti, in un’Italia migliore, con un Futuro non inquinato da quanti perversamente credono di essere degli intoccabili, di esercitare un potere talmente forte e arrogante da ridurre le Leggi a propria servitù.
Se siete talmente egoisti e spregiudicati da pensare che l’acqua possa essere sfruttata per guadagni privati come un Bene qualsiasi, che le risorse energetiche vadano cercate senza curarsi dell’ambiente e della nostra stessa salute, che i ministri, il primo ministro, il presidente della Repubblica siano cittadini di valore più alto rispetto a tutti e possano rispondere di fronte alla Legge con tempi e modalità propri, allora avete ragione a voler andare al mare o ad una scampagnata (ma io spero che piova solo su di voi). Auguro all’Italia, invece, che tantissimi andiate a votare e, superando il 50%, dimostriate le vostre responsabilità e sensibilità non verso altri, verso partiti o personaggi politici, ma verso voi stessi, pensando fortemente a voi stessi, a chi vi seguirà, pensando fortemente a regalarci, con i 4 SI ai Referendum del 12 e 13 giugno, un Futuro migliore: più giusto, più solidale, più pulito… trasparente come la buona acqua, la buona aria, la buona legge. Buon Referendum!