A destra Cefalù,…. però a sinistra c’è Caccamo
15 Aprile 2011, 15:32 - Gianfranco D Anna [suoi interventi e commenti]
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Questo è il gruppo di segnali stradali che chi prende l’Uscita Cefalù della A20 Messina-Palermo trova prima di immettersi sulla SS113.
Mentre in alto sono posizionati i segnali di indicazione con scritte bianche su sfondo blu per le destinazioni raggiungibili attraverso la Strada Statale 113 - tra cui, ovviamente, a destra Cefalù -, in basso si trovano due segnali con sfondo marrone che sono indicazioni di località o punti di interesse storico, artistico, culturale, turistico, etc. – Santuario Gibilmanna a destra e, per l’appunto, Città di Caccamo (BORGO MEDIEVALE) a destra.
La stessa indicazione “Città di Caccamo” è presente anche nell’Uscita Buonfornello della A19 Catania-Palermo ma in questo caso si è ancora nel territorio termitano di cui Caccamo fa parte; mentre l’indicazione turistica di Caccamo non è presente nell’Uscita Termini Imerese della A20 Messina-Palermo probabilmente perché è già presente il segnale di indicazione su sfondo blu del bel borgo medioevale.
Mi chiedo come mai l’indicazione turistica relativa alla cittadina di Caccamo – senza nulla voler togliere alla sua bellezza, anzi – sia posizionata in una uscita autostradale ricadente nel territorio di Cefalù e delle Madonie?
Sembra quasi che al turista, o autista in genere, che esce dall’autostrada a Cefalù si voglia suggerire: “A destra e sinistra puoi raggiungere questi comuni (Cefalù, Lascari,…), però se vuoi vedere un bel borgo medioevale, a destra c’è la Città di Caccamo.”
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Ci sarà
un criterio secondo il quale un Comune può avere una propria visibilità in altri territori comunali, o il principio (sacrosanto) della "libertà di informazione" vale anche per le indicazioni stradali?