Lettera del prof. Amedeo Tullio

ritratto di Staff

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Consiglio Regionale Sicilia
Presidente Prof. Amedeo Tullio

- Al Sig. Sindaco di Cefalù
- Al Presidente del Consiglio Comunale di Cefalù
e p.c.
a quanti amano Cefalù

Oggetto: Collocazione monumento a Ruggero II

Ho appreso purtroppo, con notevole ritardo ed in vista dell’apposita riunione posta all’O. d G. del Consiglio Comunale, della realizzazione di un grande monumento a Ruggero II e dei problemi relativi alla sua ubicazione.
Come Cittadino onorario di Cefalù, ma anche come Presidente Regionale di Italia Nostra, e soprattutto come studioso che ha fatto di Cefalù il centro dei suoi interessi, desidero avanzare una vibrata protesta.
L’iniziativa, in se valida, però abbisogna di una particolare attenzione ed un rispetto non meno attento per i “segni” dell’antica città. Una delle mozioni vuole infatti la collocazione del monumento sul molo del porticciolo di Cefalù che è uno dei punti forti non solo del paesaggio generale, ma anche della configurazione dell’antico frourion (fortezza) costruito come dice Edrisi “sopra scogli contigui alla riva del mare”. La statua ne romperebbe l’equilibrio senza aggiungere nulla.
Più accettabile, invece, l’altra ipotesi che vede la collocazione di questo monumento all’inizio del lungomare (a Piazza Cristoforo Colombo o nei pressi) dove la maggiore spazialità e la non concomitanza con “segni” dell’antica Città potrebbero forse (se la collocazione è felice e non solo ingombrante) costituire un elemento di richiamo ed un arricchimento non indifferente.

Mi auguro che il Consiglio Comunale voglia tenere presenti questi aspetti nel prendere la giusta decisione e resto a disposizione per eventuali chiarimenti ed approfondimenti.

Cordiali saluti

Prof. Amedeo Tullio
Cittadino onorario di Cefalù
Il Presidente Regionale di Italia Nostra

ritratto di Salvatore Culotta

collocazione monumento

Sarebbe molto interessante cogliere dall'appunto del Prof. A. Tullio il particolare riguardante l'antica fortezza,per non perdere la memoria di quel che avevamo,e mettendo in atto delle iniziative, ovviamente progettuali, per salvaguardare ed evidenziare questa preesistenza.

ritratto di Saro Di Paola

AL PROF. TULLIO : UN AIUTO A CAPIRE

Secondo il prof. Tullio il molo "è uno dei punti forti della configurazione dell’antico frourion (fortezza) costruito come dice Edrisi “sopra scogli contigui alla riva del mare”..... e la statua ne romperebbe l’equilibrio".

Per quanto si riesca a vedere con gli occhi dell'osservatore comune, la zona del molo nella quale è prevista la collocazione della statua è una di quelle lungo le quali non sono visibili consistenti tracce di quella che era "l'antica fortezza costruita sopra gli scogli contigui alla riva del mare".

Se così dovesse essere significherebbe che, nella zona del molo, la configurazione della fortezza può essere, soltanto, immaginata.
Dallo studioso che sa di Edrisi e dal comune osservatore che, facendo il periplo del centro storico, ben vede la fortezza,laddove l'uomo non è riuscito a nasconderla.

Se così dovesse essere, cioè se nella zona del molo non sono visibili tracce o elementi della fortezza che ne possano fare cogliere la originaria configurazione, è per me difficile, se non impossibile, comprendere le ragioni per le quali la statua possa rompere l'equilibrio della configurazione di una entità -la fortezza-che, in quella zona, non esiste.

Sarei particolarmente grato al prof. Tullio se mi aiutasse ad uscire dalla difficoltà da me esposta.

ritratto di Staff

Il prof. A Tullio risponde

Sono lieto di rispondere anche se mi sembrava ovvio il significato. L'equilibrio si rompe perchè la statua verrebbe ad inserirsi tra il mare e l'antico frourion e non perchè necessariamente in quel punto esistano o non esistano resti... tra il mare, la muraglia (ben conservata anche se con rifacimenti ed inserzioni posteriori e con la porta che fin dall'atichità doveva eistere in quel punto e che nel Seicento è indicata come una delle porte dell'antica Città

SONO SEMPRE DISPONIBILE PER CHIARIMENTI ED INFORMAZIONI SULLA CITTà CHE MI HA ADOTTATO E PER LA QUALE HO SPESO BUONA PARTE DEL MIO IMPEGNO SCIENTIFICO
Corsiali saluti
Amedeo Tullio

ritratto di Saro Di Paola

GRAZIE PROF. TULLIO !

Caro Amedeo,
ti sono veramente grato per avere risposto alla mia domanda.

La tua risposta, per me, è come la ciliegia.
Nel senso che mi "tira" un'altra domanda.

Una domanda dalla quale capirai che se, per quanto avevi scritto nel tuo parere, avevo avuto DIFFICOLTA' A CAPIRE cosa tu avessi inteso per "rottura dell'equibilibrio della configurazione del frourion", per quanto, invece, hai scritto nella risposta alla mia domanda, sono nella IMPOSSIBILITA DI CAPIRLO.

Infatti, eccoti la ciliegia di un'altra mia domanda :

non è stato, e non è, PROPRIO IL MOLO che, per essere stato "INSERITO", già da secoli, "TRA IL MARE E L'ANTICO FROURION" ha, già da secoli, non rotto ma SQUASSATO L'EQUILIBRIO DELLA CONFIGURAZIONE DEL FROURION MEDESIMO ?

Se concludessi ringraziandoti per la disponibilità che, nella tua risposta, hai manifestato nei confronti della "CITTA' CHE TI HA ADOTTATO", sarei banale.

Concludo dicendoti che, da cefalutano, DELLA TUA DISPONIBILITA' SENTO
L'ONORE E L'ORGOGLIO!