il coraggio del silenzio
19 Novembre 2010, 14:13 - Giuseppe Aquia [suoi interventi e commenti]
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siamo ormai al tramonto del 2010!!!! un anno povero, in tutti i sensi, povero di idee, povero di contenuti, ma ricchissimo di problemi!!!!! Mai risolti!!!!! Sono oramai passati 3 anni dal 2007 anno delle elezioni in cui un gruppo di partiti formarono un governo denominato cefalù al di sopra di tutti,da allora stiamo assistendo ad una lenta ed inarrestabile agonia politica di questo paese sempre più imbrigliato nei problemi vecchi e nuovi ma nessuno dei contendenti politici è riuscito a rianimare il malato cefalù!!!!!Ma i cefaludesi cosa facciamo? Silenzio un silenzio assordante rotto solo da qualche brontolio sempre rigorosamente lontano dai riflettori o da qualcuno che poi lo possa andare a raccontare al politicante di turno.Possiamo dire con certezza di essere un popolo coraggioso un popolo che dimostrando un grande coraggio non parla!!!!!!! e non si lamenta. Un popolo che se passi da piazza duomo parla male della politica salvo poi non esternare malumori che potrebbero incrinare i rapporti Col politico di turno.Un popolo come quello dei commercianti che se presi uno ad uno si lamentano tutti salvo poi nel momento di esternare non possono o non vogliono trincerandosi dietro la famosa frase io ho un'attività!!!!.Non ho ancora capito questa frase a cosa allude? forse non pagano le tasse quindi meglio non parlare?forse hanno paura di controlli?Io penso che tutti i pubblici esercenti di Cefalù non abbiano nulla da nascondere quindi anche questa eventualità mi sembra strana.Gli albergatori per anni capeggiati da un presidente che nulla ha fatto per cercare di dare una svolta a questo paese. oggi sono spaccati!!!!Ma rigorosamente tutti hanno il coraggio di non parlare nonostante un paese alla frutta.
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Hai ragione Peppe
Incredibile ma vero tutti sono pronti a criticare. Nessuno però è pronto a progettare un nuovo futuro per la nostra cittadina. Paura??? No, credo solo che la gente sia animata dalla grande voglia di curtigghiare, questo anima le critiche sotto banco. Roba da far restare di pietra, anzi secondo i futuri programmi cefaludesi, di cemento!!!!
A dispetto di
chi dice che la maggiore industria di Cefalù è il Turismo (ed il Commercio che ne deriverebbe) l'unica realtà economica che progredisce è quella edilizia in danno di ogni possibile sviluppo delle succitate, salvo a considerare come progresso una trasformazione della seconda in quella del commercio immobiliare.
Trovo incredibile che proprio chi dice di portare la bandiera del turismo a Cefalù non spenda mai una parola su questo conflitto nefasto.
Forse, in questo, ha ragione il Comandante Blasco: "Il mattone. Il calcestruzzo. Tutto a Cefalù ruota unicamente attorno agli interessi edilizi. Il turismo è uno specchietto per allodole, e viene utilizzato solo come incentivo per riversare ulteriore cemento in quei pochi luoghi dove non si potrebbe";
e quando dice:
"I cefaludesi sono persone tendenzialmente buone ma troppo arrendevoli e deferenti verso il “potente”, il “notabile”, il “professionista”. Questo carattere è terreno fertile per tanti furbi e disonesti in giacca e cravatta che prosperano e comandano. Il cefalutano si nutre di promesse, belle parole e “contentini”, ha un infinito amore per la polemica contro chi ritiene suo pari ma non verso il potente, e il suo ostentato amore verso la propria città non supera solitamente il raggio di dieci metri da casa propria". (la voceweb).
Ma io aggiungerei a questa descrizione, anche che sono davvero pochi i cefaludesi che non hanno qualcosa (anche se di piccolo) per cui non possano essere "ricattati" dal potere. Quasi tutti hanno condiviso questo sistema di illegalità, favoritismo e omissioni, accontentandosi magari delle briciole.
Chiedere rispetto delle norme e legalità può significare restarne per primi - e forse unicamente - vittima.
Qui le persone che parlano di legalità e rispetto delle regole sono perciò considerate "pericolose" perchè: quelle che "non lasciano fare", elementi invidiosi e, addirittura, "comunisti"!
In definitiva.....
"l'affresco" che il Comandante Blasco ha fornito di noi "cefalutani" si discosta molto dalla realtà? Se così non fosse, aveva ragione Tommasi di Lampedusa, vincono sempre i Sedara. Forse Cefalù non si discosta molto dal resto dell'Italia pertanto......
I progetti ci sono
ma non sono così semplici da
esternare in poche righe. Non ci può essere solo turismo o solo cemento. Il fatto é che tutto dovrebbe essere pianificato e non improvvisato e soprattutto non basato su regole poste 40 anni fa, che sicuramente non sono al passo con i tempi in termini di sostenibilità.
Qualcuno che vuole cambiare le cose c'é. Gli verrà data fiducia alla prossima occasione o ci si sottometterà silenziosi al "potente" di turno? Per cambiare non é sufficiente che qualcuno abbia sogni e progetti... Serve che gli altri gli credano!
Mauro Caliò