La Convention di “Forza del Sud delle Madonie” di domenica 17 al Sea Palace Hotel di Cefalù

ritratto di Pino Lo Presti

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Alle 11.40 circa l’ arrivo dell’ospite d’onore, l’ on. Gianfranco Miccichè, proveniente dalla sua residenza di Guarneri.

La parola al coordinatore provinciale del partito di Cefalù, Rosario Giardina.

“Cari amici e cari amiche, è con immensa gioia che vi do il benvenuto a Cefalù, terra di sole, di mare, di storia e di cultura, che questa mattina s’è colorata tutta l’arancione per salutare un amico, un leader ma soprattutto un cefaludese d’adozione: l’on. Gianfranco Miccichè.
E, per rendergli il giusto omaggio, non potevo che assolvere al compito di aprire questa convention parafrasando lui e quello che ormai è divenuto il Programma di nascita del nostro Partito; sono perciò orgoglioso di poter dire che oggi, 17 aprile 2011, nasce, qui a Cefalù, Forza del Sud delle Madonie.

Caro Gianfranco, grazie per essere venuto; comprendiamo lo sforzo immane a cui ti stai sottoponendo, ormai da settimane, nel portare in giro per l’Italia questo nuovo entusiasmante progetto politico. Ma, oggi, non potevi proprio mancare; oggi qui ci sono i tuoi amici, i tuoi simpatizzanti, i tuoi militanti, i tuoi giovani, i tuoi amministratori; oggi qui c’è la vera “Forza del Sud”, un Partito che sta prendendo piede in tutto il mezzogiorno.

Però, è pur vero - mi perdonerai un filo di campanilismo se oggi dico - che qui, a Cefalù, c’è la tua gente, c’è il cuore pulsante del tuo Partito, c’è l’anima più pura ed autentica di Forza del sud.
Qui ci sono coloro che hanno deciso di servirti comunque sia, comunque vada; coloro che “hanno buttato il cuore oltre l’ostacolo” e hanno accettato la sfida, lasciando il certo per l’incerto. Qui ci sono coloro che hanno deciso di starti accanto perché conoscono la tua storia e credono ciecamente nel futuro che tu hai disegnato per il sud. Qui ci sono coloro che quell’arancione se lo sono tatuato nel cuore, ce l’hanno ormai impresso nell’anima senza bisogno di indossarlo e mostrarlo alla prima occasione utile (per poi magari smetterlo alla successiva occasione, se ancor più utile). Qui ci sono coloro che hanno scelto di seguirti in questa tua splendida, lucida follia, e di bere anch’essi alla fonte pazza di un’acqua che tuttavia è cristallina e trasparente; non è torbida, non ha quello olezzo fetido del compromesso, dell’opportunismo, della convenienza; sà di purezza, di passione e di fedeltà: fedeltà ad un uomo, fedeltà ad un’idea, fedeltà ad un Partito, fedeltà cieca ed incondizionata ad una terra che vogliamo difendere con i denti, costi quel che costi, perché l’amiamo di un amore che non ha prezzo.

Eppure, troppe volte, per troppo tempo, l’abbiamo vista svenduta al costo modico di carriere e di tornaconti personali!

Questo è ciò che, più di ogni altra cosa, ci distingue dagli altri: siamo ambiziosi, certo, ma non anteporremo mai la nostra ambizione agli interessi della nostra terra, il nostro disegno individuale - per quanto inseguito, sognato e, voluto - non è che un’insignificante foglietto scarabocchiato dinanzi al grande disegno di un Sud diverso, migliore, il Sud che vogliamo e che abbiamo il dovere di consegnare ai nostri figli.

Ci piace vedere una “tela” dove non esiste più il ...(?)... scapigliato che mestamente se ne va da Palazzo d’Orleans con un mucchio di carte sottobraccio, mentre prende posto, nel tripudio felice di una folla siciliana finalmente festante, un uomo di mezza età con i riccioli di sempre, gli occhialini le ...(?)... sotto il vestito e l’ iPod sottobraccio: quell’uomo, raffigurato nel disegno, come Presidente della Regione, il Governatore che tutti noi vogliamo, il Governatore che la Sicilia aspetta da decenni, il Governatore in cui siciliani ripongono le loro residue speranze; e, non c’è dubbio, si chiamerà: Gianfranco Miccichè!

