Quel muro che deturpa il territorio di Lascari e Campofelice

ritratto di Gianfranco D Anna

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In questi giorni percorrendo la S.S. 113 nel tratto tra Lascari e Campofelice, ma anche in prossimità dello svincolo di Buonfornello, ho visto innalzare ed allungarsi un muro che divide la strada statale dalla nuova linea ferroviaria a doppio binario.
Nel cercare informazioni sul perché di questo muro ho trovato su internet questo articolo “Campofelice, un muro alto sei metri deturpa l’ambiente: i Sindaci protestano per i lavori sulla ferrovia, fino a Lascari”, pubblicato da "Campofelice di Roccella Blogolandia .it" (http://campofelicediroccella.blogolandia.it/) il 04 marzo u.s. a firma di Gaetano Messina:

Muraglia ostativa che attraverserà il territorio di Lascari e Campofelice

«Campofelice di Roccella, una protesta congiunta. E’ quella espressa dai Sindaci di Campofelice di Roccella e di Lascari e riguarda le opere in corso per il raddoppio della ferrovia Palermo -Messina.
Una lettera è stata indirizzata a questo proposito al prefetto e agli altri enti competenti per sensibilizzarli sulla problematica che, dicono i due primi cittadini, scaturisce dalla “devastazione del territorio” secondo quanto è stato previsto nella conferenza di servizi del 2003, nel corso della quale è stato approvato il progetto definitivo per la linea ferrata.
In particolare Francesco Vasta e Giuseppe Abbate, Sindaci rispettivamente di Campofelice e di Lascari, chiedono come questa “devastazione” sia stata permessa considerando la partecipazione alla conferenza della soprintendenza ai Beni culturali, che non avrebbe trovato motivi ostativi per tale “scempio”, mentre nel territorio di Campofelice di Roccella non ha concesso la realizzazione di due cavalcavia, in sostituzione di sottopassi ritenuti “pericolosissimi”.
Tra l’altro aggiunge lo stesso Vasta, “questo Comune che nel 2010 ha ottenuto riconoscimenti da parte di Goletta Verde e acquisito il simbolo della propria identità storica, la Torre Roccella con il suo borgo medioevale”, vedrebbe occultata la visione panoramica del monumento e, inoltre, letteralmente “chiusa la finestra sullo specchio d’acqua prospiciente la fascia costiera”.
Questo intervento, ritenuto negativo sull’ambiente, in particolare sarà costituito da un muro alto 5 metri, sormontato da un pannello trasparente alto 1,50 metri, aggiunge lo stesso sindaco Vasta, che con la sua iniziativa si fa portavoce anche delle lagnanze dei cittadini, molti dei quali protestano dopo avere visto il territorio spaccato letteralmente in due dalla muraglia che separa la fascia costiera dalla parte sud a monte.»

L’unica e parziale giustificazione che personalmente sono riuscito a trovare ad un intervento del genere è la necessità di impedire che, a seguito di un eventuale incidente stradale, un veicolo possa invadere ed ostruire la linea ferroviaria causando così il deragliamento di un treno sopraggiungente, cosa che potrebbe avere conseguenze ben più drammatiche.
D’altro canto tutto questo potrebbe avvenire solamente in quei tratti in cui la S.S. 113 si trova ad una quota uguale o superiore rispetto a quella della ferrovia, mentre, proprio nel tratto in cui è attualmente in costruzione il muro, è la ferrovia a trovarsi più in alto rispetto alla strada statale e, in ogni caso, questo intervento mi sembra assolutamente sproporzionato nelle dimensioni e, soprattutto, nell’impatto che viene ad avere sull’ambiente venendo a dividere, visivamente e fisicamente, la fascia costiera dal territorio retrostante e deturpando il paesaggio.

ritratto di Pino Lo Presti

Forse la ragione

potrebbe stare nella necessità di attenuare i "rumori"?
Questo non toglie nulla però a tutto il resto!

ritratto di Gianfranco D Anna

Non credo!!! e comunque...

Anch'io l'ho pensato leggendo che il muro sarà, inoltre, sormontato da un pannello trasparente alto 1,50 metri, ma, sulla base di quanto è possibile vedere, mi domando perchè realizzarlo solamente dalla parte della S.S. 113 e non lato mare, che è poi la zona più densamente abitata, e perchè lo stannno realizzando solo in quelle zone in cui strada e ferrovia si fiancheggiano?
Ad ogni modo, a prescindere dalla sua funzione, questa barriera rimane, come ne convieni anche tu, un intervento assolutamente sproporzionato.

ritratto di Gianfranco D Anna

Domenica occupazione della stazione a Lascari

Domenica 10 aprile la stazione di Lascari sarà occupata dai cittadini di Campofelice di Roccella e di Lascari, per una simbolica manifestazione contro la costruzione del muro antirumore innalzato in occasione della costruzione del secondo binario che collega Palermo a Cefalù. L’idea è nata per contrastare l'impatto paesaggistico della barriera antisuono in plexiglass.

Fonte: www.lavoceweb.com