Oltre Ruggero

ritratto di Salvatore Culotta

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Anni fa, su incarico dell'Amministrazione Comunale,è stato redatto un progetto,mai realizzato,riguardante l'area antistante Porta Ossuna, tra la strada e la riva. Lo scopo era quello di liberare la parte inferiore del bastione, sepolta da un'improvvido innalzamento della sede stradale, risalente alla definizione di piazza C.Colombo,e, nel contempo, realizzare un sia pur piccolo spazio da cui godere la vista del fronte a mare e del Molo.
Con lievi adattamenti e forse qualche semplificaione la prevista piattaforma al termine della gradinata potrebbe prestarsi benissimo ad accogliere la scultura,che verrebbe così a collocarsi in uno spazio suo e per lei progettato, con l'evidente possibilità di, per esempio, scegliere quei materiali che più le si confanno.
Non si perderebbe nulla, da ogni punto di vista, rispetto alla collocazione sulla banchina del molo, entrando essa a far parte dell'intero fronte a mare con un risalto più marcato, collocata all'estremità dell'intero fronte, in un punto in cui la cinta muraria piega verso la Rocca, e che potrebbe anche definirsi come un punto di cerniera tra la città e il resto del territorio.
Naturalmente questa soluzione comporta dei tempi chiaramente più lunghi e allora si potrebbe, nelle more, alloggiare l'Opera in altro luogo ( S.Caterina o altro )in cui fosse degnamente esposta.
Questo intervento, piccolo come entità, avrebbe, a mio avviso, una grande importanza se visto come il primo passo per una vera e puntuale riqualificazione del Centro Storico.Assumendolo come simbolo si potrebbe forse presuntuosamente e retoricamente dire che la rinnovata presenza di Ruggero II potrebbe dare inizio ad una ulteriore rifondazione della città, o meglio ad un appalesamento di tutto quello che la città è stata nel corso dei secoli, esistendo essa ben prima della venuta di Ruggero.
In un breve inciso ( non per denigrare ma per amore di verità) vorrei dire che sì Cefalù è estremamente importante per ciò che Ruggero vi ha realizzato ma tracce della sua attività ( di Ruggero) sono presenti un pò dappertutto nel sud Italia ma pochi paesi possono vantare cose uniche presenti a Cefalù dalle Mura Megalitiche alla Corte delle Stelle.
Sarebbe auspicabile che da questo punto fermo e cioè la collocazione della "Pietra della Memoria" si avviasse una serie di altri interventi volti alla redazione di un piano di sviluppo "culturale" che potrebbe contenere tante altre iniziative che, nel loro insieme, diano alla città un aspetto ed un contenuto ben diverso da quello di una banale località di vacanze estive.Volendo essere più concreti, si potrebbe fare una prima elencazione di interventi auspicabili :
- Realizzazione di quanto previsto nel Piano Particolareggiato del Centro Storico per quel che riguarda la cortina muraria di Discesa Paramuro;
- Un attento "restauro" del Fronte a mare sia tra Porta Ossuna ed il Molo che dal Molo stesso alla Giudecca;
- Ulteriori interventi di risanamento per tutti i manufatti sulla Rocca, compreso il restauro della chiesa di S.Calogero e, insieme a questo, la creazione del teatro all'aperto nel sottostante anfiteatro neturale;
- Realizzazione del Museo Archeologico nei locali del Bastione di capo Marchiafava, come proposto dal Prof. Tullio;
- Fare del complesso della Mercede un centro polivalente nel quale si possano finalmente ospitare mostre, congressi e iniziative consimili a livelli non più strettamente locali;
- Potenziare gli spazi destinati al Museo Mandralisca;
- " Ripulire" l'intero Centro Storico da manomissioni, abusi, fili e ogni altra cosa che negli anni ne ha stravolto e degradato l'immagine;
- Portare a compimento il progetto di sistemazione di P.za Duomo;
- Garantire la manutenzione e preservazione di quelle opere di Architettura realizzate in vari periodi e anche negli ultimi decenni.
Naturalmente è questo un elenco certamente incompleto e discutibile, ma bisogna pur cominciare a parlare di cose concrete, e se, superando visioni personalistiche e particolaristiche, l'installazione della "Pietra della Memoria" potesse essere davvero l'inizio di una fase più consapevole e costruttiva, sia la benvenuta e se ne ringrazi l'Autore.

