Cefalù città senza responsabili...

ritratto di Giusi Farinella

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Ho letto l’editoriale del prof Macaluso Cefalù città senza responsabili...

E’ troppo facile, egregio professore, gridare che Cefalù è una città senza responsabili ed è ingiusto puntare il dito solo contro il Sindaco e gli Amministratori.
Perché nella situazione in cui versa il nostro bilancio nessuno potrà rispondere, l’unica strada, per non fare vane promesse, è “il silenzio”
Ciò di cui abbiamo bisogno oggi, egregio professore, non è un rimpallo di responsabilità, che come sappiamo, affondano le proprie radici in un passato più o meno lontano, ma di coesione sociale e di idee nuove .
Abbiamo bisogno che tutti i soggetti coinvolti, parti sociali, imprenditori, istituzioni, politica (e anche Lei) scendano in campo per combattere la stessa battaglia: mettere in condizioni Cefalù di reagire alla crisi.
Un “Patto per lo Sviluppo di Cefalù”: è questo il passaggio che può cambiare il destino della nostra città e che, se attuato, porterà dritti a tagliare i tre traguardi sui quali si gioca il nostro futuro: risanare, sviluppare, riformare.
Cefalù, penalizzato dalla crisi economica e dai debiti regressi, potrà chiedere l'attenzione del governo regionale, solo se riesce a mettere a punto un documento condiviso, una sintesi di impegno e di politica, che riesca a mettere insieme, responsabilmente, maggioranza ed opposizione.
Un passo importante, che solo così potrà culminare con la richiesta di un incontro con il governo regionale e perché no anche con quello statale.
E’ tempo di rimboccarsi le maniche, dunque, e di lavorare.
Tutti insieme.
Perché un “Patto” prospetta un accordo a maglie larghe, tra Comune, parti sociali e datoriali e tutti gli altri soggetti coinvolti che dovranno condividere scelte strategiche e priorità, impegnandosi reciprocamente e responsabilmente a cooperare.
La sfide sono numerose: l’attuazione del nuovo porto e di parcheggi, la riforma, urgente, della macchina amministrativa; l’utilizzo dei fondi comunitari.
La lista è lunga e deve allungarsi ancora con nuove idee.
Per questo è imprescindibile allearsi: territorio e istituzioni devono marciare nella stessa direzione; forze sociali e imprese devono puntare allo stesso obiettivo.
Solo in questo modo si potrà realizzare un nuovo sistema, più ampio, che rappresenta l’unica condizione per fare ripartire Cefalù e per tentare di competere nel mutato scenario internazionale.
Promuovere lo sviluppo deve significare promuovere la competitività delle imprese, recuperare il valore della responsabilità, rimuovere le cause di marginalità e ancora, rilanciare la modernizzazione dell’assetto normativo, amministrativo, fiscale; dar vita a nuove infrastrutture e servizi e, a conclusione, valorizzare le competenze e le risorse presenti sul territorio, in nome del principio di sussidiarietà.
Non è una sfida impossibile.
Il futuro ci chiama e dovremo essere pronti a rispondere con nuove politiche di innovazione, di aggregazione, di internazionalizzazione, di sostegno all’imprenditoria.
Gli strumenti ci sono, e un eventuale “Patto per lo Sviluppo di Cefalù” li dovrà indicare chiaramente, anche se possono essere riassunti in un’unica parola chiave: concertazione.
Tutti possiamo e dobbiamo avere un ruolo nella ripresa di Cefalù.
Condividendo scelte e sacrifici e risultati.

Questa è la democrazia.

ritratto di Giuseppe Livecchi

Mi chiedo quale sia il ruolo del giornalista

Premetto che non ho intenzione di dare luogo a nessuna polemica. Sarò telegrafico. Il giornalista, a parer mio, ha tra i suoi compiti quello di porre degli interrogativi agli amministratori, in prima persona. A che serve allora lanciare delle domande on line senza interpellare chi amministra? Quale effetto si vuole sortire? Ci attendiamo forse che il sindaco, o chi per lui, di sua sponte legga e decida di rispondere? Non credo proprio che ciò possa accadere. Con questo non voglio dire che Macaluso non faccia il suo dovere, me ne guarderei bene, il suo portale ci informa quotidianamente con dovizia e perizia. A volte però può accadere che si crei tanto rumore per nulla!