Patanella: “L’obbiettivo è di rendere fruibile la Rocca per il 1° luglio”.
9 Mag 2011, 18:41 - Pino Lo Presti [suoi interventi e commenti]
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Dal Ministero del Turismo una possibilità di dar seguito alla Delibera di Giunta n° 22 del 09.02.10: “Approvazione Bozza del Progetto di Gestione diretta dell’Ente del Parco Urbano, Archeologico della Rocca” (vedi: https://www.qualecefalu.it/lac/node/891).
Con la Delibera di Giunta n° 81 del 04-05-11 (vedi allegato in pdf - ) si approva di stipulare una Convenzione con Promuovi Italia - Presidenza del Consiglio dei Ministri, attraverso la quale si potrebbero avere i finanziamenti per 1° mettere in sicurezza la Rocca e 2° favorire un minimo di attività di intrattenimento estivo (di questa seconda parte del progetto parleremo in un altro intervento)
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Premessa
Preliminare ad ogni ipotesi di “gestione”, pubblica o privata (a meno che, da un punto di vista economico, non sia “a perdere”) di un bene pubblico, quale la Rocca, è la sua “messa a reddito”.
Per fare ciò bisogna far pagare un biglietto. Questo atto però impegna chi lo riscuote ad assumersi delle responsabilità nei confronti di chi quel biglietto paga. La prima di queste responsabilità è di fornire delle garanzie in tema di sicurezza rispetto ad incidenti fisici.
La “messa in sicurezza” è dunque preliminare alla “messa a reddito” e, questa, ad ogni ipotesi di “gestione”.
Si era riproposta di recente questa questione del “serpente che si morde la coda” e dunque della indispensabilità di un capitale iniziale per sbloccare l’inpass.
Sembra che, al riguardo, l’assessore Vito Patanella, abbia colto la occasione giusta.
Ci dice, in sostanza, il nostro assessore al Turismo :
Il Ministero del Turismo, promuove un Progetto per la incentivazione del Turismo Sociale.
Viene inteso per “turismo sociale” quello in cui venga facilitato l’accesso a città d’arte, o a vocazione ambientale-culturale, a studenti, portatori di handicap, persone anziane o disagiate.
Oggetto dei finanziamenti saranno pertanto soltanto le infrastrutture di servizio; nel caso di spettacoli e manifestazioni varie, ad esempio, verranno finanziati l’affitto del palco, le spese del Service, la Siae, non gli “artisti”!
Il Progetto si realizzerà con delle città-pilota capaci di proporre dei progetti attuativi pertinenti (in questo momento sono in 11).
Delegata alla attuazione del Progetto ministeriale è una sua propria società “in house” (società che un ente pubblico crea per dare servizi a se stesso e che non può andare in competizione con imprenditori terzi).
Questa società, “Promuovi Italia”, oltre a valutare la compatibilità - dei progetti presentati - con il Progetto ministeriale, manterrà la “cassa”. Sarà dunque essa stessa che sceglierà (tra un ventaglio di proposte fornite dalle singole amministrazioni cittadine), farà il contratto e pagherà direttamente le ditte impegnate nella realizzazione dei singoli progetti locali.
“Ciò sarà positivo per chi realizzerà le opere in quanto ci è stato garantito che entro il 31 dicembre del 2011 verranno liquidate”.
Un altro parametro in base al quale si viene inclusi in questo progetto è la capacità di attuare “buone prassi” esportabili su altre realtà.
Al riguardo, l’assessore Patanella ha pensato di utilizzare l’idea, proposta a suo tempo (osservatorio per il Turismo) dall’editore Salvatore Marsala, del “Marchio d’Area”, una serie di parametri di qualità offerti da una data Area turistica atti a determinarne il “Marchio” distintivo (più avanti vedremo come).
Prendendo spunto dall’idea del Marchio d’Area - che in questo momento in altre realtà sta avendo un notevole successo - si è pensato di proporre questa iniziativa con il “logo” del Marchio d’Area di Cefalù.
Il finanziamento iniziale (1° anno) è di 50.000 euro ma, quando siano state rispettate tutte le clausole, può essere finanziata una seconda fase (2° anno) per 100.000 euro e una terza per 500.000 euro (3° anno).
