Ma a Cefalù il corpo dei VV.UU esiste solo per fare multe per divieto di sosta agli automobilisti?

ritratto di Pino Lo Presti

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Se strade, marciapiedi, piazze, - in generale - il suolo pubblico in questa città sono sempre più invivibili non è solo a causa della poca educazione di alcuni cittadini.

L’assenza di un piano che individui - con criterio - le aree che possono essere date in concessione, esercenti sempre più affamati di spazi pubblici e inattività nel controllo da parte della P.M. fanno il resto; ma non solo!

Anche nella Ordinanza sulla Viabilità e sul Traffico n° 38/2010 del 29.04.2010 vi sono strane incongruenze!

Intanto ricordiamo cosa dice il:

Regolamento per l’occupazione di suolo pubblico ... - Comune di Cefalù
Art. 24 - Esercizio del commercio.
comma 2

L’occupazione dei marciapiedi , ferme restando le limitazioni ed i divieti previsti dal codice della strada, è consentita sino ad un massimo della metà della larghezza del marciapiedi stesso, purchè in adiacenza ai fabbricati e semprechè rimanga libera una zona per la circolazione dei pedoni larga non meno di mt. 1.20” .

Art. 6 - Rilascio dell’atto di concessione.
comma 7

“E’ fatta salva l’osservanza delle prescrizioni dettate dal Codice della Strada. D.lgs n° 285 del 30/04/1992...etc... In ogni caso l’occupazione non deve determinare situazioni di pericolo o di intralcio alla circolazione dei veicoli e dei pedoni e non deve costituire motivo di rallentamento dei flussi veicoari e pedonali” .

Fare lo "slalom" è un "intralcio"?

Che la categoria "Commercio" ha un peso nella logica amministrativa del suolo pubblico è troppo evidente a tutti ma che lo avesse anche su quella della Viabilità e del Traffico forse no.
Considerate attentamente quanto segue:

Nell’incontro di lavoro - tra il Comitato dei Cittadini del Centro Storico e l’assessore Corsello -, del 2 marzo 2010 si convenne che - poichè non aveva senso fare accedere a Piazza C. Colombo le auto dei non residenti - dato che (nel periodo estivo) poi non avrebbero potuto proseguire per il lungomare (e quindi, fatto il giro, avrebbero dovuto risalire via Cavour per svoltare in via Prestisimone) - quel tratto di via Cavour (sotto via Prestisimone) e la stessa piazza C. Colombo sarebbero state riservate ad area sosta residenti. All’angolo di via R.B. Powell si sarebbe dunque posto un cartello di divieto di accesso “escluso residenti e mezzi di servizio pubblico” (semplice no?)

Ecco cosa dice invece lo

ART.15 della Ordinanza 38/2010 del 29 aprile oggi in vigore:

In Via Cavour (tratto compreso tra Via Prestisimone e P.zza C. Colombo) e Via Palestra (oggi R.B.Powell) nel periodo 1° Aprile – 30 Ottobre è istituito divieto di transito per tutti i veicoli ad eccezione di quelli dei residenti in Cefalù (muniti di apposito “pass”), degli autobus di linea locali, dei taxi e dei veicoli diretti alla caserma dei carabinieri o presso le attività artigianali, commerciali ecc. esistenti nella zona.

Se ne deduce che il divieto vale “ad eccezione di tutti ” .

E’ malizioso ricordare che già (prima del 29 aprile) si sapeva che avrebbe - come poi settimane dopo avvenne - dovuto aprire un nuovo bar, proprio in via Cavour-angolo piazza C. Colombo, oltre a quello già esistente dei "giardinetti"?

L’ Ordinanza fu oggetto di contestazione da parte del Comitato per ragioni ben più importanti e significative durante la manifestazione in piazza Duomo che si svolse dal 19 giugno al 15 luglio, giorno in cui il Comitato fu convocato finalmente dal Sindaco e dall’assessore Corsello. Questa “incongruenza” dell’art. 15 era stata messa in un “pacchetto” di “errori tecnici”, sviste, errori di trascrizione, etc... presenti nella stesura della Ordinanza; riconosciuti dallo stesso Assessore.

Il 28 luglio si procedette alla stesura delle varie rettifiche, in un incontro di lavoro tra Corsello e i rappresentanti del Comitato; nel nostro caso, la seguente:

“ è istituito divieto di transito per tutti i veicoli ad eccezione di quelli dei residenti in Cefalù (muniti di apposito “pass”), degli autobus di linea locali, dei taxi e dei veicoli diretti alla caserma dei carabinieri.”

Nel giro di qualche giorno si sarebbe emanata la nuova Ordinanza, così “emendata”!

Ciò che poi, ad oggi non è ancora avvenuto per ragioni che hanno una loro spiegazione ma una difficile giustificazione.

Dunque una importante area che poteva essere destinata nel periodo estivo alla solo sosta residenti è stata lasciata aperta a tutti - con l'inutile caos che sapete - per "favorire qualche esercizio commerciale"?

Quando l' "occhio di riguardo" per "l'economia" oltre a determinare spesso una occupazione volgare del suolo pubblico, arriva a condizionare anche la viabilità ed il traffico, non si apre il rischio che la "invivibilità" che si viene a creare si ritorca contro?

ritratto di Franco Giambelluca

Un modo civile di coesistere

Perchè a Cefalù non si può trovare un modo civile di coesistere tra attività commerciali e pedoni ? Inoltre, faccio presente, che l'apertura di nuove attività con conseguente occupazione del suolo antistante, anche senza motivo valido, come per esempio la collocazione di tavoli, vedi via Prestisimone, ha causato la diminuzione drastica delle aree a parcheggio che già precedentemente erano di numero insufficiente per i residenti che sempre più sono costretti a fare i turisti in casa propria dovendo sostare nelle aree a pagamento.