L'ingratitudine
30 Settembre 2010, 13:57 - Giusi Farinella [suoi interventi e commenti]
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Nel corso degli anni spesso sono stato oggetto di accuse e di attacchi ingiustificati, mi sono sentito bersaglio, volutamente frainteso, volutamente colpito.
Gran parte delle volte il dardo è stato scoccato dalla mano di chi aveva ricevuto il mio affetto, sincero, incondizionato, senza dubbio ingenuo.
Ho perso molte persone, senza rimpianti.
E ho perso, con l'esperienza, anche la mia tendenza a dare al prossimo più di quanto concedessi a me stesso.
Sono diventato più forte, più conscio del mio valore e meno incline al compromesso.
Ma ho conservato intatto il desiderio puro di regalare al mondo un pò di felicità.
Sono contento se riesco a rendere qualcuno consapevole, realizzato, completo.
Sono contento quando parlo di Padre Pio, quando qualcuno comincia a praticare e riceve benefici.
Ma mi accorgo che sono ancora molto incapace a riconoscere il male che cova nel prossimo, a smascherare le doppie facce, a difendermi dalla cattiveria.
Due anni fa ho frequentato una persona che lavora nel mondo dello spettacolo.
In un incontro con un altro (anche lui del mondo dello spettacolo) costui chiese al mio amico una critica su un suo lavoro.
Lui elencò solo i lati positivi, e nel parlare dei suoi pregi riuscì a far emergere i difetti senza offenderlo nemmeno un pò.
In disparte, gli chiesi il motivo di una risposta così piena di fiducia.
Mi disse col sorriso aperto: "La mente dell'uomo reagisce sempre meglio al sì piuttosto che al no.
Se io avessi rimarcato i suoi errori, le sue mancanze, probabilmente dentro di lui si sarebbe creata una bolla di sfiducia. E dalla sfiducia non nasce mai nulla di buono."
Non ho mai dimenticato le sue parole; per questo quando entro in contatto con qualcuno, mi viene spontaneo guardare i lati buoni, ampliarne le potenzialità, credere con tutto me stesso che la sua luce sia più forte dell'ombra.
Come si può aiutare qualcuno se non si crede in lui?
Io scelgo sempre di credere.
Eppure, continuo a ricevere del male proprio dalle persone che più mi sono sforzato di aiutare, quelle alle quali ho dato senza pretendere nulla in cambio e senza chiedere garanzie.
Mi sono fidato. Per me fidarmi è naturale, è sano, è creativo.
Per questo non riesco a comprendere a fondo quel sentimento ostile che va sotto il nome di ingratitudine.
Stento a capire per quale motivo la gente covi una tale ostilità nei confronti di chi gli ha fatto del bene o pensa ingenuamente di fare del bene, che mette tutte le sue forze per danneggiarlo, nuocergli, diffamarlo.
Negli ultimi giorni mi è capitato, insieme alla mia famiglia, questa vicenda del Teatro Comunale.
Ebbene devo confessare ci siamo rimasti veramente male.
Ci confortiamo perchè da sempre sappiamo, ma solo da poco abbiamo sperimentato che tutto fa da specchio.
L'insicuro rinfaccia insicurezza; l'egoista lamenta egoismo; l'avido accusa di venalità, proprio quell'avido a cui è stata riservata la generosità più disinteressata.
Qual è la differenza rispetto a prima dell'episodio teatro comunale?
Cosa ho imparato che mi aiuti a vivere?
La risposta sarebbe così ampia da occupare ben più di un intero post.
Mi accontento di dire che adesso, finalmente, dopo tanta ricerca e tanto vuoto, ho tutto quello che avevo sempre desiderato.
Ho il mio mondo a cui non manca niente, sono protetto, al sicuro, e ho preziosi alleati.
E questo mi dà la forza per non sentirmi affondato.
Ho il mio salvagente personale, me lo sono guadagnato. Nessuno può farmi più male.
O povera Cefalù ...
PS. Questo è anche il mio addio all'altracefalù.
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Bellissima riflessione del
Bellissima riflessione del 2007 di una nostra amica internauta (Daniela)
http://odelance.blogspot.com/2007/09/lingratitudine.html
p.s. : personalmente mi dispiace per le polemiche sorte sulla vicenda teatro comunale.
copia,incolla e invia
ahahahaahahahahahahahahah
che ridere Saro....
