Consiglio Comunale del 14 aprile 2011

ritratto di Staff

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Presenti: Lapunzina, Genovese, Barracato, Fatta, Franco, Liberto, Scialabba, Mangano, Lo Verde, Gattuso, Calabrese, Sideli, Rasa e Greco sopraggiungeranno poco dopo.
Assenti: Noto, Barranco, Messina, Cassata, Coco, Brocato

Il Presidente Barracato da lettura di una Comunicazione ricevuta dalla Fondazione “Istituto San Raffaele-Giglio”

vedi allegato 1(in fondo alla pagina)

Lapunzina
Comprendo che sono Comunicazioni del Presidente - e su questi di solito non c’è un dibattito - però che un Consiglio comunale si esprima sulla situazione dell’Ospedale con un documento complessivo molto equilibrato tenendo conto delle diverse situazioni - come anche quella del Pronto soccorso, di cui fa cenno il dottore Squadrito - e si veda arrivare oggi una risposta di questo tenore non è una bella cosa. Potremmo dire che ci sarebbe tanto da parlare su quelle che sono le difficoltà che hanno avuto tantissimi pazienti proprio al Pronto soccorso. 
Quando si parla di “nocumento” - mi dispiace, ancora una volta senza polemica, ricordare al dottore Squadrito (che ci ha scritto e con il quale spero di avere presto anche un momento di confronto) - si parla anche di fatti che sono successi non soltanto a cittadini di questo Comune ma a tantissimi altri di quelli delle Madonie che vengono qui presso il nostro Ospedale. 
Parlo di pazienti che sono rimasti al Pronto soccorso per intere giornate! 
Quando si parla di “nocumento”, si parla di difficoltà, disagio che si crea ad un paziente, che in quel momento è una fascia debole; per cui non si deve prendere il nostro come fosse stato un documento politico. Il nostro è un documento che registra una situazione reale. Abbiamo portato, in quella serata, l’esempio di una giornata con 60 pazienti  e due soli medici al Pronto soccorso. 
Se noi diciamo che va potenziato il personale del Pronto soccorso è per evitare che un paziente che entra con il codice verde la mattina, esca poi la sera a mezzanotte. 
Sfido io se questo non è “nocumento”!

Greco
Capisco anch’io che non è un dibattito e che riaprirlo su Comunicazioni del Presidente è completamente assurdo.
Io non voglio interpretare il pensiero di altri perché non è il mio compito, però trovo praticamente la precisazione fatta, in questo momento sul termine “nocumento”, paradossale, perché “nocumento” - se prendiamo il vocabolario - probabilmente dice che uno nuoce alla salute di altri.
Il nostro Pronto soccorso (io parlo perché ci lavoro, quindi parlo a titolo personale più che da Consigliere, a questo punto) forse è uno dei migliori della Sicilia perché oltre a dare assistenza ad un numero di pazienti particolarmente elevato, offre anche un’astanteria, un luogo di osservazione breve che serve appunto per quei pazienti che hanno necessità di essere visti per più tempo, durante la giornata, che appunto ci ha dato la possibilità di fornire un servizio migliore, questo certamente! Io non so il perché il dottore Squadrito ha pensato di scrivere questa nota, però secondo me questa precisazione è comunque abbastanza strumentale.

Il Presidente inizia la lettura per l’approvazione dei verbali delle sedute precedenti iniziando dal 29/4/2010.

Si mette ai voti l’approvazione delle precedenti delibere originali del Consiglio comunale: unanimità

Il Presidente ora annuncia una Comunicazioni da parte del Sindaco.

Il Sindaco
Volevo relazionare - anche perché è stata richiesta dalla maggior parte dei consiglieri -sulla situazione attuale che riguarda la potabilizzazione dell’ acqua di Cefalù o meglio la paventata sospensione della stessa da parte di Sorgenti Presidiana.

Il Sindaco legge la lettera (avviso di sospensione) inviata da Sorgenti Presidiana, 10 marzo 2011

vedi allegato 2

Il Sindaco legge il Verbale della riunione in Prefettura del 30 marzo 2011

vedi allegato 3

Il Sindaco legge una nota della Prefettura al Comune di Cefalù, all’Ato, Aps, Sorgenti Presidiana e all’Ospedale S. Raffaele-Giglio

vedi allegato 4

Il Sindaco legge una nota del 31 marzo da lui inviata alla Prefettura (al momento ci manca)

Il Sindaco legge una ulteriore nota, predisposta con il Segretario, da inviare alla Prefettura (al momento ci manca)

Il Sindaco conclude:
Come novità abbiamo che domani mattina, con il dott. Bonomo, l’avv. Venturella e l’Ato idrico, ci sarà un incontro in Prefettura per puntualizzare il perché Sorgenti Presidiana continua a minacciare di interrompere l’erogazione della potabilizzazione.
In questo incontro in Prefettura, voglio garantire il Comune di Cefalù Non posso emettere delle fatture che possono in un certo qual senso sanare il passato, cioè devo garantire che sono gli interessi del comune di Cefalù e quindi della comunità Cefaludese.
Vediamo domani mattina di trovare un accordo sulla eventuale emissione di una fattura, però in maniera transitoria soltanto per un periodo - soltanto per il primo trimestre -, in attesa anche del giudizio che cisarà nel mese di giugno, e soprattutto anche per non compromettere la lite che abbiamo in corso con Sorgenti Presidiana.
Quindi, nel prossimo Consiglio via aggiornerò su ciò che verrà deciso domani in Prefettura.

Lapunzina
Guardi, Sindaco, dire che io sono totalmente insoddisfatto di come stanno andando le cose sembrerebbe forse ingeneroso verso chi si è prodigato questi mesi, e in questi giorni a risolvere questa vicenda, però le cose sono messe veramente male. 
La situazione è molto ingarbugliata. 
Lei, poco fa, citando una nota della Prefettura, ha parlato di un accordo tra Sorgenti Presidiana e la Prefettura; e ha fatto bene perché quel giorno in Prefettura c’era soltanto il titolare di Sorgenti Presidiana e il vicePrefetto, Oddo, che ha capito ben poco della vicenda e questo lo dimostra quando ci invita a predisporre un piano di rateizzazione per il pagamento dei € 2.300.000.

