Sui lavori esterni della Annunziata in vista della prossima apertura

ritratto di Pino Lo Presti

Versione stampabile

Ho ricevuto diverse segnalazioni preoccupate perchè, nella giornata di ieri - mercoledì 10 - si sarebbero distrutte alcune basole in lumachella del “marciapiede”. Così non è; esse infatti erano state distrutte ben prima dei tempi dei lavori di restauro della stessa chiesa (come apprendiamo dal commento dell'ing. Saro Di Paola), solo che il cemento aveva assunto negli anni una colorazione che ha ingannato molti.

Come si vede da queste foto dell’ottobre 2008

Certo, una volta giunti ai lavori di rifinitura si sarebbero ben potuto recuperare lo “stato dei luoghi” precedenti all’inizio dei lavori (19...?) come si sarebbe potuto togliere questa antiestetica residua base di cemento che invece rimane in "storica" evidenza.

Ci si chiede in ultimo, se si è provveduto ad eliminare questo “scolo” privato di acque bianche (spesso esce scivolosa “saponata”), assolutamente indecente in sè e anche perchè “sul Corso”.

Chi, in futuro dovesse entrare ed uscire dalla Chiesa-Auditorium - finalmente aperta - farà bene a stare attento a dove mette i piedi!

ritratto di Mauro Caliò

Basole dell'Annunziata

Anche io passando ho notato il cemento fresco ma non sono riuscito a parlare né con il Direttore dei Lavori né con la curia. In effetti non ricordavo bene se mancassero già da prima. Questo però non rende la cosa meno grave. Se esiste una oscenità non devo sentirmi autorizzato a reiterarla. Soprattutto nell'ambito di un progetto di restauro e riapertura di un monumento. Poteva essere l'occasione buona per ripristinare i gradini in pietra; oltretutto anni fa si era parlato della "banca della lumachella". Trovo poi altrettanto grave il pozzetto in plastica.
Domani tenterò nuovamente un contatto con la curia, sperando di incontrare la loro sensibilità; in caso contrario è un fatto che dovrà essere sicuramente denunciato.
Mauro Caliò

ritratto di Saro Di Paola

UNA PRECISAZIONE

Le basole non sono "state distrutte ai tempi dei lavori di restauro della stessa chiesa", bensì, quando, nel 1961 o nel 1962, a seguito del crollo dell'ex Municipio, oggi "corte delle stelle", si è reso necessario puntellare la facciata dell'Annunziata, nel timore che potesse crollare.

In una delle foto si vedono i tubi, che allora vennero annegati nel conglomerato cementizio che era stato messo per bloccare al piede le opere di puntellamento.
Togliere le basole sagomate fu una NECESSITA'!

Chi le tolse (ditta incaricata dal Comune) e chi quei lavori ebbe a dirigere (l'ufficio tecnico comunale) avrebbero dovuto avere l'accortezza di accantonarle per, poi, ricollocarle.

Ma chi di quel drammatico crollo ha il ricordo, non può non ricordare il panico e le condizioni di pericolo e di emergenza (allora la Protezione Civile non esisteva) in cui vennero eseguiti quei lavori di puntellamento che vennero ritenuti indispensabili e che furono eseguiti con somma urgenza.

Io ho ancora vivo quel ricordo e, negli occhi, ho ancora l'immagine di quella sorta di tunnel che venne realizzato tra la facciata dell'Annunziata e quelle delle case di fronte, per consentire il transito ed il passaggio lungo il corso.

Sarebbe il caso di dire "oscenità" per necessità, "oscenità" in memoria di un evento che, solo per miracolo, non fece vittime.

ritratto di Giovanni Marino

Lumachella e dintorni

Concordo pienamente sul ripristino del piccolo marciapiedi in lumachella...dopo che si è tanto parlato della cosidetta "banca della lumachella".
La quantità di lumachella occorrente per un ripristino dello "status quo ante" non è eccessiva e un reperimento sufficiente alla bisogna, sembrerebbe possibile.
Ma lasciatemi anche dire delle altre riparazioni del basolato di Corso Ruggero fatte frettolosamente, in maniera quasi oscena con la collocazione di cemento nelle giunture in quantità industriali anche a causa di una assoluta ignoranza nella collocazione della pavimentazione le cui basole dovrebbero aderire quasi perfettamente.
Giovanni Marino

ritratto di Mauro Caliò

sempre lumachella

il fatto che la lumachella sia stata rimossa per necessità non esclude che non si possa ripristinare.
Dai primi contatti con la curia sono fiducioso però che, anche grazie alla sensibilità del vescovo, la chiesa dell'Annunziata potrebbe presto riavere i suoi gradini.
Mauro Caliò