Ato Idrico- singolare proposta di Concordato preventivo

ritratto di Gaetano Lapunzina

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PROVINCIA REGIONALE DI PALERMO
Gruppo consiliare Partito Democratico

Comunicato Stampa

"Ato Idrico. Singolare proposta di Concordato preventivo, verosimile fonte di nuovi aumenti tariffari. Avanti spieghi come intende recuperare 4 milioni di euro concessi tramite anticipazioni di cassa".

E’ assai singolare la proposta di “Concordato preventivo” avanzata ieri da APS SPA, attraverso cui la Società, gestrice del Servizio Idrico nell’ATO Palermo 1, pare chiedere agli Enti Locali, e quindi ai cittadini, di farsi carico delle ingenti perdite accumulate, verosimile fonte, pertanto, di nuovi aumenti tariffari.

Più singolare, che il Presidente della Provincia, molte settimane prima della formalizzazione di una siffatta ipotesi, mostrasse di conoscerne i dettagli, tanto da esplicitarli attraverso i Media, e che, avendo convocato una Assemblea dei Sindaci sulla proposta ben prima che fosse ufficializza, da giorni tiene riunioni separate con rappresentanti degli Enti locali, illustrandone i dettagli. Non si comprende come tutto ciò si relazioni o possa interferire con la Procedura Arbitrale da tempo attivata a garanzia degli interessi pubblici.

Le decisioni sul futuro del Servizio Idrico, di cui auspichiamo la completa ripubblicizzazione, debbono necessariamente passare attraverso le Assemblee consiliari. Il Presidente Avanti venga immediatamente in Consiglio a relazionare sul punto, già posto, su nostra richiesta, all’Ordine del Giorno, spiegando, prima di ogni cosa, come intende recuperare al Bilancio dell’Ente i quasi 4 milioni di euro finora concessi, tramite anticipazione di cassa, all’Ato Idrico.

Gaetano Lapunzina

Capogruppo Partito Democratico

ritratto di Pino Lo Presti

Si sa qualcosa

su quella grossa perdita "in Borsa" della "Provincia"?
Anche quelli sono soldi dei cittadini di cui non si sa in tasca di chi siano andati a finire, e senza che sia ben conosciuto chi dobbiamo ringraziare per entrambi i "travasi" di denaro.

ritratto di Rosario Fertitta

Approfitto di questo spazio

Approfitto di questo spazio per chiedere a Gaetano Lapunzina, quale capogruppo del P.D. in Consiglio Provinciale:
1)esiste un provvedimento /atto deliberato dalla Conferenza dei Sindaci dell'ATO che autorizza il Presidente della Provincia a concedere ad APS questa anticipazione di cassa ?
Se la risposta è negativa devo ritenere che di questo eventuale nuovo esborso dovrà risponderne DIRETTAMENTE la Provincia e non anche, pro quota, i singoli Comuni componenti l'ATO idrico..
2) La presentazione di una proposta di concordato preventivo non doveva passare preliminarmente e necessariamente dal vaglio di quell'unico organo assembleare che è la Conferenza dei Sindaci ?
3) L'avere proposto un concordato preventivo non costituisce - quantomeno politicamente - un formale riconoscimento di "fallimento" di quella "mission" tanto cara in ambito provinciale circa la privatizzazione della gestione del servzio idrico, e dovrebbe indurre se non obbligare proprio il Presidente ad attivare tutte le procedure contrattuali per rescindere (anche in danno) il rapporto contrattuale con APS ?
Grazie anticipatamente per le risposte che vorrai dare.

ritratto di Gaetano Lapunzina

Rispondo volentieri

Rispondo volentieri, per quel che so, ai quesiti rivoltimi dall’Avv. Rosario Feritta:
1)Chiarisco, preliminarmente, che le somme sono state concesse all’A.A.T.O. (Autorità Ambito Territoriale Ottimale), e non già all’APS Spa, Società che, com’è noto, gestisce il servizio. Ciò, per far fronte ai mancati trasferimenti che la medesima Società avrebbe dovuto disporre nei confronti dell’Autorità d’Ambito, per canoni di concessione; Tali somme erano necessarie per il funzionamento della medesima Autorità d’Ambito e le spese rientrano, almeno lo presumo, nei bilanci che l’Assemblea dei Sindaci ha, nel tempo, approvato. Oltretutto, la Convenzione di Cooperazione prevede che la Provincia anticipi le risorse “per la fase di primo funzionamento della Segreteria tecnico operativa”, con obbligo di restituzione da parte dell’ATO. La Provincia è, quindi, creditrice nei confronti dell’A.T.O. (ossia tutti i Comuni), e l’ATO è a sua volta creditore di APS, per ciò che saranno gli esiti del contenzioso che è in corso presso il Collegio Arbitrale. Se, attraverso quanto previsto dal Concordato preventivo, i creditori entreranno nella nuova Società per l’importo dei crediti, gli Enti dovranno farsene carico, diventando, nel contempo azionisti.
2)Se, come annunciato, si tratta di costituire una nuova società, con dentro gli stessi Comuni (più gli altri creditori), ritengo che, a norma di legge, la decisione spetti agli Organi consiliari, e non già ai Sindaci. La proposta di concordato è stata depositata solamente venerdì scorso (28/01). Ciò che sorprende è come il Presidente della Provincia, già con provvedimento del 04 gennaio, avesse provveduto a convocare, per il 26 e 27 gennaio, l’Assemblea dei Sindaci, con all’Ordine del Giorno “Proposta avanzata da APS Spa in merito alla gestione del S.I.I. nell’ATO 1 di Palermo”. Poi, l’Assemblea, “per improrogabili impegni istituzionali”, è stata spostata al 11 e 14 febbraio, mentre si susseguono riunioni con gruppetti di Sindaci.
3)La terza ed ultima risposta mi sembra contenuta nella domanda stessa. Concordo con pienamente con l’Avvocato Fertitta sul concetto di “Fallimento” della privatizzazione. Fallimento che, dopo il considerevole aumento di tariffe già subìto, i cittadini rischiano di dover pagare ulteriormente, facendosi carico delle perdite della Società. Preludio, come ho immaginato, di un nuovo aumento tariffario. Ciò va a tutti i costi impedito, puntando alla totale ripubblicizzazione del Servizio e lasciando che le perdite maturate ricadano su chi le ha formate.

Cordialmente
Gaetano Lapunzina