In un incontro avvenuto a Roma con i responsabili di Promuovi Italia, si è verificata la fattibilità di alcune “nostre proposte”, avendone un riscontro positivo ma ancora necessariamente verbale; quello definitivo avverrà naturalmente successivamente alla trasmissione di un progetto, entro 60 giorni a partire dalla Delibera di Giunta di oggi 4 maggio.
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La prima intenzione del Progetto - quella che dovrà avere assoluta priorità (nel senso che solo se resteranno fondi disponibili questi saranno utilizzati anche per il secondo intento; eventualità che comunque l’assessore ritiene quasi certa) - riguarda la messa in sicurezza della Rocca.
Nella Delibera di Giunta n° 22 del 09.02.10 - “Approvazione Bozza del Progetto di Gestione diretta dell’Ente del Parco Urbano, Archeologico della Rocca”, erano indicate alcune soluzioni minime per la messa insicurezza della Rocca dal punto di vista della sua fruibilità: passamano in castagno, ripristino di sentieri e camminamenti e cartellonistica.
Partendo da quella ipotesi progettuale dell’Ufficio Turismo del Comune, si dovrà ora passare ad un progetto definitivo e puntuale da parte degli uffici comunali (la dott.sa Cinquegrani avrebbe già richiesto a circa 10 ditte di avanzare una offerta economica), il quale - previa approvazione della Sovrintendenza - sarà quindi presentato a Promuovi Italia. I tempi previsti dall’assessore per esaurire la fase della progettazione sono 15 giorni.
La cartellonistica sarà in italiano e in inglese e - se i costi lo permetteranno - anche in Braille.
“Accanto alla messa in sicurezza c’è una parte che riguarda la promozione” del sito, perché, con la approvazione del Regolamento dei Beni Culturali, si deve mettere a reddito; e quindi è previsto uno “sbigliettamento” per il quale predisporremo una delibera da portare in Consiglio comunale perché ne decida l’importo, in modo da avere tutto a posto per poi poter fare il Bando per la gestione del sito”.
La Torre di Guardia, posta sopra le mura d’ingresso, sarà attrezzata a questo scopo, ponendo degli infissi alla finestra e all’entrata, dotandola di una pavimentazione in legno e delle necessarie suppellettili.
Questa prima parte del Progetto (ma sempre se resteranno soldi per le spese di messa in sicurezza) prevede anche l’attivazione, sulla Rocca, di un “Campo Scuola” rivolto a studenti cefaludesi “a titolo o meramente educativo, durante il quale sostanzialmente chi si farà carico di questo Campo curerà, per questi mesi estivi, il sito anche dal punto di vista della manutenzione e così via”.
Il suo costo non riguarderà la retribuzione del personale impiegato (volontario) ma solo i supporti tecnici: bagni chimici, attrezzature da campeggio, tosaerba e altre attrezzature da giardinaggio (per questo “Campo”, egli stesso suggerirà “di affidarsi ad una associazione di volontariato che abbia le garanzie e la esperienza per potere fare quest’attività”).
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BUON LAVORO ASSESSORE
I presupposti sembrano validi.
Speriamo si arrivi in fondo.
BUON LAVORO ASSESSORE
Saro mi sembri sceso dalla
Saro mi sembri sceso dalla luna!!! vediamo cosa succede!? Cmq con quei "sembrano" e "speriamo" ti sei salvato in corner calcisticamente parlando!!!!!
AUTOGOAL!
Caro Peppe,
se non apriamo il cuore alla speranza neanche quando, nel buio, scorgiamo una luce, più che "salvarci in corner" facciamo AUTOGOAL!
La porta, infatti, è la NOSTRA : CEFALU'!
Rocca: attenzione, professionalità e niente furbate
La notizia di un finanziamento per la Rocca di Cefalù non può che far piacere a tutti quanti, ma occorre prestare estrema cura ad ogni elemento del Progetto che si vuol mettere in atto. La Rocca è un S.I.C. (Sito d'Interesse Comunitario) e, pertanto, l'inizio dei lavori dovrà essere preceduto dall'acquisizione dei pareri vincolanti della Soprintendenza; inoltre, sarà necessario che questa nomini un suo funzionario esperto per la rigorosa sorveglianza e la direzione dell'intervento. In un sito della delicatezza della nostra Rocca, anche gli elementi e i particolari più piccoli, che agli sprovveduti e ai superficiali possono apparire insignificanti o inutili, sono di incomparabile valore. Infatti, si dovranno rispettare nel modo più assoluto gli elementi naturali caratteristici del sito e le strutture archeologiche presenti: elementi imprescindibili del "sistema Rocca".