Il Sindaco suggerisce che c’è da valutare

Lapunzina
Ma non c’è nulla da valutare, signor Sindaco, qua c’è pochissimo da valutare, qui c’è una questione che è pendente presso il Tribunale, rispetto alla quale noi sosteniamo che non siamo coloro i quali abbiamo incassato la tariffa, e per cui non abbiamo nulla da pagare; c’è il titolare della Sorgente Presidiana che invece dice che i soldi li deve avere da noi. Sulla vicenda, il consigliere Gattuso ha raccontato una parte di storia , però se vogliamo dirci la verità è evidente che ci sono responsabilità sul fatto che, al di là del passaggio fatto il 29 aprile, si è perso troppo tempo nel dire che non c’entravamo nulla. 
Ricordo, signor Sindaco, di una riunione che si è tenuta nella sua stanza, alla presenza del signor Vazzana, sulla quale, pur non partecipando sono stato informato ; durante quell’incontro la richiesta che è stata fatta alla Sorgente Presidiana era la seguente: le fatture devono essere trasmesse all’A.P.S.. Risposta della Sorgenti Presidiana: “mai e poi mai, le fatture le manderò a voi!” 

Bene, appena ricevute queste fatture, signor Sindaco, dovevano essere immediatamente spedite al mittente. Cosa che non è stata fatta, è stato perso parecchio tempo; il precedente Segretario se lo ricorderà. 
Su questa vicenda, Sorgenti Presidiana non demorde; Ci vuole fare mettere le mani nella marmellata! Ci chiede oggi di fare delle fatture per l’anticipazione che A.p.s – (che ha incassato i tantissimi soldi dei cittadini) – è disposta a pagare . E quando voi dite che siete disposti per un periodo transitorio, e senza che con questo rinunciamo al giudizio pendente, io sono fortemente preoccupato.
Signor Sindaco glielo dico perché Lei poc’anzi ha riferito che tutto questo lo sta facendo nell’interesse della collettività, ed io non ho motivo per non crederci; ritengo (senza sostituirmi agli avvocati), per lo stesso interesse, che, se noi emettiamo le fatture  compromettiamo sicuramente il giudizio pendente presso il Tribunale, perché qualcuno ci dirà: ma scusate se fate le fatture ora perché non le facevate anche prima?
E’ giusto che i cittadini sappiano che questa vicenda è stata gestita male; questa non è strumentalizzazione politica, demagogia o propaganda elettorale: è stata gestita malissimo! 
Anche della promessa che Lei ha fatto, Sindaco, sono preoccupato; è notorio che ci sono quasi un milione di euro che Sorgenti Presidiana deve avere ante 29 aprile 2009 :
–una parte (345.000,00 euro) per la la cosiddetta potabilizzazione mai avvenuta (cioè le prove che venivano fatte dal 1 gennaio al 30 giugno 2005 e che i cittadini non hanno pagato perché il potabilizzatore non era realmente in funzione) debito mai riconosciuto dalla precedente Amministrazione e mai sottoposte al Consiglio Comunale ( perché nessuno lo avrebbe votato) e che la Sorgenti Presidiana si è fatta riconoscere da un arbitrato discutibilmente composto;
-L’altra parte è costituita da fatture non pagate,debiti fuori bilancio dell’anno 2007/2008 ed interessi ) .
Ebbene Sindaco, Lei ha promesso di far fronte a questo debito per € 400.000,00 entro giugno 2011 e per € 600.000,00 entro il 31 dicembre 2011.
Io sono seriamente preoccupato perché ,in considerazione della nostra esposizione finanziaria, mantenere questo impegno non sarà facile .
Mi auguro che il prof. Parlato non ascolti via radio questo Consiglio perché sarebbe difficile spiegargli il mancato rispetto della cronologia dei pagamenti visto che è creditore del 2008 per 1.900.000,00 euro circa.
Le preoccupazioni aumentano se si pensa che la Giunta non ha ancora approvato il bilancio di previsione e che con i tempi che ci vogliono per Revisori, deposito, commissione. ecc., il Consiglio lo potrà varare prima dell’estate. Siamo ad un anno dalla fine della consiliatura, all’ultimo bilancio che  approverà questo Consiglio comunale, e verificheremo se le promesse che sono state fatte ai cittadini, alla Corte dei conti, a noi stessi, in sede di salvaguardia ,verranno mantenute .

Tornando alla vicenda che riguarda la Sorgenti Presidiana , ritengo che vada spiegato alla Prefettura che siamo in pendenza di giudizio e che non possiamo subire la sospensione del servizio. 
Senza essere polemico e senza voler provocare nessuno, dubito fortemente che La ditta Sorgenti Presidiana possa sospendere il servizio, in quanto il potabilizzatore è stato realizzato, con project financing, su terreno comunale e svolge un vero e proprio servizio pubblico; una struttura pubblica a servizio della collettività. 
Ma su questo sicuramente potremmo, domani mattina, sentire che Saro Di Paola non è d’accordo; non mi interessa, non mi appassiona; ritengo invece che sia indispensabile per tutti avere a cuore le sorti del Comune che se sarà costretto a pagare questo ulteriore debito non avrà più speranze di ripresa. 
Signor Sindaco, il mio non può che essere un invito a stare molto attenti, ad evitare di emettere fatture nei confronti delle Sorgenti Presidiana, anche se per “un periodo transitorio”, perché - ripeto ancora una volta - quel Giudizio pendente che noi abbiamo presso il Tribunale, sarà per noi quello finale, se possiamo dire così, perché se noi dovessimo perdere quella Causa penso che non avremo più niente da raccontare al prossimo Sindaco e nemmeno ai cittadini di Cefalù. 

Calabrese
Non vi è dubbio che - così come abbiamo detto tantissime volte - la situazione è molto, molto complicata.
Certamente però ritengo che la prima cosa che non debba fare questa Amministrazione è quella di emettere le famose fatture, anche se per un periodo provvisorio. Perché mi pare che si stia adottando la ennesima furbata, da parte della Sorgenti Presidana, a danno della nostra città.
Il Comune di Cefalù non può consentire, in maniera categorica, che neanche il Viceprefetto, dottor Oddo, possa mettere mano, o naso, rispetto a un Giudizio pendente. Con tutto il rispetto per l’autorità che rappresenta, mi verrebbe da dire che in questo momento c’è un conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato. Non è possibile che il Prefetto o il Viceprefetto possono parlare di ciò che dovrà fare il Comune di Cefalù rispetto a un qualcosa che è sotto il vaglio della Magistratura, sotto il vaglio di un Giudice. Questo non può esistere!
Allora, se c’è un soggetto - che qui incassa soldini - si chiama A.p.s.
Non vedo per quale motivo il Comune di Cefalù debba fare questo passaggio di denaro; non è ammissibile, non è possibile. Se li incassa Aps, che paghi lei il soggetto che vanta queste somme.