Onorevole, il tuo disegno ci piace, per questo vogliamo essere non solo ammirati spettatori ma anche protagonisti: le Madonie - con le loro bellezze naturali - ne saranno sicuramente una meraviglioso sfondo. Noi, militanti ad amministratori di Forza del sud della Madonie, siamo pronti ad esser ognuno - per il proprio ruolo, per le proprie inclinazioni -, piccoli pennelli nelle tue mani: fanne l’uso che ritieni più opportuno affinché quel tuo, quel nostro disegno diventi un’opera d’arte.

Lasciate che concluda ringraziando e menzionando i tanti piccoli straordinari “pennelli” madoniti: i consiglieri comunali di Cefalù, i consiglieri, gli assessori e i sindaci del Comprensorio madonita.
Grazie amici per essere qui a testimoniare, assieme a me, che le Madonie “ci sono”, pronte ad raccogliere la sfida di Forza del sud e a colorare d’arancione il nostro futuro”.

Pino Scrivano, sindaco di Alimena e Coordinatore provinciale delle Madonie

“Solo un saluto perché dobbiamo lasciare la parola al nostro Presidente.
Intanto grazie, Gianfranco, per la tua presenza, perché oggi è la domenica delle Palme. Credo che qui c’è il lavoro che, insieme con la sezione di Cefalù e tutte le Madonie, abbiamo fatto in questi giorni. Un lavoro che abbiamo preparato prima ad Alimena - raccogliendo e riunendo le alte Madonie assieme all’onorevole Mineo - e il lavoro che è stato fatto qualche settimana dopo a Cefalù.

Chiaramente la presenza di tanta gente è la dimostrazione che la Forza del sud, su questo Comprensorio, ormai c’è; va migliorata, va perfezionata, vanno individuati punti di riferimento certi in tutti i comuni, vanno affrontati temi che questo Comprensorio ha bisogno di affrontare, un Comprensorio non omogeneo, un Comprensorio che c’è la Costa, un Comprensorio che è all’interno del Parco della Madonie e vive di agricoltura. E, noi dobbiamo essere bravi, come diceva il Coordinatore provinciale, ad affrontare tutti i temi e ad essere presenti in tutti gli organismi di questo Comprensorio perché è un Comprensorio che ha tanto bisogno di noi, che ha tanto bisogno di una Regione che in questo momento non esiste, di una Regione come non mai assente, in questo momento.

Questo lo dico da Sindaco: mai siamo stati così soli; perché ci troviamo con una Regione che ha ridotto i trasferimenti, con uno Stato che ha ridotto i trasferimenti ed una regione che dice sempre nò a tutto quello che noi vogliamo fare, perché io, parlando con altri sindaci, oltre che abbiamo i trasferimenti ridotti, volevamo portare avanti delle iniziative ma questa Regione dice nò anche a chi vuole fare (mi riferisco alle energie rinnovabili perché è chiaro che Cefalù e il Comprensorio del mare vivono di turismo, noi che siamo al centro viviamo di agricoltura e di Parco).
Chi amministra da parecchio tempo, considerato il fatto che non abbiamo più risorse, abbiamo pensato di inventarci le risorse per portare avanti i comuni; ma anche in questo caso questa Regione è la Regione del nò, è la Regione che boccia tutto con le varie Sovrintendenze con i vari Direttori di assessorato che dicono sempre nò.

Gianfranco, noi siamo il Partito del Sì, noi siamo le persone che ogni giorno lavoriamo in questo Comprensorio; tu lavori a Roma ma tu hai lavorato e lavori sempre per questo Comprensorio.
E, il giorno che - in un Consiglio dei ministri, in un vivace dibattito con quelli della Lega - il Presidente ti ha detto che loro hanno un Partito e che noi il Partito non l’abbiamo, credo che, - in quel momento - in te, nella tua testa, nel tuo cuore, è nata l’esigenza di formare questo Partito.

