Consiglio Comunale 22/02/2011 – Cronaca flash
23 Febbraio 2011, 01:33 - Nicola Pizzillo [suoi interventi e commenti]
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Dopo alcune dichiarazioni iniziali il consiglio viene sospeso, al fine di trovare un accordo unanime sull’ubicazione della statua di Ruggiero II. Dalla saletta attigua i consiglieri rientrano in aula alle ore 22,00 con un nulla di fatto.
Il SINDACO Guercio chiede la parola per dire che, essendo il Consiglio spaccato, si sarebbe fatto carico di portare il tema della Pietra della Memoria in Giunta, la quale avrebbe avanzato diverse proposte di ubicazione da indicare poi al Consiglio comunale.
LAPUNZINA (PD) , afferma che su questa tematica non ci sono obiettivi di matrice politica. Inoltre, non essendo riusciti a varare una proposta condivisa, chiede di ritirare il punto all’ordine del giorno in attesa dello sviluppo della proposta del Sindaco.
CALABRESE (FdS) , dichiara che il PD ha ritirato il punto perché non ha i numeri per farlo passare.
MANGANO (UDC) , dice che non si può tornare a scelte prese nel 2004 dalla Giunta, che chiese il finanziamento dell’opera alla Regione e stabilì contestualmente la sua ubicazione. Svela che durante la sospensione non si è raggiunto un accordo su una commissione composta da autorità del mondo della cultura che avrebbe dovuto scegliere il sito maggiormente idoneo.
Per RASA (Misto) su questa vicenda adesso si sta degenerando e fa un plauso sia al Sindaco che al capogruppo del PD per il loro comportamento.
Per la cronaca i consiglieri Coco e Messina comunicano di volere entrare nel gruppo misto.
Il Presidente passa poi al successivo punto all’ordine del giorno, di cui si parlerà in altro articolo.
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La breve, quanto efficace,
La breve, quanto efficace, resocontazione di Nicola Pizzillo su quanto avvenuto ieri sera in Consiglio Comunale mi spinge ad alcune brevi considerazioni.
A mio modesto avviso ieri sera si è sprecata una grande occasione per ridare, al clima politico cittadino, un segnale di inversione di tendenza rispetto anche a quanto avviene a livello nazionale.
Il Sindaco Guercio, prendendo atto della "spaccatura" esistente sull'argomento Pietra ruggeriana, ha più che saggiamente dichiarato l'intendimento di riformulare (in Giunta)nuove proposte da sottoporre, successivamente, all'attenzione del Consiglio Comunale.
Altrettanta saggia (e rispettosa delle regole, non solo procedurali) mi è apparsa la posizione del P.D. in attesa delle nuove determinazioni dell'Esecutivo sull'argomento.
Non comprendo, invece, la posizione di F.d.S che - a quanto è dato leggere - ha cercato, ad ogni costo, il voto d'Aula sull'argomento quasi si dovesse andare ad una ennesima "conta" maggioranza-opposizione.
Evidentemente c'è qualcosa che mi sfugge....perchè tale determinazione politica mi appare (ma è una mia sensazione) un tantino in contrasto con le recenti dichiarazioni di Francesco Calabrese, sull'argomento in questione, quando ribadiva che sull'argomento Pietra ruggeriana non dovevano esserci "posizioni ideologiche".
Una ultima quanto breve riflessione.
Mi fa piacere leggere dalle resocontazioni giornalistiche che, durante la sospensione dei lavori, si sia tentato (purtroppo invano) di raggiungere l'accordo sulla composizione di una mini-commissione che avrebbe dovuto coadiuvare l'Ente su tale problematica.
Era un pò la mia modesta idea proposta qualche giorno addietro anche dalle pagine di questo blog.
Mi piacerebbe, a questo punto, conoscere le motivazioni che hanno impedito l'accordo sulla composizione di questo mini organismo e - da parte dell'amico F. Calabrese - il perchè della scelta di non condividere il percorso proposto dall'Amministrazione.
Cordialmente.
