Legali, ma Giuste? Sicuramente, Spese!
10 Dicembre 2009, 05:17 - Pino Lo Presti [suoi interventi e commenti]
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Mi aveva colpito una storia che avevo sentito dire, a proposito dell’oscuro tema della situazione finanziaria del Comune.
Dove - ce lo chiediamo tutti - la piaga, la ferita, la rottura di continuità nel tessuto della Buona Amministrazione che, calda e protettrice, dovrebbe avvolgere, in un manto di sicurezza, una comunità, quando civile e laboriosa!?
Così quella storia mi incuriosì; sì, “incuriosì” - è giusto dire - perchè non pensavo certo che avrei trovato la Causa; nel caso migliore un “affluente” della Causa!
La storia è questa: una Signora fa causa al Comune perchè “urta paletto di sostegno segnaletica verticale”, e chiede 20.000 euro di indennizzo! Già, detta così è effettivamente curiosa; ma, così è come l’ho sentita.
Spese per incarico ad avvocato per la difesa (del Comune ovviamente) 4.750 euro per iniziare, da conguagliare poi.
Lasciando perdere, ora, la storia della Signora, francamente mi sembrarono tanti tutti quei soldi (e altri dovrebbero dopo essere messi in conto). Se per un fatto così, in ogni caso, minimale, c’erano tutte queste spese legali a carico della società, a quanto queste ammontano nel corso di un anno, considerato che esisteranno controversie di maggiore rilievo e importo?
Ho chiesto, a uno fra i più disponibili dei nostri consiglieri comunali, se poteva farmi visionare le Delibere di Giunta del 2009. In meno di 24 ore, il consigliere Lapunzina, soddisfaceva la mia curiosità di cittadino!
Risultato: al 7 dicembre, le delibere complessivamente sono state circa 245; un quinto di loro, cioè circa 50, sono per spese legali, cioè per incarichi. Costo per il contribuente 260.000 euro circa + alcuni casi non meglio quantitificabili. Mi spiego. In due casi, non era indicato alcun ammontare (in uno, certamente, nell’altro, forse è colpa delle difficoltà che incontro tra queste carte). In un caso, si parla di estensione dell’incarico precedente. In un altro ancora si legge “già previsto nella precedente delibera”. In tre, si stabilisce che l’avvocato si pagherà dai soldi che riuscirà a recuperare (si parla naturalmente di procedure di recupero crediti). Nell’ultimo, dei casi per cui non sono riuscito a capire la cifra/costo per la collettività, si parla di un 3% dei crediti per il Servizio Idrico, che il legale in oggetto riuscirà a recuperare; intanto l’impegno di spesa prevista per il primo anno (2009) risultava inscritto in capitolo per 5.000 euro, 10.000, il secondo e altrettanti il terzo.
Sento il dovere altresì di dire che non mi è sembrato che prevalessero nomi.
Si parla di una cinquantina di “Cause”, nel corso di un anno, non tutte certo alla stesso grado di difficoltà. Quanti avvocati occorrerebbero per portarle avanti? Quanto costerebbe lo stipendio annuale, o bi o tri-ennale, di un Avvocato? Se il numero degli avvocati necessari, moltiplicato per il costo di ciascuno di essi, desse come risultato una cifra significativamente inferiore a quella che ci è sembrata formarsi per il 2009, è assurdo pensare che sarebbe più conveniente, per il Comune, avere dei Suoi avvocati, magari con contratti rinnovabili in base ad appuntamenti pluriennali di valutazione dei risultati?
C’è qualcuno capace di fare questo conto, ed aiutare un cittadino a capire perchè ha tanti debiti; se è una condanna che vale anche per il futuro o se sono percorribili sentieri, tanti, diversi ma convergenti magari sulla strada del “Governo” della Città?
Ma cos’è “Governo della Città”? Cos’è una “Città”?
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Evidenza pubblica
Stiamo lavorando con gli uffici alla stesura di un regolamento ed una convenzione, valida per tutti, che consenta di ridurre al minimo i costi per l'amministrazione.
In ogni caso, anche se non può essere di conforto, le spese sino ad oggi sostenute sono ben al di sotto a quelle di altre Pubbliche Amministrazioni con pari carico di contenzioso, e questo grazie anche alla responsabilità dei tanti Avvocati che assistono il Comune di Cefalù che mantengono le loro parcelle spesso al di sotto dei minimi o con pagamento solo a seguito di risultati positivi per l'Amministrazione.
Mi fa piacere notare, inoltre, la precisazione corretta della sua testata, che evidnezia l'assoluta equa e ciclica redistribuzione degli incarichi senza prevalenza di nessun professionista a discapito di altri.