L'OPPOSIZIONE APPROVA IL BILANCIO DI PREVISIONE 2010
12 Ottobre 2010, 13:16 - Staff [suoi interventi e commenti]
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12 FAVOREVOLI (Lapunzina, Franco, Fatta, Calabrese, Barracato, Barranco, Genovese, Gattuso, Liberto, Lo Verde, Noto, Cassata);
1 CONTRARIO (Sideli);
4 ASTENUTI (Greco, Rasa, Scialabba, Brocato).
Questo l’esito finale della votazione con cui, ieri sera, si è concluso l’iter di approvazione del BILANCIO DI PREVISIONE 2010.
Due sono i dati politici più evidenti che sono emersi alla conclusione del dibattito consiliare:
1. IL BILANCIO DI PREVISIONE 2010, DOPO ESSERE STATO AMPIAMENTE MODIFICATO DAL MAXI-EMENDAMENTO PROPOSTO DAI CONSIGLIERI LAPUNZINA E CALABRESE, E’ STATO APPROVATO CON I VOTI DELL’OPPOSIZIONE.
2. LE FORZE POLITICHE CHE SOSTENGONO IL SINDACO GUERCIO NON HANNO SAPUTO ASSICURARE QUELLA COMPATTEZZA NECESSARIA ALL’APPROVAZIONE DELL’ORIGINARIA PROPOSTA DELLA GIUNTA, MANIFESTANDO ORIENTAMENTI E POSIZIONI DIFFERENTI, AL MOMENTO DEL VOTO, ANCHE ALL’INTERNO DELLO STESSO GRUPPO CONSILIARE.
L’approvazione del Bilancio di previsione 2010 ha visto, dunque, emergere la sinergia delle forze di opposizione che, in virtù del maxi-emendamento, presentato dai consiglieri Lapunzina (PD) e Calabrese (PdL Sicilia), è riuscita a modificare in maniera sostanziale e costruttiva la proposta elaborata dalla Giunta Guercio, arrivata in Consiglio con il consueto ritardo rispetto ai tempi previsti dalla legge.
Il maxi-emendamento, infatti, ha eliminato dalla proposta della Giunta tutte le spese non obbligatorie,recuperando 511.000,00 euro, per la copertura dei debiti fuori bilancio e applicando coerentemente la decisione, presa all’unanimità nel 2009 su proposta dell’allora consigliere Corsello, con la quale si vincolava la Giunta ad autorizzare spese esclusivamente obbligatorie, al fine di far fronte alla pesante situazione debitoria dell’Ente.
La proposta della Giunta, quindi, si presentava, secondo i compilatori del maxi-emendamento, incoerente rispetto ai principi fissati da quella delibera e soprattutto non andava incontro all’esigenza di razionalizzare la spesa e assicurare quanto più somme possibile alla copertura dei debiti fuori bilancio.
Ascolta l'audio (5 min.) di un significativo passaggio del Consigliere Lapunzina sull'emergenza finanziaria del Comune e sulla propositività del maxi-emendamento.
Nel corso della serata il consigliere Greco ha cercato, con la presentazione di 63 sub-emendamenti, di smontare la proposta dei consiglieri Lapunzina e Calabrese, ma la maggioranza dell’Aula li ha bocciati.
La successiva votazione a favore del maxi-emendamento ha determinato la consequenziale approvazione del Bilancio di previsione 2010, con il voto favorevole e compatto non solo dell’opposizione ma anche del consigliere Noto (MpA) e del consigliere Cassata (UDC).
Al momento del voto, la frantumazione dei gruppi che sostengono l’Ammnistrazione Guercio è risultata assai evidente ed emblematica. Noto ha elogiato il senso di maturità e di responsabilità offerto dall’opposizione, Cassata ha votato a favore, contrariamente al suo collega di gruppo, Rasa, che si è astenuto. Brocato, Scialabba e Greco si sono astenuti, mentre il solo Sideli ha votato contro la proposta dell’Amministrazione, in quanto pesantemente emendata dall’opposizione. Non insignificanti dal punto di vista politico sono state le assenze di Mangano, Coco e Messina, che in una serata così importante, hanno fatto mancare il loro sostegno alla proposta originaria dell’Amministrazione.
