"L'Amministrazione non incassa le somme e deve pagare il triplo"

Non sono esperto di Diritto Amministrativo, però, qualche dubbio sulla applicabilità della sentenza del Consiglio di Giustizia Amministrativa al lungomare di Cefalù mi permetto di nutrirlo.
Sono dubbi dell'uomo della strada.
Ovviamente.

Infatti, per quanto sia, indubbiamente, vero che gran parte del lungomare ricada su area del Demanio Marittimo. può sostenersi che il lungomare -sede stradale,marciapiedi, aiuole- sia strada del Demanio Marittimo ?

E', forse, il Demanio che l'ha costruito e ne cura la manutenzione come, per restare nell'ambito della sentenza citata,è stato, ed era, per l'attuale via Roma prima che l'ANAS la cedesse al Comune ?

Il Lungomare di Cefalù ricade su area del demanio marittimo e il Comune di Cefalù ha una concessione con precise indicazioni per l'utilizzo.

Caro Rosario, mi consentitari di dirti che le motivazioni che supportano la tua certezza -"NON CI SONO DUBBI"- hanno aumentato quelli che già nutrivo.

Infatti, senza considerare il fatto che il lungomare di Cefalù non ricade per intero su area del Demanio marittimo, per quanto "precise" possano essere, e siano, "le indicazioni per l'utilizzo contenute nella concessione" le stesse non possono prevedere alcunchè relativamente alle strisce blu che, mi correggerai se sbaglio, sono state istituite con un Decreto Legislativo del 1992, certamente successivo alla concessione medesima.

Mi vengono spontanee alcune domande :

Perchè mai il Demanio marittimo che, secondo te, è il proprietario del lungomare di Cefalù ha permesso che il Comune di Cefalù, dopo avervi istituito le strisce blu, per anni se ne sia incassati i proventi ?

Perchè mai nessuno ha pensato di chiedere al demanio la manutenzione ordinaria e straordinaria del lungomare ?

Perchè mai il belvedere di fronte al Tourist è stato rifatto a spese del Comune ?

Mi pare inutile che ti precisi che i miei dubbi non sono alimentati da ALCUN INTENDIMENTO POLEMICO nei tuoi confronti.

questa sconosciuta.
In materia di multe per violazione al Codice della strada ma non solo, stante il continuo stillicidio di cause perse dal Comune, occorrerebbe dare l'indirizzo all'Ufficio contenzioso di applicare obbligatoriamenteo l'istituto giuridico in oggetto.

Quindi quest'ultimo, ove dovesse ricevere un ricorso avverso una contravvenzione, prima di dare incarico ad un legale e/o di resistere in giudizio, dovrebbe studiare il verbale coadiuvato dal Capo della Polizia Municipale e, una volta verificata la sussistenza delle doglianze del cittadino,imporre al responsabile del procedimento di ANNULLARE IL VERBALE IN AUTOTUTELA.

Si eviterebbero tutti questi esborsi per spese legali, che fanno lievitare una multa di 35 euro in un debito fuori bilancio di migliaia di euro, pagato dall'intera comunità.

Tra l'altro lo Stato ha previsto nella legge Finanziaria 2005 all'art. 1 co. 136 che: "Al fine di conseguire risparmi o minori oneri finanziari per le amministrazioni pubbliche, può sempre essere disposto l'annullamento di ufficio di provvedimenti amministrativi illegittimi, anche se l'esecuzione degli stessi sia ancora in corso".

Con questa norma innovativa il legislatore ha così trasformato, l’annullamento in autotutela da atto discrezionale per antonomasia a comportamento dovuto, alla sola condizione che ne derivi per l’Amministrazione una diminuzione di spesa.

Cosa si aspetta a prenderne atto nel nostro Comune? Mah...

Caro Saro, la mia certezza deriva dalle informazioni assunte, presso l'Assessorato Territorio ed Ambiente, qualche giorno prima di fare quella dichiarazione in pubblica seduta.Nei prossimi giorni presenteremo un esposto dettagliato sulla vicenda, che presto sarà discussa in Consiglio comunale.