Pertanto, è indispensabile che il Progetto prodotto dall'Amministrazione comunale sia di altissima qualità tecnico-scientifica, redatto da un progettista titolato e qualificato in tal campo, messo in atto da personale esperto e specializzato in questi interventi. Perciò, ritengo rischiosa, superficiale e di basso profilo la proposta dell'assessore di affidare la successiva manutenzione estiva a studenti di un campo associativo, pur disponibili e lodevoli, ma non in possesso dell'idonea esperienza lavorativa.
Infine, a mio avviso, a questo intervento, così complesso pur nella sua ristrettezza, dovrà essere destinata l'intera somma del finanziamento e ritengo che non basteranno a fare le cose per bene neppure tali 50000 euro: si dovrà, quindi, evitare la furbata (consueta per certa deleteria politica) di stornare parte dei fondi per altre attività "turistiche" (pur impellenti); la Rocca richiede la totalità di tale attenzione perché è uno dei richiami a carattere internazionale verso Cefalù ed è un Patrimonio inestimabile di tutti noi cittadini.
Su questo si vedrà se davvero l'assessore Patanella ha così a cuore la Rocca e la città di Cefalù, oppure vuol fare un po' di "putìa" (come consueto, appunto, per certa deleteria politica) con qualche ditta, con qualche operatore dei settori interessati e con qualche "volenterosa associazione".
perdonate l'ignoranza..
ma non essendo molto avvezzo con l'italiano, mi sembra di avere capito che si tratti di finanziamenti stanziati per potere fare in modo che la Rocca sia fruibile in modo sicuro da parte dei visitatori; su questo mi sembra che si sia tutti quanti d'accordo. La mia domanda è un 'altra e sicuramente potrà apparire inopportuna ma mi premeva sapere se questi stanziamenti riguardano anche e principalmente la messa in sicurezza della parete della Rocca ,quella stessa parete dalla quale si staccarono massi che ruzzolarono sulle case poste ai piedi du Castieddu.Credo che sia una cosa che chi abita ai piedi della Rocca abbia il sacrosanto diritto di sapere .. cordialmente.
Assolutamente no
si parla solo di accorgimenti per la sicurezza dei visitatori, al fine di avere rilasciato un certificato di "agibilità" indispensabile per potere, a norma di legge, pretendere il pagamento di un biglietto di ingresso.
Se dalla Rocca si vuole
Se dalla Rocca si vuole trarre un guadagno ( irrisorio )allora restando nella stessa (distorta)ottica si faccia pagare il biglietto per usufruire:
- del Bastione
- del lavatoio medioevale
- del percorso sulla scogliera
- di Porta Pescara
- della panoramica via Misuraca
- di P.za Duomo
- del bosco di Guarneri
- della Postierla
- del.la strada romana alla corte delle stelle
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Si farebbero, allora sì, tanti soldi
SE PER VISITARE UN MUSEO.....
Se la ROCCA E' UN MUSEO ALL'APERTO, come siamo soliti dire e COME IN EFFETTI E', e SE PER VISITARE UN MUSEO SI PAGA, non solo in Italia, è difficile comprendere perchè sia "distorta" la ottica che dalla Rocca "si voglia trarre un guadagno".
E perchè dagli altri posti
E perchè dagli altri posti no? Tutta Cefalù,tutti i centri storici sono musei all'aperto.
Parco prima che museo
La Rocca è principalmente un parco archeologico e naturalistico e in quanto tale, considerata oltretutto l'estensione, necessita di una serie di opere di manutenzione e di servizi per chi ne fruisce. Credo pertanto che sia una norma abbastanza comune regolamentarne l'accesso con il duplice obbiettivo della salvaguardia e della cura.
Possiamo raccontarci le favole che debba essere il Comune ad occuparsene, ma senza gli introiti del biglietto, ammesso che mai vi si riuscirà, i costi andranno a costituire un ulteriore aggravio per la collettività. Siccome tra l'altro ci siamo ormai abituati alla solita solfa del fatto che soldi non ce n'è, i turisti (perchè noi saliremmo comunque gratis), potrebbero visitare gratis un sito non visitabile. E' quello che vogliamo?
Vedo che sembra che solo la
Vedo che sembra che solo la rocca possa dare introiti.Ma al Bastione c'è un afflusso maggiore di visitatori,e, come si è visto, necessita di opere di manutenzione e forse anche di messa in sicurezza.