Lo pensavo ieri sera, nessuno - a una persona come Miccichè - avrebbe negato niente, né un posto di ministro, né un posto di rilievo a livello nazionale, ma tu - perché ami la Sicilia (e questo non lo sappiamo) - hai rinunciato a starti tranquillo a goderti tanti anni di sacrifici, con i risultati che abbiamo avuto con Forza Italia, con i risultati che hai sempre portato in questa Regione, e credo che, in quel momento, hai sentito l’esigenza di creare uno strumento che possa in un certo senso controbilanciare quello che è il potere della Lega, uno strumento che mette al centro questo territorio, questa gente con le sue problematiche; e noi riteniamo che, insieme a te che sei il nostro faro, possiamo avere le qualità e le caratteristiche per recitare un ruolo serio, un ruolo importante, sia livello nazionale che a livello regionale.

Per quanto riguarda la Regione siciliana, caro onorevole cimino (tu sei stato Assessore, fai da parte dell’Assemblea regionale, però voglio dire), una Regione come questa noi non l’abbiamo mai vista, una Regione che sembra abbia piacere a creare problemi alla gente, al territorio. Ma noi credo che col nostro Partito abbiamo creato lo strumento, credo che abbiamo la persona, l’uomo, le professionalità per guidare questa Regione.

Gianfranco, aspettiamo con ansia alla guida di questa Regione siciliana, siamo pronti a lavorare con tutta la nostra forza, con tutte le nostre energie per portare avanti questo Partito per recitare un ruolo importante, sia a livello nazionale che a livello regionale.

Viva Gianfranco Miccichè, viva la Forza del Sud e viva tutti noi del Comprensorio delle Madonie.

Giacomo Terranova, Coodinatore prov. di Palermo, deputato nazionale

Pochi secondi ancora per salutare i parlamentari regionali intervenuti del Gruppo di Forza del Sud: l’onorevole Cimino e Mineo; un saluto particolare va all’on. Liotta che con il suo “pensatoio” aiuta anche noi a dare un più corretto senso ed una direzione a queste nostre idee che fanno parte del manifesto politico del nostro Partito e che credo rappresenteranno la colonna portante delle attività di Forza del Sud: le ragioni vere che hanno portato molti di noi a buttare il cuore oltre la siepe in un’avventura!
Devo dire che Forza Italia è stata un’esperienza bellissima ma Forza del Sud, il suo Progetto, questa scommessa sono un’esperienza straordinaria.
Comunque possao andare in futuro credo che saremo tutti orgogliosi di avere quantomeno provato - io spero di “essere riusciti” - a dare una diversa speranza alla nostra terra, ai nostri figli e al nostro futuro”!

Inno
Senti è il vento che arriva dal sud
la forza che hai dentro te
la luce degli occhi tuoi

E’ la tua terra che chiede perchè
nessuno fa niente per me
ma adesso qualcuno c’è

Predi per mano la tua vita
e vieni adesso assieme a noi
a vincer la sfida se tu vuoi
in nome dei valori del Sud.

Oltre i mare e il sole
sempre dentro il nostro cuore
c’è anche la forza del sud

noi siamo la forza del sud

Insieme per l’Italia ce ne andiamo
e tutti uniti noi possiamo
avviare quelle che cose che dobbiamo
per dare nuova vita al nostri sud

noi siamo la gente del sud
noi siamo la forza del sud
noi siamo la gente del sud
noi siamo la forza del sud

L’On. Gianfranco Miccichè

(quanto nei virgolettati per quanto riporti - credo - interamente il senso di quanto detto tuttavia ne costituisce una estrema sintesi)

Inizia col ricordare l’origine della sua scelta di venire a vivere nelle Madonie. Nel 1996 - allora coordinatore di Forza Italia - decidendo di accettare la sfida politica con Luciano Violante (che veniva allora dall’essere Presidente della Commissione antimafia, e quando 24 comuni, su 26, delle Madonie erano “rossi) accettò anche quella di venire a vivere qui nelle Madonie qualora avesse vinto.

Vinse e mantenne la parola.
Da allora ha cominciato a conoscere questa realtà, ad amarla e ad aiutarla; prima fra tutte quella della marineria, tra i cui problemi - oltre alle innumerevoli regole comunitarie - c’era anche il Ministero dell’agricoltura in mano ad un uomo della Lega che la regalò le nostre “quote tonno” in cambio delle “quote latte”, a favore della Padania.
Oggi con il loro Ministro - confida - forse ci sarebbe qualche speranza ma resta molto difficile vincere la battaglia con l’Europa le cui multe - per lo sforamento delle quote latte del Nord - sono state pagate con i soldi destinati ai Fas per il sud.
“Anche le marinerie calabre stanno vivendo, in questo momento, il nostro stesso problema per il fermo biologico e tutte queste incredibili rotture di ... di queste regole europee”!

