Salviamo il nostro Centro Storico - 2 Le Paraboliche (e alternative ai Climatizzatori esterni)
7 Mag 2011, 12:38 - Pino Lo Presti [suoi interventi e commenti]
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E’ evidente che il maggior costo di questa soluzione tecnica, essendo a beneficio di un valore comune, dovrebbe essere incentivato e sostenuto economicamente dal Comune.
C’è però anche chi pensa che dovrebbe restare a carico dei proprietari in quanto i primi beneficiari del “plusvalore” Centro Storico degli immobili sono loro.
(il materiale informativo sui climatizzatori interni ci è stato gentilmente concesso dall’arch. Mauro Caliò).
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Le Paraboliche
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IL "VALORE COMUNE" ED I "BENEFICIARI"
Nell'attuale congiuntura economica COMUNALE, più che "evidente"
è IMPOSSIBILE che
"il maggior costo di questa soluzione tecnica, essendo a beneficio di un valore comune,
possa essere
"incentivato e sostenuto economicamente dal Comune" .
Proprio perchè la vecchia "soluzione tecnica"
COMPROMETTE UN "VALORE COMUNE"
IL MAGGIOR COSTO DELLA NUOVA SOLUZIONE TECNICA dovrebbe essere A CARICO DEI BENEFICIARI.
Beneficiari non già del "valore comune" che siamo la COLLETTIVITA' TUTTA ma dell'ARIA CONDIZIONATA che sono i privati!
Costi abbordabili e detrazioni fiscali
Esiste ormai una vasta gamma di climatizzatori con pompa di calore anche a tecnologia inverter in doppia classe A senza unità esterna i cui prezzi sono compresi tra i 750 Euro circa di un 7000 BTU ed i 1500 Euro circa di un 12000 BTU.
Inoltre, per tutto il 2011 è valida la detrazione fiscale del 55% per tutte le spese dirette e indirette relative ai lavori di risparmio energetico - come da Legge di stabilità 2011 (Legge 13 dicembre 2010, n. 220 "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato", pubblicata sul S.O. n. 281 alla G.U. n. 297 del 21/12/2010) - originariamente prevista dalla Legge 27 dicembre 2006, n. 296.
Unica differenza, rispetto alle disposizioni in vigore nel 2010, è la ripartizione della detrazione in 10 quote annuali anziché in 5.
Restano invariati i tetti di spesa, le percentuali di detrazione e le tipologie di interventi ammessi.
Qualcuno sa
se esistono norme nel nostro Comune riguardo la collocazione esterna dei climatizzatori nel nostro centro Storico?
NON ESISTONO NORME
sulla collocazione dei climatizzatori.
Non solo a Cefalù.
"NON E' CONSENTITO ...... "
Come ho scritto in un mio commento all'intervento di Pino Lo Presti "IL SUOLO PUBBLICO (E NON SOLO) E' MIO E ME LO TENGO http://www.laltracefalu.it/node/4388#comment-2922 :
"Tra la fine del 2004 e la prima metà del 2005, i componenti di due commissioni consiliari - urbanistica e bilancio- ci siamo riuniti almeno una decina di volte per elaborare una proposta di nuovo regolamento per la concessione di suolo pubblico a privati...... "
Nella proposta elaborata per essere sottoposta all'esame ed alla definitiva stesura da parte del Consiglio, relativamente alle apparecchiature esterne per la climatizzazione al comma 3 dell'art. 17 del Capo III Occupazione di spazi sottostanti e sovrastanti al suolo pubblico
così avevamo scritto :
3. Sui paramenti murari che prospettano sulle vie e sui cortili del centro storico, nello spazio sovrastante il suolo pubblico, è consentito collocare apparecchiature e radiatori per il condizionamento dell’aria a condizione che siano opportunamente schermati, camuffati, ed ove possibile, incassati nello spessore del muro.
Prima della collocazione è fatto obbligo presentare la relativa richiesta di autorizzazione al responsabile del servizio edilizia privata. L’istanza dovrà essere corredata da documentazione fotografica e relativi grafici esplicativi.
Nei casi in cui le apparecchiatura dovessero servire alla climatizzazione di unità immobiliari dotate di terrazze e/o di balconi, le stesse dovranno essere posizionate all’interno degli stessi.
L’acqua di condensa prodotta non potrà, in alcun modo, essere scaricata sugli spazi pubblici e neanche all’interno di contenitori di qualsiasi natura e dimensione, comunque posizionati sul suolo pubblico e/o comunque agganciati alla superficie esterna del paramento murario.
