Consiglio Comunale del 22 dicembre 2010 – Cronaca Flash
23 Dicembre 2010, 11:37 - Staff [suoi interventi e commenti] |
Presenti: Barracato,Franco, Lapunzina, Fatta, Gattuso, Genovese, Calabrese, Greco, Messina, Scialabba, Sideli, Mangano. (Il consigliere Messina ha lasciato l'aula qualche minuto dopo l'appello)
Quella che ha avuto luogo mercoledì 22 dicembre è stata una breve ma significativa seduta del Consiglio Comunale.
Breve, perché dopo la discussione di appena due punti, riguardanti il riconoscimento di debiti fuori bilancio, l’allontanamento del Consigliere Genovese ha fatto venir meno il numero legale; significativa perché ha reso evidente lo sbando in cui si trova quella che fu la maggioranza che sosteneva la Giunta Guercio e il fatto che alcuni esponenti di questa ex maggioranza non prendono parte, ormai da tempo, alle sedute.
In apertura di seduta (alla quale hanno preso parte 7 consiglieri dei gruppi di opposizione e 5 di quelli che sostengono l’Amministrazione Guercio) il Capogruppo del Partito Democratico, Rosario Lapunzina, ha preso la parola per denunciare il fatto che, ancora una volta, il numero legale è garantito dalla presenza dei gruppi di opposizione a causa del fatto che alcuni consiglieri da mesi non partecipano alle sedute di Consiglio Comunale.
A giudizio dell’esponente democratico questo comportamento è da deprecare con forza. Lapunzina si chiede, inoltre, come sia possibile che il Sindaco Guercio possa restare tranquillo sapendo che ci sono consiglieri che da mesi non mettono piede in Sala delle Capriate. Questo fatto – continua il Capogruppo del P.D. – fa sì che l’Amministrazione non presenta alcuna proposta, tanto è vero che il Consiglio, sempre più spesso, si trova a discutere quasi esclusivamente di debiti fuori bilancio. Annuncia, inoltre, che il Gruppo del P.D. continuerà a garantire il numero legale soltanto per senso di responsabilità nei confronti della città.
In merito ai punti all’ordine del giorno si passa a discutere il riconoscimento di alcuni debiti fuori bilancio. Nonostante, a causa del venir meno del numero legale, il Consiglio faccia in tempo a discutere dei primi due, tanto basta per far emergere delle circostanze che hanno veramente dell’incredibile.
Il primo debito riguarda il fatto che il comune ha perso una causa nei confronti di alcuni signori ai quali aveva chiesto il pagamento di circa 4.000 euro di fatture non pagate del servizio elettrico in qualità di eredi di chi aveva il debito. Tuttavia i chiamati in causa avevano rinunciato all’eredità ragion per cui il Comune non poteva pretendere nulla da loro. Questa circostanza ha comportato il fatto che il Comune in questo modo ha perso non solo i 4.000 euro di bollette non pagate ma ha dovuto pagare anche 2.800 euro circa di spese legali.
Questo episodio, che può apparire marginale, ha consentito al Consigliere Lapunzina di mettere in evidenza il fatto che, a suo parere, non ci sia una reale intenzione – da parte dell’Amministrazione – di risanare il Comune. Infatti, per Lapunzina, per poter risanare il Comune occorre prima che lo si amministri in maniera sana ma – a parere del Capogruppo del P.D. – l’Amministrazione Guercio sta facendo l’esatto contrario.