La compattezza dell’opposizione, dimostratasi capace di sostenere con i numeri le proprie proposte, e lo sfaldamento della maggioranza sono, dunque, due elementi di cui il Sindaco Guercio ha dovuto formalmente prendere atto e da cui l’opinione pubblica dovrà trarre le dovute considerazioni.
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VORREI FARE UN PLAUSO
VORREI FARE UN PLAUSO ALL'OPPOSIZIONE PER IL LORO CORAGGIO DI PORTARE AVANTI UNA MOZIONE CHE CONSENTA AL PAESE DI RESPIRARE UNA BOCCATA DI OSSIGENO PER IL RESTO CARO LO PRESTI COSA VUOI CHE POSSA INTERESSARE UNA MAGGIORANZA O UNA MINORANZA A DELLE PERSONE A CUI INTERESSA SOLAMENTE PASSARE 5 ANNI SALDAMENTE ATTACCATI (O ATTRACCATI)ALLA POLTRONA.
NON ERA MAI ACCADUTO!
A mia memoria, a Cefalù, è la PRIMA VOLTA che il bilancio sia stato approvato dall'opposizione.
Secondo me, precedenti in tal senso sono rarissimi in tutti i Comuni della Repubblica.
A prescindere dal merito, è la NEGAZIONE DELLA PRIMA REGOLA cui deve essere ispirata e fondata l'AZIONE AMMINISTRATIVA.
A prescindere dal merito, è il CROLLO DEL PRINCIPIO su cui deve essere incardinata l'AZIONE AMMINISTRATIVA.
A prescindere dal merito, è un NONSENSO AMMINISTRATIVO.
E' paradossale che , a
E' paradossale che , a questo punto, l'Amministrazione in carica si trovi a dover operare ed a mettere "in esecuzione" un bilancio creato (con il maxi emendamento) e votato dalla opposizione cioè con uno strumento finanziario che non rispecchia per nulla quello che è il "progetto" che l'Amministrazione medesima aveva proposto al Consiglio.
In altri tempi, quelli che qualcuno chiama della Prima Repubblica, il "dizionario politico" prevedeva il consequenziale.. "a questo punto è necessario che l'Amministrazione tragga le proprie conclusioni"....
Ma siamo alla Terza e di tempo ne è passato....
Certo, a leggere i freddi resoconti della serata (anche in termini di voti e di assenze....) c'è da rabbrividire per non dire altro.
Il voto sul bilancio è un passaggio politico ESSENZIALE per ogni Amministrazione che si rispetti.
In altri tempi, la presa d'atto dell'esito del voto e "dei numeri" in Consiglio avrebbe comportato uno "tsunami" con conseguente azzeramento di tutto.
A meno che....
Già ! ... a meno che...........................
Strano ma vero!
Quanto accaduto ieri in consiglio comunale è davvero paradossale, si tratta di un nuovo esperimento politico pronto a germogliare nella cittadina normanna?
O c'è qualcosa dietro che non si vede chiaramente?
Vorrei che qualcuno rispondesse ad un mio ultimo interrogativo che lacera il mio modesto pensare. Se ieri il bilancio non fosse stato approvato, qualcuno, per caso, avrebbe dovuto far ritorno a casa prima della scadenza del mandato?
Uomini di legge potete dare una risposta ai miei quesiti per favore. Non essendo un tuttologo non riesco a trovare sempre soluzione a tutto!
