La strana (“Guercia”) politica della Amministrazione - dopo via Candeloro, ecco via Giudecca

ritratto di Pino Lo Presti

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Regolamento per l’occupazione di suolo pubblico ... - Comune di Cefalù
Art. 24 - Esercizio del commercio.
comma 2

L’occupazione dei marciapiedi , ferme restando le limitazioni ed i divieti previsti dal codice della strada, è consentita sino ad un massimo della metà della larghezza del marciapiedi stesso, purchè in adiacenza ai fabbricati e semprechè rimanga libera una zona per la circolazione dei pedoni larga non meno di mt. 1.20” .

Art. 6 - Rilascio dell’atto di concessione.
comma 7

“E’ fatta salva l’osservanza delle prescrizioni dettate dal Codice della Strada. D.lgs n° 285 del 30/04/1992...etc... In ogni caso l’occupazione non deve determinare situazioni di pericolo o di intralcio alla circolazione dei veicoli e dei pedoni e non deve costituire motivo di rallentamento dei flussi veicoari e pedonali” .

Art. 13 - Obblighi del concessionario
comma 10

“L’uso di fioriere esterne a corredo non dovrà essere di impedimento alla circolazione veicolare e/o pedonale” .

E, ciò nonostante l’ampio marciapiedi sul lato opposto consenta una ben più conveniente collocazione di tavoli, sedie, e tettoie varie.

Per converso, alcuni residenti di via Candeloro e via Giudecca si sono lamentati di aver trovato - anche prima delle 8 del mattino - avvisi di infrazione per divieto di sosta.

- perchè la stessa severità non viene applicata sempre e con tutti?

L’impressione che il criterio prevalente, nella politica della Amministrazione (per quanto si può considerare dall’operato di suoi organi esecutivi, quali: l’Ufficio Commercio e la Polizia Municipale), sulla arteria Candeloro-Giudecca, sia improntato ad estrema severità nei confronti dei residenti e di tolleranza, se non di omissione (il giudizio a chi di dovere), nei confronti delle attività commerciali potrebbe essere incoraggiata, oltrechè dalle precedenti osservazioni (vedi: “Via Candeloro - Un “controsenso” ... ) (https://www.qualecefalu.it/lac/node/1557) anche da questa evidenza, accessibile a tutti.

Che in questa arteria non si avverta la presenza di una mente, di un criterio d’ordine coerente (a unni ‘un viri e a unni straviri) lo si può notare infine da questi altri particolari relativi al decoro.

ritratto di Claudio Pepoli

Ma Pino, quello che Tu

Ma Pino, quello che Tu ancora non hai capito è che loro lo fanno per abbellire la città, i vastasi invece sono quelli che di notte vanno in giro a rompere vasi.