Quindi io penso, signor Sindaco, mi auguro, la invito fortemente a innanzitutto chiarire al Prefetto o al Viceprefetto, con molta forza, con molta determinazione, a chiarire come stanno i fatti; e i fatti dicono, i documenti dicono (la Convenzione di gestione tra Ato e Aps è chiarissima) che non è possibile che ci sia questo passaggio di danaro, questo passaggio di fatture.
Il gestore - che in questo caso è Aps -, incassando i nostri soldi avrebbe dovuto entro 30 giorni ... (come diceva la legge Galli all’articolo 15, e lo ribadisce il decreto legislativo 152 del 2006, specificato nella Convenzione, perché è ovvio che le Convenzioni non possono che rispettare la legge). Quindi non vedo per quale motivo il Comune di Cefalù, secondo un assunto assolutamente infondato, non vedo per quale motivo il Viceprefetto debba prenderci per le orecchie e coinvolgerci ancora in un altro marasma che già è complicato di suo. Io questo, come formazione politica, come gruppo consiliare Forza del sud, non lo posso accettare; non è - ripeto - possibile che il Comune di Cefalù possa - perdonatemi il termine - “calarsi le braghe”, rispetto ad una situazione come questa.
Che poi Sorgenti Presidiana voglia, ancora una volta, minacciare la sospensione del servizio di potabilizzazione che lo faccia pure, saremo noi a proporre i giusti esposti alla Procura della Repubblica, perché - me ne assumo la responsabilità - questa è interruzione di pubblico servizio.
Sorgenti Presidiana gestisce un qualcosa che non è di Sorgenti Presidiana, ma nostro, del Comune di Cefalù! È il comune di Cefalù che, attraverso un project financing, ha fatto costruire il potabilizzatore, che appartiene ai cittadini. Sorgente Presidana è un semplice gestore del potabilizzatore, un gestore che chiaramente vanta dei crediti nei nostri confronti ma - sottolineo - vanta altri crediti nei confronti di Aps, giammai nei confronti del Comune di Cefalù.

E’ ovvio che nel momento in cui da me viene un cliente mi dice: avvocato mi hanno notificato una fattura, ma io devo dare niente a nessuno! La prima cosa che si fa è una lettera con cui si rimanda al mittente quella fattura che si ritiene ingiustamente ricevuta.
È ovvio che questo passaggio, per nostra situazione interna, è mancato. E qui evidentemente sarà lei, signor Sindaco, a valutare di chi sono le responsabilità. Ma tutto questo, a mio modestissimo avviso, non va ad inficiare ciò che è accaduto nel tempo dopo il 29 aprile 2009; cioè sono accaduti dei fatti chiarissimi, sono accaduti dei comportamenti concludenti attraverso i quali Aps è di fatto subentrata al Comune di Cefalù in quello che riguardava l’ “affaire” acqua.
Non si capisce perché, per esempio, si è incassata i soldi dei cittadini, non si capisce perché, per esempio, ha volturato a suo nome, con il consenso evidentemente di Sorgenti Presidiana, quelle che erano tutte le utenze elettriche. Quindi non vedo perché ... ma forse un perché c’è; perché è ovvio che non appena Sorgenti Presidiana valuta la solvibilità di Aps - che è un carrozzone che fa acqua da tutte le parti -, dice: aspetta un attimo io ho il Comune di Cefalù e mi gioco questa carta!
E’ ovvio che il Comune di Cefalù, tra virgolette, è più solvibile, quantomeno ha un patrimonio che mi può garantire rispetto ad Aps che non ha un bel fico secco.

Quindi, signor Sindaco, la invito - come Gruppo consiliare - in maniera ferrea, decisa, ferma, mostrando i muscoli che Cefalù merita, di agire affinché intanto la Prefettura capisca come stanno effettivamente le cose (che non può mettere naso e mani rispetto a un qualcosa che è sotto il vaglio della Magistratura), e, per quanto riguarda il pregresso, assieme al Ragioniere capo, nel rispetto degli impegni che ci possiamo assumere.
È ovvio - mi metto nei sui panni - che rispetto al paventato il rischio, alla minaccia di interruzione di un pubblico servizio, è ovvio che uno cerca in qualche modo di rimediare: quantomeno ti do quello che ti dovevo prima del 29 aprile, e così in qualche modo ti faccio vedere la mia volontà di venirti incontro - e questo in un’ottica transattiva tra le parti ci sta -, ma non ci può stare, nella maniera più assoluta, che il Comune di Cefalù possa emettere fatture; che faccia Aps il suo dovere, che paghi direttamente Sorgenti Presidiana! Non vedo perché noi dobbiamo essere ancora una volta coinvolti in questo calderone. Quindi mi raccomando, signor Sindaco, mostri i muscoli, i muscoli della città, perché la città non può ancora soffrire per altre eventuali scelte scellerate fatte.

Gattuso
Se tutto era chiaro nno ci saremmo trovati in questa situazione. Avevo finito il mio discorso l’ultima volta dicendo: chi ha fatto l’errore se lo paghi. Perché di fatto alla base un errore ci sarà stato, perché si parlava di tutto il discorso: non c’entriamo niente su tutto quanto, e allora l’errore fondamentale quale? Le fatture che abbiamo nascosto e abbiamo tenuto nei cassetti per un anno. Il problema fondamentale è lì! Perché se è vero che noi abbiamo ricevuto queste fatture, come le abbiamo ricevuto, la prima cosa da fare era rimandarle al mittente per dire: caro mio tu devi farle alla A.p.s. e non a noi. Il fatto che noi l’abbiamo tenute per un anno conservate e poi soltanto a dicembre mandiamo alla A. p.s. - quando è già in liquidazione - una fattura che è diventata cartastraccia, di fatto li cominciano ad esserci delle responsabilità che io spero che non ci siano, indubbiamente. Giugno per noi è vitale perché se per puro caso dovessimo perdere sarebbe completamente la fine. L’ho detto l’altra volta: i cittadini dal canto loro hanno già pagato e non intendono ripagare. Non intendono assolutamente ripagare perché noi l’abbiamo già pagata la potabilizzazione, non è più un problema nostro non è più un problema dei cittadini di Cefalù. E allora se c’è stato un errore, lo ribadisco, allora scoprite questo errore chi l’ha fatto. Non è possibile che queste fatture siano state per un anno conservate, noi dovevamo rimetterle al mittente per dire non abbiamo nessun rapporto con voi, il rapporto lo dovevate tenere con la A.p.s.
Ora, mi auguro innanzitutto che noi domani non andiamo a fare queste fatture transitorie; è come se ammettessimo una colpa, noi ammettiamo la colpa che di fatto le fatture dovevamo emetterle noi. Sorgenti Presidiana, secondo me, non farà altro che dire: vedete che le hanno emesse, potevano emetterle prima. Cioè per noi già sarebbe l’inizio di una fine. Quindi da questo punto di vista mi auguro che questa ammissione di colpa non la facciamo e che queste fatture non andiamo ad emetterle. Mi auguro che domani battete ... su questo tavolo perché non esiste assolutamente che il comune di Cefalù andrà a emettere queste fatture perché sarebbe veramente alla nostra fine.