LE DOMANDE E LA MESSINSCENA
Caro Giuseppe,
pur senza averne alcun titolo, rispondo alle tue domande con due altre domande :
forse che abbia ragione il vecchissimo GIULIO : " A PENSAR MALE.... SI FA PECCATO. Ma spesso CI SI AZZECCA" ?
forse che la politica cefaludese e la Città tutta non sia pronta a nuove elezioni ?
Dopo le domande, però, una considerazione.
AMARA !
BANALE !
La MOZIONE DI SFIDUCIA AL SINDACO ERA SOLTANTO UNA MESSINSCENA !!
Dove sta la stranezza?
Quanto accaduto ieri sera può sembrare paradossale alla luce del risultato della votazione. E' stata data immediata esecuzione ad un Bilancio di fatto figlio dell'opposizione. La stranezza, se così la si vuole chiamare, non sta però nel fatto che l'opposizione abbia emendato, anche pesantemente, la proposta della Giunta, questo avviene regolarmente, ma nel fatto che abbia avuto i numeri per approvare le proprie modifiche. Maggioranza il Sindaco non ne ha. Semmai una via d'uscita che probabilmente aveva trovato sponsor e qualche adesione era quella di liquidare in blocco il Consiglio, visto che andare avanti così per l'Amministrazione risulta senz'altro frustrante. Soluzione estrema che però non è andata in porto.
Per quale ragione l'opposizione avendo trovato i numeri per approvare il maxi-emendamento, non avrebbe dovuto poi votare il bilancio? Non è forse più paradossale l'assenza di tre consiglieri della maggioranza?
Caro daniele la stranezza è
Caro daniele la stranezza è solo una - ma ancora una volta non la si vuol pronunciare -: questa città, allo stato attuale, è ingovernata, arranca in tutti i settori ma nessuno - e ripeto nessuno - vuol parlare di dimissioni, di sfiducia, di dare alla città la possibilità di ricercarsi altri governanti, che sicuramente darebbero un cambio di marcia al nostro paese. Andando avanti di questo passo, tra 2 anni ci ritroveremo con un paese difficilmente recuperabile, ma queste cose le noto solo io? Forse sono invece cieco e non vedo cose positive? Qualche consigliere - magari aspettandosi il solito regalino - annuncia su cefalunews che il vincente è l'assessore e, di riflesso, il sindaco; ma che la smettano di cercare solo i loro interessi e ci facciano andare di nuovo alle elezioni che sono l'unica ancora di salvezza che ci rimane checchè ne dica "il puparo". A questo punto, anche un commissario sarebbe una salvezza per questo paese.
Io non sono molto esperto di queste cose
ma mi pare di aver capito (se qualcuno mi può correggere sarà il benvenuto) che nel caso della "sfiducia" si andava tutti a casa, Sindaco compreso; nel caso di un Bilancio non approvato, a casa se ne sarebbe andato solo il Consiglio, con grande gioia - ritengo - del Sindaco!
Nel corso della seduta vi è stata una grande ragione di "suspence".
Se il maxi-emendamento non fosse passato la Opposizione si sarebbe trovata in grave imbarazzo nell'approvare quel Bilancio così come presentato dalla Amministrazione.
Se la Opposizione avesse deciso di non votarlo - confidando che se lo fosse approvato da sè la Maggioranza (se fosse stata presente al completo in Aula) -, il rischio era che uno o più consiglieri della stessa, avessero lasciato l'Aula, facendo così mancare il quoziente richiesto per la approvazione. Quella scelta allora si sarebbe rivelata un fatale passo falso pagato con il karakiri della Opposizione!
Il disegno ed il rischio che potesse funzionare non era poi tanto velato, stante le stesse parole di Greco il quale ha detto, nella sua dichiarazione di voto sul sub-emendamento 45, da lui presentato: "Quella seduta ce la ricordiamo tutti per quel cosiddetto “emendamento-Corsello” che riguardava la copertura dei debiti fuori bilancio. È stato votato all’unanimità perché, allora, proprio questo Consiglio sembrava essere a “rischio scioglimento” se non approvava quell’emendamento. Io oggi penso che forse avremmo fatto cosa più buona e giusta se questo Consiglio allora si fosse sciolto".
l'opinione non può prescindere dai fatti
Anche se il famoso linguista Ferdinand De Saussurre riteneva che sono i punti di vista a generare le cose ritengo, tuttavia, che qualunque opinione, seppur legittima, non possa prescindere dai fatti che l’hanno generata.