La vicenda della “Pietra
La vicenda della “Pietra della Memoria”, per come sono andate le cose, è figlia di un certo modo di pensare e di agire: “o la pensi come me…o altrimenti non abbiamo niente da discutere”.
Io a questo modo di fare non ci sto! Non so tu!? Il voto in aula era un fatto di procedura, come lo chiami, tu. Ti sfugge, infatti, che il Consiglio era stato rinviato a ieri sera per arrivare ad un documento il più possibile condiviso da sottoporre al voto, ovviamente. Ebbene, questo documento, già confezionato, sebbene prevedesse l’istituzione di un’apposita commissione, ESCLUDEVA A PRIORI, che il gruppo scultoreo potesse essere collocato nel sito del Molo. Allora la domanda viene spontanea: se il Consiglio demanda alla “commissione di saggi o esperti” il dilemma su dove collocare la Pietra, per quale motivo tale commissione non avrebbe dovuto valutare anche la collocazione della stessa opera al Molo? Quanto alla saggezza del Sindaco, lasciamelo dire, la chiami saggezza, l’avere contribuito a dare seguito alla procedura amministrativa sulla “Pietra della Memoria” con chiari atti amministrativi e poi alla vigilia della sua collocazione fare marcia indietro? La chiami saggezza, l’aver speso inutilmente danaro pubblico, dei cittadini cefaludesi, per pagare il canone concessorio fino al 2015 e per stipulare la necessaria polizza assicurativa, forse inutile in questo momento? E poi sotto il profilo procedurale, mi permetto di ricordarti che il punto era stato chiesto dal PD e non dall’Amministrazione che, pertanto, nulla avrebbe potuto suggerire o proporre al riguardo. Tu stesso da ex Assessore di questa Amministrazione ti sei sentito dire tantissime volte, al pari del Sindaco, che la Giunta è semplicemente “ospite” del Consiglio. Per quanto riguarda poi la pretesa scelta saggia del PD, mi limito a dire che, evidentemente, sarà stata concordata con il primo cittadino. Ma lo trovi lineare, coerente, “saggio” il fatto di avere rivendicato un pronunciamento, una determinazione del Consiglio Comunale richiedendo l’inserimento del punto all’ordine del giorno per poi ritirarlo perché FORSE l’opinione della maggioranza del Consiglieri era diversa da quella dei proponenti il punto?
In conclusione, caro Saro, non dobbiamo prenderci in giro. Ieri sera abbiamo perso un’altra occasione per la nostra Città, piccola o grande che sia. È questo che mi fa rabbia, è questa, e sola questa, la mia rivendicazione, la rivendicazione di Forza del Sud. La politica deve assumersi il coraggio delle proprie azioni, deve saper osare il cambiamento, deve saper scegliere, deve saper decidere!! La paura dei soliti spettri purtroppo ha bloccato e continua a bloccare le scelte e le decisioni nella nostra Città. Vedremo la storia a chi darà ragione.
Con la cordialità di sempre.
Caro saro
qui secondo me non si tratta di posizioni ideologiche.
Un lungo iter di approvazione, condiviso in vari modi dall'Amministrazione, aveva portato a scegliere un sito, seppur con l'errore, ai tempi, di non interessare la cittadinanza ed il consiglio.
Si è deciso ad un certo punto che il Consiglio Comunale dovesse determinarsi, e di fatto era chiamato a determinarsi sull'ubicazione al molo, con un si, con un no, o con nuove proposte anche di singoli gruppi, che sarebero state votate in aula.
Cosa pensi potrà cambiare quando la giunta effettuerà nuove proposte, possibilmente senza l'ausilio di esperti o sovrintendenti, qualora il consiglio non dovesse comunque trovare un'accordo?
Secondo me ci stiamo impantanando su questioni di principio mentre Cefalù affonda nelle sabbie mobili.
Il metodo migliore per capire se la statua, che alla fine è emerso essere alta solo 4,5 metri, contrastava con il luogo, poteva essere quello di provare a collocarla.
Mauro Caliò
Due domande per Mauro Caliò?
