Parlando con Francesco (Cicco) Dolce

ritratto di Pino Lo Presti

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Per ragioni tecniche e di opportunità, questa intervista non si è potuta svolgere "in diretta". Francesco Dolce ha pertanto risposto "in differita", in maniera scritta, a mie domande, scritte.

1 - Cosa succede ad un candidato Sindaco, non eletto!

Se pensi che essere al centro dell’attenzione sia importante per la Tua vita avrai una grande delusione. Le persone elette non ti cercano più, altri provano ad eliminarti definitivamente dalla scena politica.
Se invece ti rendi conto che nella vita esistono altri valori, sicuramente più forti, e che non sempre si possa essere amministratori o attivisti di partito, vivi sereno e trovi in quei valori una tua ragione di vita.

2 - Perché ti sei ritirato dalla politica attiva.

Il risultato elettorale, anche se lo considero un successo personale, certamente non è stato foriero di solidarietà da parte del mio partito, Forza Italia. Di conseguenza ho ritenuto che fosse opportuna una ri-flessione per verificare l’esistenza delle condizioni per continuare a fare politica.
Riflessione che mi ha riportato alle mie idee di sempre; idee che si identificano nella libertà, nella democrazia, nell’uguaglianza, nella solidarietà, nel confronto e nel dialogo, nel rispetto delle posizioni degli altri e principalmente verso le Istituzioni.

3 - Cosa significa essere del PDL, a Cefalù?

Per me ha significato svolgere un ruolo attivo con spirito
di servizio, con coraggio, determinazione, passione civile; affrontare i problemi di interesse generale e quelli che legittimamente venivano rappresentati dai cittadini.
Con lealtà, ritengo doveroso ringraziare F.I. e tutte le persone che mi hanno dato l’opportunità di lavorare per Cefalù.
Cosa significa oggi "essere del PDL" non posso rispondere perché non né faccio parte.

4 - Cosa comporta nel PDL di Cefalù la realtà Regionale

Il PDL di Cefalù è fortemente condizionato dalla realtà regionale e nazionale.
Basti pensare che due autorevoli esponenti della politica Nazionale e Regionale del PDL, che sono espressioni di Cefalù, fanno parte di due schieramenti che si contrappongono.
E’ chiaro quindi che questa divisione ha condizionato, nel recente passato, e continua a condizionare oggi, non solo la linea politica del PDL Cefaludese ma anche il futuro della nostra Città.

5 - Cosa insegna l’esperienza di Guercio

Sarei un presuntuoso ed un arrogante se mi permettessi di insegnare ad altri cosa significa l’esperienza di Guercio.
I cittadini credo che hanno piena consapevolezza della gestione attuale della cosa pubblica e certamente ricordano le enunciazioni elettorali:

- Cefalù al di sopra di tutti
- Restituiamo la città ai Cefalutani
- Discontinuità dalla gestione Vicari
- Nuove regole di comportamento e di gestione
- Confronto con i cittadini.

Gli slogan, di cui sopra, venivano presentati come "Progetto" per una nuova Cefalù e per il cambiamento.
Gli artefici principali della alleanza elettorale, mi riferisco ai Sigg. Scancarello – Cristina - Crisafi – Abbate – Lombardo – Terrasi, e tanti altri affermati professionisti, nel giro di poco tempo, sono stati messi fuori dall’amministrazione attiva o, si sono allontanati per impraticabilità.
E’stata dimenticata persino la Prof.ssa Santafranco, artefice di una campagna elettorale condotta con intelligenza e con argomentazioni coinvolgenti.
La realtà politica di oggi è completamente diversa da quella che ha eletto Sindaco il Dr. Giuseppe Guercio.
Alla domanda rispondo con un monito a me stesso: mai fare scelte personali, per odio, per invidia, per essere-contro. Un progetto politico si costruisce con le idee, con gli uomini che ci credono e con alleanze politiche che rispondono al popolo. Fuori da questa logica vinci oggi, ma perdi domani, e con te la Città.

6 - Può incidere il Sindaco e la Giunta sull’attività burocratica e nella Organizzazione degli Uffici?

Fra i compiti del Sindaco c’è anche quello di Scegliere il Segretario Generale del Comune e i Responsabili dei vari servizi.
Basta questo per rendersi conto che il Sindaco e la Giunta hanno un potere forte nei confronti della burocrazia e dell’organizzazione degli Uffici.
Molto spesso si parla male dei dipendenti Comunali; personalmente, avendo svolto l’attività di Amministratore per 15 anni, ho il dovere di affermare che il personale di ruolo e quello cosiddetto "socialmente utile" ha professionalità di tutto rispetto.
Tuttavia per una buona organizzazione che possa produrre effetti positivi per la città, oltre alle qualità del personale dipendente, occorrono tre elementi essenziali:

- regole certe per tutti i cittadini e per gli operatori;
- rispetto per i cittadini e per le persone che lavorano;
- assunzioni di responsabilità reciproche degli amministratori e del personale, nell’espletamento delle pratiche.