Nel merito del dibattito legato alla vicenda dell’approvazione del bilancio di “previsione 2010”, penso sia indispensabile chiarire alcuni dati di fatto la cui conoscenza, da parte dell’opinione pubblica, è fondamentale per impostare un corretto confronto di idee.
Creare dei parallelismi tra la Mozione di sfiducia presentata, nel dicembre del 2009, dall’opposizione e l’approvazione del bilancio da parte dei consiglieri che si oppongono all’Amministrazione Guercio (per altro avvenuta dopo l’approvazione del maxi emendamento, presentato dai due principali gruppi di opposizione, PD e PDL – Sicilia, che ridisegna totalmente il documento programmatico), per concludere “che la politica cefaludese non è pronta a nuove elezioni” e che, a dirittura, “la Mozione di sfiducia al Sindaco era soltanto una messinscena” è fuorviante per i seguenti motivi:
1) l’approvazione della Mozione di Sfiducia avrebbe comportato l’immediata decadenza contestuale del Consiglio Comunale e del Sindaco, con il conseguente ritorno alle urne nella primavera del 2010.
2) La conseguenza giuridica dell’eventuale bocciatura del ‘bilancio di previsione 2010’ sarebbe stata, invece, unicamente lo scioglimento del Consiglio Comunale (e la nomina da parte della Regione di un Commissario che ne esercitasse le funzioni). Il sindaco sarebbe rimasto in carica sino alla scadenza naturale del suo mandato (primavera del 2012) e, quindi, non ci sarebbero state elezioni.
Ne consegue che la mancata approvazione del bilancio avrebbe avuto come paradossale esito politico, il rafforzamento del Sindaco e dell’Amministrazione Comunale. Una Amministrazione che, è bene ricordarlo, è responsabile del fatto che per il quarto esercizio consecutivo (2007 – 2008 – 2009 – 2010) un bilancio che ci si ostina ancora a definire ‘di previsione’ viene predisposto dalla Giunta con un colpevole ritardo che fa si che la sua approvazione avvenga in autunno inoltrato, quando, oramai, c’è ben poco da ‘prevedere’ sull’andamento dei disastrosi conti pubblici della nostra città.
E’ anche su questo che, credo, si imponga una doverosa riflessione.
L’opposizione ha dato dimostrazione di senso di responsabilità emendando un bilancio strampalato, che non rispettava neanche il divieto di effettuare spese non obbligatorie e che non dava adeguata copertura ai debiti fuori bilancio (con grave danno alle casse comunali). D’altronde cosa aspettarsi di più da un documento di ‘ programmazione’ che era stato definito - da un autorevole esponente di un gruppo politico che sostiene l’ Amministrazione Guercio – “cuoci e mancia”?
Il dato politico di tutta evidenza resta nel fatto che è, oramai, chiaro che l’Amministrazione Guercio non ha più una maggioranza in Consiglio.
In una politica intesa come servizio, e volta autenticamente alla ricerca del bene comune, questa banale constatazione sarebbe più che bastevole per fa sì che il Sindaco “ne traesse le conseguenze”, restituendo (lui sì) la parola agli elettori. Tuttavia ciò che una volta sarebbe sembrato un semplice atto dovuto appare, oggi, come una pretesa irrealizzabile.
QUESTIONE DI ETICA
Caro Vincenzo, sono le conclusioni del tuo commento a darmi lo spunto per una replica.