Caro Mauro
ti voglio rivolgere due domande:
1 - nell’intervento di Pino Lo Presti “Un Evento che resterà nella memoria - La Pietra della Memoria” (http://www.laltracefalu.it/node/3404) leggo che l’altezza totale della scultura è di mt. 5,75 - comprensiva dei 60 cm di plinto -, da cui deduco che, per la parte fuori terra, la Pietra della Memoria è alta mt. 5,10;
come è possibile che adesso “emerge” che la statua è alta mt. 4,50.?
Pur essendo stato, infatti, sin dall’inizio, favorevole alla collocazione della scultura al Molo, una mia perplessità è sempre stata la sua altezza; avrei preferito una scultura di dimensioni minori – 4 metri circa – in modo comunque da restare al di sotto del muro della diga foranea del molo, “chiusa” e “protetta” dal paramento in pietra dello stesso muro di cui non conosco l’altezza esatta ma che non credo superi i 4,50 mt.
2 – Come ho avuto già modo di scrivere in un altro mio intervento “Una terza ipotesi per la Pietra della Memoria” (http://www.laltracefalu.it/node/3815), non credi che, rispetto al metodo di “provare a collocarla”, un modo migliore e, soprattutto, più rapido ed economico per verificare le diverse ipotesi di collocazione della Pietra della Memoria sia quello di utilizzare un software per la progettazione CAD col quale realizzare dei disegni architettonici in 3D in grado di permetterci di collocare virtualmente la scultura e di valutare, di volta in volta, l’impatto, le sue positività e le criticità che essa può avere nei vari luoghi prescelti.
Grazie sin d'ora della tua sicura attenzione
Risposte alle domande di Gianfranco D'Anna
Caro Gianfranco.
Rispondo alle tue due domande.
1 - Sul sito che riguarda l'opera (www.ruggero-cefalu.net), alla sezione "domande ricorrenti", viene precisato che il gruppo scultoreo è alto 4 metri e verrà posizionato su un basamento di 60 centimetri, per un totale quindi di 4,6 m., per l'esattezza. Dato che sembra essere stato confermato direttamente dall'autore. Parliamo quindi di un'altezza decisamente inferiore ai due pali dell'illuminazione.
Considerati i vari punti di vista, ritengo che non dovrebbe essere mai visibile oltre il muro in pietra, soprattutto per chi passa dal mare in barca. Anche dalla piazza e da porta pescara, considerate le relative quote rispetto al molo, la statua non dovrebbe risultare particolarmente svettante.
2 - Per quanto con un buon programma CAD si potrebbe ottenere un modello discretamente attendibile, ritengo che non corrisponderebbe mai a quella che è la reale sensazione di chi osserva dal vivo, oltretutto muovendosi nello spazio.
Un'alternativa realistica sarebbe quella di una "proiezione olografica", che permetterebbe cioè di proiettare un'immagine tridimensionale a scala reale contro una nebbia creata artificialmente, ma è una tecnica costosissima.
Altra ipotesi potrebbe essere quella di collocare un modello ligneo (anche bidimensionale).
Ritengo comunque che il metodo migliore per verificare ed eventualmente iniziare a prendere confidenza con l'opera, sia quello della collocazione temporanea, che era stata comunque prevista all'interno dell'ottagono di Santa Caterina nel documento predisposto per l'approvazione in Consiglio, in attesa della scelta di un nuovo sito.
Se quindi è previsto di affrontare due volte le spese di collocazione, perchè non provare da subito il sito per il quale era stata pensata l'opera?
Cordialmente
Mauro Caliò
Francesco,la tua
Francesco,
la tua "provocazione" non può che farmi dialetticamente piacere.
Chiedi a me come la penso sul "o la pensi come me o non abbiamo niente da discutere" ?
Credo che la mia (breve) esperienza consiliare e politica dia la risposta - qualora a te sconosciuta (ne dubito...) - al quesito rivoltomi.
E' opportuno, però, chiarire che non ero a conoscenza che il documento fosse già stato "confezionato" e che la eventuale nomina della mini-commissione di esperti escludesse a priori la location del Molo.
Ho parlato di saggezza (politica) del Sindaco perchè così mi appare il gesto avuto riguardo alla grande confusione e querelle scoppiata intorno a tale argomento.
