PORTO DI PRESIDIANA : PERCHE’ SOLO ADESSO ?
30 Ottobre 2010, 10:28 - Saro Di Paola [suoi interventi e commenti]
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La notizia pubblicata da Cefalunews sull’ incontro tecnico che si è svolto a Palermo “per risolvere il problema del porto” è, indubbiamente, positiva.
È di quelle, però, che, per dirla con Lubrano, fanno sorgere spontanee alcune domande.
Perché l’incontro si è svolto solo adesso, a fine ottobre, e dopo che la prima soluzione per bay-passare le parti ammalorate del pontile a “T” è stata dismessa, come tutti ben sapevano sarebbe stata ?
Perché a “promuovere l'incontro” è stato il “Dirigente Generale dell’ Assessorato Regionale Infrastrutture e Mobilità” ?
Perché nel lasso di tempo di oltre cinque mesi che è passato dalla scelta, comunque a tempo, della soluzione con i pontili galleggianti, l’Amministrazione Comunale di Cefalù nulla ha fatto, come parrebbe, per prospettare essa stessa la soluzione da adottare per evitare, o per ridurre al minimo l’attuale, ulteriore, periodo di inagibilità della banchina a T ?
Alla realizzazione di quali “opere per la funzionalità del pontile" si allude in quel passaggio della notizia secondo il quale “la definizione del necessario intervento (realizzazione passerella)” è stata “rinviata ad un sopralluogo congiunto tra Genio Civile e Assessorato delle Infrastrutture per la dichiarazione della somma urgenza” ?
Si allude, forse, alla demolizione ed al rifacimento delle banchine collassate ?
O si allude, invece, alla realizzazione delle due passerelle metalliche di sovrappasso delle stesse che, nelle more della decisione definitiva sulla sorte di tutta la banchina a T, sarebbe stata, ed è, l’unica soluzione tampone da adottare?
Sono certo che le domande che mi sono “sorte spontanee” e che ho posto resteranno senza risposta.
Però, ho ritenuto, di farle.
Comunque.
Non per essere critico o polemico nei confronti dell’Amministrazione.
Ma, soltanto, perché, da cittadino, vorrei capirne e sapere di più.
Sarebbe, anche, un diritto.
Mio e di tutti.
Oppure no ?
Saro Di Paola, 30 ottobre 2010
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Semplice risposta
Caro Saro la risposta che personalmente riesco a trovare è una sola:mala tempora currunt!
Caro Saro
La notizia è stata pubblicata dal Sito del Comune; cefalunews l'ha solo ripresa non citando la fonte.
E' di buon auspicio che proprio Giusi F. ce l'abbia elegantemente fatto notare.
LA FONTE ED IL CONTENUTO
Ho letto il commento di Giusi solo dopo che avevo pubblicato il mio scritto.
Per me, a prescindere dalla fonte, importante è il contenuto della notizia.
Caro Saro
Questo non è il primo tavolo tecnico che si svolge sul porto di Cefalù.
Purtroppo la Regione è immobile ed i soldi non ci sono.
Si sta grattando il fondo per trovarli.
L'interessamento da parte del Sindaco e di altri (modestamente compreso io) non è mancato .... manca altro e tu sai come è difficile fare l'amministratore pubblico, specialmente oggi che vi è a tutti i livelli politici ..... solo ............... CONFUSIONE.
E' facile fare come faccio io e forse anche tu dal di fuori, ma amministrare non solo la res pubblica è difficile.
Con affetto e stima
Giusi
CARO GIUSI,
so, quanto te, come sia difficile fare l'amministratore pubblico ancor più, oggi, con la "CONFUSIONE" che la fa da padrone a tutti i livelli politici.
Ancor più, oggi, quando a farla da padrone è quella cultura del predellino che fa nascere partiti quasi fossero funghi,
che fa fondare partiti non a Uomini della statura di Don Sturzo ma, me lo consentirai, a imprenditori come Berlusconi o a detentori di pacchetti di voti come Romano e Miccichè.
Ed è proprio per le difficoltà, certamente maggiori, in cui oggi opera l'amministratore pubblico che all'amministratore medesimo non è concesso di sbagliare.