Complimenti
By
Master and Commander
Incredibile, Saro
come fai a scovare queste cose?
Grande avvocato, quasi quasi
Grande avvocato, quasi quasi avevo le lacrime agli okki visto il gran bene donato e mal ricambiato.
Due cose vorrei dire
La prima è che sinceramente mi dispiace che un nuovo utente se ne sia andato; chiunque egli fosse aveva mostrato di volere accettare le regole del blog (magari un pò alla volta).
Chiunque egli fosse aveva diritto a parlare di sè e del suo modo di vedere le cose, e di essere ascoltato nel rispetto della propria dignità (di chi si sta presentando con nome, cognome e faccia).
Ancor più, poi, proprio perchè lo si ritenesse (mi era sembrato) uno che tiene nelle mani molte fila, poteva essere interessante ascoltarlo e dialogare con lui; e se il caso provare con la intelligenza a scoprirne ed evidenziarne le eventuali bugie, contraddizioni, progetti, etc..., come - sempre per rispetto della intelligenza - eventualmente scoprirne pure qualcosa da imparare.
L’emotività ha prevalso in alcuni nostri amici, ma sono certo che avrebbero presto capito anche loro che avrebbe potuto essere più interessante ed utile (soprattutto per chi non conosce e non sa, e che apre laltracefalu per capirne di più) un approccio diverso.
Personalmente, anche quando - nessun riferimento a colui di cui stiamo parlando” - si trattasse del “diavolo” stesso, io ci vorrei parlare.
Significa “dargli importanza”, significa “prostrarsi”?
Per me significa solo conoscere: certo non da ingenuo, ma senza pregiudizi.
La seconda è che questa nota - forse di “immaturità” (in fondo dobbiamo ancora compiere un anno di vita come sito) - non è stata “alimentata a crescere” ma ha avuto, da subito, un equilibrato, quanto deciso, richiamo ad “accordarsi” con la natura del sito.
Laltracefalù potrà ancora restare chissà quanto lontano dalla mèta, ma l’importante è che proceda, ogni giorno, un passo verso quella.
Ciò che certo non accetteremmo è che si volesse poter dire poi: anche laltracefalu è un “ricettacolo” ...; perchè, al contrario, laltracefalu - come “piazza” nel suo complesso e come staff - ha dimostrato piuttosto leale disponibilità agli spazi aperti dell’incontro.
caro Pino non devi affatto
caro Pino non devi affatto dispiacerti se il nuovo utente se ne sia andato.
è assurdo che abbia fatto una riflessione cosi lunga e costrutta per poi scoprire che l'abbia interamente copiata dallo scritto di un'altra persona (una donna per giunta) che ha scritto tutto cio in seguito a personali vicende vissute.
ognuno deve scrivere con parole proprie, e quando si tratta di stati d'animo non si può copiare ciò che ha scritto un'altra persona e additarlo a se.
voleva fare la vittima e invece è stato abilmente smascherato da Saro che ha trovato lo stesso identico post su un'altro blog in un intervento addirittura del 2007.
belle parole
quelle di Pino ma soprattutto quelle di Giusi, che lasciano trasparire una luce nuova. Certo, ognuno mantiene le proprie idee e magari le proprie amicizie, ma se si riuscisse ad accantonare con un po' più di saggezza i vecchi rancori, sarebbe tutto più facile.. Ciao Giusi.
CARO MAURO
Scusami mauro cosa sarebbe questa luce nuova che non capisco!!!!!spiegami cosi ne possiamo parlare.In quanto hai vecchi rancori non c'èrano vi erano solo risposte almeno da parte mia.Se qualcuno!!! chiunque esso sia scrive fesserie a me piace rispondere specie se conosco il soggetto di cui si parla tutto qui.Se poi ho esagerato almeno per voi, non mi interessa, anche sull'altro blog sono stato provocato e perchè non dovrei rispondere alla mia maniera?Io caro mauro se vai a rileggere tutto anche da don lappanio ti accorgi che scrivevo solo del loro salto della quaglia forse mi ripetevo ma questo dicevo e facevo presente le loro bugie telematche stop solo questo.Quando hanno capito che continuavo a scrivere nonostante
il loro ostracismo hanno provato qualcos'altro a quel punto caro mauro mi difendo con le loro stesse armi.Con questo mio discorso non mi sto giustificando ma non vorrei che il mio amico mauro con quella luce nuova avesse o volesse equivocare.