Affida quindi a Salvatore Serio il messaggio, per tutto la marineria cefaludese, che “ci batteremo per recuperare tutto quello che c’è da recuperare”!

Fa una battuta sul lasciare “il certo per l’incerto”: “se il certo è il Pdl”, c’è poco da rincrescersi dice in sostanza, e cita i tanti casi di “mala minnitta” che certa politica ha fatto del sud. Fra questi, la scelta di Malpensa, patrocinata dalla Lega, al posto di Fiumicino;
una “Politica” che lo ha portato a rifiutare persino l’incarico di Ministro per lo Sviluppo dopo le dimissioni di Scagliola, preferendo portare invece avanti il progetto di Forza del sud!

Una struttura che, benchè con vent’anni di ritardo, sia di fatto identica a quella della Lega (che le ha permesso di portare al Nord il doppio di quello che gli spettava: il che ha significato sottrarlo a sud); una struttura che così “come ha permesso allora alla Lega di dire: o Malpensa o cade il Governo, permetta a noi un giorno di dire: o Punta Raisi o cade il Governo”!

Sul federalismo giudica che “così com’è ci fa male” e aggiunge “abbiamo avuto un atteggiamento sbagliato perché se non ne avessimo avuto paura ma avessimo avuto una forza politica che portasse avanti le istanze del sud, che si fosse inserita nelle Commissioni che lo preparavano, sarebbe stato diverso”.

Il Governo è succube del ricatto della Lega di fare cadere i governi “e allora noi ci dobbiamo organizzare per difenderci da noi, per impedire che continuino a toglierci ciò che che ci spetta e ciò che già era nostro”.

Occorrerebbe una qualificata Presidenza della Regione perchè “ è giunto il momento di reagire” ma ci vuole chi ha il curriculum necessario per fare il Presidente della Regione. “C’è un pazzo che ha voluto completata la Palermo-Messina e c’è riuscito, la Catania Siracusa, l’acqua in provincia di Palermo, tutto quello che si sta facendo in Sicilia negli ultimi 10 anni c’è stato solo perché c’è un pazzo che se ne è occupato”!

“Dobbiamo sfruttare la credibilità conquistata dalla serietà dei nostri amministratori”.

Sin qui, in sintesi, le motivazioni che mi hanno portato a fare questo sforzo veramente enorme che ci porterà a candidarci alle prossime regionali per Forza del sud. Saranno risultati importanti.
Luigi Crespi, il migliore sondaggista che esiste in Italia, due mesi si fa, ci dava l’1% alle nazionali; la settimana scorsa ci dava al 2,5%”.
“Le regioni dove siamo presenti in maniera abbastanza completa sono la Sicilia, la Calabria e la Campania; nelle altre non abbiamo ancora delle strutture vere e proprie”.
“In Campania la struttura dell’Mpa è passata interamente con noi”.
“Riuscire ad avere il Sindaco di Napoli, la terza città d’Italia, significherebbe già partire col botto”.

“Crespi ci dice che abbiamo il 15/18% in Sicilia ma il nostro obiettivo assoluto è di prendere - almeno alle amministrative - un voto in più del Pdl”.
“Per le Politiche forse ci presenteremo come Forza del sud con Berlusconi Presidente, ma alle Regionali sicuramente ci sarà scritto Miccichè Presidente”.
“L’altra sera - in una cena col Presidente Berlusconi (a cui era presente anche la Polibortone, - legatissima a noi e con cui stiamo lavorando benissimo in Puglia) si è disegnato uno schema in cui sono presenti Lega, Forza del Sud e Pdl, in qualche modo, come mediatore.
La Lega, accettando questo schema, ha proposto che è inutile che loro si presentino al Sud e che noi ci presentiamo Nord, ma è passata la mia linea per cui noi ci presenteremo anche al Nord perché mentre li abbiamo molti siciliani, lo stesso non può dire la Lega sud”.