Il problema, caro Giusi, non è "l'interessamento" o il perorare una causa a quelle meteore di referenti di parte che oggi, purtroppo, sono quegli stessi maggiorenti di sedicenti partiti che, nella speranza di ritagliagliarsi una fetta di potere, fanno a gara per aggiungere CONFUSIONE ALLA CONFUSIONE.
Il problema è che, quando l'amministratore pubblico è chiamato ad operare una scelta, oggi più di ieri, non può permettersi di sbagliare.
Per tornare alla fruibilità della banchina a T -a questo, oggi e per l'immediato, è stato, purtroppo, ridotto e mortificato il problema del porto di Cefalù- tu che sei un imprenditore avresti BUTTATO A MARE 50.000 euro per due pontili galleggianti che hanno "risolto" il problema solo per due o tre mesi ?
Sono certo che non lo avresti fatto.
Sono certo che l'unica soluzione che avresti immediatamente scartato sarebbe stata quella che, AHICEFALU', è stata adottata.
Sono certo che tu, più e meglio di me, sappia quale sarebbe stata l'unica soluzione da adottare.
Sono certo che tu, più e meglio di me, sappia che nulla sarebbe cambiato nei tempi tecnici di attuazione della scelta.
Sono certo che tu, più e meglio di me, sappia quale gigantesco vantaggio nel rapporto costi/benefici la collettività ne avrebbe avuto se l'amministrazione non avesse adottato la scelta che ha adottato : LA PIU' SCIAGURATA TRA LE DUE POSSIBILI.
E non dirmi, caro Giusi, -NON POSSO ACCETTARLO- che è "più facile fare ciò che tu e forse io facciamo dal di fuori".
Con il tuo stesso affetto e con la tua stessa stima.
Saro
...se non fossi miscredente
...se non fossi miscredente leggerei "tra le righe" un invito all'Ing. Di Paola a far parte di questa Amministrazione.....
Ma sono sicuro che mi sbaglio..... :-)))
Caro Saro
MI spiace ma non condivido.
L'interessamento o il perorare una causa presso referenti, (che per te sono meteore ma ben sai che sono sulla scena politica itliana da decenni e ancora vi rimarranno per altri decenni) nell'interesse della collettività è un dovere non solo dei nostri amministratori ma anche di noi cittadini.
Lo si faceva già ai tempi di Don Sturzo e della tua DC.
Cinquantamila euro buttati al vento .... era meglio chiudere il porto ?? sei certo che è stato un cattivo investimento ??
Io non penso proprio ..secondo me ha contribuito all'economia cefaludese, ha dato lavoro, non abbiamo dato un immagine totalmente negativa della città quale sarebbe stata se si fosse chiuso il porto.
Certo si poteva fare meglio, si poteva fare di più.
Ma con quali soldi ? Dovevamo aspettare la Regione i nostri politici dormienti e sordi o lo slow time della nostra burocrazia ??
Non condivido, caro Saro, ma non è questo che è importante.
Infatti noi due qualcosa di utile (ma non, purtroppo, molto efficace) comunque la facciamo: cercare di svegliare i nostri dormienti politici e di farci ascoltare dai finti sordi con i nostri interventi.
Noi ci siamo, ci incazziamo, ma anche proponiamo, questo è solo amore per la nostra città, altrimenti chi ce lo farebbe fare.
Tanto amore che, nonostante tutti gli attacchi che ricevo e anche qualche querela, continuo da anni a sostenere esattamente gli stessi argomenti con chiunque si trovi a parlare del mio lavoro con me, dall'amico al politico.
Continuo perchè il turismo è un settore che continua a dare, che crea ricchezza e posti di lavoro, il turismo è il presente e sarà il futuro di Cefalù, il futuro dei nostri figli.
Prima mi illudevo che nessuno se ne accorgesse, oggi ho la certezza che la politica se ne accorge, eccome.
Ma non gliene importa assolutamente nulla.
Di sostanza ce n'è ben poca.
