Un Museo del Cinema a Cefalù - una occasione da non perdere.
16 Marzo 2010, 14:09 - Pino Lo Presti [suoi interventi e commenti]
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La vicenda consiliare, il progetto Culotta-Parlavecchio e il contributo di “Abitando”
Quanto personalmente abbia sostenuto nel web la Fondazione Mandralisca e la “Istituzione” Cinema di Francesca, lo possono testimoniare i titolari stessi, oltre che qualche traccia che al riguardo dev’essere rimasta nei siti telematici.
Premesso questo, qualcosa del passaggio consiliare relativo alla ratifica della Convezione con la Fondazione Mandralisca per la creazione di un Museo del Cinema nei locali dell’ex Mercato del Pesce, mi ha velato un pò la gioia per l’evento.
Sarà capitato a tutti qualche volta di restare pensierosi su qualcosa, comunque di positivo, per una “nota”, magari minimale, colta inspiegabilmente d’improvviso all’angolo dell’occhio; quasi quel particolare volesse venire incontro ad una inquietudine segreta sulle potenzialità evolutive di quel “qualcosa”.
La natura, lo spirito che anima una “cosa”, a volte, ha modi misteriosi di rappresentarsi-esprimersi in un particolare minimo della stessa forma della ”cosa”; così che talvolta questo può svelare ulteriori possibilità di “senso”, di “significato” di quella “cosa”, in atto!
A volte si tratta soltanto di stupide, passeggere paranoie. Spero sia questo il caso!
L’altra sera, in Consiglio comunale, si è presentata “una bella cosa”: la possibilità di realizzare un Museo del Cinema a Cefalù.
Personalmente penso che sia una ottima cosa fare un Museo del Cinema, che - come ha mostrato (in altre occasioni) di intendere il Presidente della Fondazione, Piscitello - non sia solo conservativo ma produttivo, propositivo di esperienze culturali di un respiro tale da raccogliere e fare incontrare sollecitazioni lontane e quelle provenienti dal territorio più vicino (alla scopo della cui crescita culturale e professionale è votata la Fondazione Mandralisca);
Vedo auspicabile che la Fondazione costituisca una rete con le realtà germinali della cultura presenti nel nostro territorio;
Penso che la “Istituzione” Cinema Di Francesca bene debba, in tale progetto, avervi una continuità anche fisica, oltrechè ideativa;
Tuttavia, nel modo in cui è stata presentata e portata avanti la “cosa” in Consiglio - non nel progetto in sè dunque - mi è sembrato di cogliere una nota un pò “stonata”; e non parlo dei motivi tecnici addotti: di “necessità ed urgenza” (i primi bandi a cui concorrere, d’altra parte, saranno a Giugno).
Non aver voluto che fossero scritte nella convenzione, quelle garanzie che ogni buon Padre di famiglia ha il “dovere” di richiedere per un proprio figlio - nel momento in cui sta “affidando un bene della famiglia a qualcuno” - ha del sorprendente!
Giudicate voi stessi quale ragionevolezza c’è nell’aver negato che si aggiungessero le garanzie di cui alle seguenti frasi, e agli emendamenti che le contengono, nella Convenzione tra Comune e Fondazione:
emendamento n° 1
“...attività di divulgazione culturale e di promozione dell’immagine di Cefalù...alle associazioni cefaludesi che operino in tale ambito, al fine di garantire l’attuazione dei principi fissati dall’art. 29, comma 1 dello Statuto Comunale”
n° 2
“ gratuito per i cittadini e per gli studenti...garantire la concreta attuazione di quanto previsto dall’art. 2, comma 1, lett. g, dello Statuto Comunale”
n° 6
“il Comune si riserva di verificare, prima della presentazione, che il Progetto abbia tutti i requisiti di legge e contenga le prescrizioni previste dall’art. 1 della presente convenzione”
n° 11
“L’eventuale concessione in uso, anche temporaneo e a qualunque titolo, dei locali, da parte della Fondazione Mandralisca, a soggetti terzi ...dovrà preventivamente essere autorizzato dal Comune”
n° 12
“Eventuali attività commerciali o di ristorazione saranno gestite nell’ambito delle finalità non lucrative della Fondazione Mandralisca escludendo qualunque gestione a soggetti esterni con finalità lucrative”.