Per migliaia di anni la
Per migliaia di anni la rocca è stata visitata,e solo adesso apprendiamo che è "un sito non visitabile".
E perchè non mettiamo in sicurezza il percorso pedonale sulla scogliera con ringhiere,corde e chi sa che altro,dato che è molto più infido e pericoloso di un sentiero sulla Rocca?
Certo lo sprovveduto turista sarà felice di fare la pipì a pagamento sulla Rocca anzichè gratis al Lavatoio medievale.
"Per migliaia d'anni la
"Per migliaia d'anni la Rocca è stata visitabile..."e aggiungo a qualunque ora prima che si mettesse un cancello e dobbiamo stare alla mercè di ddu criaturi di Peppe Calabrò che non deve avere un raffreddore se no quel cancello resta chiuso!Così come tanti altri siti in Sicilia che vengono restaurati e poi inesorabilmente chiusi.Che ci vuoi fare Totò, se è per fare cassa e con qualche servizio(almeno la pulitura)vada per l'affidamento speriamo bene!
Non ho niente contro un
Non ho niente contro un affidamento.
E' probabile che le entrate siano irrisorie.
E insisto nel dire che logica vuole che un criterio adottato per la rocca valga anche per altri posti.
Verrebbe da dire che forse sarebbe opportuno fare pagare un biglietto unico all'ingresso di Cefalù.
Io sono tra quelli
che desidera che tutto sia visitabile in qualunque ora del giorno e della notte, specie quando quel luogo contribuisca ad aprire canali di comunicazione - attraverso le suggestioni della natura e della storia - con la propria interiorità e dunque con la propria coscienza. Lo stesso penso desidera poter fare chi viaggia alla ricerca di luoghi non soltanto balneari ma ricchi di suggestioni della storia e della natura appunto come Cefalù.
Se non si pone un filtro alla imperante mentalità della "messa a reddito" (che non intendo contestare nei suoi principi perchè la manutenzione e la cura hanno indubbiamente un costo) ci troveremo fra non molto con una città piena di macchinette per la distribuzione di biglietti davanti ad ogni luogo "eccellente" con relativa sbarra ad apertura automatica.
Penso che chi viene da "turista a Cefalù" sia meglio che paghi un biglietto di ingresso alla Città, intesa come unitario Parco museale e naturalistico, dopodichè sia libero di andare dove vuole senza doversi portare le monetine d'appresso.
Una tassa di scopo (cioè finalizzata esclusivamente alla manutenzione) da riscuotere nelle strutture ricettive e alle stazioni di arrivo dei pulmann turistici (i biglietti dovrebbero restare solo per i luoghi non comunali: vedi Museo Mandralisca).
Condivido totalmente che un luogo specie se naturalistico non debba subire "oltremodo" l'orpello di misura di sicurezza per i visitatori, i quali loro si devono adattare al luogo imparando ad avere il giusto rispetto anche per la sua pericolosità piuttosto che il luogo doversi snaturare per adattarsi alla loro imbecillità e alla loro pigrizia. Lo stesso per la cartellonistica informativa: basta una guida stampata distribuita all'ingresso!
Ciò che farebbe partire questo progetto con il piede sbagliato sarebbe proprio la cartellonistica ed un eccesso di passamano, ringhiere, grate e quant'altro (vedi quella mostruosa sulla grande cisterna).
Ciò che lo fa invece sicuramente partire col piede sbagliato è la intenzione di utilizzare la torre di guardia come "ufficio" per la riscossione del biglietto di ingresso.
Perchè non posizionare giù in basso all'inizio della scalinata (accanto alla cabina dell'Enel) un apposito casotto e i bagni chimici o quant'altro possa costituire un servizio utile (bar, informazioni etc...)?
All'interno delle mura, a parte la ricostruzione dei sentieri, e la manutenzione del "costruito", non dovrebbe essere aggiunta alcuna altra opera o suppellettile umana (ringhiere, passamano, cartelli, bagnotti etc...).
Ma non è questa più un epoca per i "romantici"; prima o dopo, insistendo una volta dopo l'altra la Rocca finirà in mano ai "Mercanti del Tempio" magari vestiti da sacerdoti di moderne religioni ambientaliste!
Rocca di Cefalù: basta documentarsi!!!