Una replica, la mia, affatto polemica, che "non prescinde dai fatti che l'hanno generata" e però, neanche, da quei FATTI che AVREBBE DOVUTO GENERARE, non già come "conseguenza giuridica dell'eventuale bocciatura del bilancio" ma COME ESPRESSIONE DI ETICA POLITICA.
Tu, concludendo, hai scritto :
"Il dato politico di tutta evidenza resta nel fatto che è, oramai, chiaro che l’Amministrazione Guercio non ha più una maggioranza in Consiglio".
Io,ti chiedo :
forse che, se il bilancio non fosse stato approvato non sarebbe stato di "tutta evidenza ... il dato politico che l’Amministrazione Guercio non ha più una maggioranza in Consiglio" ?
Tu hai aggiunto :
"In una politica intesa come servizio, e volta autenticamente alla ricerca del bene comune, questa banale constatazione sarebbe più che bastevole per fa sì che il Sindaco “ne traesse le conseguenze”, restituendo (lui sì) la parola agli elettori."
Io Ti chiedo :
forse che la mancata approvazione del bilancio non sarebbe stata altra "constatazione" altrettanto "banale più che bastevole per fa sì che il Sindaco ne traesse le conseguenze” ?
QUESTIONE DI ETICA !
E i fatti sono chiari
La chiarezza con cui si sono sviluppati tutti i passaggi consiliari, che hanno infine determinato l’approvazione del Bilancio di previsione, è talmente evidente da apparire addirittura disarmante. Fa specie pertanto leggere ipotesi di possibili inciuci tra il PD e l’Amministrazione. Ipotesi suggerite da un’assai improbabile applicazione del principio di transitività: siccome alla Regione il PD appoggia Lombardo (leggesi MpA) allora la stessa cosa potrebbe accadere a Cefalù. Solo disattenti osservatori della politica locale possono pretendere di far passare come reale questa audace teoria, che tra l'altro non tiene conto delle condizioni in cui sono maturate certe soluzioni a livello regionale. Non c’è stato un solo momento in tutto il dibattito in cui il PD non abbia sostenuto costantemente forti critiche nei confronti dell’Amministrazione. L’opposizione non ha offerto nessun salvagente all’Amministrazione; se avesse voluto farlo, perché avrebbe dovuto sforzarsi di lavorare su un maxi emendamento che di fatto ha smantellato l’impianto proposto dalla Giunta? La maggioranza poi, se al completo e compatta, avrebbe anche avuto i numeri per bocciare il maxi-emendamento di Lapunzina e Calabrese e procedere all’approvazione del Bilancio predisposto dalla Giunta. Il fatto che ciò non sia stato, acclara con tutta evidenza che il progetto era un altro: FAR CADERE IL CONSIGLIO COMUNALE. Una soluzione di cui vantarsi! Della serie: Muoiono i Filistei e resta Sansone! Grazie all’opposizione l’edizione riveduta e corretta del passo biblico non è andata in onda. Chi vuole far passare quasi come una colpa il “salvataggio del Consiglio”, (l'Istituzione - è bene ricordarlo - dove, attraverso i consiglieri, i cittadini hanno piena rappresentanza e potere di controllo), dimostra di aver esaurito ormai qualsiasi capacità politica di assicurare al Sindaco il sostegno in Sala delle Capriate.
Matri chi sugnu cunfusu!
Leggo e capisco sempre meno.
Gli nterrogativi comunque continuano a farsi sempre più pressanti nella mia mente.
Mi chiedo come si possano trovare i numeri per votare il bilancio di previsione e non sipossano invece "racimolare" i voti per approvare una mozione di sfiducia.
Dagli scranni di Sala delle Capriate sembra facile poter "governare", senza assumersene però le responsabilità!
Non mi rivolgo a nessuna parte politica, non vorrei essere tacciato di campanilismo o di amicizie e strane parentele!
