Le vere barzellette del Cavaliere
2 Ottobre 2010, 14:03 - Daniele Tumminello [suoi interventi e commenti]
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Solitamente scelgo di non pubblicare le mie personali riflessioni su quanto ha a che fare con la cronaca, più o meno politica, che non abbia una stretta attinenza con i fatti cefaludesi. Questo non per pigrizia o per scarso interesse verso questioni extra moenia ma solo perché, come membro dello staff di questo sito, cerco di seguire lo sviluppo di argomenti che riguardano soprattutto la nostra città.
Tuttavia sento di dover fare una piccola eccezione. La questione riguarda i video pubblicati ieri in cui il Presidente del Consiglio Berlusconi offre il meglio del suo repertorio: in uno, veste i consueti panni del perseguitato dalla Magistratura “comunista”, con un affondo tutt’altro che comico e quanto mai inquietante nei confronti di chi detiene il potere giudiziario; nell’altro video si diletta nel raccontare ad un gruppo di militari e funzionari una barzelletta su Rosy Bindi condita da un finale poco apprezzato dalle coscienze cattoliche.
A riguardo però ritengo di dover fare un distinguo. Tra i due video, infatti, il primo è quello che mi indigna e mi preoccupa di più come cittadino di uno Stato in cui la Costituzione sancisce il sacrosanto principio della divisione dei poteri. L’idea che il Governo sia ostile alla Magistratura è, come immagine, simile a quella della mano destra che con il coltello in mano è pronta a ferire la mano sinistra. Quale bene può ricevere un paese da un Esecutivo preoccupato dall’azione di una Magistratura che fino ad oggi ha agito e giudicato nel più totale rispetto delle leggi dello Stato democratico e non certamente secondo il modus operandi “di una associazione a delinquere”? Possono i lavori parlamentari continuare a rimanere vincolati dalle ossessioni personali del Cavaliere? Le risposte al bisogno di lavoro urlato dagli italiani, in special modo dalle generazioni più giovani, come potranno essere garantite da un governo autoreferenziale?
Davvero gli italiani si sentono ancora così affascinati e rassicurati da un Presidente del Consiglio che si crede statista, operaio, comico-cantante, salvatore del mondo, latin lover, nemico giurato dei comunisti tranne degli ex funzionari del KGB, cattolico integerrimo e disinvolto bestemmiatore?
Il secondo video, quello della barzelletta su Rosy Bindi, deve invece essere giudicato senza ipocrisie e smaccate strumentalizzazioni. Pur ammettendo come sconveniente il fatto che un uomo delle Istituzioni si presti a intrattenere gli interlocutori con barzellette di cattivo gusto e sicuramente offensive, nel caso di specie, per la figura della parlamentare del PD, bisogna però riconoscere che centinaia sono le barzellette che circolano sullo stesso Berlusconi. Tutti le conosciamo e magari le abbiamo raccontate anche agli amici in momenti di conversazione. Fa parte dello spirito italiano raccontare le barzellette per divertire gli amici, inutile negarlo! Fra l’altro in quella circostanza Berlusconi non sapeva di essere ripreso con un cellulare. Detto questo rimane, lo ribadisco, censurabile l’ingenuità dimostrata nell’occasione dal Cavaliere che non ha saputo resistere alla narcisistica voglia di ostentare la sua simpatia, in un momento non del tutto privato.La bestemmia finale, poi, non merita ulteriori commenti.
Tuttavia, più che queste barzellette sinceramente mi preoccupano le altre che Berlusconi racconta ogni giorno agli italiani, questa volta consapevolmente, davanti ai microfoni e alle telecamere. E queste barzellette che parlano di lavoro, uscita dalla crisi, politiche a sostegno delle famiglie, scuola, università, politiche per il Sud, sono decisamente meno comiche, anzi fanno proprio piangere!
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Hai detto bene
Purtroppo c'è ben poco da aggiungere.
Io posso parlare solo del mio settore e posso dirvi che è vergognoso che grazie a questo governo ci sono situazioni di classi con 40 alunni e con più di un diversamente abile. La Gelmini dice che questo governo sta puntando sulla qualità dell'insegnamento, ma forse non ha idea di cosa voglia dire stare in classe. Come può un insegnante lavorare in una situazione del genere?
Non parliamo poi dei vergognosi tagli alle ore per i diversamente abili. Meglio stendere un velo pietoso.
Una volta il sistema scuola italiano ero invidiato e copiato da tutti, adesso è una barzelletta squallida come quelle che racconta il signor Berlusconi.