“Confidai al Presidente che noi speriamo, fra un anno, nel 4% alle Politiche. Berlusconi ha risposto che dai sui sondaggi dovremmo raggiungere il 7%. Quantomeno questa sarebbe - ha detto - la quota di mercato disponibile che potremmo aggredire . Il che significa avere fra gli 80 e i 90 parlamentare nazionali che andranno a parlare nelle Commissioni a favore del sud”.

“Dunque si deve fare una selezione severa della nostra classe dirigente in base alla preparazione effettiva e possibilmente giovane, che dobbiamo formare noi”.
“La grande intuizione di Bossi è stata quella di creare uno Statuto che prevede che per prendere la tessera del partito non devi aver fatto parte di altri partiti nei cinque anni precedenti, costruendo così una classe dirigente blindatissima. Ma noi questo non lo possiamo fare perché noi veniamo già da un’altra forza politica”.

Inoltre “come la Lega non possiamo rinunciare - per fare alta politica - agli assessorati perché da noi la portata e la impellenza dei bisogni è diversa; ma occorrerà usare di questi strumenti in modo tale da potercene poi vantare, come nel caso del Sindaco Pino Scrivano (quello di Cefalù è qui, no? Ho detto tutto; dobbiamo avere sindaci diversi da quello di Cefalù)”.

Apre adesso una parentesi su Palermo:
“Io non voglio entrare al comune di Palermo perché per noi sarebbe solo un errore; gli eventuali nostri assessori andrebbero a fare gli assessori del fallimento. Vale la pena andarci a intestare il fallimento degli ultimi anni di questo Sindaco per avere quattro mesi di assessorato? Questa la mia opinione, e comunque - rivolto a Giacomo Terranova - dice: decidete voi”.
“Per avere successo dobbiamo fare il contrario del Pdl: incontrarci e discutere spesso tutti insieme e non in due o tre, andando a parlare con la gente”.

Giacomo Terranova, spiega le sue ragioni di ordine tecnico politico a sostegno della sua tesi di “entrare” al Comune di Palermo.
“Perché distinguerci ora quando fra pochi mesi dovremo presentarci insieme alle politiche”?

Miccichè condivide: “ le regioni sono giuste ma continuo a svegliarmici su la notte”!

“La nostra azione politica non può essere quella di andare contro la Lega e basta; quello che dobbiamo comunicare è che andremo a fare due rivoluzioni, che comprendono tutte le altre.
La prima è la “derattizzazione burocratica”.
L'attuale sistema burocratico è una realtà frustrante per ogni iniziativa imprenditoriale. Il burocrate ogni volta che dice nò dovrebbe giustificare su carta il suo diniego. Non possiamo essere ancora in mano di questi farabutti, di questi sorci . Sono persone che vivono del potere che gli deriva dal nostro sottosviluppo. Non lavorano per risolvere il problema ma per cercare il pelo nell’uovo, per acquisire un ruolo, inficiando così lo sviluppo di questa nostra Regione”.

Seconda: così come la Lega ha avuto come madre di tutte le battaglie il Federalismo, per noi sarà il Cambio del metodo amministrativo.
Non è possibile che per rispettare la legge devo essere autorizzato!
Se si fa una legge che dice che non puoi costruire una casa entro i 300 mt. dalla Battigia, perchè, se io la faccio a 600 mt., devo andare chiedere l’autorizzazione? Se noi comunichiamo alle amministrazioni quello che stiamo facendo secondo le prescrizioni di legge, l’amministrazione sa che da domani può anzi deve venire a controllare se effettivamente stiamo rispettando la legge.
Vi sono però delle autorizzazioni che necessariamente si devono avere rilasciate: come, per esempio, se una cosa ha più o meno impatto ambientale - è ovvio che non puoi stabilirlo da te - o in tema sanitario.
Dobbiamo assolutamente ottenere l’abolizione del Sistema delle autorizzazioni; per fare questo è necessaria una modifica costituzionale. Il Consiglio dei ministri ha già deliberato la modifica dell’articolo relativo. Occorrerà poi iniziare l’iter parlamentare”.