Per quanto riguarda poi Sorgenti Presidiana, il fatto che ogni cinque minuti ci minaccia di sospendere la potabilizzazione, premesso che abbiamo detto che non può sospenderla, ma poi scusatemi tanto, chi cita in giudizio aspetta la fine del giudizio. Non è che prima ci cita in giudizio poi però intanto ci minaccia perché vuole i soldi; non può avere tutto e il contrario di tutto. Se ci ha citato in giudizio aspetti il tempo che ci vuole per capire chi è che deve pagare ma non può nel frattempo cominciare a minacciarci perché bisogna dargli questi soldi.
Poi, d’altro canto, questo milione che noi abbiamo promesso vorrei sapere con quale manovra economica andiamo a trovare questi soldi, questo lo dovete dire, lo vorremmo sapere già da adesso: con quale manovra economica andremo ad operare uno sconvolgimento del Bilancio per riuscire a trovare questi soldi.

Abbiamo sempre stabilito che c’è un iter da seguire per quanto riguarda un protocollo di debiti fuori bilancio perché qui non è che parliamo di 1000 o € 2000 per cui dice: va bene questi soldi intanto ci sono e li paghiamo, parliamo di 1 milione di euro che dovremmo andare a recuperare. Quindi se ci sono degli altri che avanzano dei soldi da parte del Comune poi dobbiamo andare a giustificare perché verrà pagato prima Sorgenti Presidiana e dopo qualsiasi altro.
Inoltre vorrei sapere stasera con quale manovra economica andiamo a risolvere questo problema.

Mangano
Condivido assolutamente quanto hanno detto gli amici consiglieri.
Sono preoccupatissimo anche per quanto ha detto il Sindaco riguardo il pagamento di questo 1.040.000 euro di debito, che poi è debito fuori bilancio. Il Comune può prendere un impegno generico sul pagamento del debito fuori bilancio in quanto parte deriva dalla Sentenza, parte invece da fatture che il Consiglio comunale dovrà ancora decidere e dovrà ancora approvare come debiti fuori bilancio.
Dai dati che ci ha dato il consigliere Lapunzina, per quanto riguarda i trasferimenti statali e regionali, e dal fatto non trascurabile che dal mese di gennaio noi non incassiamo più, in questo Comune, oneri di urbanizzazione, io vorrei capire dove si prenderanno queste somme o come quest’anno si andrà a fare il bilancio. Quindi io andrei con molta cautela.

Fra l’altro, non c’è dubbio che quanto diceva il consigliere Calabrese è assolutamente degno di nota. Ci sono agli atti - anche di quelle riunioni che avete fatto a Palermo - le considerazioni fatte per l’Ato, dall’ingegnere Delfino; il contesto in cui ci muoviamo è disciplinato da Convenzione. Non è che noi, comune di Cefalù, abbiamo determinato l’Ato. Abbiamo detto l’altra volta: l’Ato è stato determinato per legge.
Quella Convenzione è stata determinata fra Ato ed ente Gestore - e quindi per tutti i soggetti sub-gestori che sono all’interno della gestione complessiva nell’acqua.
Questo il discorso che credo abbiamo fatto l’altra volta.
Io spero, signor Sindaco, che non si faccia coinvolgere nel fare fatture, anche pro-forma. Il comune di Cefalù non può fare fatture per questioni che non incassa. Cioè noi non stiamo gestendo acqua per cui possiamo fare fatture, ci stanno dando l’acqua a noi, e nemmeno possiamo fare quello che in genere si fa - quando praticamente veniamo finanziati dalla Regione per determinate opere - cioè praticamente le partite di giro. Questa non è una questione di partite di giro, queste sono fatture commerciali che non c’entrano nulla con le partite di giro. La disciplina è completamente diversa, anche perché noi non entriamo nella gestione, più.
Quindi io voglio sperare che questa ipotesi venga assolutamente accantonata e che venga spiegato molto meglio al Viceprefetto - anche alla luce delle considerazioni fatte dall’ingegnere Delfino -.

Il Presidente apre adesso alle Raccomandazioni.

Calabrese
Raccomanderei alla Amministrazione, che in questo momento è rappresentata dall’assessore Bonaviri, di monitorare meglio, anzi di cominciare a monitorare il flusso veicolare nel nostro Centro storico.
Ogni sabato è assolutamente impossibile camminare a piedi. Abbiamo macchine parcheggiate ovunque anche dove c’è divieto H/24; abbiamo ciclomotori con marmitte rumorosissime che scorrazzano per le vie della nostra città, gente che entra nel nostro Centro storico senza averne titolo. E quindi penso che, in prossimità della stagione estiva, sia assolutamente necessario, l’ho detto più volte anche alla radio, che l’Amministrazione comunale, insieme anche alle FF.OO, si cominci a preparare per quello che è il monitoraggio del traffico del flusso veicolare nella nostra città.
Colgo l’occasione per ringraziare pubblicamente le nostre FF.OO., e in particolar modo il luogotenente maresciallo Giacchino e il dirigente del locale commissariato, dott. Borsellino per l’opera meritoria che hanno condotto in questi giorni nel cercare di far rispettare le regole al Lungomare, per far sì che coloro i quali abusivamente hanno tempestato il nostro marciapiede di bancarelle, vendendo di tutto di più, non vi fossero più. E quindi è un plauso e un ringraziamento pubblico che sento di fare alle FF.OO., ripeto in particolar modo ai C.C e alla P.S. e a tutte le altre FF.OO. che si sono impegnate e si stanno impegnando per far rispettare queste regole.

