2 Gennaio 2013, 17:11 - Comune di Cefalù [suoi interventi e commenti] |
La Giunta Municipale con delibera del 21/12/2012 ha stabilito il luogo dove collocare l’opera “La pietra della Memoria” del maestro Salvato, e precisamente nell’area di Via Giudecca, a dx rispetto a chi, provenendo da Via Dietro Castello, si dirige verso il centro storico, nei pressi del luogo ove sorgeva “Porta Giudecca” una delle quattro porte di accesso alla città.
La collocazione ricade in un luogo altamente simbolico in quanto è in prossimità del mare, dal quale, secondo il mito di fondazione contenuto nel Rollus Rubeus (fatto compilare dal Vescovo fra Tommaso da Butera), giunse Ruggero II, provenendo dalla Calabria e quindi da est, rispetto a Cefalù. Il sito prescelto è, inoltre, in prossimità della Rocca che sovrasta, superba la mole del Duomo Ruggeriano.
L’ubicazione proposta rispetta pienamente la valenza simbolica della scultura, in quanto crea una forte e suggestiva connessione tra l’opera in sé e il mito ruggeriano di rifondazione della città e della diocesi, in quanto colloca la scultura vicino alla scogliera, luogo legato al mito dell’approdo del gran Re ed alla porta Giudecca, ideale luogo d’ingresso in città, il quale ricorda che in quel luogo sorgeva l’antico ghetto ebraico, soppresso a seguito dell’editto di espulsione degli ebrei dal Regno di Sicilia, emanato nel 1492 dal Re Ferdinando II il Cattolico. In tal modo, dunque, senza creare nocumento al delicato equilibrio paesaggistico dei luoghi, si vuole ricordare la convivenza pacifica delle tre Religioni monoteiste, sotto il regno di Ruggero II, e costituire un monito contro l’intolleranza religiosa.
L’area prescelta ha il pregio di trovarsi alle spalle del Duomo, in una zona di passaggio, frequentata dai tanti turisti, che provengono dall’area di sosta dei pulmann turistici, ed è facilmente visibile, il che facilita la vigilanza contro eventuali atti vandalici.
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Commenti
Angelo Sciortino -
Povero Ruggero!
Sì, povero Ruggero, sfracellatosi sugli scogli!
In verità le argomentazioni mi sembrano semplici "toppe". La si metta dove si vuole, ma non si ammanti la scelta con pseudo argomentazioni storiche, che non meritano né Ruggero, né gli Arabi, né gli Ebrei e neppure Cefalù.
Quale Cefalù -
Il testo della delibera
Deliberazione della Giunta Municipale N. 227 del 21-12-12
Il Sindaco sottopone alla Giunta Municipale la seguente proposta di Deliberazione
Premesso che:
Ritenuto che:
Per le considerazioni espresse nella superiore premessa
Propone:
LA GIUNTA
- Vista la proposta;
-Riconosciuta la necessita e la opportunità del provvedimento;
-Ritenuto di poter fare propria la relazione di cui sopra;
-Rilevato che per questa deliberazione sono stati acquisiti i previsti pareri di legge che sono parte integrante della presente;
-Visto il vigente O.A.R.EE.LL., così come modificato ed integrato dalla L.R. 48/91;
D E L I B E R A
di approvare la superiore proposta di deliberazione.
Successivamente la Giunta Municipale, con voti unanimi espressi a scrutinio palese, delibera di dichiarare urgente ed immediatamente esecutiva la presente deliberazione.
Fonte: Albo Pretorio del Comune di Cefalù, Pubblicazione N. 3130 del 31/12/2012
Clicca per leggere e scaricare la Deliberazione della Giunta Municipale N. 227 del 21-12-12
Gianfranco D'Anna -
Una decisione inaspettata
La decisione del 21 dicembre della Giunta municipale di collocare la “Pietra della Memoria” in via Giudecca è quantomeno inaspettata:
Inaspettata nel tempo perché nella conferenza stampa organizzata da CRM il 30 dicembre u.s. il Sindaco non ha “partecipato” la cittadinanza di una decisione che, come si legge nella deliberazione, «riveste particolare importanza per la consapevolezza culturale della collettività cittadina».