DON COPIA E INCOLLA
E' BENE SI FINALMENTE DON COPIA E INCOLLA IL PIU' FAMOSO SCRITTORE DEL EX DEFUNTO BLOG DONLAPPANIO SI è AUTOELIMINATO DAL NOSTRO BLOG LALTRACEFALU'.
CHE SIA DA ESEMPIO QUESTO PER TUTTI......
OH.....BASTA QUASI QUASI MI VIENE DA PIANGERE!!!!!!
SI DALLA CONTENTEZZA......
ADDIO
ORO COLATO
BY
MASTER AND COMMANDER
Salve a tutti, avevo deciso
Salve a tutti,
avevo deciso di non intervenire in questo dibattito viste le polemiche suscitate da mie precedenti affermazioni su Cefalunews, inerenti la materia artistica, le quali hanno avuto il risultato di farmi affibiare da parte di un amministratore il titolo di "adepto" di una parte politica, sebbene io avessi espresso solo idee personali e sebbene sia noto a tutti che il sottoscritto non ha mai fatto politica di parte, dialogando sempre con tutti (tanto è vero che negli stessi giorni della polemica, ero costantemente in contatto con colleghi di chi mi attaccava), perché chi fa il divulgatore culturale ha il dovere di parlare a tutti. Ho rivisto la mia decisione dopo aver appreso il legittimo risentimento della famiglia Farinella/De Gaetani ed ho deciso di intervenire, su determinante sollecitazione di un'amica di "L'altra Cefalù". Non conosco personalmente il sig. Farinella (pur essendo grande amico di suo figlio Fabio), ma ritengo altamente meritorio il coinvolgimento dei privati nelle questioni economiche che riguardano la gestione di manifestazioni artistiche. Per non andare lontano, nella Sicilia Orientale è prassi comune che la manifestazioni culturali siano realizzate mediante l'apporto economico dei privati. Il problema che ha determinato questa "querelle" sull'accesso e l'accessiilità al teatro di Cefalù e il conseguente flop "mediatico" della pur bella manifestazione che vi si sta svolgendo, però, era assolutamente prevedibile. Infatti, al di là di ogni polemica, se qualcuno si fosse informato sul modus operandi organizzativo per i teatri da 200 posti, le cose sarebbero state ben diverse. I responsabili del flop "mediatico" di questi giorni non sono certo i privati, che hanno solo messo i soldi, ma chi doveva creare l'evento e doveva prevedere un afflusso maggiore alle 100 unità a sera in una città che da 30 anni e più non entra in quel teatro. Con un minimo di esperienza o competenza nell'organizzazione di eventi, in questo tipo di location, ci si sarebbe dovuti ispirare ai centinaia di teatri da 200 posti (e meno) che ci sono in Italia. Vado nel dettaglio. Ci sono 2 accorgimenti basilari. Uno è certamente quello del biglietto, perchè occorre abituare il pubblico a sostenere la cultura pagando il biglietto, come si fa in ogni luogo dove esista un teatro, indipendentemente poi dalle soluzioni alternative per sostenere il costo del biglietto a chi non può permetterselo. Collegato naturalmente al tema del biglietto c'è quello della prenotazione e, anche lì, gli strumenti tecnologici per evitare file e disguidi non mancano. Il secondo accorgimento, però, è quello che, a mio parere, non essendo stato adottato, ha determinato il flop "mediatico" della manifestazione. Nei piccoli teatri, i contratti che vengono stipulati con gli artisti prevedono sempre un certo numero di REPLICHE. Lo so perchè questo è il mio mestiere e perché, a differenza dell'assessore Veronesi, frequento più di lui i piccoli teatri. Questo fatto, che denota la mia poca notorietà rispetto al Maestro, mi mette, tuttavia, in una posizione privilegiata per giudicare la situazione di Cefalù, in quanto noi non gestiamo, purtroppo, né il Politeama di Palermo, né il Metropolitan di New York. Quando recito in piccoli teatri, dalla capienza similare a quello di Cefalù, in genere il contratto standard prevede tre spettacoli. Il venerdi mattina per le scuole, il sabato sera e la domenica pomeriggio