Un accenno si deve fare anche sull'ultima sparata sulle ferrovie:"porteremo l'alta velocità fino a Palermo". Ma lo sa il signor Berlusconi che per arrivare a Catania con il treno da Palermo ci vogliono quasi 4 ore? Lo sa le condizioni in cui versano alcune "autostrade" siciliane? Su queste cose dovremmo riflettere tutti, ma tanto è tutto inutile.
Davide Maranto
Purtroppo è la realtà e non un reality
Se vivessimo in un reality, almeno il regolamento ci consentirebbe di buttare fuori Berlusconi per la bestemmia pronunziata pubblicamente, invece dobbiamo tenerci lui e, riallacciandomi alle parole di Davide, il nostro amato Ministro dell'Istruzione Maria Stella Gelmini con la sua riforma che altro non è che una riforma economica camuffata da riforma della Scuola.
Da insegnante di sostegno mi chiedo se sia diritto allo studio per gli alunni diversamente abili l'affiancamento di un insegnante specializzato per 4,5 ore settimanali sulle 34-36 ore di lezioni di un istituto professionale, di un istituto alberghiero o di un istituto d'arte in cui 6-8 sono ore di laboratorio.
In questo anno scolastico, mentre centinaia di colleghi sono rimasti a casa, per potere completare le 18 ore della mia cattedra, seguo ben quattro alunni diversamente abili.
Grazie Ministro da parte di uno dei 220 mila precari che ha definiti "piaga sociale", come se non bastasse già essere "fannulloni" e "bamboccioni", per avere avuto un posto di lavoro ma, soprattutto, grazie da parte di tutti gli alunni diversamente abili per aver dato loro la possibilità di studiare, crescere e cercare di superare le barriere dell'integrazione.
purtroppo è un reality
Chi avrebbe dovuto governare in questi anni senza il fenomeno "Berlusconi", D'Alema, Prodi? Lo hanno fatto!!!!! Con quali risultati????? Parlate di questo prima di parlare di Berlusconi;
loro hanno contribuito a creare "Berlusconi", loro hanno creato una macchina da voti che è "berlusca"! Pensate che la gente che ha votato Berlusconi sia stupida? Se ci fosse stata l'alternanza giusta Berlusconi avrebbe governato solo 2 anni: i primi, poi basta! Il "meno peggio", per la maggioranza degli italiani, era lui e avrebbero dovuto accettarlo per questo invece di farlo diventare una vittima del sistema!!!!! Quante se ne sentono ogni giorno su Berlusconi ma nessuno si meraviglia o fa le guerre per queste cose.Se le cose che ha detto Di Pietro le avesse dette qualcuno vicino a Berlusconi oggi ci sarebbe la guerra civile.
Di Pietro
Le cose dette da Di Pietro sono la pura verità. Sarà duro, esagerato a volte, ma è l'unico che dice come stanno davvero le cose.
Mi spiace per lei sign. Aquia ma Berlusconi è indifendibile sotto tutti i punti di vista, sia politico che morale.
Non dimentichiamoci che Berlusconi ha vinto con i voti del sud, la cui gente si ostina a votarlo nonostante l'alleanza con quella fazione, perchè tale è, che si chiama LEGA NORD. E la spiegazione di tutto ciò si sa qual è, la politica è sempre stata un gioco clientelare, ma con il sinor Berlusconi si è toccato il massimo grado dello schifo.
Davide Maranto
Caro Davide io forse ti
Caro Davide io forse ti stavo dando ragione se leggi bene!!!! ma se parli di lega nord non dimenticarti che se la sono contesa destra e sinistra o mi sbaglio'
Mi scusi sign. Aquia ma non
Mi scusi sign. Aquia ma non avevo ben capito. Per quanto riguarda la lega non credo che una vera sinistra si potrebbe alleare con lei,però magari qualcuno a sinistra ci ha pensato,visto che per la poltrona si farebbe qualunque cosa. Ma su questo penso che lei sia d'accordo con me, visto cosa pensa della situazione di Cefalù e di alcuni suoi amministratori
Davide Maranto
La realtà è...
che il "fenomeno" dal 1994 ad oggi ha risolto tutti i propri problemi aziendali macinando profitti su profitti( non è stato il solo). Noi continuiamo ad avere gli stessi problemi, anzi aggravati da figli precari, perdita di potere di acquisto, perdita di servizi sociali, perdita di posti di lavoro, perdita di sicurezza nel domani...........mi riferisco agli onesti di questo paese che dal 1994 ad oggi hanno "macinato" perdite su perdite, anche a quelli che sostengono il "fenomeno". Sembrerebbe che in questi ultimi 10 anni i lavoratori tutti dipendenti e non, hanno perso una quota di reddito di circa EURO 5.000 annui (anche quelli che sostengono il fenomeno). Questi ultimi 20 anni hanno cambiato la vita ai soliti pochi e penalizzato i molti di destra, sinistra e centro. Questo non è populismo o qualunquismo ma la lettura o narrazioni di questo ultimi decenni.