Capisco che problemi sono tanti ma questo è uno dei problemi perché è uno dei nostri biglietti da visita del nostro Centro storico. Che l’Amministrazione comunale si faccia immediatamente promotore, attraverso l’assessore alle Politiche del Centro storico, di un tavolo tecnico con le FF.OO. per cercare di, ripeto, evitare che si possa scorrazzare indiscriminatamente nel nostro Centro storico anche quando non se ne ha diritto.

Liberto
Io sinceramente non avevo nessuna Raccomandazione da fare, però vedendo la presenza dell’assessore Corsello, e del sindaco Guercio, visto che la cosa mi conforta perché da mesi non ti vediamo e in due giorni già ci siamo visti due volte, questo già mi dà conforto. E così alla vista di questi nostri amministratori, mi sono così permesso di inventarmi una Raccomandazione e lo faccio facendo prima una piccola premessa, perché mi corre l’obbligo di riferire - prima a lei signor Presidente e poi ai colleghi consiglieri - che si è svolto ieri, alle 15.30 presso il comando dei VV.UU., un incontro fra una trentina di persone - tra commercianti e residenti - della via vazzana e il qui presente vicesindaco Roberto Corsello, sulla questione del doppio senso di circolazione disposto dall’Amministrazione. Presenti anche il sottoscritto e il consigliere Franco.

Quindi dicevo la sintesi di ieri vede, da una parte i contrari a quanto disposto, dall’altra parte, a mio avviso, il perseverare dell’avvocato Corsello nel mantenere la Ordinanza così com’è, magari attuando qualche contentino alle lamentele e prendendo ancora tempo, visto che ci siamo dati appuntamento a domenica prossima per le 17.00 al bar da Giuseppe “bignè”.
In quell’incontro di ieri sono risultati alcuni fattori importanti tra cui l’assoluta pericolosità che si è venuta a creare nei due incroci e la perdita di almeno 20 posti auto per i residenti, quindi un ulteriore disagio per chi deve fare acquisti o deve recarsi all’ufficio postale, e soprattutto una notevole perdita economica da parte dei commercianti che sono in via Vazzana.

Il Vicesindaco invece, nella sua difesa di ufficio, ha detto che questa è una sperimentazione che si protrarrà fino al 1 maggio, cercando a mio avviso di scalzare anche la risposta sui motivi dell’utilità per cui è stato disposto quest’atto in questo modo. Su questo, signor Presidente. io vorrei ribadire quanto ho personalmente detto in quella occasione: e cioè che non posso accettare come giustificazione la parola “sperimentazione” in una città come Cefalù che già ha da sé ulteriori disagi, dei quali io credo l’avv. Corsello è responsabile dal 29 dicembre 2009 cioè da quando ha barattato i suoi voti e del suo Gruppo sulla Sfiducia per fare il Vicesindaco.

Non si può parlare di sperimentazione che vada a discapito dei commercianti del luogo e a spese soprattutto di chi deve portare a casa il pane per i loro figli. A cefalù si fanno atti ponderati e non improvvisazioni, caro avvocato. Si fanno studi accurati che non devono avvantaggiare alcuni e svantaggiare altri e soprattutto non si gioca con le tasche delle persone che ogni mattina si alzano nella speranza di una ripresa economica che non si trova più neanche a “chi l’ha visto” in questa città.
A questo punto, mi permetto di fare la mia Raccomandazione che è quella di suggerire all’Amministrazione di ripristinare al più presto il senso unico in via Vazzana prima che peggiori la situazione e prima che qualcuno, vista la pericolosità venutasi a creare in quegli incroci, si faccia veramente male. Questa Amministrazione secondo me deve andare alla ricerca di nuove soluzioni, come quella proposta dal consigliere Franco, ieri in quell’occasione, di invertire il senso di marcia in via Enrico Fermi, cioè la strada della Scuola media, e soprattutto di valutare altresì la possibilità di attuare un doppio senso in via Roma.
Evidenzio inoltre a questa Amministrazione che non si può sottovalutare l’opinione dei cittadini contrari, che dovevano essere interpellati già prima di del provvedimento per sapere la loro opinione perché, le ricordo, caro avvocato, vox populi, vox dei.
Questo, signor Presidente, si chiama correttezza e collaborazione. E perché sono sicuro che il tempo delle imposizioni in questa città è finito, se l’Amministrazione continuerà a mantenere lo stato attuale in via Vazzana, diventerà un obbligo sicuramente l’ inserire un Punto da trattare in Consiglio comunale.

Lapunzina
Senza che l’avvocato Corsello se la prenda a male e visto che lui ha fatto il  vicesindaco di questa città più volte ed è stato amministratore, consigliere comunale, presidente del consiglio , penso che non sia giusto che un vicesindaco riceva dei cittadini, dei consiglieri comunali, nell’atrio dei VV.UU. cosi come è stato per l’incontro relativo al doppio senso di Via Vazzazna.
Fatta questa puntualizzazione , voglio ringraziare il Segretario generale perchè le Raccomandazioni finalmente vengono visionate da un funzionario del comune; la vicesegretaria, infatti , ha avuto l’incarico di raccogliere e sollecitare quanto viene proposto nelle mozioni, Ordini del giorno. e raccomandazioni. Ci si poteva pensare anche prima a trovare un funzionario del comune che potesse portare avanti le sollecitazioni del Consiglio comunale. 
Passando alle raccomandazioni voglio iniziare con l’esprimere soddisfazione per l’avvio dei tre cantieri per i disoccupati che possiamo dire senza smentita sono partiti grazie ad una Interpellanza del Gruppo del PD. Grazie a questo atto ispettivo si è messo in moto il Comune con tutti gli uffici; se ci fosse sempre questa solerzia, sempre questo attivismo nel portare avanti le questioni di questo Comune si risolverebbero tanti problemi. 
Quindi soddisfazione per i 44 disoccupati che andranno a lavorare anche se so che il cantiere verrà sospeso per qualche giorno per completare tutto l’iter dalle gare per i materiali ai corsi di formazione ecc…. Ma un fatto è certo, non ci sarà la perdita del finanziamento. 