Ciao Saro .. ti voglio bene
LA MIA REPLICA
Caro Giusi,
personalmente, sono convinto che "ai tavoli" debbano sedere LE ISTITUZIONI, che "i tavoli" si debbano fare TRA LE ISTITUZIONI, che le ISTANZE, le CAUSE, i BISOGNI della collettività locale debbano essere rappresentati dalla Istituzione COMUNE alle ISTITUZIONI SUPERIORI.
Sino a quando prevarrà la CULTURA DEI TAVOLI TRA "AMICI" la soluzione delle questioni locali continuerà ad essere affidata al CASO, alla FORTUNA e al DESTINO dell'amico referente che, pur se è stato sulla "scena" per decenni e pur se per altri decenni vi rimarrà, oggi è nella stanza dei bottoni e, già domani, può ritrovarsi lontanissimo da quella stessa stanza.
In questo senso "METEORE".
In particolare nella attuale stagione politica nella quale, oggi più che mai, come tu hai scritto regna CONFUSIONE.
Quanto al contingente problema del porto di Cefalù è ASSOLUTAMENTE "CERTO" che "non era meglio chiudere il porto".
Ma è ALTRETTANTO CERTO che i pontili galleggianti siano stati non un "cattivo investimento" ma un PESSIMO INVESTIMENTO.
Quegli stessi soldi che,lo ripeto, SONO STATI BUTTATI A MARE e che se SONO STATI TROVATI, da qualche parte dovevavo pur esserci, si sarebbero potuti e, a mio giudizio, DOVUTI IMPIEGARE per quelle passerelle di sovrappasso delle banchine collassate cui, sempre a mio giudizio, dovrà farsi ricorso nell'immediato e per la cui realizzazione altri "soldi" dovranno essere trovati.
Se in tale direzione l'amministrazione si fosse mossa, oggi, i pescatori non avrebbero i problemi che hanno.
Gli stessi problemi che a partire dal prossimo aprile avranno i turisti.
Al riguardo,la "sveglia" l'avevo suonata per tempo.
Non col senno di poi.
Per il Turismo, "presente e futuro di Cefalù".
Turismo del quale, però, la politica si è accorta, eccome, anche in passato.
Se la politica, in particolare quella di Cefalù, in passato non si fosse accorta, eccome, del Turismo la politica di oggi, con tutta probabilità, del Turismo di Cefalù non avrebbe potuto accorgersi.
Ti dice nulla l'articolo 22 del PRG di Cefalù ?
La politica dei "piani alti", in passato, al Turismo di Cefalù i suoi attentati li ha fatti.
Eccome se non li ha fatti!
Ti dice nulla il CROMO ?
La sveglia l'avevo suonata per tempo e non col senno di poi, anche
per la Pesca.
Per quel poco di "presente" che per Cefalù, oggi, è e rappresenta.
Grazie per il bene che mi vuoi.
Sono certo che tu sappia quanto sia ricambiato.
Ciao
Questa volta condivido
Questa volta condivido che "ai tavoli debbano sedersi le istituzioni" ... ma non è mai stato così anche ai tempi Don Sturzo.
Come ben sai negli ambienti politici i retroscena o i "tavoli tra amici" hanno un ruolo molto significativo.
Questo è un modo per lavorare sulla sensibilità di ogni uomo politico.
Tu non ci crederai ma sul porto giornalmente telefono ed ho telefonato a qualcuno delle istituzioni per trovare una soluzione e presto....
cioè cerco di sensibilizzare chi può e chi deve intervenire.
Se questo è un male ..
Criticare o denununciare l'incapacità dei dormienti non basta .. penso che da cittadino mi posso permettere di osare e di proporre anche le mie sbagliate idee. ma
Cerco piano piano di aprire il sipario del mondo politico e dialogare, e insistere e tentare di svegliare, di fare sentire i finti sordi, cerco di vederci chiaro ...
E' un male ?
Caro Saro, ogni cittadino, che non ha un posto al tavolo istituzionale, ha il dovere di lavorare sulle sensibilità di ogni uomo politico e insistere sul benessere generale, mi sembra importante,
il solo criticarlo o denunciarne l'incapacità ci rende miopi o presuntuosi.
Le analisi vanno fatte fatte su basi costruttive .. è una sfida continua.
Ciao Saro e buona domenica
Giusi