Concludendo, l’on. Miccichè ricorda infine il recente successo ottenuto col nuovo Decreto sulle energie rinnovabili - da lui fortemente sollecitato e che uscirà giovedi 20 - che sbloccherà lo stallo recentemente creatosi per decisioni di puro ordine finanziario da parte del Governo.

Saluta i convenuti con un appassionato invito a lavorare insieme perché i nostri figli non siano più costretti ad abbandonare la Sicilia.

ritratto di Giuseppe Aquia

Caro pino come sempre il tuo

Caro pino come sempre il tuo lavoro è impareggiabile bella quella del sorcio no?Altra cosa significativa che esce da questa convention che il partito di miccichè non ha candidati già preconfezionati, come si vuol far credere!!!! ma e alla ricerca di una classe dirigente, capace di cambiare questo stato di cose!!!!Un partito dove tutti partono alla pari senza nessuna preferenza per alcuno piuttosto che di un altro.

ritratto di Saro Di Paola

SPERIAMO BENE !

Il sistema burocratico è una realtà frustrante per ogni iniziativa imprenditoriale. Il burocrate ogni volta che dice nò dovrebbe giustificare su carte il suo diniego.......
Sono persone che vivono del potere che gli deriva dal nostro sottosviluppo. Non lavorano per risolvere il problema ma per cercare il pelo nell’uovo per acquisire un ruolo e infiiciando così lo sviluppo di questa nostra Regione”

Non è possibile che per rispettare la legge devo essere autorizzato!
Se si fa una legge che dice che non puoi costruire una casa entro i 300 mt. dalla Battigia, perchè, se io la faccio a 600 mt., devo andare chiedere l’autorizzazione? Se noi comunichiamo alle amministrazioni quello che stiamo facendo secondo le prescrizioni di legge, l’amministrazione sa che da domani può anzi deve venire a controllare se effettivamente stiamo rispettando la legge.

Vi sono però delle autorizzazioni che necessariamente si devono avere rilasciate
PASSAGGI CHE NON POSSONO NON ESSERE SOTTOLINEATI E CONDIVISI !
SPERIAMO BENE !!

ritratto di Giuseppe Aquia

Caro saro sbaglio o cerchi

Caro saro sbaglio o cerchi sempre il classico pelo nell'uovo?si può e si deve cercare di fare qualcosa!!! contro chi fa ritardare certi lavori, si può e si deve togliere dalle mani di certi burocrati, il dominio di tutto!? e se facendo questo otteniamo dei risultati, ben vengano queste oppurtune variazioni, poi il comune o l'ente preposto sicuramente può e deve controllare ma la legge va snellita caro saro invece di criticare scendi in campo per salvare il nostro paese che sta sprofondando o anche tu non puoi dispiacere i tuoi amici?naturalmente detto affetuosamente da uno che pensa che tu potresti essere un cardine per il nostro paese basta che tu lo voglia o che tu lo faccia. Oppure sei dalla parte dei sorci che pur di non perdere il potere fanno di tutto per non dare facilmente i nullaosta?

ritratto di Saro Di Paola

TI SBAGLI !

Caro Peppe,
TI SBAGLI !
Non "CERCO IL CLASSICO PELO NELL'UOVO" e non riesco a capire la ragione per la quale tu abbia potuto pensarlo.

Ho, SOLTANTO, riportato in corsivo quei passaggi dell'intervento dell'on. Miccichè che, a mio giudizio, sono "DA SOTTOLINEARE E DA CONDIVIDERE" esprimendo LA SPERANZA CHE QUANTO IN QUEI PASSAGGI POSSA REALMENTE AVVENIRE.

Ho tralasciato le espressioni più pesanti che ha usato il Sottosegretario "derattizzazione.... farabutti.... sorci" perchè fanno "di tutte le erbe un fascio".
UN FASCIO che, per quella che è stata la mia frequentazione, quasi quarantennale, degli uffici pubblici, invece, NON CONDIVIDO.

Negli uffici pubblici, lo dico, oramai da cittadino, vi sono TANTISSIMI "RATTI" ma vi sono anche TANTI PROFESSIONISTI QUALIFICATI.
Al riguardo, degli uni e degli altri, NE AVREI TANTISSIME DA SCRIVERE.
HO RIVENDICATO, IN TUTTI GLI UFFICI, IL RISPETTO DELL'UTENTE E DELLE LEGGI!
SEMPRE !
CON TUTTA LA MIA FORZA !
CON QUEL MINIMO DI RAGIONE CHE MI RITROVO!