Come dire, calmiamo le acque e riparliamone tutti insieme.
Certo, politicamente il gesto di distensione messo in atto dal P.D. può lasciare spazi interpretativi per altre tesi (tu dici è stata concordata col Sindaco, io posso solo prendere atto di tale tuo pensiero), ma in quel momento mi è sembrato animato da intenti propositivi: d'altra parte il Sindaco (così leggo) ha comunicato che avrebbe portato all'attenzione del Consiglio una varietà di potenziali soluzioni. E allora, mutuando quel concetto tanto caro anche a Mauro Caliò, vediamole queste nuove proposte, analizziamole ed alla fine decidiamo !
Spostare il tutto sul "pro-Molo / contro Molo" non mi appare conducente (e so che non è la tua posizione).
Come, pure, personalmente non accetto "lezioncine" su ciò che è Arte o non lo è: non sarò il Prof. Argan ma da cittadino HO IL DIRITTO di esprimere la mia modesta opinione e ribadisco che, a mio avviso, l'area della Marina non appare la più idonea senza per questo denigrare in alcun modo il valore e la bellezza dell'opera dell'Artista.
L'Arte non è riconducibile in confini ben marcati, è rimessa anche alla libera valutazione e critica di chi "guarda", sia che si tratti di una statua "alta solo 4,5 metri" ovvero di una statua dalle notevoli dimensioni pari a 4.5 metri !!
Come vedi lo stesso dato geometrico può avere differenti valutazioni.
Torno, e concludo, sull'aspetto politico.
Se la mossa del P.D. (come tu lasci trasparire) fa parte di un "accordo" più complesso....ne vedremo presto gli effeti ed il prosieguo.
Però, come vedi, ancora una volta finiamo per parlare di sigle, di partiti, di gruppi.....e la statua non si sa dove metterla !
Noi e altri sapevamo dove
Noi e altri sapevamo dove metterla. Ma questo non piaceva ad altri.
Ecco il documento proposto durante la sospensione
Al sig. Presidente del Consiglio Comunale di Cefalù
OGGETTO: Mozione sul Punto all’o.d.g. “Relazione degli Assessori alla Cultura e al Turismo in merito al progetto ‘Cefalù città di Ruggiero’, nell’ambito del quale è anche prevista la collocazione di una statua dedicata a re Ruggiero II”.
I sottoscritti Consiglieri comunali,
PREMESSO CHE
•da circa due mesi si è data ampia pubblicità, tramite giornali telematici, trasmissioni radiofoniche locali e un sito dedicato, a un Progetto “Cefalù città di Ruggiero”, promosso dall’azienda privata “Laboratorio Federiciano S.a.s. di Palermo”, che, con il sostegno specifico dell’Amministrazione comunale, sembra voler pianificare e gestire eventi, iniziative, attività formative e promozionali e quant’altro riguarda l’intero ambito locale della cultura;
•nelle comunicazioni relative al suddetto Progetto “Cefalù città di Ruggiero” si indica come sede dello stesso l’immobile di Via Giovanni Amendola 4, sede storica del Comune di Cefalù, e che per le riunioni del Progetto si fa riferimento all’Ufficio Patrimonio del Comune di Cefalù;
•l’Amministrazione comunale ha accettato in comodato d’uso dalla Regione Sicilia – Assessorato
ai BB.CC., in data 14.11.2007, l’opera scultorea del maestro prof. Salvatore Salvato, dal titolo “La Pietra della Memoria”, in onore del re normanno Ruggero II , rifondatore della nostra Città e promotore dell’edificazione del Duomo Cattedrale famoso in tutto il mondo;
•il maestro Salvatore Salvato è il legale rappresentante del suddetto Laboratorio Federiciano, che è promotore del Progetto “Cefalù città di Ruggiero”;
•l’Amministrazione comunale ha indicato, in accordo con la Soprintendenza BB.CC. di Palermo, in data 31.07.2006, come sito di collocazione della suddetta Opera il caratteristico molo della Marina, in considerazione della leggenda popolare che porrebbe in tal luogo l’arrivo di Ruggero II nella nostra Città;