per il pubblico "adulto". Il cachet non è quello di 3 spettacoli ma è ridotto ed in alcuni casi viene garantito all'artista un certo numero di paganti nei tre giorni e una conseguente percentuale sull'incasso. Mi si dirà che facendo le repliche non puoi sostenere i costi di sette artisti. Beh,è ovvio. In quel caso artisti ne chiamo tre, massimo quattro. Il pubblico non vedrà un cartellone con molte facce ma almeno non si limiterà ad osservare il cartellone appeso al muro, accedendo più facilmente allo spettacolo o ad una sua replica. Cari amici, appare fin troppo chiaro, e il sig. Farinella converrà, che non ti puoi aprire un ristorante se non sai apparecchiare la tavola. I clienti si lamenterebbero perché una volta manca il bicchiere, una volta il piatto, una volta la forchetta...Non c'è peggior cosa per l'imprenditore privato che sponsorizza un evento di un flop "mediatico", in quanto lo sponsor non cerca altro che visibilità (anche nel nostro caso in cui la generosità, come dice il sig. Farinella, è disinteressata)e quindi, legittimamente, non deve subire attacchi o polemiche mediatiche. Per continuare la metafora gastronomica, anche la pietanza più elaborata passa in secondo piano rispetto all'apparecchiatura della tavola. L'unico rimprovero (bonario s'intende) che faccio al sig. Farinella è di aver dato i soldi troppo facilmente. Quando io chiedo una sponsorizzazione per un mio lavoro teatrale presento sempre un progetto dettagliato che faccia stare tranquillo il mio sponsor da ogni punto di vista, non solo quello artistico. Infine, "last but not least", non condivido quanto dice il sig. Lo Presti. La piccolezza del teatro di Cefalù è proprio ciò che lo destina alla comunità e contemporaneamente nella piccolezza sta l'appeal mediatico (non scendo nel dettaglio perché questa è la mia idea per il teatro di Cefalù e non la esporrò sul web per ovvie ragioni). Il nostro teatro deve aprirsi ai giovani (come pubblico e come artisti) e alle scuole. C'è tantissimo da fare in un luogo così piccolo. Basta solo, come dicono i semiologi greimasiani, "saper fare" o "voler saper fare". Mi auguro di non aver offeso nessuno ma sentivo il dovere di puntualizzare alcune questioni tecniche.
Grazie per l'attenzione
Marco Manera
Il tuo intervento altre al
Il tuo intervento altre al dono della chiarezza ha anche quello dell'equilibrio e della misura che ognuno di noi deve saper sempre utilizzare quando si cerca il dialogo con gli altri. Mi trovo perfettamente d'accordo con la tua opinione sui recenti fatti del teatro. E' infatti ingiusto alimentare accuse mediatiche fuori luogo sul tema delle sponsorizzazioni private alle manifestazioni aperte al pubblico. Se si ragiona su questo pricipio tutti possiamo riconoscere che quasi nessuna manifestazione sarebbe possibile in Italia e non solo. E' altresì legittimo però esprimere una posizione critica sulla gestione dell'evento teatrale cefaludese. I primi che non hanno saputo tutelare la manifestazione nel suo complesso sono stati gli organizzatori che hanno studiato una formula effettivamente inadatta a soddisfare le esigenze di un pubblico, in alcune serate ben superiore alle aspettative. In questo modo si è scoperto il nervo dei posti riservati e ciò ha creato malumori e lamentele.
GRAZIE MARCO
GRAZIE
sistema?
Caro Daniele se facevi un giro per lo sherbeth festival ti accorgevi che i soliti noti avevano i biglietti gratuiti per i soliti amici.E sono sicuro che allo sherbeth non vi sono state sponsorizzazioni in quanti tutti i soldi erano di enti pubblici e solo sulla carta a titolo gratuito vi erano scritti degli sponsor cefaludesi se non è cosi,facciano una smentita a questa mia lettera. Altrimenti si capisce che sta diventando un sistema i vantaggi solo a qualcuno gli altri si arrangino.