La prima Raccomandazione vera e propria la faccio all’avvocato Corsello. 
Sono tre mesi che stiamo perdendo tempo attorno al Centro naturale commerciale. Ebbene abbiamo ricevuto, a gennaio - e poi ora successivamente a marzo -, due note da parte dell’Assessorato al commercio e attività produttive, con cui ci invitano a portare l’argomento in Consiglio comunale, come era già evidente che doveva essere fatto. Quando si è deciso il perimetro del Centro naturale commerciale, lo si fatto così vasto che non può essere accettato. Dunque mettiamoci l’anima in pace, questo Centro naturale commerciale che abbiamo prospettato verrà sicuramente rigettato. Dobbiamo invitare il responsabile del Servizio a portare urgentemente la proposta in Consiglio comunale, e a procedere ad una nuova perimetrazione del Centro naturale commerciale.

Voglio inoltre dire che noi consiglieri comunali abbiamo ricevuto una diffida  da parte dell’Assessorato alle autonomie locali e funzioni pubbliche, per riapprovare entro 30 giorni i rendiconti degli anni 2008 e 2009. E’ evidente, signor Sindaco, che per riapprovare i rendiconti, il Consiglio comunale, più che la buona volontà per riunirsi, deve avere le carte e quindi le proposte .
Siccome la diffida è stata notificata ai consiglieri comunali il 23 marzo e questi stessi consiglieri comunali - ripeto - hanno tempo 30 giorni, la invitiamo a dare un atto di indirizzo, al Ragionere del Comune - e a convincere l’assessore Cocco -, che questi rendiconti vanno riapprovati al più presto possibile, per evitare miracoli dell’ultima ora.

Terza raccomandazione.
In questa Aula il Sindaco ha preso un impegno per il Porto di Cefalù. 
Ci ha detto che aveva prima detto che voleva incatenarsi e poi che ha parlato personalmente con il Presidente della Regione Raffaele Lombardo e che aveva ottenuto da l’assicurazione di un finanziamento di € 150.000 per lavori di urgenza. 
Siamo al 14 aprile e di quei soldi non c’è traccia, né ci saranno “lavori di urgenza”, come mi ha riferito qualche giorno fa il Genio Civile, perché - venuti qui per fare un sopralluogo - trovando che la banchina del Porto è stata misteriosamente messa in sicurezza, non hanno ritenuto che si possa fare nessun lavoro che possa passare “d’urgenza” in quanto ritengono, secondo me ingiustamente, che, a  questo punto,che non ci sia né “urgenza e né pericolo” . 
Signor Sindaco, ritengo che l’inagibilità della banchina del Porto risale al gennaio 2009 – e che giunti ad aprile 2011 – si sia passato ogni limite di decenza e che i nostri pescatori hanno dimostrato tanta pazienza . 
Io ritengo che non sia più tollerabile che il Comune di Cefalù si trovi, nel mese di aprile, ancora a mendicare un pontile galleggiante per risolvere la questione del Porto. Noi abbiamo toccato il fondo. Questo per restare sempre in termini marini! 
Penso che questa situazione ormai si trascini da troppo tempo, non ci sono speranze: non contiamo realmente nulla se non può essere destinata una somma di 150 € 200.000 euro per risolvere, almeno con una passerella degna di questo nome, questa situazione. 
Ci sono i pescatori che vanno a scaricare a Termini, che non usano la banchina da molto tempo e che oltre a pagare le multe stanno attraversando tante difficoltà . Tutto questo senza parlare della situazione turistica. Non ci saranno assolutamente imbarcazioni che si avvicineranno a Cefalù per quanto riguarda la nautica da diporto perché con questa situazione è difficile che questo possa avvenire. 

Signor Sindaco a fine dicembre abbiamo visto transennare la balaustra del Largo di Giorgio. 
Io mi chiedo se questo deve essere la sostituzione definitiva per cui questo transennamento dovrà sostituire definitivamente quel muretto dove tantissime persone sostavano, e se questo spettacolo dovrà anche essere il nostro biglietto da visita per la prossima stagione estiva.

L’ultima raccomandazione riguarda una questione economica e finanziaria. 
Abbiamo da restituire al Tesoriere somme per circa € 200.000 per pignoramenti presso la Tesoreria, previo riconoscimento del debito fuori bilancio. 
In sintesi, ci sono creditori che si sono andati a prendere i soldi direttamente in Tesoreria; fatti che risalgono addirittura al 2009 e che non abbiamo ancora restituito .
Chiediamo che al più presto possibile Lei si faccia fare la distinta dal Ragioniere - sono circa € 178.000 - e che le delibere vengano trasmesse al Consiglio comunale perché questa situazione rappresenta già una “grave irregolarità”; non sanare le anticipazioni e non restituire le somme al tesoriere dopo due anni è grave irregolarità .

Volevo parlare del museo del cinema, della caserma di vigili del fuoco ma concludo con l’ultima questione.

Signor Sindaco, Lei ha preso un impegno in questa Sala consiliare, ed è un impegno che riguarda la Pietra della memoria. 
Ricordo che Lei ha fatto un appello al sottoscritto per ritirare un Punto che io - sulla fiducia di quello che ha pubblicamente detto nella Sala consiliare - ho ritirato. 
Le sue parole erano chiare ed erano quelle di presentare un ventaglio di proposte che poi potevano ridursi anche ad un’unica proposta da presentare al Consiglio- ; non abbiamo visto né una, né 10 ,nè 100  proposte; abbiamo visto e abbiamo sentito il rumore delle betoniere per mettere del cemento in un luogo che presumiamo non sia nemmeno munito di autorizzazione. 
Bene, noi questa sera presenteremo una Mozione al Consiglio comunale, ma Le diciamo già da subito che siamo convinti ancora una volta che quello che Lei ci dice in Consiglio comunale purtroppo non ha fondamento, perché promette una cosa e ne fa un’altra. Questo mi pare che non sia segno di rispetto per le istituzioni e per i rappresentati dei cittadini perché è vero che Lei è stato eletto dai cittadini ma anche noi lo siamo stati e noi rappresentiamo tutti i cittadini , e per cui chiaramente questo rispetto nei confronti del Consiglio comunale io penso che deve averlo. 
Noi riteniamo che questa vicenda della Pietra della memoria non è la vicenda più importante tra quelle di cui ci dovremo occupare.
La raccomandazione è quella di portare l’argomento in Consiglio comunale. 
Noi stasera presenteremo una Mozione, e sicuramente se ne parlerà ancora.

