Autorizzazione sanitaria acque destinate al consumo umano
29 Aprile 2010, 09:50 - Rosario Lapunzina [suoi interventi e commenti] |
La nota con cui, in data 30 marzo 2010, il Dipartimento di Prevenzione Medico dell’Azienda Sanitaria di Palermo, nel chiedere al Sindaco di Cefalù la urgente convocazione di una conferenza di servizio per addivenirsi al rilascio dell’autorizzazione sanitaria della sorgente Presidiana e del pozzo S.Barbara, inequivocabilmente afferma che ” in atto viene distribuita acqua non in possesso della necessaria autorizzazione sanitaria”, conferma quanto il Partito Democratico sostiene da cinque anni, da quando qualcuno ha voluto far credere ai cittadini ciò che in realtà non è.
Adesso ci auguriamo che la Magistratura accerti, sulla scorta della denuncia presentata, le responsabilità che sottendono alla vicenda.
Cefalù,29/04/2010 Il Capogruppo
(Rosario Lapunzina)
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CARO ROSARIO,
se quel "qualcuno che ha voluto far credere ai cittadini ciò che in realtà non è" dovessi essere io, ti rispondo che NON MI MERAVIGLIA AFFATTO IL CONTENUTO DELLA NOTA FIRMATA DAL DOTT. DE BLASI.
Egli, infatti, è uno di quei "FUNZIONARI" o "RESPONSABILI DI SERVIZI" della Regione Sicilia sui quali il mio giudizio è sempre lo stesso.
NON CAMBIA A NOTE E/O A PARERI ALTERNI!
Il TUO AUGURIO che la Magistratura "accerti, sulla scorta della denuncia presentata, le responsabilità che sottendono alla vicenda" E' anche IL MIO!
Con una differenza !
Il mio augurio è che la Magistratura, oltre a tale responsabilità -ove esista-, ne accerti anche un'altra -ove esista-.
Quella di quanti, per decenni, hanno consentito LA DISTRIBUZIONE DIRETTA PER CONSUMO UMANO DELL'ACQUA DI PRESIDIANA E DI SANTA BARBARA, SENZA QUELLA AUTORIZZAZIONE SANITARIA che, PARADOSSALMENTE viene RITENUTA INDISPENSABILE solo ora che la stessa acqua, per essere sottoposta al processo di potabilizzazione, NON E' PIU' DESTINATA AL CONSUMO UMANO.
Quella di quanti, CONVINTI DELLA INDISPENSABLITA' DI DETTA AUTORIZZAZIONE,per decenni,NULLA HANNO FATTO E NESSUNA DENUNCIA hanno presentato perchè il Comune di Cefalù se ne dotasse.
Il mio riferimento riguarda
Caro Saro, il mio riferimento nel comunicato è chiaro e preciso e riguarda il Sindaco Vicari che nel 2005 ha emesso,in mancanza dell'autorizzazione sanitaria, l'ordinanza di potabilizzazione .
Senza alcuna polemica vorrei inoltre ricordare che il Decreto Ministeriale,che ha introdotto l'obbligo dell'autorizzazione sanitaria, è del 1992; proprio l'anno nel quale il Commissario Pianelli dichiarò l'acqua di Cefalù non potabile. La revoca di quella ordinanza poteva essere adottata dopo il rilascio di tutte le certificazioni.
CARO ROSARIO,
come sai sulla questione potabilizzazione siamo stati su posizioni assolutamente diverse.
SEMPRE.
Entrambi, SEMPRE, in ASSOLUTA BUONA FEDE ed, entrambi, SEMPRE, nel tentativo di dare un contributo per un migliore andazzo delle "cose" nella nostra Città.
Tu, sempre, da rappresentante delle Istituzioni.
Io, dal 2002 al 2007,da rappresentante delle Istituzioni, dal 2007 da semplice cittadino.
