Comunicato di “Forza del Sud” sulle esternazioni del Comandante Blasco.
15 Novembre 2010, 13:50 - Forza del Sud Cefalù [suoi interventi e commenti]
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I riflettori della cronaca e della politica cefaludese, negli ultimi giorni, sono stati guadagnati dal saluto alla Città del Dott. Stefano Blasco, Comandante della Polizia Municipale, anzi dalla Sua lettera aperta e dalla Sua intervista. Non v’è dubbio che quanto da Egli scritto e riferito non è soltanto il saluto alla Città e ai Suoi colleghi di lavoro, ma assume pure il sapore di una vera e propria “picconata” alla politica cittadina. Un attacco che, come formazione politica, ci sentiamo di condividere pienamente nella parte in cui il Comandante fa riferimento alle opinabili scelte amministrative degli ultimi anni che hanno via via portato alla ridotta disponibilità dell’organico dei nostri Vigili Urbani e alle conseguenze che sono sotto gli occhi di tutti. E certamente, sotto il profilo del controllo del territorio, un grossissimo contributo avrebbe potuto essere offerto, per esempio, da un idoneo ed efficiente sistema di video-sorveglianza del nostro centro storico, mai voluto da certa politica che in nome di un garantismo assoluto ed esasperato, a volte, ha finito e finisce con l’offuscare i doveri civici di ogni consociato e quindi i diritti della collettività nella sua interezza. Così come ci sentiamo di condividere il Suo pensiero sull’assenza di una vera e propria “politica di governo del territorio” che purtroppo, negli ultimi 50 anni, ha portato ad un’espansione edilizia completamente disorganica e povera di infrastrutture e di servizi per la collettività. Per troppo tempo, infatti, la Città è stata orfana di un nuovo strumento urbanistico, capace di guardare al suo futuro, al suo vero sviluppo economico, sociale e culturale. Sui numeri snocciolati in materia di verbali, poi, sarebbe interessante conoscere se i 2.200.000 Euro sono pure al netto di quei verbali annullati dall’Autorità Giudiziaria e che, purtroppo, sono pure fonte di debito per il Comune, giacché vanno ad alimentare l’enorme massa dei debiti fuori bilancio. Con questo vogliamo soltanto dire che forse in questi anni è mancato e manca pure l’investimento su un’aggiornata formazione professionale del Corpo dei Vigili Urbani che andrebbe allargata anche agli operatori della Ditta che gestisce le “strisce blu”. A questo, proposito, ci piacerebbe conoscere il pensiero del Comandante, per esempio, se sia autorizzata o meno, e quindi se sia legittima, la collocazione su suolo pubblico dei vari parchimetri e se ancora sia legittimo il fatto che non diano resto. Tuttavia, ciò che non ci convince sono tutte le critiche che il Dott. Blasco ha ritenuto di poter muovere in modo generalizzato al mondo politico e, talvolta, in maniera gratuita e infondata. Non condividiamo e non condivideremo mai il modo di fare di chi “spara nel mucchio”: se il Comandante parla di “interessi” legati al “mattone” o al “calcestruzzo” ha il dovere, anche per il ruolo che ha ricoperto e che ricopre, di svelare se tali interessi sono leciti o illeciti e, in quest’ultimo caso, ha il dovere di denunciare, fatti, cose e persone; altrimenti si fa il solito gioco della politica delle strumentalizzazioni.
Lo stesso dicasi anche per le affermazioni sul turismo che, a dire del Dott. Blasco, sarebbe “..utilizzato solo come incentivo per riversare ulteriore cemento in quei pochi luoghi dove non si potrebbe”. Infatti, la conclusione è ovvia: se si riversa cemento in luoghi dove non si può, allora si è violata la legge e quindi bisogna perseguire i responsabili, a tutti i livelli, per tutte quelle ipotesi di reato che il caso potrebbe configurare. E anche qui, com’è ovvio, il Comandante ha il dovere di denunciare, fatti, cose e persone; altrimenti si fa sempre il solito gioco. Gratuite e infondate, invece, sono le critiche del Dott. Blasco laddove, addirittura, arriva a parlare di “..solido e monolitico silenzio..” del Presidente del Consiglio Comunale, a proposito della missiva anonima da Lui richiamata. Per amor di verità, il Presidente, Prof. Giuseppe Barracato, com’è noto al Comandante, ha indetto e presieduto la Conferenza dei capigruppo del Consiglio Comunale che, giustamente e democraticamente, ha deciso che non poteva tenersi un pubblico dibattito su un argomento non politico-amministrativo e soprattutto su fatti coperti dal segreto istruttorio, perché oggetto di indagine da parte della Magistratura. Ogni diverso argomentare sul punto avrebbe esposto il Consiglio ad inaccettabili, divagazioni, valutazioni e conclusioni che, tutt’al più, avrebbero potuto avere ingresso solo dopo la chiusura dell’eventuale procedimento, di cui, evidentemente, né i capigruppo, né il Presidente del Consiglio comunale erano e sono a conoscenza. E poi, come ben ricorderà il Dott. Blasco, fu proprio Lui a diffidare il Presidente del Consiglio e i capigruppo dal divulgare il contenuto della missiva alla quale si fa riferimento, ragione per cui non si comprende come, a tutto concedere, si sarebbe potuto aprire un pubblico dibattito. Infine, ci sia consentita un’ultima doverosa e sentita riflessione: la nostra Città può e deve cambiare! Cefalù ha capacità, risorse, intelligenze, idee e coraggio per risollevarsi, anche perché il cambiamento non passa attraverso i soliti piagnistei, ma attraverso il fare ed è questa particolare presa di coscienza che troppo spesso ci è mancata. Nella certezza che solo il confronto leale, sincero, onesto - come quello offertoci dal Comandante attraverso i giornali telematici - possa far crescere una collettività, Lo salutiamo e Lo ringraziamo sinceramente per il lavoro svolto in questi anni nella nostra Città, con la speranza che anche da cittadino possa vivere, in un futuro non molto lontano, in una Cefalù più vivibile.