Egregio sig Mento ... la realtà è ....
Egregio sig Mento ... la realtà è .... che non esiste una opposizione seria .. anzi non esiste
Infatti facciamo insieme la diagnosi ad un partito che non c’è più e forse non c’è mai stato.
Di chi stiamo parlando?
Ma del Pd naturalmente, che non riesce ad approfittare nemmeno delle divisioni nel campo avversario e non trova niente di meglio da proporre agli italiani che la tutt’altro che appassionante discussione sul Nuovo Ulivo, lanciata da Bersani con la sua solita aria funerea.
Intanto, in attesa di capire se il centrosinistra preferirà un solo cerchio o si affiderà al prodigioso doppio cerchio, se farà l’occhiolino a Casini o ripescherà la vetusta alleanza con i comunisti duri e puri (dopo averli scaricati e trattati come appestati ai tempi dell’ormai sepolta vocazione maggioritaria), le nuove leve democratiche scalpitano al grido di “rottameremo il Pd” bombardando quotidianamente il quartier generale dell’ex partitone rosso, che appare sempre più lontano dai suoi amministratori locali.
Da Chiamparino ad Emiliano, da De Luca a Renzi, infatti, è tutto un fiorire di critiche e stoccate all’indirizzo dei vertici del partito, che agli occhi di militanti e dirigenti locali sembrano chiusi nel loro fortino, incapaci di stare fra la gente e rilanciare un’opposizione degna di questo nome.
E così, fra lo sconforto e l’amarezza degli elettori, i principali esponenti democratici se ne dicono di tutti i colori fra infuocate agenzie di stampa e interviste al fulmicotone.
Un esempio? Ecco il battibecco (da leggere tutto d’un fiato) che ha acceso l’ennesima miccia fra le fila piddine.
Matteo Renzi :”Rottamerò il Pd”
Franco Marini :”Basta altrimenti ci prendono per pazzi”.
Non passa giorno ormai in cui i dirigenti democratici non si insultino attraverso agenzie e paginate sui quotidiani.
Il caos regna sovrano dunque: i seguaci della tradizione Pci-Pds-Ds hanno avuto difficoltà perfino ad organizzare un servizio d’ordine e garantire l’incolumità fisica dei partecipanti alla festa nazionale di Torino (almeno su questo terreno il vecchio Pci era tutta un’altra cosa, diciamolo francamente!).
In casa Pd quindi si guarda con crescente preoccupazione all’arretramento del partito.
Enrico Letta :”I sondaggi dicono che siamo sotto il 25 per cento. Si decide adesso se il Pd ha un futuro. Gli elettori ci stanno dicendo “avete l’ultima chance”, se non la cogliete non c’è più speranza”.
Da Noemi a Spatuzza passando per la D’Addario, il centrosinistra le ha provate tutte pur di mettere fuori gioco il governo ma al momento il risultato non è quello sperato anzi il principale partito d’opposizione è costretto a difendersi dalle randellate giustizialiste dell’Idv e dagli attacchi quotidiani di Vendola.
L’immagine consegnata al Paese è tanto imbarazzante quanto devastante per le sorti dell’unica opposizione al mondo che non è stata in grado nemmeno di approfittare di una delle peggiori crisi economiche degli ultimi decenni e dello strappo consumatosi all’interno del Pdl.
Zero idee, zero proposte ma tante chiacchiere!
E così mentre la sempre più bella che intelligente Rosy Bindi apre ad un’ammucchiata estesa anche a Fli (al cui cospetto l’Unione di prodiana memoria appare come una coalizione unita e compatta), Fioroni tuona contro la maggioranza del partito richiamando alla memoria nientemeno che uno degli eccidi più sanguinosi della storia :”Non farò la parte dell’armeno nel 1917” ha attaccato l’ex ministro della Pubblica Istruzione.
Cronaca quotidiana di un partito che al momento non ha alcuna credibilità per rappresentare una plausibile alternativa di governo.