Perche si è votato contro?
Si è detto: “per non gravare troppo sulla Fondazione”, con vincoli, lacci e laccioli. D’altra parte - si è detto -, a sufficiente garanzia, c’è lo Statuto stesso della Fondazione, oltre che la cronaca della sua quotidiana emerita attività.
Ma non è il valore dello Statuto, o della attuale dirigenza, in discussione!
Per quanto la Fondazione possa a pieno titolo essere considerata “un braccio” del Comune di Cefalù, essa è sempre una realtà giuridicamente distinta dal Comune stesso; un domani può cambiare la Dirigenza o lo stesso Statuto.
Compito primario della Amministrazione di un Comune, d’altra parte, è garantire i diritti dei propri cittadini sui beni di loro proprietà, in ogni caso e nei confronti di chiunque; non è una buona prassi - chiunque ne ha esperienza - fare contratti o convenzioni sul presupposto della benevola “fiducia”!
Chi ne stabilirà, i presupposti un domani, in un altro caso? Non è sempre meglio che - “per non sapere nè leggere, nè scrivere” - su alcuni punti si fissino sempre in maniera chiara certi paletti?
Ma alla maggioranza dei nostri consiglieri è sembrato diversamente!
Intanto si è deciso di infrangere il precedente deliberato unanime del Consiglio che bloccava ogni nuovo affido dei Beni Comunali sino alla approvazione del Regolamento (eppure si dice che questo benedetto Regolamento sta per arrivare a giorni in C.C.)!
Ma - certo - l’urgenza deve essere stata tanta, al punto da non potere aspettare qualche giorno neppure che rientrasse a Cefalù il Presidente Piscitello. Sarebbe stato confacente alla dignità del caso la presenza della sua persona nell’atto di richiedere al Comune il Patrocinio di un progetto, della propria Fondazione, che prevede la cessione di un “X” Bene e la auto-Intestazione (al Comune) del progetto stesso ai fini dell’accesso ai Fondi nazionali ed Europei necessari.
Per natura sono sempre propenso a concedere la “buona fede” nelle azioni altrui ma anche a non sottovalutare i particolari “stonati”.
Troppa aria di “precedenti accordi” quella sera, nelle votazioni, in Consiglio comunale!
Troppo di maniera gli attacchi alla Opposizione di voler sempre mettere il “bastone fra le ruote”.
L’urgenza della Convenzione e il prestigio dell’attuale Dirigenza della Fondazione si riveleranno un “cavallo di troia” per accreditare una prassi che potrebbe dare cittadinanza ad altre convenzioni meno decenti?
Siamo alle porte di una nuova stagione di affido “selvaggio”; ci avviamo ad un processo di regolamentazione o deregolamentazione?
Sarebbe grave se intorno alla grande Torta del PRG, si sviluppassero livelli ulteriori di “spartizione”, sviluppando “a latere” un Piano Regolatore Generale, piuttosto, di espropriazione dei cittadini della loro città.
Mah, forse è stata solo una grande prova di forza del nuovo schieramento e nient’altro!
“Due a zero”, infatti qualcuno ha sussurrato quella sera, nella nuova maggioranza di Corsello (dopo l’“uno a zero” del Consuntivo), nei confronti della residua Opposizione del PD.
Forse, col nuovo Sindaco Corsello (pardon: vicesindaco!) si vuol sanare qualcosa, oltre che con quella area della sinistra cefaludese che sostenne, allora, a Sindaco, Guercio, anche col Pdl-Sicilia?
