Nicola Botta
5 Novembre 2010, 09:54 - Angela Di Francesca [suoi interventi e commenti]
|
Mi riallaccio al discorso su Nicola Botta e sui “grandi” dimenticati, proponendo un brano dal significato a mio parere attuale, che ho trovato facendo delle ricerche appunto sui fratelli Botta e sul Risorgimento a Cefalù.
E’ un passo del discorso che Alessandro Paternostro pronunciò il 20 settembre 1894 quando fu “scoperto” il monumento a Nicola Botta dello scultore L.Battaglia: vi si invitano i cittadini ad essere attivi politicamente nel senso alto della parola, e ad onorare i grandi uomini non solo erigendo monumenti ma continuandone l’azione col perseguire l’onestà e l’impegno civile.
“Apriamo un largo, libero dibattito nel Parlamento e fuori; opponiamoci ad ogni violenza, da chiunque venga; chiediamo che lo Stato non tagli i nervi al miglioramento economico con le eccessive gravezze, e non ci renda incapaci col suo accentramento paralizzatore; leniamo con ogni diligenza e con ogni sacrificio le sofferenze dei meno fortunati, incoraggiamo le classi dirigenti allo spirito di altruismo; abbiamo maggior fede in noi e respingiamo l'ignava abitudine di tutto attendere dai poteri pubblici; risvegliamo la naturale vita d'Italia, delle sue regioni autonome, libere, prospere nell'unità politica della patria.
Che ci varrà elevare monumenti ai nostri uomini migliori, se la loro vita non ci sia sprone al pensiero, all'azione, all'impegno?
Ad ogni generazione il suo compito. A noi non è concesso restare inoperosi aspettando che il caso decida di noi, della salute, della prosperità della Patria, ....dobbiamo continuare l'opera della redenzione civile, riparare gli errori inevitabili in ogni grande rivolgimento, rendere saldo l'edificio con tanto pensiero, con tante battaglie, con tante speranze edificato.
Alla patria non mancano forze intellettuali, morali, economiche, che un momento di crisi può aver sopite, non distrutte!”
Alessandro Paternostro
- Accedi per inviare commenti.
Incredibile
aggiornando un pò lo stile, lo stesso discorso potrebbe essere pronunciato anche oggi.
Più di un secolo è passato senza che sia cambiato, nella sostanza, niente.
CE NE FOTTIAMO!
Caro Pino, non solo dopo più di un secolo non è cambiato nulla, a Cefalù, dopo più di un secolo accade di peggio.
Di "elevare monumenti ai nostri uomini migliori" ..........manco a parlarne!
"La loro vita ci sia sprone al pensiero, all'azione, all'impegno" ?
IMPOSSIBILE : la Loro vita LA IGNORIAMO, NON CI INTERESSA!
DEGLI UOMINI MIGLIORI CE NE FOTTIAMO !
Caro Saro ......
credo che oggi non solo non ce ne (ma "se", "ce ne") "fottiamo" degli uomini migliori, ma riteniamo (o ritengono loro) che i " migliori" sono quelli che "fo....no", mah. Illudiamoci/Auguriamoci che:
"Alla patria non mancano forze intellettuali, morali, economiche, che un momento di crisi può aver sopite, non distrutte!".