Al sig. Manera
Già in altre occasioni mi sono espresso a favore dell'utilizzo del Teatro come laboratorio e come occasione di incontro, didattico o meno, per giovani artisti e associazioni locali e non, con le scuole e non solo.
Il Teatro Cicero non può non restare "comunale"; il senso della mia affermazione provocatoria (ma neanche tanto) è evidente - mi sembrava chiaro -: per "Teatro Comunale" non si intende solo un teatro che appartiene al Comune (usato come si è detto) ma un luogo utile ad accogliere un pubblico "a scala comunale", ampio cioè ancor più perchè, nella prospettiva di un turismo culturale, dovrebbe accogliere anche un vasto pubblico di turisti.
In questo senso non può essere questo - a mio avviso - "Il" Teatro Comunale (per antonomasia)!
(vedi anche il commento "con molta franchezza" a "All'assessore Patanella" di G. D'Anna)
Allora ditelo
Ringrazio il divulgatore culturale per avere messo in luce uno dei miei tanti limiti e che nella fattispecie mi associa con onore a quello dell'Assessore Veronesi. Infatti nonostante i tanti sforzi non siamo riusciuiti ad ottenere dai noti artisti presenti alla settimana della musica classica almeno tre repliche dei loro spettacoli.
E' evidente che la loro gratuita disponibilità, a tutti nota, si è, ahi noi, limtata ad una sola serata. Ci scusiamo con tutti i mancati fruitori. Faremo tesoro dei tanti e sensibili consigli ricevuti.
GRAZIE
Caro Marco, il fatto che tu
Caro Marco, il fatto che tu non abbia mai preso parte alla vita politica, schierandoti apertamente da una o dall'altra parte, è noto solo a chi ti conosce e a chi ha vissuto da sempre la realtà cefaludese. Chi viene mandato da fuori, con dei compiti ben precisi da portare a termine, non può sapere.
Volevo dirti che per me oltre che un grande artista sei anche un vero divulgatore culturale. Un artista può piacere come può non piacere, ma di sicuro il suo ruolo nella società non può essere messo in dubbio.
Il tuo intervento si basa sull'esperienza, che senza dubbio è la migliore maestra di vita, ed è per questo che bisognerebbe farne tesoro.
Spero un giorno di poterti vedere sul palco del nostro teatro comunale, politica permettendo ovviamente.
Chiudo dicendo che mi spiace che il sign. Farinella abbia deciso di non scrivere più sull'altra Cefalù. Ammetto di non essere un grande fan dei suoi scritti, ma è sempre brutto quando una persona decide di non far sentire più la propria opinione. Spero davvero che ci ripensi, in quanto il dialogo e lo scambio civile di opinioni è sempre un'opportunità di crescita personale.
Davide Maranto
La mia ultima pietruzza
La mia ultima pietruzza da togliere.
Una domanda all'avv. Fertitta
Avv. Fertitta ricorda quello che ebbe a dire in un suo rabbioso comizio durante la campagna elettorale sul suo collega avvocato e oggi vice sindaco Roberto Corsello.
Ha descritto Roberto l'ex per eccellenza (insomma lo ha descritto come un fallito evidentemente politico), (ex presidente del consiglio, ex consigliere comunale, ex vice sindaco ex di tutto..........) oggi che lei ne ha preso il posto che ci dice ??
Ancora, io sono rispetto a lei un vecchio ma riesco ad approfittare della globalizzazione e del mondo che si è aperto con internet, leggo, copio, modifico, incollo ecc.
Ella (le piace Ella") mi sembra che sia rimasto (nonostante la sua giovane età) indietro.
Forza si dia da fare, si muova e si aggiorni
Spero proprio che non si sia offeso, in tal caso le chiedo scusa fin da ora e le invio cordiali saluti.
Giusi Farinella.
PS. Grazie sempre a "laltracefalù" che alla fine non è altro che "latradonlappanio".
Signor Farinella,sono certo
Signor Farinella,
sono certo che l'aver dedicato alla mia persona il suo "ultimo pensiero", su questo sito, non sia da ricondurre alla circostanza di esser stato scoperto "con le dita nella marmellata" (mi riferisco, evidentemente, al suo intervento sulla ingratitudine che pecca di originalità...).