•nelle ultime settimane si è sviluppato in Città un partecipato dibattito, tramite organi di stampa, specie telematica, ma anche nella pubblica opinione, fra quanti concordano sull’ubicazione del monumento nel luogo proposto dall’Amministrazione comunale e quanti dissentono da questa indicazione per via della notevole mole dell’Opera (alta 5,75 m) in rapporto ad un sito, come il molo della Marina, giudicato di singolari delicatezza sul piano paesaggistico e valenza storico- antropica
•che, nel suddetto dibattito, sono recentemente intervenuti autorevoli esponenti della Cultura, ben noti sia in Italia che all’Estero, come la scrittrice Dacia Maraini, l’artista e critico d’arte Nicolò D’Alessandro, e, in specie, due cittadini onorari di Cefalù, cioè lo scrittore Vincenzo Consolo e l’archeologo Amedeo Tullio, i quali tutti hanno espresso, in modo unanime, la loro contrarietà all’ubicazione della suddetta “Pietra della Memoria” presso il molo della Marina, chiedendo invece di tutelare e valorizzare costantemente i caratteri storico-antropici di tale singolare luogo,
preservandolo integro dal degrado e da ogni alterazione della sua preziosa identità.
RITENUTO CHE
•è l’Amministrazione comunale, in sinergia con il Consiglio comunale, la responsabile sia della politica culturale locale sia della pianificazione delle attività pubbliche ad essa connesse;
•vanno acquisiti ulteriori e più articolati elementi di conoscenza, da parte della Città e delle sue Istituzioni, nel merito del Progetto “Cefalù città di Ruggiero”, delle sue finalità, metodologie e strategie culturali;
•non è comprensibile come possa un Progetto promosso da un laboratorio artistico privato avere come Sede un immobile istituzionale o addirittura l’Ufficio Patrimonio dell’Ente comunale;
•l’Opera del maestro Salvato, “La Pietra della Memoria”, riveste particolare importanza per la consapevolezza culturale della Collettività cittadina e la sua collocazione interviene in modo più che significativo sul valore urbanistico, paesaggistico e storico-antropico del sito di ubicazione;
•data la suddetta sua importanza storico-culturale, va messo in atto, tempestivamente ma per un congruo lasso di tempo, un processo di assimilazione collettiva dell’Opera da parte della Città e dei suoi visitatori, affinché la “Pietra della Memoria” diventi effettivamente tale, e in un sentire diffuso, per le sue reali caratteristiche, dimensioni e finalità;
•sono condivisibili le perplessità, manifestate da numerosi cittadini, da due concittadini onorari, da altri autorevoli esponenti della cultura, esperti di storia, antropologia e di arte, rappresentanti di associazioni culturali, sulla scelta di collocare la suddetta “Pietra della Memoria” presso il molo della Marina, sia per le dimensioni notevoli dell’Opera, che avrebbero un pesante impatto sulla delicatezza paesaggistica del sito, sia per preservare l’Opera stessa dall’esposizione agli agenti atmosferici e marini, che avrebbero certe, rapide e gravi conseguenze sull’integrità del monumento;
•il Comune di Cefalù, in base al Comodato d’Uso richiamato in premessa, è responsabile della conservazione e custodia “con cura e diligenza” della scultura, essendo altresì a suo carico tutte le spese di custodia, assicurazione e manutenzione dell’Opera;
•il Consiglio Comunale, espressione elettiva della Città, ha il diritto-dovere di esprimersi su tutto quanto concerne questioni culturali di pubblico interesse e scelte, come questa in oggetto, che si
pongano come di particolare valenza urbanistica e antropica.