Franco
Per quanto riguarda la via Vazzana, ha già detto molto il consigliere Liberto che ringrazio per la citazione e per il sostegno alla proposta - piuttosto estemporanea ma dovuta anche a una valutazione di carattere logico.
Mi limito a raccomandare alla pubblica Amministrazione di mantenere i contatti con i cittadini e con gli operatori commerciali di quella via, di non prendere in nessun caso decisioni di carattere affrettato ad estemporaneo che vengano passate come decisioni di carattere tecnico ma che in realtà di tecnico non hanno avuto a mio giudizio assolutamente nulla.
Nella riunione che abbiamo avuto, il Vicesindaco non è stato in grado di fornire alcuna delucidazione convincente sulle motivazioni che hanno indotto l’Amministrazione comunale ad attuare questa - come qualcuno l’ha chiamata - “sperimentazione”, e che io - in maniera molto neutra - chiamo “Ordinanza”.
Ritengo che i cittadini e glu operatori commerciali della via Vazzana si siano espressi in maniera molto forte; le loro motivazioni sono totalmente condivisibili, non ci sono motivi superiori e particolarmente “scientifici” da indurre a dire che i cittadini e gli operatori commerciali stiano sbagliando.
La raccomandazione più forte che posso fare è che nelle mie intenzioni la Ordinanza venisse revocata immediatamente, perché la ritengo una Ordinanza sbagliata, parziale e che non tiene conto assolutamente dal traffico veicolare globale della città, che non tiene conto delle situazioni oggettive che si verificano in loco e per giunta la ritengo gravemente pericolosa; e chi l’ha messa in atto si assume le responsabilità politiche - nel caso di chi l’ha fatto politicamente - e le responsabilità tecniche per quanto potrà avvenire in via Vazzana - per chi la proposta tecnicamente - perché è una realtà che soprattutto per chi ci vive e ci opera, è una realtà molto delicata.
Su altre aree della città si poteva intervenire in maniera forse più proficua; abbiamo fatto delle proposte.
La mia Raccomandazione è quella di tenere i contatti con i cittadini, gli operatori commerciali e con quelli che, da consiglieri comunali, ci siamo così in maniera molto spontanea proposti di fare da raccordo con i cittadini: questo è nostro compito.

Raccomando alla Amministrazione comunale di intervenire in maniera tempestiva per l’eliminazione del trita-rifiuti di via Pintorno, cioè quello che ha preso fuoco qualche tempo fa. È una situazione di grave pericolo nonché di degrado del tessuto cittadino in quel settore dove fra l’altro esistono due scuole, il liceo e la scuola media; è diventato ormai un accumulo di rifiuti, di sporcizia che è intollerabile sia alla vista sia anche all’odore.
Io ritengo che non sia affatto un’operazione difficile da parte dell’ Ato-rifiuti quella dell’eliminazione di questo compattatore, o trita-rifiuti, come si chiama.
Ritengo che l’Ato-rifiuti, come al solito, fa orecchie da mercante perché non interviene tempestivamente mai quando ci sono bisogni dei cittadini; lo abbiamo verificato anche di persona al Liceo classico quando più volte abbiamo chiesto pesantemente che vengano eliminati dei rifiuti - che sono anche pericolosi per gli alunni - e non è stato fatto questo tipo di intervento specialistico. Io ritengo che ancora una volta ci confrontiamo con un carrozzone - si è parlato ampiamente del carrozzone Ato -; io credo che purtroppo abbiamo da fronteggiare questo tipo di sistemi perversi e, a mio giudizio, di grave nocumento (visto che poco si dissertava su questa parola, “nocumento” significa danno, disagio), e questo è un nocumento continuato per i cittadini.

Ho da lamentare ancora una volta che malgrado si cerchi di operare nella discontinuità, invece si continua nella perfetta continuità delle scelte; e mi riferisco in particolar modo alla cosiddetta Fiera del Lungomare.
Ritengo che, ancora una volta, si sia operato in una continuità nell’errore, perché quel tipo di fiera in quel luogo a mio giudizio non ha i requisiti igienici per essere posta; è uno luogo inadatto per questo genere di attività, e mi dispiace dover segnalare che ancora una volta all’Ufficio commercio è stata fatta una scelta in linea di continuità. Credo che ci siano le condizioni per l’Amministrazione comunale per o sospendere questo genere di Fiere se non se ne hanno i luoghi, oppure reperir loro un luogo che sia più adatto.

Aggiungo che mi dispiace moltissimo che ancora una volta sulla pelle dei cittadini si operi garantendo alcune realtà come quella delle Giostre che, io ho memoria, che a Palermo vennnero eliminate dal Foro-Italico, ai tempi della Giunta Orlando, perché erano diventate un luogo di degrado, di emarginazione, nonché di rumore e di sporcizia. Fu un’azione allora molto contrastata ma fu un’azione anche di acquisizione da parte dei cittadini di uno spazio molto bello, come quello del Foro-italico, anche se negli ultimi anni il degrado è riemerso.
Il Lungomare dovrebbe essere a mio giudizio il biglietto da visita, il salotto buono della città il luogo dove accogliamo i visitatori e i turisti che ancora credono nella nostra città e che non so ancora per quanto tempo ci faranno l’onore di una loro visita. Al lungomare non è tollerabile la presenza di Giostre rumorose e devo dire anche non certamente all’avanguardia o particolarmente anche belle da vedersi. E credo che le lamentele dei cittadini, insistite, che sono arrivate l’anno scorso si ripeteranno anche quest’anno a meno che l’Amministrazione comunale non metta un freno e prescriva che abbiano un orario ben preciso al di fuori del quale non si possa mettere musica ad alto volume o produrre rumore di alcun genere; chè credo sia disturbo della quiete pubblica, in un luogo dove ci sono parecchie abitazioni, dove ci sono anche strutture alberghiere.
Io credo che sia necessario che il Lungomare venga restituito alla bellezza dei luoghi che la natura ci ha regalato.

Chiudo con l’ultima Raccomandazione.
Vorrei chiedere all’Amministrazione comunale, lo faccio in maniera pressante, che innanzitutto il Lungomare - ma anche le altre vie della città - vengano liberate dalle erbacce che in questo periodo le contraddistinguono. Ci sono numerose strade, faccio l’esempio di via Bellini, ma anche altre strade della città, che sono letteralmente, anche sulla via dei Mulini in via di Pietragrossa, invase da erbacee e sterpaglie che presto seccheranno e quindi diventano anche pericolose.
Il Lungomare che si presenta con erbacce altissime e che certamente non sono decorose per quello che deve essere appunto come dicevo poco fa, il salotto buono della città. Questo giusto per segnalare che ci avviamo alla stagione turistica e che dovremmo essere tutti pronti già da tempo per poterla affrontare nel modo migliore.