Ribadisco però quanto affermai in sede di conferenza stampa a Crm, il giorno dell'Epifania, in presenza dei capi gruppo: a Cefalù si delinea l'ipotesi di un partito unico, quello dei consiglieri comunali attaccati alla poltrona!
Meditate gente... meditate! Recitava uno slogan pubblicitario.
P.S. Saro ti ringrazio per la risposta, amara, ma ricca di pesanti verità.
Caro Giuseppe Livecchi
Caro Giuseppe Livecchi, i sostenitori della mozione di sfiducia (10 Consiglieri)ci sono stati e ci sono sempre. Credo che la domanda andrebbe girata, sopratutto, a chi lunedì sera ha preferito non venire in Consiglio e a chi si è astenuto. E la domanda andrebbe fatta seriamente, perché non si può dire di sostenere un Sindaco, facendo delle scelte, e poi fare invece come lo "struzzo", oppure affermare labialmente di firmare o di sostenere la famosa mozione e poi fare il solito comodo "doppio gioco".
Personalmente ho fatto un appello alle altre forze politiche per raggiungere il fatidico numero 13, cioè i 13 sostenitori, le 13 firme. Ad oggi, teoricamente, ne mancano sempre 3 all'appello. Penso che questa volta bisogna ridurre al minimo le "sorprese" già vissute a dicembre. L'esperienza mi ha fatto diventare un po'più "tommaseo".
Gentile ingegnere,
Pur rispettando la legittima diversità dei punti di vista,
insisto nel sottolineare la profonda differenza, sia in termini giuridici sia dal punto di vista delle conseguenze politiche, che intercorre tra l'approvazione di una mozione di sfiducia e l'eventuale mancata approvazione del bilancio di previsione.
Il primo atto produce il risultato politico di azzerare una esperienza amministrativa che si è dimostrata totalmente fallimentare, ponendo un punto fermo e restituendo nuovamente la parola ai cittadini. La seconda ipotesi, invece, ha come unica conseguenza quella di rafforzare politicamente il principale responsabile di quel fallimento, liberandolo dal potere ispettivo dei consiglieri comunali che, al pari del Sindaco, rappresentano tutti i cittadini. Ecco perchè continuo a ritenere fuorviante l'accostamento dei due scenari.
Circa la questione etica, penso che il comportamento dell'opposizione che, invece di limitarsi a protestare, ha deciso di rimboccarsi le maniche ed eliminare le principali storture presenti nel documento di programmazione economica, sia un efficace ESPRESSIONE DI ETICA POLITICA.
In ultimo, alla luce della sua consolidata esperienza politica, mi permetto di rivolgerle la seguente domanda: le pare possibile che un Sindaco che, più volte, ha manifestato fastidio e noncuranza nei confronti delle decisioni assunte dal consesso in cui sono rappresentati i cittadini di Cefalù (tanto da giungere, perfino, a definire "carta straccia" un invito che gli era stato rivolto da quest'ultimo organismo istituzionale) possa darsi gran pena per il suo eventuale scioglimento, fino ad indurlo a trarne le dovute conseguenze?
Per condurlo a quest'ultima decisione sarebbe bastata la semplice constatazione del fallimento del progetto politico sulla base del quale aveva chiesto la fiducia degli elettori.
Questo sì che sarebbe stato un atto di lealtà nei confronti dei cittadini e una notevole ESPRESSIONE DI ETICA POLITICA.
ma certe qualità, come ci insegna Manzoni, chi non le ha non se le può dare.
la saluto cordialmente.
GENTILE VINCENZO,
mi è ben nota "la profonda differenza, sia in termini giuridici sia dal punto di vista delle conseguenze politiche, che intercorre tra l'approvazione di una mozione di sfiducia e l'eventuale mancata approvazione del bilancio di previsione".
La diversità della mia e della Tua posizione sulla questione, a mio giudizio, è tutta nelle valenze, assolutamente diverse, che io e Te diamo a quella "bocciatura" del bilancio che sarebbe potuta essere e che non è stata.
