I Danni (solo alcuni)

ritratto di Pino Lo Presti

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(questa foto non è riuscita bene - se volete - però dà il senso di ciò che è accaduto)

Mentre è di stamattina la notizia che in una scuola elementare di Cefalù, i genitori sono stati chiamati per venire a prendersi i figli (ore 10.30 circa) perchè si è scoperta la presenza di pulci, per questa sera (ore 20.00) questo è quello che abbiamo potuto registrare sulla efficienza del nostro sistema urbano di deflusso delle acque “bianche”.

- siamo all’inizio del lungomare

- questa sarebbe “quella foto”, “giusta”.

La natura è riuscita dove non riesce le nostre Polizia Urbana: a sorprendere i venditori con le loro bancarelle ancora montate

- la desolazione; non c'è neanche la illuminazione per strada

- lo sguardo della signora Misuraca dice più di tante parole

- Mi fa notare questo liquido scuro. “Pensavo fosse terra” dico io; “no” mi svela la signora “è fogna”!

- guarda qua!

E’ proprio vero che la cultura (non solo quella dei libri ma la memoria, la esperienza, la saggezza, elementi che dovrebbero animare la buona amministrazione) corre il rischio a Cefalù di essere sommersa da “liquami”.

- qui siamo al ristorantino accanto

- eppure tenuto con tanto amore

Anche se può sembrare fuori luogo, direi che anche la cultura del cibo non sta meglio (uva, frutta senza sapore, formaggi locali falsi ed altro. Sarebbe interessante sapere cosa i NAS hanno trovato giorni fa in giro per Cefalù, per quanto riguarda il pesce)

- qui siamo nella scaletta che porta ai magazzini dell’ “Unico”

- un disatro

- la pressione dell’acqua è stata tale da staccare l’intera porta dal muro

- l’incrocio, fuori

- l’”Hotel Riva del Sole”

- qui siamo nell’area di parcheggio in terra battuta del lungomare

- un esteso lago

- qui, in via Enrico Fermi

e qui nei garage di un suo condominio

- incontri nel buio

Il condotto sotto Porta-Terra si è intasato, allagando il vicoletto. La forza dell’acqua è stata tale da divellere anche qui la porta di un magazzino (del bar “Antica Porta Terra”) ed abbattere due grossi frigoriferi, che ora si tenta di rimettere in piedi.

- quello che rimane a terra

-il livello che, nel vicoletto, avrebbe raggiunto l’acqua

- qui siamo nella scaletta che, dal bar, porta giù; la mano indica il livello che ha raggiunto l’acqua

- questo l’inizio del condotto sotto Porta-Terra (prima della costruzione della piazza, c’era li un torrente che separava la città dalla campagna)

- qui siamo all’uscita del condotto sotto Porta Terra (discesa Paramuro)

- il “design”, frutto della cultura di un noto architetto, si è purtroppo qui “incontrata” con quella igienica e civica e amministrativa della nostra città, in un modo così involontariamente “aderente” da creare ostacolo al normale deflusso dell’acqua-vita per le nostre strade.

In una foto di Francesco Scorsone, pubblicato in commento al precedente "Un Forte Temporale", potrete notare come l'acqua raccoltasi in piazza C. Colombo, tracimando sulla spiaggia vi abbia scavato dei profondi canyon.
E' giusto ricordare, come più testimonianze concordano, che un nostro noto amico - tale "Peppe Aquia" - avrebbe da solo sbloccato i tombini otturati della piazza (c'era presente anche il Sindaco) permettendo all'acqua di fluire per le vie previste.

Chissà quanti gesti, che resteranno anonimi, come questo hanno evitato più grossi danni nelle campagne e a Cefalù.

Anche la Protezione Civile delle "Giubbe d'Italia" (allertata da Palermo) ha fatto la sua parte in più punti; in particolare, in via Pintorno, per due alberi caduti.