7 - Quali funzioni devono restare al Comune e quali esternalizzare.

Il ruolo proprio del Comune è quello di amministrare, con funzioni autonome, tutti i servizi ricadenti nell’ambito territoriale.
In questi ultimi tempi, il legislatore, nell’intento di economizzare e migliorare il funzionamento dei servizi, ha dato vita a nuove forme di gestione associativa, favorendo nel contempo l’ingresso dei privati nella gestione propria dell’Ente locale.
L’esperienza degli ATO e delle nuove forme di gestione evidenzia che non vi è stata una minore spesa di gestione, e, quel che è grave, la gestione dei servizi, anzicchè migliorare, è peggiorata.
Da qui la necessità di rivedere le scelte effettuate e pensare ad una gestione comunale di tipo manageriale controllata.
Per quanto riguarda infine il Comune di Cefalù, ritengo che se il personale ausiliario venisse inquadrato in modo definitivo a tempo pieno, con i mezzi necessari a disposizione, si potrebbero gestire, in economia, alcuni servizi, sicuramente con maggiore efficienza, risparmio ed "umanizzazione".

8 - Quali soluzioni per ripianare la situazione finanziaria

Nella maggior parte del Comuni del Mezzogiorno la situazione finanziaria versa in grave crisi.
Ciò per vari motivi, quali per esempio: il ricorso a spese clientelari e non produttive; il federalismo fiscale che, mentre favorisce le zone ricche, impoverisce sempre di più le zone povere.
Tuttavia, per essere positivi, è necessario attuare una politica finanziaria che miri innanzitutto ad attingere risorse dall’ Europa, Stato, Regione, Provincia, etc,.
E’ opportuno che venga effettuata una verifica reale sullo stato attuale della situazione economica.
E’ necessaria una verifica sui costi e benefici di tutti i servizi.
E’ inderogabile infine, per una giustizia fiscale, una lotta dura contro l’evasione, la normalizzazione della gestione dei ruoli e la gestione produttiva del patrimonio immobiliare.

9 - Quale cure per la democrazia e la legalità.

Il dialogo e il confronto permanente con i cittadini sulle scelte importanti per il futuro della Città.
La Costituzione di un Forum delle Associazioni, del mondo giovanile e della Scuola.
Un dialogo permanente con il Mondo Sindacale e delle categorie produttive.
La nuova filosofia che dovrebbe ispirare gli amministratori - all’altezza del compito - è quella di amministrare con il consenso della gente.

10 - Quali cure per la socialità

La crisi economica che attanaglia il Paese, le difficoltà vieppiù crescenti che incontrano gli anziani, i giovani in cerca di lavoro, e le famiglie, non può lasciare indifferenti gli amministratori.
E’ doveroso innanzi tutto avere una piena conoscenza del Paese reale al fine di elaborare un progetto capace di identificare in modo veritiero i bisognosi ed indicare i rimedi necessari.
Questi temi, per alcuni, sembrano lontani dalla competenza dell’Ente Locale, ma in realtà dovrebbero far parte dei compiti prioritari dell’Ente.
Le domande n.9 e 10 hanno un dominatore Comune che è quello di
amministrare per il popolo e con il popolo.

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L’amico Pino, che ringrazio per aver voluto sentire il mio pensiero, mi ha posto altre domande quali:

-Sviluppo turistico o Edilizio?;
-Teatro – Palazzetto dello Sport - Parcheggi – Traffico-Utilizzo dei beni Comunali - Rocca - Area Miccichè - Porto - Rete idrica e fognaria - Riqualificazione del Centro storico e della periferia.
Ed inoltre:
- Che ruolo hanno i partiti a Cefalù, se esistono!
- Ritieni che sia possibile un tuo ritorno alla vita politico-amministrativa?

Domande importanti che a mio avviso vanno inserite in un vero e proprio Programma di consiliatura, compito, tra l’altro, che la legge affida a chi si propone come candidato a Sindaco.

Personalmente, pur tirandomi fuori da questa prospettiva, ritengo opportuno contribuire a dire la mia sul futuro di Cefalù, dopo però aver concluso alcune mie personali riflessioni in atto.

Auguri di buon Natale e Buon Anno a tutti i Cittadini.
Francesco Dolce

ritratto di Giuseppe Aquia

l'unica cosa che non

l'unica cosa che non condivido col mio ex candidato a sindaco e il ruolo della ex segretaria del pd la quale ad ogni comizio ripeteva tu sei il migliore, tu cambierai, il paese, tu sei bello, tu sarai il salvatore, tutto questo veniva ripetuto da quel segretario ex ds il risultato è un paese allo sbando grazie anche a lei.