Inaspettata nella scelta del luogo perché le proposte avanzate in precedenza «da alcuni intellettuali, critici d’arte, Cittadini Onorari e da una parte dell’opinione pubblica» propendevano per la collocazione della scultura in Piazza Cristoforo Colombo – al centro o nei pressi di “Porta dell’arena” – e non per Via Giudecca.
Inaspettata nella procedura seguita perché presa dalla sola Giunta municipale contrariamente a quanto sostenuto dal Sindaco Lapunzina quando il 22 febbraio 2012, nell'allora veste di Consigliere comunale, dichiarava: «Sul collocare la statua di Ruggero (sulla quale noi siamo perfettamente d’accordo, e ringraziamo la Regione che ha finanziato questa Opera che è stata realizzata dal Laboratorio federiciano ed in particolar modo dal maestro Salvo Salvato) abbiamo intenzione che venga collocata qui a Cefalù, ma la pianificazione del territorio e la modificazione del territorio “in via permanente” spetta a un solo organo: Il Consiglio comunale;» (Consiglio Comunale del 17 febbraio 2011 (parte 1°) - http://www.laltracefalu.it/node/3833) ed ancora, nel documento-mozione presentato in quello stesso consiglio comunale sottoscriveva: «ritenuto che … il Consiglio Comunale, espressione elettiva della Città, ha il diritto-dovere di esprimersi su tutto quanto concerne questioni culturali di pubblico interesse e scelte, come questa in oggetto, che pongano come di particolare valenza urbanistica e antropica … condividendo le suddette ragioni di molti cittadini ed esperti; Impegna il Sindaco e l’Amministrazione comunale … a costituire una commissione mista di consiglieri comunali, comprovati esperti d’arte e studiosi di storia, che, a titolo totalmente gratuito, in breve tempo, di concerto con l’Amministrazione comunale e con l’Autore stesso dell’Opera, individui un sito alternativo a quello della Marina, che sia idoneo alla collocazione della Pietra della Memoria, studiando anche le più opportune iniziative per dare seguito alla volontà condivisa di valorizzare l’intima relazione di Cefalù con Ruggero II;» (http://www.laltracefalu.it/node/3848#comment-2399).
Non vorrei che siano stati “determinanti” nella decisione i 90 giorni concessi in data 05 ottobre 2012 dall’Assessorato Regionale dei beni culturali e dell’Identità siciliana pena la risoluzione del contratto.
Totò Testa -
altro che memoria!
La puntuale precisazione di Gianfranco D'Anna narra di una Nemesi legata al nome. Da quando, infatti, la "Pietra" si muove sullla scacchiera della Città nel tentativo di dare scacco matto alle illusioni dei tanti che la vedrebbero bel collocata in fondo al mare, a fare da attrazione per i sub-turisti, sembrerebbe che di "memoria" ne circoli veramente poca.
Pur tuttavia, se pensiamo al paradosso che un orologio fermo è assolutamente preciso due volte al giorno, mentre il più preciso degli orologi elettronici non è, in realtà, mai, la decisione di oggi, meglio se distinta, sostiene Sciortino, dalle forbite motivazioni a corredo, potrebbe anche rivelarsi corretta ed, in ogni caso, concludente.
Sempre meglio che stare a marcire smembrata ai quattro punti cardinali.
Gianfranco D'Anna -
Grazie a Pino Lo Presti
La mia "puntuale precisazione" è stata possibile grazie al puntuale lavoro di rendicontazione di quanto avveniva in Consiglio comunale che, nella quasi totalità dei casi, Pino Lo Presti realizzava su L'altraCefalù e, inizialmente, anche su QualeCefalù.
Certamente la mancanza di una cronaca "nero su bianco" di quanto è avvenuto in questi mesi e avverrà, di quanto è stato e sarà dichiarato nelle riunioni del Consiglio non permetterà, in futuro, di fare altrettanto.
GRAZIE PINO