13 dicembre - Santa Lucia
14 Dicembre 2009, 06:14 - Pino Lo Presti [suoi interventi e commenti]
|
La protettrice del “giusto” vedere guarda a Cefalù da un luogo-punto privilegiato.
In tempi come questi, ancor più il 13 dicembre, per noi cefalutani, è una data di pellegrinaggio verso quel luogo dentro di noi che possa darci ispirazione per il “giusto vedere”, o il “veder giusto” in quello che ci aspetta per la nostra città!
Vorrei dire di più sul pellegrinaggio del 13 dicembre di noi cefalutani ma non ne ho voglia; mi son ritrovato in quei luoghi dopo quasi cinquant’anni!. E’ stato un viaggio troppo dentro la mia memoria per non incorrere nel rischio di finire piuttosto col parlarvi di questo. Credo lo sia un pò anche per tutti quelli che ogni anno ci tornano.
Il Club, simbolo di una idea di Cefalù troppo in breve stuprata da facili appetiti.
E’ bello pensare: se oggi fosse un parco, accessibile tutti i giorni, così com’è!
La “murtidda”, chi non ha provato per una volta il suo sapore amaro e “lippuso”?
E’ un rito portarne un ramoscello a casa.
Quella “bianca” è abbastanza rara e non tutti, fortunatamente, sanno dove trovarla.
Il campanaro chiama a raccolta.
Dopo la cerimonia religiosa, il sig. Bianca, da anni, ha fatto divenire tradizione "u muottu ri Santa Lucia", una interpretazione recitata di un’ode antica, di origine popolare, e accompagna l’uscita dalla chiesa dei fedelicon la sua zampogna.
Assieme a quelle della Madonna di Campella, Ferla, Guarneri, S. Francesco, S. Biagio, Cosma e Damiano - tra le tradizioni religiose-agresti - quella di S. Lucia resta, la più silenziosa e intima dei cefalutani!
Una leggenda dice che gli artigiani non devono lavorare il giorno di S. Lucia. Pare che un calzolaio invece lo facesse, sì che da questa scarpa per ben due volte zampillò sangue al contatto col punteruolo.
Qualcuno si è mostrato perplesso da questa leggenda non si sa da quanto.
Una cosa è certa: i fabbri, per S. Lucia, digiunavano; perchè era stato un fabbro a ferire i suoi occhi. Mio padre, ricordo lo fa da sempre; ancora oggi che - fra un mese - compie 98 anni!
Il reliquiario di S. Lucia
- Accedi per inviare commenti.
E' urgente intervenire sulla chiesetta di Santa Lucia
Uno degli appuntamenti cefalutani ai quali nella mia vita soltanto poche volte ho rinunciato, perchè costretto lontano da Cefalù, è il pellegrinaggio alla Santa degli occhi nella chiesetta della punta di Santa Lucia.
Di buon'ora mi incammino a piedi e, giunto in quel luogo di Paradiso, lo riscopro ogni anno più bello.
Quasi fosse la prima volta faccio foto : la Chiesetta, la Santa, l'altare.
Poi il mare, gli scogli ...Cefalù.
Da punti di vista che sono quelli delle foto di Pino Lo Presti.
Le mie, ovviamente, sono scarse. Non sono quelle di Pino.
Ma a me bastano per farmi rivivere le sensazioni e le emozioni che, il 13 dicembre, vivo sulla punta di Santa Lucia.
Le foto che ho scattato ieri non mi sarebbero, però, bastate stamattina per evidenziare, come avrei voluto evidenziare, le condizioni di degrado della Chiesetta.
Le evidenzio con le foto di Pino.
Il degrado non è solo quello dei prospetti, è ,sopratutto, quello della copertura.
Gli archi che reggono le falde sono gravemente lesionati in chiave.
Il manto di tegole non assolve più alla sua funzione e le acque piovane imbibiscono la struttura delle falde.
Per evitare il crollo della copertura è urgente intervenire.
Ma chi dovrebbe farlo se la Chiesetta è, come mi pare sia, di proprietà del Club Med ?
grazie Pino
Grazie pino che col tuo impegno la tua professionalità ci fai vivere momenti straordinari.guardando queste foto ci sembra veramente di vivere in un paradiso.il verde,il mare calmo, il paese che da lontano appare silenzioso e senza problemi.E non solo, porti avanti anche storie, leggende e tradizioni che sicuramente con la nostra vita sempre di corsa andremo dimenticando.Spero che a chi di dovere possa far si che quella piccola chiesetta venga ristrutturata.Sarebbe un peccato che si possa disperdere anno dopo anno.Così facendo perdiamo un monumento del nostro paesaggio turistico e non solo.