Precisazione de “laltracefalu” (info@laltracefalu.it ) su una lettera “firmata” (?) “Rosa Culotta,
20 Luglio 2010, 17:34 - Staff [suoi interventi e commenti]
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pubblicata da cefalunews il 18 luglio
Non sappiamo, con la sua lettera a cefalunwes del 18 luglio, la sedicente “Rosa Culotta” a cosa e a chi si riferisse nelle sue lamentele su siti cefaludesi a cui inutilmente avrebbe chiesto di pubblicare alcuni suoi messaggi, o quando dice che: “non si può parlare di informazione libera fino a quando nel proprio sito si può distruggere l’identità di una persona senza darLe la possibilità di replicare, come mi è accaduto di sperimentare, nonostante avessi dato pure disponibilità ad inviare la mia carta d’identità”.
Per quanto può essere utile a chi cerca la verità, laltracefalu ha ricevuto una richiesta di registrazione, il 4 luglio, con il nominativo “Rosa Culotta”. A compilazione di richiesta avvenuta, in automatico appare al/alla richiedente :
“Grazie per esserti registrato su L'altra Cefalù.
Ricordati di inviarci una tua foto formato tessera all'indirizzo di posta elettronica: info@laltracefalu.it
Se dovessero mancarci elementi di certezza sulla tua identità, ci riserviamo di chiederti anche la fotocopia della tua carta d'identità (se ritieni opportuno, cancella i dati sensibili: stato civile, professione) da spedire allo stesso indirizzo di posta elettronica, o al numero di Fax 0921440225.
Una volta approvato, potrai accedere tramite http://www.laltracefalu.it/accedi utilizzando i seguenti nome utente e password:”
D’altra parte nelle “regole” (in alto a sinistra della Home del sito), sta chiaramente scritto:
“Per partecipare occorre cliccare sul tasto REGISTRATI in alto a sinistra della home page e compilare gli appositi spazi. Per rendere attiva la propria utenza occorre inviare, inoltre, una propria foto formato tessera. Nei casi in cui manchino elementi di conoscenza sulla identità della persona, può essere richiesta fotocopia della carta d'identità (cancellandovi i dati sensibili), da inviare al nostro indirizzo di posta elettronica info@laltracefalu.it oppure al numero di Fax 0921440225.
Al termine di queste operazioni lo Staff provvederà a comunicare l'attivazione dell'utenza.”
A tutt’oggi non ci è pervenuta alcuna foto dal/dalla richiedente col nominativo Rosa Culotta, utile a completare e ad approvare la richiesta di registrazione, tantomeno alcuna offerta di disponibilità ad inviare “la mia carta di identità”!
Troviamo semplicemente “vile” l’annuncio di azioni legali avverso chi si lascia solo “intendere”, in questo modo impedendo a questi di rivalersi per le stesse vie legali contro quanto affermato nei confronti “di chi non si sa bene”!
Non solo la sedicente signora non ha il coraggio di “metterci la faccia” quando scrive ma neanche quello di dire di chi sta “sparlando” e che sarebbe oggetto di sue annunciate “azioni legali” (sic)!
Sconcertante che cefalunews mentre non pubblica le lettere di un membro del nostro staff, Pino Lo Presti, chiare, pertinenti ed argomentate, continui a dare spazio a tanta bassezza e ad usare titoli offensivi nei confronti dei residenti del Centro Storico, come quello di un’altra lettera di un’altra - fino a prova contraria - anonima autrice, tale Daniela: “Centro storico, basta lamenti! Trasferitevi in periferia”!
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Per chi voglia saperne di più
Il 5 luglio, Laltracefalu, ha comunque pubblicato, in via del tutto eccezionale, la unica lettera pervenutagli dalla sedicente “Rosa Culotta” (eccezionale in quanto è requisito fondamentale per pubblicare sullo stesso, la registrazione completa con tutti i dati richiesti, utili all’accertamento della identità dello/a scrivente).