Al Pd dobbiamo tuttavia molto.
Franceschini, Bersani, Bindi e compagni sono la prova vivente che al peggio non c’è mai fine.
Altro che "il fenomeno"
Signor Farinella Non se la prenda
...ma trovare da dove ha preso l'articolo e' diventata come una caccia la tesoro...anche se devo ammettere che il piu' bravo e' l'Avvocato Fertitta
http://www.blogpolitica.it/2010/10/02/la-crisi-del-pd-cronaca-di-un-part...
Dato che la fonte non la cita lei la metto io...
Simpaticamente Luisa
di nuovo ??? ma non aveva
di nuovo ??? ma non aveva detto che non scriveva più???
La realtà è quella....
da me descritta il resto sono chiacchiere. Non me ne voglia se non La seguo sulle considerazioni del copia e incolla relative all'opposizione ovvero quella del PD. Per quanto riguarda Rosy Bindi non scada anche Lei in questo tipo di considerazioni, il passato e presente della Bindi merita maggior rispetto. Per quanto attiene il "fenomeno" che dire è stato veramente il più bravo e lo dimostrano i fatti così come riportati da "Repubblica" del 9.5.2005:
Valore totale delle partecipazioni:
1994 Euro 3.150 milioni
2005 Euro 9.587 milioni
un incremento del 304% ...meglio di così! E noi di destra, sinistra, centro? Cosi è se vi pare....
Coordialità
Le priorità della sinistra:
discutere a oltranza della barzelletta di Berlusconi
Sembra essere diventata la notizia più importante di sempre: molto più rilevante di un direttore di un giornale che rischia di essere ucciso o della crisi dell’auto con le dichiarazioni molto forti di Marchionne. Per l’opposizione e i suoi intelligentissimi commentatori la barzelletta di Berlusconi (stravecchia) sulla Bindi con la famosa bestemmia doveva e deve essere la prima notizia di giornali e tg, aprire dibattiti, costringere il parlamento a una seduta plenaria, portare la gente in piazza a contestare, magari provocare scontri nelle strade.
Una barzelletta è diventata un caso politico, roba per cui chiedere le dimissioni del premier, per parlare di pagina scurissima per il paese, di degrado enorme, di un premier che deve inginocchiarsi e farsi lapidare per una colpa gigantesca.
Una barzelletta detta in privato…
Ma poi (omissis) la sinistra che si erge a difensore dei valori cristiani, spingendo giornali cattolici e prelati a criticare Berlusconi (la Bindi e Repubblica da due giorni martellano chiedendo scomuniche di tutti i tipi dalla Chiesa)?
I mangiapreti che si mettono quasi a fare gli oltranzisti cattolici…. per una barzelletta?
I giornali (omissis) non hanno niente di meglio da commentare, sono talmente ossessivamente antiberlusconiani da aver creato un caso gigantesco facendo passare un ridicolo episodio per una questione di stato.
Ricordiamo agli indignati a prescindere che si parla di…una barzelletta.
oh no anche questo!!
http://www.falcodestro.it/2010/10/le-priorita-della-sinistra-discutere-a...
La invito nuovamente a citare la fonte quando fa il copia incolla...
Cordiali saluti
Bestemmia ...
E’ l’epoca di internet e bisogna stare attenti quando si copia e si incolla.
Ma non è una notizia nuova ... è risaputo e ritrita ..
Adesso invio un'altro copia e incolla sempre sulla bestemmia di Berlusconi .....
Le do, gentile Maria Luisa 10 minuti....
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Silvio Berlusconi si è lasciato andare ad una bestemmia al termine di una barzelletta e certamente non è una gran lezione di stile.
Soprattutto, ha offerto involontariamente agli avversari una mano per dargli contro, anche se bisogna applaudire la tempestività con la quale il gruppo Espresso pubblica certe cose non appena torna l’aria di funerale, anche se formalmente il morto non c’è ancora.
Dunque il Cav. ha tirato una bestemmia e si è lasciato andare ad una barzelletta sugli ebrei. Walter Veltroni ha detto che il premier “perde il suo tempo raccontando storielle indegne e blasfeme”. Come gran parte degli italiani che fanno, di tanto in tanto, commenti cinici o politicamente scorretti con gli amici, per poi alzare il ditino indignati pubblicamente.
I laicisti non hanno fiatato: potevano congratularsi con Berlusconi, dire che ha sdoganato l’Italia dall’intromissione vaticana, ma è Berlusconi quindi non va bene.