ritratto di Pino Lo Presti

Dall'humus più profondo

di questa città finalmente una voce vera, competente, informata, sincera, intelligente che nasce da un cuore limpido e che da sempre, con discrezione (quando non timidezza) ha amato questa città.
Una voce di saggezza in una lucida prospettiva propositiva.

ritratto di Antonio Franco

Concordo

Condivido ogni parola del suo intervento e lo percepisco come sintesi di un più complessivo Progetto, attuabile a costi ragionevolmente contenuti e tempi non troppo lunghi. Nel corso della sua realizzazione sarebbe indispensabile l'apporto di artisti, studiosi e associazioni per rendere sensibile e attraente, con iniziative appropriate, il recupero dell'intera memoria storica di Cefalù, la sua assimilazione nell'intimo degli abitanti (con particolare riferimento alle giovani generazioni), la sua valorizzazione anche a fini aggregativi, turistici ed economici. Sono d'accordo anche sulla collocazione della Statua di Ruggero II in un suo spazio tra il Centro Storico e la Cefalù nuova, e la zona tra Porta Ossuna, Piazza Cristoforo Colombo e il Lungomare mi va benissimo, specie se già esiste un progetto di riqualificazione. Mi impegno a seguire da vicino la questione, per quanto compete il mio ruolo istituzionale, e a sostenerne la realizzazione (spero) nei tempi più brevi possibili. Comunque, la ringrazio sinceramente per il suo prezioso contributo, sperando di conoscere presto maggiori dettagli del progetto a cui fa riferimento.

ritratto di Leonardo Mento

E perché no......

Mi sembra una proposta saggia quella di Salvatore Culotta, è merita la giusta attenzione e considerazione. Per quanto riguarda l'affermazione del prof. Franco in merito a:
" il recupero dell'intera memoria storica di Cefalù, la sua assimilazione nell'intimo degli abitanti (con particolare riferimento alle giovani generazioni)"
mi chiedo quanti conoscono la chiesa di S. Calogero o per "noi" San caloriu.

ritratto di Giovanni Marino

Chiesa di San Calogero

Quando ero bambino...(tanto tempo fa..) la chiesa era per me la casa della "Vecchiastrina"...
Giovanni Marino

ritratto di Mauro Caliò

anche io concordo

con l'intervento dell'arch. Culotta, sia per quanto riguarda la rinascita culturale di Cefalù, sia per il progetto presentato, che potrebbe rappresentare un lougo interessante per la collocazione della statua.
E' veramente questo ciò a cui dobbiamo tendere, come città e cioè alla tutela ed alla valorizzazione di tutti i beni che appartengono alla nostra memoria ed alla nostra storia, anche recente.
Purtroppo questa amministrazione ha dimostrato di non avere le risorse (economiche e non solo) nemmeno per cambiare la lampadina di un lampione e quindi temo che non riuscirà a portare a compimento progetti più ambiziosi.
Mauro Caliò

ritratto di Gianfranco D Anna

Complimenti Arch. Salvatore Culotta

Devo confessare che, non conoscendo questo progetto, nel vedere l’immagine dell’anteprima, senza ancora aver aperto e letto l’intervento, ho pensato che l’Arch. Cuoltta, considerata anche la coincidenza del luogo, avesse preso spunto dalla mia idea di collocazione della Pietra della Memoria esposta – senza disegni o fotomontaggi – nell’intervento “Una terza ipotesi per la Pietra della Memoria” (http://www.laltracefalu.it/node/3815) per svilupparla, andando decisamente oltre, con un’idea progettuale che è nata, invece, prima e che trovo molto interessante.
Il progetto, infatti, avrebbe una duplice valenza: da un parte libererebbe la parte inferiore, la scarpa della casa-torre che, in origine, era il bastione posto in prossimità di Porta dell’arena – vedi pianta del Passafiume nel mio articolo; dall’altra creerebbe uno spazio concepito proprio per la Pietra della Memoria «che verrebbe così – come dice l’Arch Culotta - a collocarsi in uno spazio suo e per lei progettato, con l'evidente possibilità di, per esempio, scegliere quei materiali che più le si confanno.»
La scultura, inoltre, si troverebbe ad una quota inferiore di circa 2,5 metri rispetto al marciapiede del Lungomare Giardina, restando sempre visibile da esso – data per buona la sua altezza di 4,6 m. – ma senza più il "timore" di nascondere, sovrapponendosi, la vista della cortina delle case che si affacciano sul mare.
Ruggiero II, ancora di più rispetto a quanto avevo detto, verrebbe ad “affondare i piedi” nella sabbia, per non dire che durante le mareggiate verrebbe ad avere i piedi bagnati, quasi fosse appena sbarcato.
Sono d’accordo con l’Arch. Culotta che, per realizzare al meglio quanto detto, occorrerebbero dei «lievi adattamenti e forse qualche semplificaione» ma il l’idea-progetto è veramente molto interessante e di non complicata realizzazione.

