A C.R.M. happy radio, i neosindaci di Trabia e di Lascari

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Francesco Bondì, neosindaco di Trabia, dichiara di aver dato la propria disponibilità a continuare ad occuparsi del bilancio di Cefalù.
Pippo Abbate, neosindaco di Lascari, dichiara che occorre realizzare una nuova sinergia tra Cefalù e Lascari.

Ieri nel corso della consueta trasmissione domenicale di C.R.M. Happy radio, condotta da Mario Lombardo, sono intervenuti due nuovi sindaci eletti nella tornata elettorale del 30 e 31 maggio: Pippo Abbate a Lascari, Francesco Bondì a Trabia.
Entrambi gli esponenti politici sono accomunati dal fatto di essere stati Assessori del Comune di Cefalù con il Sindaco Guercio, seppur in periodi diversi. Il primo, infatti, è stato assessore, per poco più di due anni, dalle elezioni del maggio 2007 al 13/10/2009 (facendo parte di ben tre Giunte Guercio); il secondo è stato nominato lo scorso 29 dicembre (quando il Sindaco ha ufficializzato la nomina della sua quinta Giunta, poco prima che in Consiglio Comunale si Discutesse una Mozione di sfiducia a suo carico) e si è dimesso lo scorso 30 aprile, a seguito della candidatura a primo cittadino di Trabia.
Francesco Bondì, che aveva la delega al Bilancio, si era assunto l’onere di tentare di rimettere in ordine i conti del Comune, impegnandosi a predisporre il bilancio di previsione del 2010 (che ancora non è sbarcato in sala delle Capriate). Ieri, rispondendo alle domande del giornalista Mario Lombardo, ha affermato di aver “ rinnovato la totale disponibilità, a questa amministrazione, per completare gli obiettivi che ci eravamo prefissi, allorquando sono stato nominato assessore al bilancio del comune di Cefalù”. Ha, inoltre, sostenuto che “avevano cominciato a mettere ordine. Abbiamo fatto un conto consuntivo certificato, posta per posta, era un impegno che avevo preso con i cittadini di Cefalù, proprio attraverso questa radio, e abbiamo un avanzo di amministrazione. Questo avanzo di amministrazione non significa avere liquidità, però significa capire con certezza quali sono le poste iscritte in bilancio che possono essere riscosse” e che, a suo parere, il Comune di Cefalù può contare su un avanzo primario finanziario di circa135.000 euro.
E’ intervenuto, poi, il neosindaco di Lascari, il quale si è detto felice per un risultato elettorale andato oltre le più rosee aspettative, ha ringraziato, quindi, anche i numerosi cittadini di Cefalù residenti a Lascari che hanno contribuito alla sua elezione e ha sostenuto che Lascari ha bisogno di Cefalù per crescere e che vuole andare insieme a Cefalù e Campofelice, nell’ambito di una possibile Unione di Comuni, sviluppando una nuova sinergia tra queste realtà.

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circa le dichiarazioni del Sindaco Bondì

Sono certo dell’assoluta buona fede, e del sincero spirito di abnegazione, che induce l’ex assessore al Bilancio del Comune di Cefalù, Francesco Bondì, a dichiarare di aver rinnovato “la totale disponibilità, a questa Amministrazione, per completare gli obiettivi che ci eravamo prefissi”.
Ritengo, tuttavia, che sarebbe assai singolare ( e grave da un punto di vista istituzionale) se il Sindaco di Cefalù affidasse il risanamento dei conti pubblici del nostro Ente al neo Sindaco di un altro Comune.
Credo, infatti, che non manchino adeguate professionalità in grado di curare i conti pubblici del Comune di Cefalù, magari ponendo fine a quei metodi di ‘finanza creativa’ che hanno condotto l’Ente sull’orlo del dissesto.
Penso, infine, che i veri segnali di cambiamento per l’Amministrazione comunale potrebbero provenire da una più attenta e puntuale applicazione delle norme attualmente in vigore.
In particolare, non sarebbe male se si ponesse attenzione a 2 norme di legge che mi piace segnalare:
1) l’art. 12, comma 3 della l.r. 26/08/1992 n.7, e succ. modifiche, che impedisce di conferire incarichi agli amministratori comunali in altri enti (anche in organi consultivi);
2) i commi 9 e 10 dell’art. 12 della medesima legge, citata prima, che impegnano il Sindaco, in caso di rimozione, decadenza o dimissioni di un suo Assessore, a provvedere contemporaneamente alla nomina del successore e darne comunicazione al Consiglio Comunale.
Sono fermamente convinto, infatti, che qualunque azione di risanamento debba avere alla base il rispetto della legge. Ciò rappresenterebbe, di per sé, un buon risultato.