Sono convinto di ciò che affermo perchè la conosco come persona molto intelligente e ironica e, pertanto, non potrebbe essersi "infastidito" da quella mia osservazione.
Ciò che, però, mi lascia perplesso è la premessa di questo suo scritto: quando si parla di "pietruzza da togliere" si dà l'impressione di esternare una acredine del tutto ingiustificata.
Forse la mia giovane età (rispetto alla sua persona) mi porta a pensare ciò ma, sicuramente, mi sbaglierò..
Rispondo al suo cortese quesito.
Per una corretta informazione dovrebbe ricordare (ma lei lo ricorda benissimo) cosa avvenne nel corso di quella serata di comizi elettorali, in occasione delle "comunali" del maggio del 2007, da lei definiti rabbiosi.
L'avv. Corsello, candidato consigliere comunale in una lista a sostegno del candidato sindaco Dolce, nel corso del suo intervento che precedette temporalmente quello del sottoscritto (candidato in una lista a sostegno del sindaco Guercio) decise di "alzare il livello" della contesa elettorale (fino a quel momento rimasta nei binari di un normale confronto) additando la coalizione Guercio come "armata di Brancaleoni", "accozzaglia priva di identità" e apostrofando come "palazzinari" e "cassamortari" taluni candidati delle liste a sostegno del dott. Guercio , così irritando notevolmente non soltanto i rappresentanti delle liste concorrenti ma finanche molti "autorevoli" sostenitori del proprio candidato sindaco.
Le risparmio le valutazioni politiche che, in quella sede, rivolse all'attuale Sindaco Dott. Guercio del quale oggi ne è COERENTEMENTE il Vice !!
Preso atto di ciò, al momento del mio intervento (immediatamente successivo a Corsello) rimarcai "a braccio" quanto da questi affermato e, nella normale contesa politica, mi augurai un esito delle urne sfavorevole per l'oratore che mi aveva preceduto ricordando alla platea che era stato ex consigliere comunale, ex vicesindaco ed altri ex....
E allora, senza abusare della sua proverbiale ironia, le chiedo...cos'è la sua ?? Una censura postuma ? Un rimprovero ?
Io avrei preso il posto di chi ?
Veda, le ribadisco che ho rispetto della sua intelligenza, ma non tenti di trascinarmi in inutili polemiche che non mi appartengono e che non vado a cercarmi.
Però una precisazione me la permetterà: quel ruolo di "ex" che oggi lei cerca faticosamente di affibbiarmi per me è motivo di orgoglio perchè Io ho partecipato in quella competizione elettorale in una lista che è risultata la più votata dagli elettori e che ha designato un Sindaco (il mio Sindaco) che è risultato eletto al primo turno sbaragliando tutta la concorrenza formata da altri 4 candidati sindaci,tra i quali il suo.
Credo che lei non possa dire altrettanto !
E le risparmio - ancora una volta - il ricordo di ciò che avvenne nella "notte della sfiducia" che non rispecchia per nulla ciò che si intende come "politicamente corretto".
Una ultima, affettuosa, considerazione: sarei rimasto indietro perchè "non copio ed incollo" ?
Allora devo deluderla.
E' più forte di me, non ci riesco.
Ma se dovessi ripensarci.... la contatterò.
C'è sempre da imparare nella vita.
La saluto cordialmente con la speranza di poter, ancora, dialogare ironicamente su queste pagine.
Rosario Fertitta
Caro Avvocato
Mi è piaciuta la tua risposta.
Bravo e cordiali saluti
Giusi
LA GRATITUDINE
Qualcuno mi criticava l'altro giorno per i miei commenti!!!!!1 Ebbene signori,VEDETE DOVE ARRIVA LA VANITOSITà DELLA GENTE CHE
CERCATE DI DIFENDERE?IN PAROLE POVERE HA DETTO CHIARAMENTE CHE HA CREATO UN VICESINDACO CHE L'ALTRA CEFALù E LA STESSA DEL DON LAPPANIO CHE LUI HA DISTRUTTO. DIFENDETE SUA SIGNORIA.