D’altra parte, tra membri della stessa famiglia non si può stare litigati in casa a lungo; si parla lo stesso linguaggio: prima o dopo ci si intende.
Così si dice di voler fare Opposizione costruttiva, ossia alla Amministrazione e non alla Città: una cosa, in sè, certamente giusta.
Ma quale l’interesse può avere la Città nel non essersi garantita in proprio uno spazio alle creatività locali e la gratuità dell’accesso per i suoi cittadini (i proprietari del bene) e - per converso - nel non poter dire “no” ad eventuali ipotetiche future attività lucrative di terzi, nella “cosa”?
In ogni caso, una cosa nel merito della questione, vorrei in futuro fosse garantita: la permanenza della scuola elementare della Mercede. Che c’entra?
Si è parlato, in qualche occasione di estendere, nel tempo, la struttura del Museo (indubbiamente in spazi molto ristretti oggi) negli adiacenti locali della Mercede. Questi, altrettanto, indubbiamente sono sovradimensionati rispetto alle esigenze delle classi. Razionalizzando gli spazi dedicati alla didattica elementare, molti spazi potrebbero utilmente essere dedicati alla struttura museale (che potrebbe magari così avere originali evoluzioni).
Attenzione, però: il Centro Storico non può permettersi di perdere la sua scuola elementare, pena un accelleramento del depauperamento sociale in atto.
Vedi ”Proposta di Convenzione” - allegato 1 (in fondo alla pagina)
Vedi “Lettera Presidente Fondazione” - allegato 2
Vedi “Emendamdenti” - allegato 3
Il Progetto (arch. Salvatore Culotta e Leandro Parlavecchio)
Lo spazio, in basso a sinistra, corrispondente ai primi due ex-box, è destinato al Bar.
Lo spazio, in basso a destra, a portineria-biglietteria.
Tranne i due spazi in fondo, gli altri sono destinati alla esposizione. Si noterà che è stata tolta gran parte della tramezzatura per creare una maggiore unitarietà ed ampiezza dello spazio utile espositivo.
In fondo a destra, i bagni. In fondo a sinistra un ufficio ed una scaletta a chiocciola che poi, attraverso una passarella, condurrebbe al 1° piano dei locali, il cui piano terra si vede disegnato esterno all’area quadrilatera del Mercato. Questi piccoli locali appartenevano prima alla scuola elementare, quindi al Comune. Si spera che anche quelli corrispondenti al piano primo saranno a breve assegnati al “Museo”. Questi, infatti, al momento, sono gli unici che, in prospettiva, potrebbero ospitare attività laboratoriali. L’ultimo piccolo locale in alto, nella Pianta, è stato per anni in affitto al complesso del Cinema Di Francesca. Il Piano terra di questi piccoli locali è destinato a magazzino.
La piazzetta interna, in lumachella - a cui centro c’è un pozzo (da cui sino a non molto tempo fa si attingeva acqua) - dovrà restare libera da strutture fisse. Ciò per prescrizione dei VV.FF. in quanto su di essa affaccia (in alto a sinistra) l’uscita di sicurezza principale del Cinema Di Francesca (l’altra uscita, al 1° piano dà nel cortile interno - all’ingresso -della Scuola, classificato come “area di raccolta”). La superfice della piazzetta pertanto potrà essere impegnata soltanto quando il Cinema è inattivo. Sulla parete di fondo della stessa è previsto uno schermo per proiezioni.
La prima Presentazione del Progetto in Salvalarte Madonie
La prima presentazione del Progetto è avvenuta il 7 novembre 2009, presso i locali al 1° piano della (ormai “ex”) Azienda di Soggiorno e Turismo (vecchio Municipio), all’interno della annuale “Salvalarte Madonie”, promossa da Legambiente.
La manifestazione ad hoc “Il Museo del cinema a Cefalù”, in particolare, oltre che la stessa Legambiente Sicilia, ha visto, tra gli organizzatori, naturalmnente la stessa Fondazione Mandralisca e la Associazione di architetti “Abitando”, la quale ha presentato, al riguardo, una propria soluzione architettonica.
