Non è ... è che qualcuno potrebbe anche farsi male

ritratto di Pino Lo Presti

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Evitando la battuta di cattivo gusto: “è così poi aumentano anche le soccombenze giudiziarie ed i relativi debiti fuori bilancio”, penso che nessuno - sia turista che residente - vi poggerebbe mai una mano, o affiderebbe un piede a uno solo di quei gradini. Tanto meno quel qualcuno vi affiderebbe un figlio.

Lasciamo stare che poi sia un segno della mano del tanto “acclamato” Prof. Arch. Pasquale Culotta - può essere stato simpatico o meno, non a tutti -, ma effettivamente mi sembra una situazione di reale pericolo.

Per concludere, direi però - a chi sulle cerimoniali parole invece si spertica - di vergognarsi un pò.
Un segno che abbia un valore anche culturale (se davvero lo si vede così) diventa un valore anche turistico, se vogliamo essere mèta di turismo culturale. Se non si è ancora capito cos'è che ha valore, di quale "valorizzazione" parliamo? Questa certamente non lo è!

Tra i primi, oltre ai decantatori dell’Arte, gli operatori del turismo dovrebbero scorgervi un danno grave - non solo di immagine - per i loro clienti.
Certamente, al posto del primo tra i primi, cioè del Comune - come idea culturale e come presenza operativa -, si avverte l’assenza: come di una parte della propria coscienza.

Fransuà, oltre a mostrarmi lo stato in cui versa quella scaletta in ferro che, da via Pierre,

dovrebbe condurre alla passeggiata sugli scogli - proprio solo un paio di anni fa inaugurata - mi ha voluto portare a “vedere un lampione mancante”, nella stessa via Pierre,

nonostante lo fosse da oltre due anni e mezzo e nonostante, lì accanto, vi abitasse “la zia Pina che, l’altro giorno, ha fatto cent’anni”.
Bravo Fransuà, un cittadino modello.

ritratto di Leonardo Mento

Ah la scala

che è sotto casa mia, se non ricordo male questa estate o l'altra , una turista straniera si è fatta male ad un piede a causa del cedimento di un gradino. La zia di Fransuà, Santa,come al solito con la grande disponibilità "della gente du vasciu" fornì assistenza, ghiaccio e chiamò l'ambulanza. La scala fu recintata, la turista risanata e "cu si vitti si vitti" si dice così? Leonardo

ritratto di Luigi Piazza

E la scala va...

Credo che il grido di allarme per una così incresciosa situazione sarebbe partito innanzitutto proprio dal compianto prof. arch. Pasquale Culotta.
Se la scala è ridotta in questo stato fatiscente non è che, forse, è causa di una cattiva manutenzione da parte di chi dovrebbe essere preposto a farla?
Saluti

ritratto di Vincenzo Nastasi

diciamo che ..........

magari nessuno si è accorto di questa situazione forse perche la scala è un pò" ammucciata" alla vista dei più ma della griglia che si trova all'incrocio tra la via Vazzana e la via palestra ,all'altezza dell'extra bar ne vogliamo parlare?Non credo che nessuno non si sia accorto del fatto che la suddetta griglia sta sprofondando sotto il peso dei mezzi pesanti,degli autobus che da li transitano,se avete la possibilità di fermarvi un attimo vi accorgerete che il ferro che fa da cordolo ha già fatto la sua comparsa ,alcuni pezzi di griglia sono più affossati rispetto il manto stradale,segnale inconfondibile di un futuro quanto prossimo,cedimento con gravi conseguenze per chi dovesse avere la sfortuna capitarci sopra.Vogliamo aggiungere a queste cose anche le condizioni pessime in cui versa l'inferriata del lungomare(specie nella zona di s.Lucia)?E del manto stradale ?E..............Saluti.

ritratto di Vincenzo Nastasi

per dovere di cronaca...........

all'angolo con l'extra bar è stata messa in sicurezza il pezzo di griglia che stava sprofondando,due transenne delimitano la zona di pericolo.E' già qualcosa!

ritratto di Vincenzo Nastasi

e notizia dell'ultima ora..........

oggi degli operai stavano lavorando al sito in questione.Un altro esempio di collaborazione tra istituzioni e cittadini.