Quella che Tu mi hai attribuito come "consolidata esperienza politica" è, fondamentalmente, maturata nella cosiddetta "prima repubblica".
Ebbene, proprio "alla luce" di quella mia esperienza, sono FERMAMENTE CONVINTO che la mancata approvazione del bilancio
sia LA SCONFITTA POLITICA PIU' GRAVE nella quale possa incorrere una Amministrazione.
UNA SCONFITTA SENZA APPELLO!
UNA SCONFITTA CON UNA SOLA CONSEGUENZA : LE DIMISSIONI!
Lo so bene che, per il vigente ordinamento, la mancata approvazione del bilancio, avrebbe consentito al Sindaco di "liberarsi del potere ispettivo dei consiglieri comunali".
Ma,-ecco la valenza diversa che diamo alla bocciatura- sarebbe bastato ciò per affermare, o per far sentire, il "sindaco rafforzato politicamente" ?
Quanto a quelle che Tu hai definito "le principali storture presenti nel documento di programmazione economica" mi consentirai di non essere d'accordo con te.
E' come dire che sia stato sufficiente un taglio di 511 mila euro di spese correnti per rendere condivisibile un bilancio di 59 milioni di euro -tanti mi pare di aver sentito siano-.
Quanto al resto Ti assicuro che, mentre Ti leggevo, pensavo anche io al Manzoni :
LA SENSIBILITA', L'ETICA, L'ORGOGLIO .......... SONO COME IL CORAGGIO!
Caro Saro
La bocciatura del Bilancio Comunale sarebbe la sconfitta non dell'Amministrazione ma dei Consiglieri Comunali.
Infatti il Sindaco e la sua Giunta hanno solo il dovere di predisporre un bilancio di previsione contentente la stima di quali saranno le entrate e le uscite per l’anno successivo.
Tale documento, predisposto dall'Amministrazione attiva, è sottoposto all'attenzione del Consiglio Comunale, ove i singoli Consiglieri o gruppi possono richiedere eventuali variazioni per il raggiungimento del fine ultimo del Comune che è il soddisfacimento costante e crescente dei bisogni della collettività.
Quindi la formazione e l'approvazione del Bilancio di previsione è demandato per legge al Consiglio, per cui una eventuale non deliberazione di tale strumento di programmazione delle risorse e degli interventi sarebbe tutta da addebitare al Consiglio.
In tal caso la legge giustamente (dico io) ha previsto l'azzeramento dei responsabili cioè dell'intero Consiglio Comunale.
CARO GIUSI,
HA VINTO IL SINDACO E HA VINTO IL CONSIGLIO!
Viva il sindaco e viva il consiglio.
Il taglio dei 30.000 euro per il festival del gelato è un problema ?
MA QUANDO MAI!
Ma vuoi scherzare ?
Non v'è problema!
A Cefalù l'amministrazione non ha problemi.
Sì, caro Giusi, hanno VINTO, proprio, TUTTI!
Peccato che a PERDERE E' LA CITTA'!
Peccato che manchino le leggi sull'ETICA e sulla DIGNITA'.
Peccato che nessuno possa elaborarne.
Non ci resta che piangere.
Cefalù è, come tu hai scritto,"UN PAESE SENZA FUTURO"?
O no ?
Carissimo Saro
Scusami per averti turbato, ma il mio è stato solo un intervento tecnico o più che altro una mia personale interpetrazione da non tecnico.
Sulla dignità e sull'etica ... mi trovi pienamente d'accordo.
Sul finaziamento al festival del gelato penso che l'aver tolto l'unico importo (molto modesto) destinato in bilancio alla promozione e al turismo renda chiaro in che considerazione esso è tenuto da quasi tutto il Consiglio Comunale di un Paese la cui fonte di reddito deriva quasi tutta dal turismo e dove tutti i nostri consiglieri si sbrodolano parlando di turismo.