Prima della presentazione dei progetti, è stato proiettato un documentario, con interviste e brani tratti dai tanti film (compreso il Nuovo Cinema Paradiso di Tornatore) che hanno avuto come set luoghi della Città, dal titolo "Cefalù città del cinema", realizzato dal regista cefaludese Franco Turdo.
Apprezzato il contributo di idee proposto dai giovani architetti, volto a realizzare un luogo d’incontro, una moderna piazza all’interno di una struttura quasi trasparente, ben distinta da quella originaria, che renda il luogo riparato ma permeabile, visibile all’esterno e dal quale osservare quest’ultimo. Un luogo dove incontrarsi, condividere, esporre.
Un contributo, una sollecitazione, le cui soluzioni tuttavia sembrano dover rimanere nell’ambito di una squisita “esercitazione”, in quanto - come si è detto - lo spazio della piazzetta non può essere occupato da strutture fisse, nè basta a soddisfare le esigenze di sicurezza (di uscita dal Cinema) il corridoio laterale, in questa proposta previsto, per tale scopo.
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Bellissimo riepilogo
Caro Pino,
è sempre interessante leggere i tuoi resoconti su ciò che accade nella nostra Cefalù.
Questa volta in particolare mi è piaciuta la poesia con cui hai descritto i tuoi stati d'animo in relazione alla sensazione di avvertire qualcosa di "stonato". Speriamo non sia questo il caso.
Certamente la scusante di non voler aggravare troppo la fondazione mi sembra un po' fuori luogo in quanto i consiglieri comunali dovrebbero piuttosto essere garanti degli interessi della collettività.
Mi sembra che gli emendamenti fossero per il fare, piuttosto che per il non fare, nonostante, a mio parere, la gravità di procedere ad affidamenti che potrebbero costituire un precedente, in assenza del tanto agognato regolamento, che sinceramente non riesco a capire perchè non viene portato in Consiglio.
Sulla bontà della nostra ipotesi progettuale.... che dire... ci sarebbe sicuramente piaciuto "doverla" approfondire...in quel caso, da un confronto con i Vigili del Fuoco, si sarebbe potuta verificare la fattibilità della nostra ipotesi ed eventualmente discutere sulle alternative.
Così non è andata, ma rimaniamo comunque contenti di aver dedicato un po' del nostro tempo a questa idea. Per il resto, non ci rimane che augurare buon lavoro ai colleghi sperando che Cefalù possa comunque riappropriarsi di questo luogo.
Mauro Caliò (presidente associazione "Abitando")
Grazie Mauro
Ci tenevo ad un tuo commento.
Una domanda allo Staff
Come mai ancora non avete pubblicato le immagini e l'audio dell'ultimo Consiglio Comunale di venerdì 12 marzo? Grazie, in anticipo per la risposta. Cordialmente, Francesco Calabrese.
Per Francesco Calabrese
Per un resoconto di un Consiglio medio (2 ore), con trascrizione, foto e allegati, ed eventuali audio, occorrono due giorni (pieni) di lavoro di una persona. Non sempre ce la facciamo, specie quando si aggiungono altri eventi.
Abbiamo pensato, che essendosi svolto il Consiglio soltanto intorno al Punto del Museo del Cinema, essendosi sull'argomento sviluppata ampia informazione sui siti, di "soprassedere" questa volta.
In realtà, il nostro intento è di produrre tali resoconti al fine di una documentazione nel tempo consultabile; dunque a prescindere dalle motivazioni della pura cronaca.
Avremmo bisogno di un pò di aiuto però.
Visto però che lei espressamente ne rileva la mancanza, faremo di tutto per produre tale resoconto entro questa settimana.
Il suo rilievo ci giunge gradito perchè segno della utilità del nostro lavoro. Pertanto, grazie.