"La larga banda degli inetti"

ritratto di Rosario Lapunzina
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Durante lo scorso Consiglio comunale, è venuta drammaticamente alla luce la inconsistenza di una Amministrazione attiva che, assente o incapace sui diversi fronti, si dimostra del tutto inadeguata nell’assicurare una gestione ordinata delle finanze pubbliche. Di più, vi è una buona dose di arroganza che, in uno al disinteresse per le sorti di una Città che evidentemente non sentono “propria”, porta taluni Assessori “tecnici” (o presunti tali) ad imbastire un pericoloso contraddittorio con la Corte dei Conti. Prima la cocciuta insistenza nel non seguire le prescrizioni sull’approvazione dei rendiconti 2008 e 2009. Poi la spavalderia con cui si offendono i Giudici contabili, definendo “sofismi” le loro argomentazioni giuridiche. Sembra quasi che qualcuno voglia, nel suo piccolo, emulare gli attacchi che il Premier, giornalmente, rivolge alla Magistratura. Meglio farebbe l’Assessore Cocco, per l’interesse di Cefalù, ad evitare inutili e dannose polemiche con la Corte, lavorando per ridefinire i documenti contabili e varare quel bilancio 2011 che, a maggio terminato, ancora non arriva.
Mostrava i nervi scoperti, il Sindaco Guercio, durante lo scorso Consiglio comunale, quando, non avendo nulla di intelligente da replicare a chi aveva messo a nudo l’inettitudine dell’Amministrazione, ha pensato di utilizzare l’arma propria dei deboli: interrompere gli interventi dei Consiglieri rivolgendo loro offese, definendoli “ignoranti”, quando denunciano lo stato di degrado in cui versa la Città.
Non si rende conto, il Sindaco, che a farlo sono, quotidianamente, tutti i Cittadini di Cefalù, che, secondo il suo ragionamento, sarebbero, pertanto, un popolo di ignoranti. E i cefaludesi attendono, con ansia, di poter ringraziare il Sindaco che, avendo ricordato di essere sempre stato il primo eletto, può ben contare di ripetere il successo quando si ricandiderà il prossimo anno, appoggiato, ce lo auguriamo, da quei “saltafossi” che hanno impedito al Consiglio di sfiduciarlo.
Noi, che abbiamo compreso il tentativo di trasformare in rissa i lavori consiliari, non lo consentiremo oltre, perché ciò servirebbe solo a coprire l’assenza di argomentazioni di chi non ha mai capito cosa significa governare una Comunità.
Mentre gli veniva contestato che la Città è in ginocchio, il Sindaco vantava un presunto incremento degli afflussi turistici; dimenticando che, ove fosse vero, ciò sarebbe dovuto, non già al richiamo che esercita l’inesistente programmazione culturale – artistica, o alla migliorata qualità dei servizi, ma ai gravi sommovimenti in Nord Africa, con le conseguenti cancellazioni delle prenotazioni in tutti i paesi del Maghreb. Ecco: se dobbiamo consolarci perché da noi non c’è la guerra lo facciamo. Ma il resto?
E’ di ieri l’ultima notizia che segna l’arretratezza di Cefalù, rimasta fuori dall’accordo che, in 29 comuni del Comprensorio, farà giungere la banda larga, aprendo nuove frontiere, anche in termini di qualità della vita, in un Comprensorio del quale abbiamo rinunciato ad essere i leader.
Ma è probabile che il Sindaco abbia pensato che un’altra “banda”, per Cefalù, non servisse: c’è già quella di inetti che compongono la Sua Amministrazione.

Cefalù,30/05/2011

Il Capogruppo
(Rosario Lapunzina)

ritratto di Gianfranco D Anna

Un'altra occasione persa

Caro Saro

al di là del tuo condivisibile discorso,
al di là del gioco di parole,

resta il fatto che mentre in 29 comuni della “Città a rete Madonie-Termini” gli enti pubblici potranno disporre a costo zero di una infrastruttura di telecomunicazioni wireless ad alte prestazioni (fino a 54Mbps) di fondamentale importanza per installare apparati di rilevamento o sorveglianza che devono poi trasmettere a centri di monitoraggio o controllo;

resta il fatto che mentre in 29 comuni della “Città a rete Madonie-Termini” più di 135.000 utenti tra cittadini ed imprese potranno abbonarsi al servizio a banda larga, ad un costo paragonabile a quello di un normale contratto ADSL ed usufruire di connessioni Internet con velocità fino a 200 volte superiori a quelle di un modem tradizionale e senza costi telefonici per il collegamento;

resta il fatto che Cefalù potrà solamente continuare a disporre, nel migliore dei casi, di una copertura ADSL tutt’altro che ad alta velocità tenuto conto dei tanti problemi legati alla distanza dalla centrale (Teoricamente la velocità di trasmissione decresce linearmente con la distanza dalla centrale per effetto della diminuzione del SNR a causa dell'attenuazione del segnale utile nel canale: al raddoppiare della distanza dallo stadio di linea (SL), la velocità disponibile si dimezza. Un segnale ADSL con banda da 24 megabit/s raggiunge 1 km di doppino in rame dalla centrale (ovvero il 30% delle utenze), da 20 megabit raggiunge 1,6 km (il 60% delle utenze), da 12 megabit raggiunge 2,5 km (l'85% delle utenze), da 8 megabit 3 km (88% delle utenze), da 4 megabit 3,9 km (93% delle utenze), da 2 megabit 4,7 km (il 96% delle utenze). Una ADSL da 640 kbit/s raggiungerebbe i 10 km di distanza dalla centrale. Per distanze superiori continua il dimezzamento, ma sotto i 640 non ha più senso parlare di banda larga.), alla vetustà della rete e dei cavi, alla interferenza dei cavi vicini nell’ultimo miglio, per non parlare dei problemi legati alla voracità dei topi

resta il fatto che la frazione di Sant’Ambrogio e tante contrade del territorio di Cefalù non dispongono neanche della copertura ADSL.

Ancora una volta un’occasione persa per Cefalù!!!!

ritratto di Gianfranco D Anna

Per dovere di informazione

La notizia "La banda larga in 29 Comuni delle Madonie e dell’Imerese: il 7 giugno al via il progetto HiTeM" è di giorno 27 (e non 29) maggio u.s. ed è stata data dall'Agenzia per lo sviluppo del territorio imerese (www.imerasviluppo.it) e prontamente ripresa, lo stesso giorno, da MadonieLive

ritratto di Pino Lo Presti

L'assessore alla Informazione

dove è stato (troppo impegnato nella sperimentazione di via Vazzana)? O forse questo, a suo giudizio, non riguarda la "Informazione"?