SENTITI
•la relazione dell’Assessore al Turismo, che ha esposto e argomentato i vari passaggi cronologici e burocratici relativi all’acquisizione in comodato d’uso della scultura, al suo iter di ubicazione e agli eventi culturali ad esso connessi, nonché, per quanto a sua conoscenza, le notizie inerenti il Progetto “Cefalù città di Ruggiero”;
•l’intervento del Sindaco, che ha espresso il suo personale parere contrario alla collocazione della statua sul molo della Marina, condividendo le suddette ragioni di molti cittadini ed esperti, ma proponendo anche di conservare la Pietra della Memoria entro l’Ottagono di S. Caterina, luogo centrale e istituzionale della Città, soprattutto al fine di preservarne l’integrità da eventuali atti di vandalismo e dagli agenti atmosferici, risparmiando le spese di locazione in area demaniale e, oltremodo, su quelle di installazione, custodia e manutenzione;
•i contributi in Aula di numerosi Consiglieri comunali;
IMPEGNA
il Sindaco e l’Amministrazione comunale
•ad assumersi l’iniziativa e la responsabilità di una fattiva e incisiva politica culturale, di eventi e iniziative volte alla promozione e alla valorizzazione dello straordinario patrimonio culturale della Città, senza delegare a privati, singoli o associati, sue prerogative come la pianificazione, l’indirizzo, la gestione complessiva delle attività inerenti la Cultura a livello locale;
•ad evitare ogni possibile confusione tra l’Ente pubblico e progetti o agenzie culturali di privati, tramite l’ubicazione delle loro sedi presso immobili istituzionali o addirittura uffici comunali;
•a costituire una commissione mista di consiglieri comunali, comprovati esperti d’arte e studiosi di storia, che, a titolo totalmente gratuito, in breve tempo, di concerto con l’Amministrazione comunale e con l’Autore stesso dell’Opera, individui un sito alternativo a quello della Marina, che sia idoneo alla collocazione della Pietra della Memoria, studiando anche le più opportune iniziative per dare seguito alla volontà condivisa di valorizzare l’intima relazione di Cefalù con Ruggero II;
•a procedere, nelle more dei lavori di studio della suddetta commissione, alla collocazione della scultura nella sua interezza, secondo i più brevi e indispensabili tempi tecnici, entro l’Ottagono di S. Caterina, rispettando così anche le attese delle varie associazioni locali che hanno offerto lodevolmente la loro disponibilità per celebrare nel modo migliore l’accoglienza dell’Opera del maestro Salvato da parte della Città tutta;
•a garantire che lo spazio dell’Ottagono di S. Caterina, in cui si porrà la Pietra della Memoria, possa essere giornalmente aperto e fruibile da cittadini e visitatori, dando vita ad un virtuoso iter di integrazione, promozione e formazione culturali, che si ritengono prioritarie, indispensabili e preparatorie ad ogni ulteriore, auspicabile valorizzazione della memoria di Ruggero II in questa nostra città di Cefalù.
Cefalù, 22.02.2011
I Consiglieri Comunali
Il treno che stiamo perdendo ….
Il treno che stiamo perdendo non è quello che porta alla collocazione di un opera d’Arte a Cefalù - al Molo o in un altro luogo all’interno o all’esterno del centro storico.
Il vero treno che stiamo perdendo è, ancora una volta, quello che porta a dimostrare l’Amministrazione di Cefalù capace di gestione un tema delicato.
Ancora una volta – esattamente come è, ad esempio, accaduto per la Rocca – l’Amministrazione, passata ed attuale, ha, dapprima, operato nel silenzio e, quando l’argomento è divenuto pubblico, non è stata in grado di gestire il dibattito, non è stata in grado di rendere proficue le idee che emergevano da questa discussione, non è stata in grado di dare delle risposte certe.
L’idea di nominare una commissione che possa esprimere dei pareri ritenuti più autorevoli, che possa indirizzare verso una scelta appropriata e condivisa dalla maggior parte della cittadinanza, che, se necessario, possa giudicare, ancora una volta, viene al termine e non all’inizio di un percorso quando ormai ci si è resi conto che, da soli, - e non perchè a Cefalù manchino le risorse umane - non si riesce a trovare una soluzione.
Caro Gianfranco, le
Caro Gianfranco, le soluzioni sono anche da ricercare nei principi democratici e istituzionali che regolano la nostra società. Credo non ci voglia molto! Del resto si era chiesto proprio questo al Consiglio!