Cosa comanda al Porto?

Pubblichiamo l’esposto di un cittadino alla locale Legione dei Carabinieri

Più efficace di qualsiasi “tastiera” giornalistica, il testo dell’esposto, presentato il 18 giugno scorso, ai Carabinieri di Cefalù, in cui, appunto, si espongono una serie di fatti che richiedono una spiegazione legale.

Link di “Fronte del Porto 3°: il Disprezzo” (http://www.donlappanio.com/node/6888).

Sembra che detti pontili non abbiano il sostegno neanche del parere favorevole della Sopraintendenza

Fin qui l’Esposto

Diversamente “strane” anche altre vicende che rendono interessante il Porto di Cefalù:
a- La rete della illuminazione pare non sia “a norma”; perciò non la si ripara nella zona ovest che da tempo - tanto - è al buio (lì ci sono concessionari locali);
b- la rete della illuminazione, nella banchina a “T” - nonostante le sue condizioni - non viene interrotta (lì il concessionario è di Bagheria);
c- quale l’urgenza (forse la necessità) di questa spesa - a carico del Comune - , ma soprattutto di un non indifferente aggravio di peso

(ciascuno di quei blocchi di cemento pesa circa 1.800 kg) per la pericolante banchina, per realizzare delle reti di protezione di cui non se ne è mai avvertita l’esigenza?

Una spesa che, assieme a quell’altra dei pontili galleggianti di collegamento, andrà ad aggiungersi a quella per “aggiustare” - ma ancora non se ne parla - finalmente il pontile.
Che questo cedimento strutturale, al di là del reale pericolo per gli utenti, sia diventato una occasione di esercizio, discutibile, di “poteri” o di “guadagni”?
E' solo una domanda, dati i tempi,almeno da farsi pur se in maniera sommessa.