Due episodi per tutti.

Ad un ingegnere capo del Genio Civile di Palermo che non ne voleva sentire delle ragioni di utente che gli stavo rappresentando e che mi ebbe a dire :
"NON ALZI LA VOCE ..... NON SIAMO A CASA SUA"
ancora giovane ingegnere replicai :
"QUESTA CASA E' SUA TANTO QUANTO E' MIA! Però, con una differenza tra me e lei. LA CASA è come se fosse UN BAR e LEI E' QUA PER SERVIRMI"!

Di contro, l'ultimo ingegnere capo dello stesso ufficio al quale, essendo di recentissima nomina,
per la PRIMA VOLTA mi ero rivolto per RAPPRESENTARE LA STORTURA E LA ASSOLUTA INUTILITA' DELLA PROCEDURA per il rilascio di una CERTIFICAZIONE che "I RATTI" avevano "istituzionalizzato", senza che fosse prevista dalla legge ma, SOLTANTO, PER AVERE PAGATE MISSIONI E PER CAUSARE DANNI AGLI UTENTI,
AVENDO RICONOSCIUTO LA VALIDITA' DELLE MIE ARGOMENTAZIONI,
HA CONVOCATO, IMMEDIATAMENTE, TUTTI I FUNZIONARI, "RATTI E NON",
PER DIRE CHE QUELLA PROCEDURA NON SI SAREBBE PIU' DOVUTA SEGUIRE!
Come di fatto non viene più seguita.
E' storia di tre settimane addietro.
Gli ingegneri che dovessero leggermi sanno bene di cosa sto parlando.

ritratto di Leonardo Mento

Scusate....

ma questi sorci, ratti o farabutti chi li tutela?

ritratto di Saro Di Paola

NON FARE LO GNORRI!

Caro Aldo,
NON FARE LO GNORRI!

ritratto di Giuseppe Aquia

Aldo non possiamo entrare in

Aldo non possiamo entrare in un altro campo dove sicuramente non siete estranei vedi sindacati magistrati e quant'altro quindi non fare lo gnorri come dice saro.

ritratto di Leonardo Mento

Qualcuno potrebbe dire....

è il "sistema bellezza" e finchè farà comodo al sistema ci dovremo tenere " ratti,sorci,farabutti".Comunque i "ratti,sorci, farabutti" fanno parte di una minoranza, la maggioranza è "GENTE PER BENE". Per quanto riguarda i Giudici questi sono morti per difenderci dai "ratti, sorci e farabutti": 1 Agostino Pianta 2 Pietro Scaglione 3 Francesco Ferlaino 4 Francesco Coco 5 Vittorio Occorso 6 Riccardo Palma 7 Girolamo Tartaglione 8 Fedele Calvosa 9 Emilio Alessandrini 10 Cesare Terranova 11 Nicola Giacumbi 12 Girolamo Minervini 13 Guido Galli 14 Mario Amato 15 Gaetano Costa 16 Gian Giacomo Ciaccio-Montalto 17 Bruno Caccia 18 Rocco Chinnici 19 Alberto Giacomelli 20 Antonino Saetta 21 Rosario Angelo Livatino 22 Antonio Scopelliti 23 Giovanni Falcone 24 Francesca Morvillo 25 Paolo Borsellino 26 Luigi Daga.
Certo sorci,ratti e farabutti li troviamo un po ovunque.

ritratto di Giuseppe Aquia

In questo sistema bellezza

In questo "sistema bellezza" ti faccio presente visto che tu sei a Roma che qui il è di sinistra per quanto riguarda i magistrati morti nella loro funzione nessuno li ha citati solo tu e i sinistri per evocare sempre le stesse cose in cui c'enrrano tutti dx e sx

ritratto di Giuseppe Aquia

volevo dire il governo è di

volevo dire il governo è di sinistra! per il resto caro leo io non parlavo dei magistrati dal senso che dicevi tu, e vuoi far credere tu, come sempre dimostri di essere di sinistra.