Qualche volta, sulla questione, il confronto delle nostre posizioni è stato, anche, polemico.
Però, mai, la nostra polemica è stata fine a sè stessa nè, mai è sfociata nell'offesa.
Sul piano politico e, meno che meno, sul piano personale.
Detto ciò, se come tu hai giustamente precisato il D.M. che ha introdotto l'obbligo dell'autorizzazione sanitaria è del 1992, a conti fatti,sono già 18 anni che il Comune, pur non disponendo della stessa, continua a "destinare al consumo umano" l'acqua di Presidiana e di Santa Barbara.
Ed, aggiungo io, MENO MALE.
Tu mi conosci e sai bene che, anche per quella "pragmaticità professionale" cui "ispiro" i miei convincimenti ed i miei comportamenti, sono portato ad "andare al sodo".
Ebbene, proprio per andare al sodo, se quella autorizzazione fosse INDISPENSABILE anche ora che l'acqua prima di essere destinata al consumo umano viene potabilizzata, non ritieni che BEN ALTRO SAREBBE DOVUTO, E DOVREBBE, ESSERE IL COMPORTAMENTO DI CHI IN QUESTI 18 ANNI AVREBBE DOVUTO, E DOVREBBE, PREOCCUPARSI DELLA SALUTE PUBBLICA ?
Se quella autorizzazione fosse indispensabile BEN PIU' GRAVE E PESANTE sarebbe dovuta essere la NOTA che il dott. De Blasi ha inviato al Sindaco di Cefalù.
Se quella autorizzazione fosse indispensabile, le AUTORITA' COMPETENTI AVREBBERO PERPRETATO UN DELITTO CONTRO LA SALUTE PUBBLICA!
Per 18 anni!
Proprio per andare al sodo, se l'AMAP di Palermo dispone, come dispone, della autorizzazione sanitaria per destinare, al consumo umano l'acqua che emunge da Presidiana,SENZA POTABILIZAZZIONE, non ritieni che quella autorizzazione, nella SOSTANZA sia valida anche per il Comune di Cefalù ?
Proprio per andare al sodo, cosa ritieni che il Comune di Cefalù dovrebbe "realizzare" a Presidiana "per mettere in sicurezza la sorgente" oltre a quanto a Presidiana non è stato realizzato da quando l'AMAP ed il Comune di Cefalù vi emungono acqua ?
Quanto al pozzo di Santa Barbara, la sua profondità rispetto al suolo è tale da garantire "condizioni di sicurezza" maggiori, addirittura di quelle di Presidiana.
Ciò anche se l'acqua prima di essere destinata al consumo umano non venisse sottoposta al processo di potabilizzazione.
Onorato di potermi confrontare con te, ti ringrazio per la precisazione.
POST SCRIPTUM,
Caro Rosario, mi era sfuggito un passaggio importante della tua precisazione.
Quello riguardante l'ordinanza di potabilizzazione emessa dal sindaco Vicari nel 2005.
Quella che tu definisci "l'ordinanza di potabilizzazione" è stata emessa dopo che le analisi effettuate dai laboratori autorizzati hanno certificato che le caratteristiche dell'acqua immessa in rete consentivano di classificarla "POTABILE".
Non sarebbe potuto essere diversamente.
Secondo me il sindaco del tempo non avrebbe potuto fare a meno di emettere quella ordinanza.
L'acqua trattata era, ed è, potabile a prescindere dal rilascio, formale o indispensabile che sia, della autorizzazione sanitaria alla sorgente da cui l'acqua trattata proviene.
Se fossi stato io al posto della Vicari avrei emesso "l'ordinanza di potabilizzazione".
Non mi sembra il caso che io ti precisi che non ho intendimento alcuno di fare il "difensore d'ufficio" del sindaco Vicari e, meno che meno, quello di alimentare polemica alcuna con te.
Non potrei avere una sola ragione per l'uno e, neanche, per l'altro.