Ciao
INGEGNERE
Come sempre ingegnere lei tocca i problemi in modo chiaro e pulito io nel mio modo di scrivere lo avrei scritto in un modo molto più crudo e netto, ma va bene cosi. Etica? E cosa da mangiare? L'importante per certa gente, abituata ai grandi salotti cittadini, è essere al potere!!! Per il resto cosa gliene frega se la città langue?
Cosa gliene può fregare se la gente non riesce a vivere in modo degno e civile nella nostra città?
Cosa gli importa se il lungomare fa piangere? Cosa gli interessa se la rocca e chiusa? Cosa gli può importare se il bilancio lo ha approvato tizio se poi caio continua a governare come se niente fosse?
Perchè si dovrebbe crucciare, se, alla fine del mese, lo stipendio, senza fatica, lo prende lo stesso?
Dignitosi caro ingegnere siamo i cefaludesi(!!!!) che sopportiamo tutto questo, senza scendere in piazza a manifestare tutto il nostro disprezzo nei confronti di gente che ci sta riducendo l'ultimo paese del circondario!!!!! Perchè di questo si tratta!!!!
Vabbè, l'importante che stanno bene loro.
Adesso dite che sto esagerando!!???
NON HO ALTRO DA AGGIUNGERE
Non devi scusarti : non mi hai turbato.
A turbare me e tantissimi altri è l'andazzo della politica a Cefalù.
Tra i tantissimi altri includo anche te.
Sono certo, infatti, che di quella stragrande maggioranza di cefaludesi tu faccia parte.
Ho fatto riferimento ai 30.000 euro del festival del gelato solo per evidenziare il PARADOSSO dell'esito del voto sul bilancio.
Nei miei trascorsi politico-amministrativi ho imparato che il Bilancio (con la maiuscola) è lo strumento Politico (con la maiuscola) dell'Amministrazione (con la maiuscola).
Perciò, a mio giudizio, la sua approvazione è un atto, o un fatto, Politico (con la maiuscola).
Personalmente non riesco ad accettare che l'approvazione del Bilancio possa essere "spacciata" per atto, o fatto, tecnico.
Neanche a togliere tutte le maiuscole!
Meno che meno, posso accettare che una amministrazione gestisca un bilancio approvato dalla opposizione.
Penso proprio di non avere null'altro da aggiungere.
Ritengo, infatti, che dai miei commenti emerga con sufficiente chiarezza il mio pensiero sull'esito del voto sul bilancio.
A presto
A me turba invece una nota
A me turba invece una nota della Corte dei Conti mandata al nostro Comune il 07/10/2010 che al punto 8 così recita:
Contrariamente a quanto attestato dal Responsabile del Servizio di Ragioneria, Con nota 0014758 del 16/06/2010, non risulta essere stato rispettato, quantomeno negli anni 2007,2008,2010 il disposto dell'Art.191, comma 5, del TUEL (divieto di assunzione di impegni facoltativi),per essere stati effettuati impegni e spese relativi a servizi non espressamente previsti per legge nonostante non fossero stati validamente adottati i provvedimenti di cui al successivo art.193( copertura finanziaria dei debiti fuori bilancio); detta circostanza emerge anche dall'ammontare delle spese per manifestazioni, spettacoli e promozioni turistiche di cui all'intervento 1070103 ( impegni per EURO 477.734,56); per il 2010 in particolare si evidenzia, poi, l'ulteriore violazione dell'art.163, comma 2, del TUEL, essendo state disposte dette spese dopo il 30 giugno 2010 pur in assenza del bilancio di previsione.
Tali affermazioni rafforzano quanto da noi promosso in consiglio, in occasione dell'approvazione del bilancio di previsione, sostituendoci di fatto ad una amministrazione insensibile ed incapace di effettuare un serio risanamento economico in questa citta'. ( Cons. Liberto Vincenzo )