A spingere a questa eccezione ha contribuito una e-mail “personale”,a Pino Lo Presti, del direttore di cefalunews a “sostegno” - era sembrato - della “credibilità” della sua autrice:
“Caro Pino ho dato alla signora culotta l'indirizzo che tu hai segnalato su
l'altra cefalù ovvero uranomc@tiscali.it
La signora mi ha scritto già due volte per dirmi che non riesce a contattarti.
mario”
Il 9 luglio, una e-mail a nome “Rosa Culotta” - per quanto inoltrata all’indirizzo del Comitato C.C.S. - perviene a Pino Lo Presti che fa parte dello staff de laltracefalù:
“A Cefalù informazione con la cappa?
Continuo a leggere sul suo giornale che l’informazione verso il centro storico ha un bavaglio. Io caro signor Lo Presti non capisco cosa vuole dire. Giorni fa il giornale di Sicilia ha pubblicato un articolo sul centro storico e voi per tutta risposta lo avete analizzato per trovarvi le virgole che erano nel posto sbagliato e i punti che andavano altrove. Ma non crede signor Lo Presti che così facendo lei sta mettendo una grosso bavaglio all’informazione? Non crede che il bavaglio lo sta mettendo lei con questo modo di fare arrogante quasi che tutti i problemi di cefalù sono solo quelli che lei individua? Ma non crede che lei con le foto che pubblica sul centro storico sta mettendo un bavaglio all’informazione perché non sa parlare di altro? Mi dia una risposta pubblica come pubbliche sono le domande che le rivolgo e che voglio siano pubblicate su laltracefalù”
Nella stessa giornata, viene inoltrata da Pino Lo Presti, alla sedicente signora, la seguente risposta:
“Se vuole che le sue considerazioni, conclusioni, ragionamenti etc... siano pubblicati su laltracefalù, si registri come tutti quelli che vi scrivono; da noi l'anonimato per quanto coperto da un nome qualsiasi (che è lo stesso di uno pseudonimo, ad esempio: oro colato, il tassista, etc...) non vale: bisogna "METTERCI LA FACCIA" se ne ha il coraggio!”
Il 12 luglio, con una lettera (anche questa non pubblicata) al direttore di cefalunews Pino Lo Presti chiede:
“ Lettera a Cefalunews
Chiedo al direttore di cefalunews Mario Macaluso se conosce la vera identità anagrafica delle persone che “firmano” le lettere che pubblica; se è sicuro cioè che “firmarsi” con un nome qualunque, su una e-mail, escluda la anonimità dello scrivente. Basta “firmarsi” con un nome per non essere anonimi? Cosa garantisce il non anonimato: il fatto che invece di usare un - più o meno fantasioso - pseudonimo si usi un nome comune? Certo la Polizia inquirente potrà risalire al titolare della casella di posta o del computer, in caso di ipotesi di reato, ma Lei, signor direttore, può escludermi che dietro il “fantasioso” nome di - mettiamo - “Rosa Culotta” (che non escludo affatto che possa esistere veramente ed essere l’autrice della lettera pubblicata da cefalunews il 2 luglio e ora il 12) possa nascondersi magari un autentico titolato “Carciofo Di Colle Verde”?
Colgo l’occasione per chiederle ancora una volte le ragioni della rimozione della lettera da me inviatale il 22 giugno e da lei pubblicata il 23 assieme ad una sua risposta, entrambe però scomparse dopo poche ore!
Pino Lo Presti”
Lo stesso giorno, oltre a non pubblicare la suddetta lettera, il direttore Macaluso così risponde , via e-mail:
“Caro Pino mi pare che tu adesso su alcune cose stai scherzando un po' troppo.
Di quello che succede su cefalunews sono io il responsabile e lo sono da sette
anni. In quanto alla deontologia giornalistica in questi anni mi pare di avere
appreso qualcosa...
Mario”
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Caro pino ancora conto di
Caro pino ancora conto di queste cose chiedi? Fai solamente il gioco non del professore che se anche a te non piace ha la sua deontologia o come vuoi tu il suo modo di gestire il suo giornale. il problema è che dai modo a qualcuno che a cefalù è niente di niente, ancora meno di me che sono nessuno. A parte offrire cene a certi politici e politicanti. Pino ascolta lasciali (come direbbe il grande saro di paola) cuociri no sò bruoru: "aria nietta unnavi paura ri truni"
Avresti ragione se continuasse ancora
Credo che ormai, almeno i lettori de lalatracefalu, abbiano sufficienti elementi per farsi una loro opinione.