Non voglio essere ripetitivo, ma non posso non far notare che molte delle problematiche su cui si discute – cartellonistica, sistemi di messa in sicurezza dei sentieri, allocazione dei servizi, etc….. - sono state già affrontate dalle Associazioni - singolarmente o riunite in consorzio – e sono da anni a disposizione del Comune di Cefalù, costituendo un valido punto di partenza - per non dire altro - per questo nuovo ed ennesimo progetto di messa in sicurezza del Parco della Rocca.
Vi riporto a tal proposito il solo indice del Progetto “Salviamo la Rocca – Progetto di Studio, Recupero, Tutela, Valorizzazione e Fruizione del Parco della Rocca di Cefalù” del Consorzio Kepha:
(Ho scelto questo non perché lo ritengo più valido di altri ma perché avendovi personalmente lavorato ne ho la disponibilità sul mio pc)
INDICE
IL CONSORZIO “KEPHA”
IL PROGETTO
LA ROCCA DI CEFALU’
Profilo Geologico
Profilo Carsico - Speleologico
Profilo Naturalistico
Profilo Storico - Archeologico
Le cisterne bizantine
LE AREE DI PROGETTO
GLI INTERVENTI PREVISTI PER LE VARIE AREE
Area A – L’area della pedonale
Area B – L’area fortificata
Area C – L’area pedemontana e sue sottozone C 1, C 2, C 3, C 4 e C 5
INFORMAZIONI TECNICHE SUL PERSONALE E SULLE ATTIVITA’
INFORMAZIONI TECNICHE SULLE ATTREZZATURE E GLI IMPIANTI
PROMOZIONE DEL PARCO DELLA ROCCA
PROGRAMMA DI MESSA IN OPERA DEL PROGETTO
PROPOSTA DEL PIANO TARIFFARIO DI GESTIONE
ELENCO DELLE PLANIMETRIE ALLEGATE
Planimetria A con indicazione degli ipogei naturali
Planimetria B con indicazione delle emergenze storico - archeologiche - monumentali, delle aree di cava e dei sentieri esistenti
Planimetria C con indicazione delle cisterne bizantine
Planimetria D con indicazione delle aree interessate dal progetto
Planimetria E con l’indicazione degli itinerari di visita epigei ed ipogei
Planimetria F con l’allocazione delle attrezzature per il visitatore
Cefalù, lì 21 febbraio 2005 - Consorzio “KEPHA”
Sulla cartellonistica in braille, inoltre, voglio far notare – all’Assessore Patanella in primis - che esiste già un progetto denominato “Solidarietà e Ambiente”, finanziato nell’ambito del bando di perequazione per la progettazione sociale regione Sicilia del 2008, che prevede l’ adeguamento dei sentieri naturalisti e archeologici della Rocca di Cefalù e della Macalube di Aragona. (http://www.laltracefalu.it/node/4190 - http://www.lavoceweb.com/articolo.php?IDArticolo=2342)
Se si vuole risparmiare tempo e denaro prima di realizzare un nuovo progetto BASTA DOCUMENTARSI!!!
(...)"Chi ci sostituirà
(...)"Chi ci sostituirà saranno i lupi e gli sciacalli e tutti quanti:sciacalli,lupi e pecore continueremo a crederci il sale della terra".Così recitava il vate gattopardiano e non ho potuto fare a meno di pensarci dopo le ultime parole di Pino.Prima volevo dire questo, ho girato tanto in Sicilia,prima che l'idea di chiudere tutto si diffondesse,ed ho respirato e goduto di suggestioni e sensazioni che promanavano dai luoghi senza bisogno di grandi interventi.Ora si sono fatti grandi opere di restauro,un pò dapertutto,anche ben fatti e rispettosi della storia e ambiente ma spesso li trovi chiusi salvo per qualcuno o qualcosa di particolare.
Sono totalmente d'accordo con la tua visione nel caso della Rocca ma il biglietto d'ingresso alla città ha causato grandi polemiche a Lipari ed anche a Venezia realtà per se stesse già isolate e circoscritte e a Cefalù come si farebbe? Poi piuttosto dovrebbe essere la bellezza e la cura della città,l'offerta di cose interessanti ed allettanti a giustificare gli alti prezzi dei servizi che già selezionano e limitano il turismo; insomma una realtà con obbiettivi alti e condivisi dai cittadini,forze economiche e politiche...proprio come Cefalù...