ritratto di Giuseppe Aquia

ti ringrazio per la

ti ringrazio per la citazione Pino, ma devo dire che ancora una volta la velocità non fa parte della nostra cultura,
sono arrivato a Piazza Cristoforo Colombo dopo un pò che aveva finito di piovere, ho trovato gli extracomunitari che cercavano sia la loro merce persa in mezza all'acqua, ed anche nel frattempo di liberare i tombini per il resto nulla solo caos.
Mi sono messo come avrebbe fatto ciascuno di noi a liberare gli scarichi per far defluire l'acqua, dopo un pò ci sono riuscito, nel frattempo era soppragiunto il sindaco che constatava i danni, e penso che abbia notato che era già passata la burrasca da più di un'ora ma non c'era nessuno a piazza cristoforo colombo, esattamente dopo un'ora e mezza dall'alluvione vi eravamo solo io il sindaco che constatava e alcuni operai del murphis. Della protezione civile a piazza cristoforo colombo non c'era nessuno!!!!! almeno sino a quando abbiamo tolto l'emergenza eravamo solo noi. In questi casi non dovrebbe esserci una pronta emergenza? Non dico sia colpa della protezione civile ma di qualcuno che dovrebbe coordinarli meglio in questi casi o sbaglio? volevo anche aggiungere perchè sentivo dei commenti,la colpa non e stata tutta dei tombini intasati almeno a piazza cristofor colombo vi erano troppo detriti che arrivavamo da tutte le parti penso che sia giusto sottolinearlo anche perchè un temporale ed un'acqua cosi sono difficili da fronteggiare.l'unico errore da noi è stata la lentezza!!!!!!! poteva succedere di tutto in quei momenti.

ritratto di Saro Di Paola

LE PULCI E L'ALLUVIONE

Mettere insieme le pulci in una scuola e le "pulci" del sistema di deflusso delle acque bianche nel centro urbano mi sembra assolutamente fuor di luogo!

L'evento di ieri è stato di quelli ASSOLUTAMENTE STRAORDINARI!
A mia memoria ne ricordo solo tre di pari intensità:
il primo nel 1955, abitavo nel "palazzo BUMMARA" in via San Pasquale (allora sterrata)che diventò un fiume in piena con l'acqua che invase l'androne del palazzo e i primi gradini della scala. Scivolai e sotto il mento porto ancora i segni della sutura che mi venne fatta all'ospedale;
il secondo nei primissimi anni sessanta all'indomani dell'ultimo giorno dei festeggiamenti del SS SALVATORE quando i muluna di DON NITTO arrivarono a mare e le botti del vino che vendeva nel suo locale di via Matteotti (di fronte a Brocato giocattoli) arrivarono a galleggiare;
l'ultimo il 12 ottobre 1984 quando l'area Miccichè si riempì come un lago. Così come gli scantinati tra la via Prestisimone ed il lungomare.

I punti nevralgici sono sempre gli stessi !
Porta terra per l'acqua che arriva dalla rocca, via San Pasquale per l'acqua che arriva da Pietragrossa e Santa Barbara, piazza Cristoforo Colombo e dintorni che sono la parte "più depressa" del centro urbano.

Possiamo dire che sino ad oggi ci è andata bene.
L'orografia e la geologia del territorio ci sono stati d'aiuto.
Quando si verificano eventi come quello di ieri anche il più efficiente dei sistemi di deflusso mostra le sue "pulci".

ritratto di Pino Lo Presti

Da un punto di vista razionale

di causa-effetto hai ragione, caro Saro; a volte mi piace vedere le cose in un modo simbolico. Il senso che mi è sembrato potersi ricavare è quello di una realtà in balìa di forze naturali "nefaste" a fronte delle quali l'uomo è colto impreparato. Naturalmente lo scopo è chiedersi: ci si può, o ci si poteva, "preparare" meglio, a questi o ad altri eventi del genere (non sono le pulci e una parte dei danni della pioggia conseguenza di una stessa disattenzione emendabile)?

ritratto di Leonardo Mento

Ci si poteva preparare meglio.......

ho visto le foto dei danni del temporale e francamente non sono diverse (le foto) da quello che accadeva negli anni cinquanta in particolare a "Porta Terra" o alla "Marina" (a quei tempi campo di calcio)o "Sotto u Ponti". La sola differenza rispetto ad oggi, è che tutto finiva a mare, i giardini fra la nazionale ed il mare limitavano i danni e l'acqua era solo e semplice acqua piovana priva di liquami, il resto era compito del "Maestrale" ,vento divino, per l'azione benefica nel ripulire e risistemare la spiaggia. Ci si poteva preparare meglio....? Francamente non lo so, comunque questa estate parlando con un mio vecchio amico (vecchio di frequentazione ed età) uomo di mare (si chiama Maniscalco) mi raccontava di quando la notte uscivano per mare, e fuori dal molo, il vento di terra portava fino a loro l'odore del fiore del pomodoro, della zagara degli agrumi, del gelsomino ed altri aromi. L'odore del fiore del pomodoro..... quelli che sono venuti dopo non sanno cosa sia.... per questo non hanno preparato niente.