Una bella confessione come Dio comanda e poi via, tutti ad affrontare cose serie.
Speriamo.
Sono nata nell'era di internet
e proprio per questo le dico che c'e' una sorta di "licenza poetica"...si deve citare la fonte...e' una questione di rispetto per chi scrive l'articolo e per chi lo legge...
Il gioco e' divertente (se dura poco)
ma e' piu' opportuno che volta per volta sia lei stesso a citare la fonte.
http://mondopiccolo.wordpress.com/2010/10/03/bestemmia/
Simpaticamente Maria Luisa
No questo non può chiedermelo ...
No questo non può chiedermelo non citerò mai la fonte ... e poi l'importante è che non sia fuori tema e principalmente che sia di destra
E poi sinceramente mi dica lei non ha mai copiato ??
L'avv. Fertitta non ha mai copiato ??
Un suo (dell'avv.Fertitta) compagno di scuola, incontrandomi
mi ha detto che il vizietto lo aveva a scuola (forse è un suo avversario politico!! chissà).. e che "il lupo perde il pelo ma non il vizio" ..
Cordiali saluti ad entrambi ...
Non sono d'accordo
Credo che chiunque abbia il compito di “dare una regolata” alle discussioni su questo sito ha il dovere e il diritto di chiedere che si ottemperi alle linee guida, proposte agli utenti.
Il caso del “copia e incolla”, già in un mio commento (“Il Principio è semplice” - http://www.laltracefalu.it/node/2482#comments) a “Il burqa francese e le maschere italiane” (http://www.laltracefalu.it/node/2482) del 18 settembre, era stato così affrontato:
“Il blog ha come scopo quello di fare scambiare informazioni e opinioni tra soggetti con una propria identità. Naturalmente - se per supportare la propria opinione - può risultare utile una citazione, che ben venga.
Cosa diversa è proporre solo delle citazioni più o meno lunghe.
In questo modo la "potenza di fuoco" di un soggetto diverebbe smisurata e ciò indipendentemente dall'interesse che le citazioni potrebbero avere.
La "fatica" dello scrivere "del proprio" è un "filtro" opportuno per moderare i rapporti di forza tra i soggetti che si scambiano delle opinioni.
In ogni caso, di ogni citazioni deve sempre essere citata la fonte (il diritto di proprietà vale anche per i beni immateriali quali quelli intellettuali)”.
Questo Principio è stato ribadito in: “E’ questo quello che a “laltracefalu” interessa” (http://www.laltracefalu.it/node/2566).
Evidentemente “la proposta” non si ha intenzione di accoglierla.
La prossima settimana provvederemo ad aggiornare in tal senso il regolamento de “laltracefalu”; su quella base non ci si dovrà sorprendere poi se gli interventi “non in regola” non saranno pubblicati!
p.s. - se (come credo chiunque) nella vita non ha tenuto (qualche volta) dei comportamenti esemplari, non è una buona ragione per continuare ad averli, specie da adulti.
Quale onore.....svegliarsi
Quale onore.....svegliarsi ed apprendere che anch'io ho "il mio pentito" personale quasi novello Berlusca di provincia....
Addirittura un mio compagno di scuola avrebbe riferito che copiavo a scuola ??
Mi auguro la notizia non trapeli a Sallusti o Feltri....chissà che scoop ne verrebbe fuori ;-)
Ma se si tratta di un pentito "avversario politico" evidentemente costui non è credibile...per quanto nel mio trascorso scolastico ho avuto modo di "copiare" qualche versioncina di latino ma non certo da internet (allora inesistente).
In ogni caso, dovesse rivederlo, lo tranquillizzi.
Io non farò mai il "pentito"....e ne avrei cose da dire :-))
Brava Maria Luisa.
Brava Maria Luisa. Complimenti!
Bisogna essere obiettivi
Non si può dire che l'episodio è ridicolo. Possiamo essere d'accordo sul fatto che magari gli si vuole dare troppa risonanza rispetto ad altre cose, ma giudicarlo ridicolo è inaccettabile.
Partendo dal fatto che non era una situazione privata in quanto in quel momento il signor Berlusconi era sempre un presidente del consiglio in visita, e il fatto che non vi fossere telecamere non lo fa diventare privato.
In secondo luogo, in un colpo solo ha offeso una persona, ma questa non è la prima volta, e tutti coloro che credono in Dio. Almeno questo lei lo dovrebbe riconoscere, così come dovrebbe riconoscere che non è questo l'atteggiamento che deve mantenere una figura istituzionale.
Davide Maranto