La mia lettera a Mons. Manzella e la risposta di S.E. Rev.ma
4 Gennaio 2011, 15:46 - Gianfranco D Anna [suoi interventi e commenti]
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La mia lettera a S.E. Rev.ma Mons. Manzella
Eccellenza Reverendissima,
in questi giorni ho avuto modo di entrare nella Basilica Cattedrale di Cefalù e di notare, con mio grande piacere, che, finalmente dopo tanti anni, sono ripresi, all’esterno ed all’interno del Duomo, i lavori per ridare dignità ad un luogo che sempre di più somigliava ad un cantiere abbandonato.
Da Cefalùnews apprendo che tutto questo è dovuto all’interessamento di Sua Eccellenza che tanto ha fatto e, sono certo, tanto farà per ridonare decoro e lustro a tante opere “dimenticate”, dal Monte di Pietà alla Chiesa della Trinità, dalla Chiesa dell’Annunziata alla Chiesetta di San Biagio ed ora al Duomo, simbolo di Cefalù e dei Cefalutani.
Una preghiera, però, vorrei rivolgere a Sua Eccellenza.
Sul Duomo, sugli interventi che negli ultimi venti anni sono stati realizzati e su quelli che sono previsti ci sarebbe tanto da discutere ma non è questo ciò che mi sta a cuore in questa mia richiesta.
Da fedele, da cefalutano e da docente di storia dell’arte che in diverse circostanze si è recato in Cattedrale per farla conoscere ed apprezzare ad amici ed alunni, da amante dell’Arte, Le chiedo se sia giusto che chi entra nel Duomo, al di fuori degli orari delle SS. Messe o delle varie celebrazioni, debba muoversi in un luogo quasi completamente buio.
La Cattedrale, come qualsiasi altra chiesa, è la Dimora di Cristo, è luogo di preghiera per i cristiani ma il Duomo di Cefalù, al di là del riconoscimento ufficiale di Patrimonio dell’Umanità che speriamo arrivi presto da parte dell’UNESCO, è anche un monumento unico, un opera d’Arte e d’Architettura conosciuta e visitata da turisti di tutto il mondo.
Nessuno di noi vive in una casa buia, nessuno di noi non illumina ancor di più la propria casa quando riceve anche un solo ospite e non credo che il Cristo, Padrone di Casa del Duomo, Padrone della Domus, debba “vivere” al buio, debba ricevere al buio i propri figli e fedeli che in un qualsiasi momento della giornata si vogliono avvicinare a Lui, debba accogliere al buio anche i semplici turisti - in questo termine sono inclusi anche coloro che viaggiano per conoscere, per visitare, per motivi religiosi e di pellegrinaggio.
Nelle pagine del Vangelo aperto che Gesù ci mostra tenendolo nella mano sinistra si leggono, in lingua greca e latina, le seguenti parole: «Ego sum lux mundi: qui sequitur me non ambulat in tenebris sed habebit lumen vitae» = Io sono la luce del mondo: chi mi segue non cammina tra le tenebre ma avrà la luce della vita (Giovanni 8,12). Luce di Fede, luce spirituale, certo, ma che diventa materiale per permettere ai nostri occhi di “vedere”.
Eccellenza, con questa mia preghiera, non Le chiedo di illuminare l’intero Duomo per l’intero arco della giornata ma, per lo meno, di mantenere illuminata la zona del bema, la zona dei mosaici, di modo che il Cristo Pantocratore, con la Vergine, gli arcangeli, gli apostoli e gli evangelisti, possa degnamente accogliere chi entra in Cattedrale.
Certamente tutto questo ha un costo ma è una spesa affrontabile di fronte al significato che questo gesto di ospitalità ed accoglienza assume e le nuove tecnologie nel campo dell’illuminazione a risparmio energetico potranno certamente venirci incontro con piccoli interventi a breve termine e con un progetto generale a più lungo termine.
Certo che Lei, Eccellenza, si mostrerà sensibile a questa mia preghiera, colgo l’occasione per porgerLe i miei più cordiali saluti e più sinceri auguri per un buon anno nuovo.
Cefalù, 29 dicembre 2010
Salvatore Gianfranco D’Anna
La risposta di S.E. Rev.ma Mons. Manzella alla mia lettera
Illustrisssimo Professore
Le sono sinceramente grato per la lettera del 29 dicembre u.s. e per i sentimenti che esprime.
Prendo atto di quanto Lei espone e penso che qualcosa si potrà anche rivedere e migliorare.
Con grande cordialità ricambio i più fervidi auguri per il nuovo anno.
Cefalù, 30 dicembre 2010
Vincenzo Manzella
Eccellenza Reverendissima,
La ringrazio pubblicamente per la tempestività della risposta alla mia lettera e per quanto, sono certo, Lei metterà in atto per valorizzare maggiormente il Duomo di Cefalù.
Salvatore Gianfranco D’Anna
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GRAZIE !
Egregio Gianfranco,
sono certo che non me ne vorrà se i sentimenti della mia gratitudine, per quanto, dopo la Sua lettera, in termini di "lux" sarà migliorato all'interno della Cattedrale, prima che a Lei, io li esprima a Sua Eccellenza il Nostro Vescovo Vincenzo.
L'importante è che "fiat lux"
Non ho certamente scritto questa lettera con l'intento di poter dire: Ecco, grazie a me....
L'importante è "rivedere e migliorare" la fruizione del Duomo, l'importante è che "fiat lux".
SI' : FIAT LUX!
Avessi pensato a quel Suo "intento" non mi sarei sentito di commentarLa.
Me ne sarei guardato!
Sì l'importante è che "FIAT LUX" !
E che luce sia....
francamente credo che di "luce materiale" ve ne sia fin troppa, quella che manca o si va affievolendo è la "Luce di Fede, luce spirituale, morale ed etica.....