ritratto di Pino Lo Presti

Caro Gianfranco

le giuste idee sono nella coscienza di tutti non vale il copyright, anche se poi solo alcuni le tirano fuori dando loro forma.
Tu sei stato un anello importante di una catena di "gestazione", che ha visto Totò Culotta come "partoriente" finale (aveva già i disegni pronti fra l'altro).

ritratto di Gianfranco D Anna

Caro Pino

ormai mi conosci quel tanto che basta per sapere che non sono tipo che scrive ed esprime delle idee per poi poterne, eventualmente, rivendicare il copyright.
Per me è già più che gratificante il sapere che le persone, soprattutto quelle di cui ho stima, considerino le mie idee "giuste" nel senso di utili su cui, quindi, poter impostare un discorso costruttivo, su cui poter ragionare insieme per raggiungere una soluzione valida e condivisa.
Grazie per avermi definito «un anello importante di una catena di “gestazione”» che mi auguro possa avere nel progetto dell’Arch. Culotta un’altra importante maglia per ancorare la “Pietra della Memoria” al giusto posto nella nostra Cefalù.

ritratto di Pino Lo Presti

Non intendevo

rimarcare una qualche tua velata "presunzione", ti conosco abbastanza infatti per escluderla in partenza; ma sottolineare che essendo che appartengono a tutti (le giuste idee) tutti potrebbero arrivarci-vederle se non fossero accecati da qualche ombra dell'ego.

ritratto di Rosario Fertitta

Le pacate quanto costruttive

Le pacate quanto costruttive considerazioni svolte dall'Arch. Culotta non pssono non trovare condivisione in quanti ancora auspicano una Cefalù "diversa"....
Da quanto esposto dall'Architetto sulla riqualificazione di Porta Ossuna mi sembra di capire che l'Amministrazione di qualche tempo addietro diede l'incarico ed il progetto esiste..e dovrebbe esser pure nella disponibilità dell'Ente !
E' evidente che dell'esistenza di tali elaborati progettuali (di questo e di chissà quanti altri...) ne possono avere memoria o i professionisti incaricati ovvero gli Uffici competenti interni all'apparato burocratico comunale.
Bisognerebbe "responsabilizzare" ulteriormente coloro i quali guidano i vari dipartimenti-Uffici comunali affinchè (magari ogni anno) rediggano relazioni e/note dalle quali comprendere di quali patrimoni, anche in termini tecnico-progettuali, è realmente in possesso il nostro Comune e non attendere "la ventura" che magari in qualche blog cittadino si apra un confronto dialettico alla fine del quale viene fuori la chicca come quella prospettata dall'Arch. Culotta...
La "rinascita" di cui molto si parla passa anche da queste piccole cose....

ritratto di Salvatore Culotta

Oltre Ruggero

Non vorrei che quanto ho scritto possa diventare argomento per una ulteriore discordia o pretesto e arma con cui assalire chicchessia.
Spero soltanto che da esso nasca qualcosa che sia utile e che superi ogni partigianeria.

ritratto di Leonardo Mento

Gentile Arch. Culotta

trovo il suo intervento "un ulteriore argomento" di riflessione e pertanto proteso alla ricerca "non" di una mediazione tra le parti ma "l'inizio di una fase più consapevole e costruttiva" per evitare posizioni manichee che spesso non trovano soluzioni. Ora viene da chiedersi...sapranno le varie associazioni culturali e non, la politica,tutti gli attori coinvolti, iniziare fasi consapevoli e costruttive? Speriamo......