“Si faccia i fatti suoi” (a conclusione)!
4 Giugno 2010, 00:52 - Pino Lo Presti [suoi interventi e commenti]
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“Ha parratu assai”, “Uora a livassi sta cuosa da st’internèt”.
Queste e altre amenità al citofono di casa mia, alle 9,30, sceso dal letto, da una voce forestiera.
Il prof. G. Cimino, cefalutano invece (non quello di via Mandralisca, e che ho incontrato dopo, fuori) - anch’esso affermato pittore -, proprietario dell’immobile, dispiaciutissimo per il clamore della cosa, precisa che i lavori sono a carico di una ditta di fuori chiamata dal gestore della nascente gelateria, i quali avrebbero un loro modo di procedere. Lui piuttosto, assieme alla moglie si è fatto carico di coprire il tutto con il grigio e di riproporsi di provarsi in altri adeguamenti del colore.
Il ne-gestore, un paio di giorni prima, mi aveva - per parte sua - assicurato che sotto l’arco che lui avrebbe creato (nel prospetto) si sarebbero venuti a fare le foto i turisti; piuttosto - mi chiedeva - “Perchè la Corte delle Stelle era meglio”?
Al curioso che chiede dove sia andata a finire la “bacheca”, ecco: sulla “cantoniera di fronte” col permesso del proprietario del muro.
Incidentalmente sotto una scritta "Divieto di affissione", da chissà chi e per chissà chè posta a suo tempo.
Metafora incolpevole di un contrasto - mai tanto avvertito in questa città - tra la legge scritta e l'operato.
Al posto della "bacheca" però vedremo molto probabilmente presto una bella sagoma di un cono-gelato.
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e invece sono fatti nostri
e invece sono fatti nostri perchè quando un bene è di comune interesse appartiene a tutti, o meglio ad ognuno di noi, ed ognuno di noi può dire la propria ed ognuno di noi può intervenire. grave è semmai che quella bacheca sia stata posta sotto un divieto di affissione. gravi e intimidatorie sono invece le parole professate al citofono di casa tua, come a dire "sappiamo dove stai". e allora ???
perchè queste persone
perchè queste persone invece di venire sotto casa tua a parlare e inveire nascostamente al citofono non intervengono qua su st'internet magari registrandosi???
Una domanda
davvero imbarazzante. Credo ci sia gente che lavora duro e conosca il valore dei soldi, che ama andare al sodo; di "internètte" ne ha solo sentito parlare. Venuta ad investire qui soldi e lavoro, in buona fede (secondo la sua natura e cultura), pensa di stare migliorando la "terra" che è venuto a coltivare", almeno in base e in funzione a quanto gli ritorna in frutti.