A supporto della sua tesi egli cita il fatto che, nonostante la sua ferma opposizione, l’Amministrazione ha dato mandato di stipulare una polizza assicurativa, contro i danni a terzi, che prevede un franchigia di ben 4.000 euro. Ciò vuol dire che fino a 4.000 euro di danni ne risponde direttamente il Comune. Ebbene il Consigliere snocciola alcuni dati che, a suo parere, mostrano l’assurdità di tale decisione. Solo negli ultimi due mesi, infatti, al comune sono state notificate richieste di risarcimento danni per ben 38.820 euro in relazione a tre episodi:
il primo, relativo al fatto che una signora è caduta per una buca, pari a 9.240 euro;
il secondo, relativo all’allagamento di una abitazione a causa del mancato drenaggio di acqua proveniente da una pubblica via, pari ad euro 11.000;
il terzo, anch’esso relativo all’allagamento di una abitazione a causa del mancato drenaggio di acqua proveniente da una pubblica via, pari ad euro 18.400.
Per ognuno di questi episodi il Comune dovrebbe pagare almeno 4.000 euro, per un totale di 12.000, più le spese delle eventuali cause legali.
Lapunzina, inoltre, sostiene che non è una sana gestione dell’Ente quella che spende oltre 300.000,00 euro l’anno di spese legali per cause che il Comune perde regolarmente. Da anni il Partito Democratico chiede l’istituzione di un ufficio Legale e di una procedura di conciliazione di quei procedimenti che non è conveniente, per l’Ente portare innanzi al Giudice, ma l’Amministrazione è sempre rimasta sorda.
Il riconoscimento del secondo debito fuori bilancio porta a conoscenza di una questione altrettanto eclatante.
Questi i fatti: Alcuni anni fa una signora cade rovinosamente all’interno del parcheggio comunale, allora gestito dalla società COEUSSA a causa, dell’asserita, pessima illuminazione. Il Giudice condanna il Comune a pagare oltre 36.000 euro perché, benché il parcheggio fosse gestito dalla ditta privata, il Comune si era riservato l’esclusiva responsabilità del controllo della manutenzione degli impianti. Ebbene l’Avvocato Francesco Calabrese rivela che, dalla lettura degli atti, ha scoperto che dovrà essere il comune a risarcire la signora salvo fare eventuale azione legale per rivalersi nei confronti della ditta privata dalla quale, oltretutto, vanta un credito di oltre 300.000,00 euro. Insomma una vera e propria situazione kafkiana.
Ma ciò che è incredibile la seguente circostanza portata a conoscenza, nel corso del dibattito, dal Consigliere Lapunzina: quando l’Amministrazione Vicari, pochi mesi prima delle elezioni, affidò i parcheggi all’attuale ditta, nel bando era prevista che l’aggiudicatario avrebbe dovuto effettuare, all’interno del parcheggio comunale, lavori di ristrutturazione per 149.000,00 euro. Ebbene, ad oggi l’Amministrazione Guercio non ha preteso che la ditta effettuasse i lavori, ponendo in essere – a parere dell’esponente del P.D., un comportamento gravemente omissivo per il quale sarebbe opportuno accertare se vi siano responsabilità singole, anche di carattere penale.
Prende la parola il Capogruppo del PDL, Scialabba, il quale sostiene che l’assessore Bonaviri aveva preso l’impegno di chiedere la realizzazione dei lavori ma non ha poi fatto nulla.
A questo punto il Consigliere Genovese abbandona l’aula (presumibilmente come gesto di protesta nei confronti dell’assenteismo di molti suoi colleghi). A questo punto al presidente non resta che prendere atto della mancanza del numero legale e sospendere la seduta.
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Riduttivo parlare di non sana gestione
Leggendo quotidianamente di servizi affidati a privati senza che poi venga preteso in cambio il rispetto degli accordi presi, di pagamenti di parcelle per incarichi, legali e non, che al Comune non permettono di recuperare soldi anzi producono solamente altre spese, di tasse ed oneri non riscossi, di incarichi affidati direttamente per ragioni contingibili ed urgenti, di debiti e relativi interessi da pagare, è difficile, o comunque riduttivo, parlare semplicemente e genericamente di cattiva gestione, di gestione non sana da parte dell’Amministrazione Comunale, passata o attuale che sia.
Bisogna individuare le cause, siano esse riconducibili a singoli soggetti o ad interi settori, ed eliminarle.