"Chiese Aperte" per Cefalù.

ritratto di rosalia liberto

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Domenica 8 maggio si è svolta la manifestazione “Chiese Aperte”, iniziativa promossa a livello nazionale dall’Archeoclub d’Italia, e per Cefalù organizzata dalla sede locale Archeoclub, Presidente Prof.ssa Flora Rizzo.

L’incontro, ormai fisso per la nostra città da quindici anni, ha dato la possibilità anche quest’anno ai cittadini e ai turisti di poter visitare alcune chiese del nostro centro storico. In particolare, le chiese scelte e aperte al pubblico sono state quattro: la Chiesa della SS. Trinità nel complesso architettonico – monumentale del Convento di San Domenico, la Chiesa dell’Annunziata, restaurata e riaperta, in Corso Ruggero, la Chiesa di Santa Maria di Porto Salvo, nell’omonima via e la Chiesa di San Biagio in via XXV Novembre, di proprietà della famiglia cefaludese dei Martino.

Tra le quattro, quelle che più versano in condizioni di notevole degrado sono Santa Maria di Porto Salvo e S. Biagio. La prima chiesa è ormai priva in parte della copertura, dunque “open – sky”: ciò comporta l’infiltrazione di acqua piovana e la presenza di animali che ormai hanno reso l’ambiente inaccessibile e pericolante. Altrettanto precaria è la situazione della Chiesa privata di S. Biagio, ove si conservano importanti opere, di maestranze locali e non: una tela di grandi dimensioni, raffigurante la Vergine, con urgente bisogno di restauro, un’acquasantiera in pietra lumachella occupa ancora la sua posizione originaria e infine un organo settecentesco, malauguratamente in pessime condizioni, trovasi nella cantoria. Inoltre, le campiture pittoriche sul soffitto sono fortemente danneggiate a causa di infiltrazioni d’acqua piovana.

Notevole è stata la partecipazione alla manifestazione. Durante la giornata i visitatori sono stati accolti dai soci e volontari Archeoclub, che hanno supportato le informazioni storico – artistiche delle chiese anche con delle brochure realizzate per l’evento.

Numerosi anche i visitatori che hanno chiesto spiegazioni in merito ai motivi del degrado in cui due delle chiese ormai versano da anni.

Le iniziative volte a promuovere il patrimonio storico - artistico sono indispensabili al fine di sensibilizzare la cittadinanza e poter comprendere quanti spazi comuni potrebbero essere messi a disposizione della comunità come luoghi per la realizzazione di eventi culturali, meeting culturali, esposizioni artistiche, laboratori, cineforum, centri culturali entro mura riconsegnate alla dignità che meritano.

Ciò è già stato fatto per la chiesa dell’Annunziata, che funge oggi da Auditorium e luogo per le assemblee di giovani e non. La possibilità di fruire del nostro territorio, riscoprendo dei tesori nascosti nelle “polverose soffitte”, è il primo passo verso la conoscenza del nostro passato che ci appartiene, senza il quale non avremmo identità culturale.

Infine, un “sentito ringraziamento deve essere rivolto all’Amministrazione comunale che ha provveduto a far rispettare durante l’intera giornata il divieto di transito nel centro storico” ! Macchine e ciclomotori che percorrevano le vie interessate dall’iniziativa hanno reso l’intera giornata molto “movimentata”.

ritratto di Salvatore Culotta

Fermo restando il più vivo

Fermo restando il più vivo apprezzamento per l'opera di costante sensibilizzazione, interesserebbe molto sapere se l'Archeoclub ha in programma interventi più diretti per arrivare al concreto recupero e restauro delle due ex-chiese di S.Biagio e di S.Maria.