Rasa
E’ bello stasera sentire che gli abitanti di via Vazzana, nonché gli utenti delle attività commerciali, lamentano il problema che si è creato recentemente con il doppio senso di circolazione.
Io stasera voglio fare una Raccomandazione diversa per via Vazzana, forse perché da quando sono consigliere comunale ho avuto questo pallino.
Ed è il problema della illuminazione.
Via Vazzana è una delle strade principali proprio per la affluenza di traffico che noi abbiamo a Cefalù. Ebbene, via Vazzana è penalizzata dalla illuminazione, così come via Martoglio, via Gramsci e la Stazione.
E questa è la Raccomandazione per cui invito l’Amministrazione comunale, anzi ricordo alla Amministrazione comunale che più volte sono stato anche io a mettere nelle OO.PP. triennali l’illuminazione di queste strade. Io penso che il problema dell’illuminazione, compresa quella di via Stanislao, è ancora più importanti di 30 mt. di traffico che sono stati invertiti.

Invito l’Amministrazione a prendere in considerazione la possibilità di illuminare quella strada proprio perché ci sono degli uffici che hanno un’utenza pubblica.

Gattuso
Volevo solamente dire che per quanto riguarda i rifiuti, dal momento che ci avviciniamo al periodo estivo, non è possibile che alle 10 di mattina ancora il Centro storico è invaso da spazzatura.
E quando arrivano questi camioncini puzzolenti, devo dire che è un obbrobrio vedere quei turisti che si devono girare tappandosi il naso per la puzza del percolato che lasciano perché questi macchinari non verranno mai lavati; la spazzatura fino alle dieci e mezza nel Corso tranquillamente. Non c’è un controllo da parte dei Vigili perché ci sono persone che - se già voi fate in giro in queste vie laterali - già la spazzatura l’hanno buttata e questo succede sempre in qualunque stagione sempre senza che ci sia mai un controllo di un vigile che faccia almeno una multa; perché secondo me basta fare una multa per fare capire alle persone che la spazzatura non si butta alle nove di sera ma si butta alle sette del mattino per evitare questo schifo che c’è nel Corso.

Un’altra cosa veloce che vorrei dire: alla parte finale del Lungomare ci sono delle panchine che sono a rischio tetano.
A parte le prime che sono state tolte da tutti i commercianti che le hanno rimesse a nuovo, nella parte finale sono rimaste quelle panchine in dotazione del Comune. Leviamole, sono brutte da vedere e veramente non ci si può neppure sedere perché sono talmente arrugginite, talmente rotte, che veramente sono una cosa obbrobriosa. Credo che non costi molto comprare una panchina ma, in alternativa, preferisco che non ci siano affatto al posto di queste.

Poi si parlava di tutte le strade che sono invasa dall’erba.
Ricordiamoci che in via Candeloro arrivano i pullman. Quel tratto di marciapiede è invaso da erbacce e non è un bell’esempio per il turista che arriva. Credo che non ci voglia molto: un’ora per lavarle da quella zona ma anche da tutte le vie di Cefalù, credo che non ci voglia molto.
Sono state pulite quelle aiuole al Lungomare, sono state per 3/4 giorni con le erbacce buttate a terra - forse dovevano seccare -; ma dico le persone passano dall’unico posto dove si può passeggiare e noi lasciamo lì le erbacce per giorni e giorni a seccare?
Io credo che nessun paese civile esiste una cosa del genere che si potano le piante e si lasciano a terra.

Il Presidente legge ora una Interpellanza del Capogruppo del Pd, R. Lapunzina, del 02.02.2011 e la risposta del Sindaco del 10.03.2011

vedi allegato 5

Tra Greco e Bonaviri c’è una incomprensione riguardo al fatto se la risposta sia già stata data in Aula o meno

Lapunzina
Intervengo per spiegare al Vicepresidente quello che è successo. 
L’assessore Bonaviri quando è intervenuto sull’argomento dell’Ato-idrico ha letto in aula la risposta all’Interrogazione. 
Lei sa benissimo, Vicepresidente, che l’Interrogazione in Consiglio comunale viene evasa quando se ne dà lettura; quantomeno la possiamo dare per letta perché la risposta è stata data dal Vicesindaco,  per cui io non ho nessuna difficoltà. 

Volevo soltanto informare i colleghi consiglieri che c’è stata un’Udienza che riguarda il Concordato preventivo; si aspetta la decisione del Giudice per sapere se verrà accettato o meno. 
E’ chiaro che qualunque sia la decisione del Giudice ci sarà una riunione del Comitato dei Sindaci.
Ribadiamo la nostra contrarietà a partecipare a qualsiasi altro tipo di associazioni. E siccome l’altra volta l’assessore Bonaviri me lo ha chiesto espressamente,io stasera lo ribadisco: siamo contrari anche alla partecipazione a società  con la partecipazione dell’Amap; per cui noi siamo contrarissimi a questi tipi di altre società. 
Ci auguriamo che l’Amministrazione, in questo caso,  possa riuscire a  rappresentare il Consiglio comunale e tutti i suoi consiglieri.

Come prevede il Regolamento, signor Presidente, vorrei leggere la Mozione, che ho anticipato poc’anzi, e che riguarda la Pietra della Memoria.
È chiaro che va a messa all’O.d.g. del prossimo Consiglio; questa sera va soltanto letta e non potrà essere sicuramente votata.

Vedi allegato sei

Il Consiglio comunale viene aggiornato a mercoledì 20, alle ore 20

ritratto di Saro Di Paola

UNA DOMANDA AL CONSIGLIERE LAPUNZINA

Caro Rosario,
pur avendo il massimo rispetto per il fatto che le mie argomentazioni sul potabilizzatore
"non ti interessino e non ti appassionino"
mi consentirai, almeno, che da cittadino ti formuli una domanda.

Secondo quanto ha scritto Pino Lo Presti nel suo "verbale" della seduta, tu hai testualmente detto :
"Su questa vicenda, Sorgenti Presidiana non demorde; Ci vuole fare mettere le mani nella marmellata! ".

Al riguardo è questa la domanda che mi viene spontanea :
Secondo te, IL COMUNE NON HA, GIA', LE MANI SPORCHE DI MARMELLATA ?