(Gruppo consiliare “Forza del Sud”)
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Concordo in toto il discorso
Concordo in toto il discorso di cui sopra come mai lei caro comandante non ha denunciato queste situazioni prima? come mai le ha avallate? visto la carica che deteneva?come mai non ha cercato in ogni caso di intervenire prima?facile col sennò di poi dare le colpe agli altri.L'unico che ammiro e che spero riesca nel suo intento meritorio e il nuovo vescovo che sin dal primo giorno ha fatto capire di non sottostare a certe situazioni che ha cefalù stavano diventando delle regole!!!!!! Quindi si può cambiare eccome se si può cambiare!!!!!Certo sino a quando le persone come ha fatto lei prima accettano tutto, e poi quando se ne vanno tirano la pietra. Mi scusi ma non è da prendere ad esempio.cefalù ha bisogno di gente in grado di affrontare qualunque situazione senza esserne soggiogata.
Parole offensive e gravi
Pur condividendo in toto il pensiero del Comandante della Polizia municipale, Stefano Blasco, secondo cui «tutto a Cefalù ruota attorno agli interessi edilizi», trovo però offensive ma, soprattutto, gravi le parole con le quali esprime la sua opinione sui cefaludesi.
Offensive per come, generalizzando, ci definisce.
Viste le sue parole, mi viene da dire che tra quei «cefaludesi … troppo arrendevoli e deferenti verso il “potente”, il “notabile”, il “professionista”.», tra quei «cefalutani che hanno un infinito amore per la polemica … ma non verso il potente» vi si dovrebbe annoverare anche lui stesso.
Gravi perché queste parole giungono proprio da chi, per il suo ruolo istituzionale, avrebbe dovuto denunciare eventuali interessi illeciti di cui sia venuto a conoscenza, facendo i nomi e cognomi di quei “potenti”, “notabili”, “professionisti” di cui velatamente parla.
Viste le sue parole, mi viene da pensare che se Cefalù non riesce a risollevarsi da questo stato di cose è, anche, colpa di gente come lui.
Certo, alla luce
di quanto veniamo a sapere ora sulla vicenda della "missiva anonima", ci risulta incomprensibile un attacco esplicito - come quello fatto dal Comandante Blasco, nella sua lettera - al Presidente del Consiglio e alla stessa Giunta, nei confronti dei quali - ma in particolar modo nei confronti della persona del prof. Barracato - questa volta credo vada doverosamente espressa solidarietà.
Si può comprendere come, operando in un contesto che non vuole siano alterati i propri equilibri, basati su una fitta rete di complicità, si possa avvertire una atmosfera non accogliente e cogliere più di uno spiffero di "rigetto" se non "complotto", ma, allo stato, almeno quelle particolari accuse sembrano potersi spiegare solo come frutto di un probabile stress.
Ciò non toglie che venga ribadita solidarietà a chi, operatore dei vari organi di Polizia - come lo è il Comandante Blasco -, incontri difficoltà nell'operare in un contesto socio-culturale come quello cefaludese, del quale condivido le analisi fatte circa il tessuto "di governo" che sottende alla stessa politica ufficiale di tanti "partiti e liste" che di "giovane" hanno solo l'età anagrafica e non certo quella delle "idee".
Detto questo, devo anche sottolineare come su tanti casi - se vogliamo: di ordinaria amministrazione - segnalati, anche su questo blog, si è avuto "soltanto silenzio" da parte del Comandante; e quello dei parchimetri - ricordato sopra - va ad aggiungersi ai tanti.
Purtroppo c'è da chiedersi - ma questo non cambia nulla sulla gravità dello stato delle cose a Cefalù (anzi semmai lo aggrava) - se, per stanchezza, pessimismo o altro, anche il Comandante si fosse, anche lui, lasciato un pò "consumare" dall'ambiente!
Naturalmente è più facile pretendere da chi indossa una divisa di "segnalare luoghi e circostanze","fare nomi" etc... di quanto non lo sia il pretenderlo da se stessi, e però sono della idea che sia più produttivo comunque applicare la nostra intelligenza al quadro - seppur ad ampie pennellate - dipinto dal Comandante Blasco (che - mi sembra -, nella sostanza, molti condividano), piuttosto che lasciarsi prendere dalla vena di applicarla ad un caso personale che ha la sola colpa di assomigliare, forse troppo, a quello di molti - troppi - noi cefaludesi; "caso-sindrome" connotato da una unica e generale "qualità-madre"- di tanti poi difetti derivati - ben compresa nella semplice parola composta: "frustrante-rassegnazione"!
Francamente .......
escludendo che l'intervento del Comandante Blasco sia frutto di risentimento; più che chiedermi se quanto "esternato" sia "offensivo o grave" mi chiederei quanto di vero o verosimile o criticabile vi sia nella rapprersentazione del Suo vissuto come Comandante della Polizia Municipale di Cefalù.Concordo con quanto affermato in merito a:
" da cittadino possa vivere, in un futuro non molto lontano, in una Cefalù più vivibile"
ricordando comunque che questo dipende, dipendeva e dipenderà dalla politica tutta ed in particolare dalla qualità degli eletti.