Oggi, alla luce delle nuove soluzioni tecniche per la climatizzazione, il comma potrebbe essere molto più semplice :
"SUI PARAMENTI MURARI DELLE VIE E DEI CORTILI DEL CENTRO STORICO NON E' CONSENTITO COLLOCARE APPARECCHIATURE E RADIATORI PER IL CONDIZIONAMENTO DELL'ARIA "
Il Comune di Gangi su
Il Comune di Gangi su quest'argomento.....
http://www.comune.gangi.pa.it/regolamenti/56.pdf
Lasciando perdere
che appare di una estrema gravità che un centro storico come quello di Cefalù - che "ambisce" etc...etc...- non abbia fruito di una sensibilità amministrativa almeno simile a quella operante a Gangi (insomma lasciando perdere lo schifo che ci viene guardado alla cultura (?) amministrativa, in generale, di questa città), cosa si può fare per - da una parte - arrivare al comma indicato da Saro Di Paola, e - dall'altra - togliere quanto già è stato fatto?
Pino, è di tutta evidenza
Pino, è di tutta evidenza che quanto da te rappresentato (anche su questo argomento) rappresenti un vero e proprio scempio per il nostro stupendo centro storico.
Bisogna, però, essere più realisti del re ed ammettere che - oggi - è davvero difficile cercare di trovare una soluzione sopratutto per quanto già avvenuto.
Le "sensibilità" negli anni son mancate un pò ovunque, a cominciare da noi stessi (cittadini) che non ci siamo mai posti il problema dell'impatto sul decoro e sull'immagine dela nostra città, alla mancanza di controlli da parte di chi è istituzionalmente chiamato a vigilare anche su ciò ed anche sulla mancanza di apposite regolamentazioni amministrative che ponessero un freno a questo dilagante fenomeno.
Le soluzioni potrebbero essere le più varie.
Ad esempio, in passato, traendo spunto da quell'interessante lavoro portato avanti dall'amico Salvo Di Giorgi sul "Piano del Colore" per la nostra città, mi sovvenne l'idea di suggerire di creare e finanziare un "capitolo" di bilancio comunale (o qualcosa di simile) per crare un apposito fondo dove attingere un contributo a ciascun commerciante che avesse deciso di "rottamare" la propria insegna commerciale "al neon" o in plastica per sostituirla con altra ben più consona ad un centro storico come il nostro.
Tale idea potrebbe esser mutuata anche per le nuove soluzioni tecniche in materia di climatizzazioni.
Ma torniamo, sempre, al solito argomento: la negativa disponibilità finanziaria dell'Ente!
E non vedo, all'orizzonte, segnali di rivoluzioni civiche che portino a decisioni in tal senso "attingendo alle proprie tasche".....
Rosario Fertitta
Certamente
- supposto che da domani si impediscano nuove collocazioni di climatizzatori esterni - occorrerebbe un "incentivo" pubblico per convincere i cittadini ad una ricollocazione di quelli già esistenti; è chiaro infatti che questo avrebbe un costo che non si può sperare sia affrontato dalle casse comunali.
Non c'è un qualche fondo - che ne sò: europeo, per i centri storici, etc... - a cui rivolgersi?
E, per quanto riguarda le parabole, esiste una qualche soluzione tecnica? Ad esempio, una antenna centralizzata comunale che serva, via cavo, le singole utenze?
L'UNICA SPERANZA E' IL TEMPO
Il realismo di Rosario Fertitta è il mio.
Per le apparecchiature di condizionamento L'UNICA SPERANZA E' IL TEMPO.
Nel senso che dobbiamo sperare che, allorquando i proprietari saranno costretti a sostituire le apparecchiature già installate, le ditte costruttrici producano soltanto apparecchiature di seconda generazione.
Discorso analogo per le parabole.
Ricordi i primi telefonini con le antenne estraibili ?
Un ottimo esempio di Regolamento
Assodato che non ci sono soldi per pensare a dei contributi pubblici comunali, voglio lo stesso portarVi a conoscenza di quanto avviene nella Città di Corinaldo, in provincia di Ancona, un comune facente “realmente” parte dei “Borghi più belli d’Italia”, eletto Borgo dell’anno 2007.
Date una lettura al “Regolamento per l'attuazione del programma di recupero di iniziativa privata, assistito con il contributo pubblico”
(http://www.corinaldo.it/public/files/moduli/633594946563135988_REGOLAMEN...)
CORINALDO ?
Non è che sia su Marte ?
No Saro non è su Marte...
No Saro non è su Marte... ma è vicino a Senigallia nelle Marche, città murata con uno splendido centro storico con bastioni, mura e torri quattrocentesche...e dove nel 1890 nacque Santa Maria Goretti.
Luogo tuttora abitato e vissuto come Cefalù.
Giovanni Marino