La mia unica speranza resta che ci si convinca che perchè un qualunque dibattito possa avere speranza di svolgersi correttamente ed avere uno sbocco costruttivo, occorre preliminarmente che siano chiare e condivise le regole del dibattito stesso e soprattutto la identità di chi partecipa ad esso.
E' ORA DI SMETTERLA!
Caro Pino, penso anch'io che i lettori de laltracefalu, e non solo, una opinione se la siano fatta.
Però, consentimi, di fare da "spalla" a Peppe nel dirti che E' ORA DI SMETTERLA!
E' ora di chiudere questa che Angelo Sciortino ha definito la più sterile delle polemiche.
A mio avviso giustamente.
Faccio da "spalla" a Peppe nel distinguo che ha fatto tra il "professore" e "qualcuno".
Mi DISSOCIO, invece, da Peppe NEL GIUDIZIO e su quanto egli ha detto sul piano personale nei confronti del "qualcuno".
E' ORA DI SMETTERLA, anche, NELLE OFFESE PERSONALI E NEI GIUDIZI PERSONALI PESANTI.
Alimentano LACERAZIONI in una Città che, OGGI PIU' CHE MAI,deve RISCOPRIRE IL SIGNIFICATO della parola CONFRONTO.
Condivido in toto il
Condivido in toto il pensiero ed il consiglio di Saro Di Paola.
E basta !
Ma problematiche come il traffico, la pulizia della città, la vivibilità, il turismo, passano davvero dalla esistenza o meno di tale Rosa Culotta (con tutto rispetto) o Concetta Verde ?
Se esistono, buon per loro.
Potranno contribuire con le loro idee e le loro proposte a tentare di migliorare la nostra città.
Se sono soltanto fantasmi.....resterà un giochetto, probabilmente divertente per chi le ha create, miserevole per chi legge.
Le lezioncine di morale non le ho mai date a nessuno.
Di contro, però, gradirei - questo sì - che gli incappucciati di turno (inteso nel senso di chi nasconde la propria vera identità) si astenessero dal tentare di propinarle anche al sottoscritto.
p.s.: onorato sempre di poter esprimere liberamente il mio pensiero in un blog asseritamente di sinistra, io che alla sinistra non ho mai dato il mio voto.
Rosario Fertitta
Caro ingegnere da lei mi
Caro ingegnere da lei mi ricevo volentieri un bel rimbrotto e mi scuso per le offese arrecate a qualcuno che sicuramente con me non si e scusato.pino, angelo,tutti remamiamo dalla stessa barca quella di un paese alla deriva basta con le polemiche e le liti verbali per combattere l'immobilismo bisogna essere compatti.
CARO PEPPE,
abbiamo il DOVERE CIVICO di APRIRCI A NUOVI ORRIZZONTI!
TUTTI!
Però, per riuscire, quantomeno, ad intravederli abbiamo il DOVERE MORALE E POLITICO DI INTRAPRENDERE LA STRADA DEL CONFRONTO!
E,checchè,se ne possa dire il confronto è impossibile se non vogliamo, o non sappiamo, GUARDARCI IN FACCIA.
Non è discorso di destra o di sinistra!
E, neanche, di centro.
E' una OVVIETA' sulla quale nulla si può eccepire.
E' una OVVIETA' sulla quale OGNI POLEMICA E' FUORI LUOGO.
All'amico Saroi
Mi fa piacere che ricordi come sia fondamentale, per intraprendere la strada del confonto, metterci la faccia!
Vorrei anche che sostenessi, con le citazioni o i riferimenti del caso, dove e da parte di chi vi siano state “offese personali” e “giudizi personali pesanti”!
Per il resto che a te, come agli altri amici, vorrei dire, rimando al mio intervento conclusivo (spero) sulla questione: "Per quanto mi riguarda non ho altro da aggiungere".