La mano passa ora ai noi cittadini: sta a noi ora dare prova di maturità civica.

ritratto di Pino Lo Presti

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La via Mandralisca resta "Isola Pedonale"

Esattamente entro “la settimana” promessa dall’ass.re Corsello, questa mattina di buon ora (le foto sono state fatte tra le 09.30 e le 10.00) sono iniziati i lavori di rimozione dei “Paletti della Discordia” di via Mandralisca.

- si ricolma il buco lasciato dal primo paletto

Provvisoriamente è stata posta una segnaletica rimovibile in attesa di un “dissuasore mobile”.
La vicenda si trascina da anni, da quando il Comando dei VV.UU. decise di “cementare” i paletti, e ciò per il non rispetto della area pedonale da parte dei cittadini i quali trovavano facile “rimuovere di volta in volta” la segnaletica in ragione, spesso, dei solo propri comodi.
Nel tempo, però si sono verificati episodi che hanno mostrato il lato “in ombra” di tale ricorso alla “rigidità”; si sono infatti creati dei problemi sul piano della sicurezza dei cittadini residenti in ragione di diversi casi di difficoltà incontrati dai mezzi di soccorso (autoambulanze).

Questa la Petizione, per cui sono state raccolte circa 450 firme, presentata il 23 febbraio 2009 al Sindaco in cui si spiegano le ragioni della stessa.

Quello della rimozione dei “paletti fissi” con altri “mobili” ha fatto parte del lungo contenzioso con l’Amministrazione aperto dal Comitato dei Cittadini del Centro Storico, dai primi del 2009, di cui la recente manifestazione dei 1 marzo ha segnato il punto di svolta, grazie alla attenzione dimostrata dall’ass.re Corsello.
Questo punto, apparentemente minore, rispetto alle problematiche della circolazione nel nostro Centro Storico, ha assunto tuttavia - al di là delle specifiche ragioni di sicurezza - una valenza anche simbolica. “Regole si, Ostacoli no” è stato lo slogan di una analoga manifestazione dello stesso Comitato il 1° aprile del 2009. In effetti su questa affermazione-negazione si giocano fondamentali ragioni di civiltà che vale anche per molte altre questioni del rapporto tra le necessità di Ordine e quelle della dignità dei cittadini.
Sta ora a questi dimostrare di essere sufficientemente maturi da non evocare necessità di controllo dal sapore - potremmo dire - “feudale”!

Per la cronaca, ieri, 8 marzo, durante un incontro tra rappresentanze dei commercianti e l’ass.re Corsello, si è deciso di riportare le tipologie dei Pass alle due sole del Documento, allora sottoscritto tra C.C.C.S., Arcom e - per la Amministrazione - l’ ass.re Lombardo, e cioè: Rosso (residenti, titolari di attività ricettive, commercianti e proprietari di immobili non locati a terzi) in ragione di uno per nucleo familiare e uno per titolare di attività, e blu (per le altre macchine dei residenti e per i cefaludesi non residenti nel C.S.). Corsello ha, in quella sede, ribadito che a breve sarà dato annuncio del ritiro totale di tutti i Pass precedentemente rilasciati, i quali dovranno essere rifatti ex-novo (secondi i nuovi criteri anche di non falsificabilità) entro un termine, che sarà fissato, di circa due mesi. Ha detto che è quasi pronta la Ordinanza Unica, richiesta, riassuntiva della selva delle Ordinanze precedenti sulla circolazione e sosta, e quella relativa alle varie fasce orarie di accesso al C.S. consentite per ciascuna tipologia di Pass.

ritratto di Rosa Di Francesca

io mi auguro

Mi auguro con tutto il cuore che i cittadini ci diano senso di maturità perchè ciò che noi abbiamo fatto non è perchè vogliamo lo sfascio di Cefalù, ma bensì per il rispetto della cittadinanza normanna,di tutti i cittadini uguali senza timbro e nè differenza .

ritratto di Vincenzo Nastasi

scusate se intervengo...

non ho capito una cosa;l'altro giorno l'assessore Corsello e i rappresentanti degli abitanti del centro storico,hanno raggiunto quell'accordo già fatto conoscere attraverso i canali telematici,alla cittadinanza,ora mi sembra di avere capito che l'associazione dei commercianti abbia avuto un incontro con l'assessore : per discutere di cosa?Saluti.

ritratto di Pino Lo Presti

Risposta a Vincenzo Nastasi

L'accordo, cui abbiamo fatto riferimento nella ultima manifestazione, era stato sottoscritto dall'assesore di allora, dal Comitato dei Cittadini del C.S. e dall'Arcom (associazione commercianti).
In esso, avevano diritto al Pass Rosso i residenti (uno per nucleo familiare), i titolari di attività lavorativa e i proprietari di immobili non affittati (uno per ditta lavorativa o proprietaria). In questa tornata, la Amministrazione ha pensato di "stringere un pò". Per parte nostra, abbiamo agito in garanzia dei nostri diritti e di quelli che ci siamo trovati a fianco. Nel momento in cui l'assessore ha ritenuto di accogliere le legittime rivendicazioni di altri co-firmatari, non era certo il Comitatato dei Citttadini del C.S. ad avere ragioni di opporsi.